“Stiamo assistendo al tentativo chiaro di trasformare i nosocomi di Scicli e Comiso in strutture adibite soltanto alla lungodegenza, senza reparti per acuti. Ad affermarlo l’onorevole Roberto Ammatuna. L’ordine di servizio del 118, sollecitato dal direttore generale dell’Asp 7 di Ragusa Ettore Gilotta, secondo il quale le ambulanze del 118 dirigeranno verso gli ospedali di Modica, Ragusa e Vittoria, le emergenze di Scicli e Comiso è la prova provata della volontà di declassare questi ultimi nosocomi. Questi sono i risultati di una politica sanitaria che sopravvive mettendo in atto singoli interventi, senza avere nessuna visione di assieme del problema. Sono i risultati decisi dall’Assessore regionale alla Salute Massimo Russo e messi in pratica dai suoi fedeli esecutori: il direttore del servizio Seus 118 e il direttore generale dell’Asp Ettore Gilotta.Avevo avanzato una dettagliata proposta di razionalizzazione del sistema delle emergenze/urgenze in provincia di Ragusa alla quale non è stato dato seguito. Anzi, prosegue Ammatuna, si continua a procedere in controtendenza, in spregio ai suggerimenti provenienti dal territorio ed a quelli che promanano dal semplice buon senso. Che senso ha mantenere operativi i due pronto soccorso di Scicli e Modica quando anche le emergenze semplici saranno ricondotte a Ragusa, Modica e Vittoria? Il percorso di smantellamento dei due presi di emergenza/urgenza è chiaro: prima la scelta di far funzionare ad orari ridotti il laboratorio analisi ed a ranghi ridotti la radiologia, adesso direttamente lo spostamento dei pazienti in altre strutture. La cosa grottesca è che tutto ciò viene considerato come una semplice disposizione interna, senza tenere nel minimo conto quindi i risvolti negativi che può avere sui pazienti e le ripercussioni per gli operatori. Ed ancora, prima si decide di non indirizzare più le ambulanze del 118 verso i pronto soccorso di Scicli e Comiso e poi si indice una riunione per la rimodulazione del sistema delle emergenze in provincia. Se non fosse che si sta giocando con la salute e la vita dei cittadini verrebbe da ridere. Purtroppo, invece, stiamo parlando di un argomento estremamente serio, come l’abbassamento dei livelli essenziali di assistenza sanitaria, sul quale nessuno può scherzare. Non rimarremo a guardare e metteremo in campo tutte le ipotesi a nostra disposizione per evitare questa ennesima sciagura sanitaria”.