il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

mercoledì 20 febbraio 2013

La Regione rivede il piano per Guardie Mediche e 118. Potenziamento nel Messinese

 
Nel 2009 erano state soppresse le sedi h 24 del servizio di prima emergenza nei Comuni di Ucria, Fiumedinisi, Santa Domenica Vittoria, Castroreale, Montalbano Elicona, Mistretta e Messina
 L’Assessore alla Sanità della Regione Siciliana, Lucia Borsellino, ha disposto la rivisitazione del piano di emergenza per i servizi di primo intervento, prevedendo il potenziamento per l’intero territorio messinese.
La buona notizia arriva dall'assessorato, che ha sottolineato la volontà dell’assessore Borsellino e del presidente Crocetta di rimettere mani nel piano organizzativo della prima emergenza, garantendo per il territorio messinese e soprattutto per i Comuni montani, adeguate misure di rafforzamento del servizio del 118 e delle Guardie mediche su tutto il territorio messinese.
La riattivazione ed il riadeguamento del piano organizzativo del 118 nel Messinese si è reso necessario a seguito di una politica aziendale e regionale, che nella precedente gestione della Cosa Pubblica siciliana e specificatamente nel 2009, ha visto soppresse le sedi h 24 del servizio di prima emergenza nei Comuni di Ucria, Fiumedinisi, Santa Domenica Vittoria, Castroreale, Montalbano Elicona, Mistretta e Messina, con la nostra provincia che al solito è risultata la più
penalizzata dal piano di riordino del servizio.
La richiesta era partita dal portavoce messinese del Movimento “Il Megafono”, Giuseppe Ardizzone, dal consigliere Provinciale Roberto Cerreti e del vice sindaco del Comune di Ucria, Dario Ferro. E' stata inoltre confermata la volontà dell’Assessorato Regionale nel valutare la proposta dell’ex assessore comunale Giuseppe Calabrese e dell’ex consigliere comunale Tonino Prestopino per l’attivazione di una postazione del 118 nel Comune di Gioiosa Marea, o in alternativa la realizzazione di un Punto Territoriale di Emergenza per il periodo estivo, in considerazione delle notorie difficoltà viarie che caratterizzano il territorio gioiosano.
http://www.tempostretto.it/news/sanit-regione-rivede-piano-guardie-mediche-118-potenziamento-messinese.html

domenica 17 febbraio 2013

RANDAZZO: INCIDENTE TRA LA SS 120 E BIVIO BOCCADORZO, INTERVIENE L’ELISOCCORSO

ELI 17 02 2013L’incrocio fra la Ss 120 ed il rettilineo che si immette sulla provinciale “Boccadorzo”, all’uscita est di Randazzo, si è rivelato ancora una volta pericoloso. Due auto si sono scontrate quasi frontalmente, fortunatamente senza gravi conseguenze per le persone. In un primo momento però per uno dei 2 conducenti si è temuto il peggio, al punto che i medici hanno chiesto l’intervento dell’elicottero del 118. Erano più o meno le 8,30 del mattino di ieri, quando una Peugeot 206, guidata da una donna di 45 anni di Catania, giungendo da Linguaglossa, pronta a svoltare a sinistra per immettersi sulla provinciale, si è scontrata quasi frontalmente con una Hyundai Getz, guidata da un randazzese di 30 anni che sopraggiungeva dal lato opposto. L’urto è stato violento con la Hyundai che ha finito la corsa sull’aiola spartitraffico dell’incrocio. Sul posto sono arrivati i carabinieri della Stazione di Randazzo che hanno garantito le prime attività di soccorso. La donna, particolarmente scossa, è stata fatta sedere sulla Gazzella dei Carabinieri in attesa dell’arrivo dell’ambulanza del 118, con il comandante della Stazione che, avvalendosi del personale dell’Anas, della Polizia municipale e del Radiomobile dei carabinieri, ha coordinato le attività necessarie. All’inizio i medici hanno ipotizzato che ad avere la peggio fosse stato il conducente della Hyundai, trasportato con urgenza in elicottero all’ospedale Cannizzaro di Catania. La donna, invece, è stata ricoverata all’ospedale di Bronte. Per entrambi però, fortunatamente, solo lievi contusioni ritenute guaribili dai medici in circa 10 giorni.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 17-02-2013

domenica 3 febbraio 2013

RANDAZZO: INCENDIATA L’AUTO DI CONSIGLIERE E PROBABILE CANDIDATO SINDACO

Un incendio di chiara origine dolosa ha danneggiato il fuoristrada del consigliere comunale di Randazzo, Francesco Sgroi, probabile candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative. L’incendio è stato appiccato intorno alle 20, quando il consigliere Sgroi stava partecipando a una riunione della sua lista. Il fuoristrada era in sosta nella centralissima piazza San Nicolò, quando qualcuno ha cosparso la vettura di benzina, lasciato sul cofano anteriore (e quindi in bella mostra) la tanica utilizzata e ha appiccato le fiamme. Alcuni residenti hanno lanciato l’allarme e avvisato il proprietario che insieme ad altri, con mezzi di fortuna, ha spento il rogo che ha interessato anche un altro fuoristrada in sosta di proprietà di un randazzese che stava partecipando alla stessa riunione politica. “Ho sempre lasciato la mia macchina ovunque anche di notte – dice Sgroi – e non è mai accaduto nulla. Durante una riunione politica la mia auto viene data alle fiamme”: Sul posto sono arrivati i carabinieri di Randazzo che stanno indagando sull’accaduto. Solidarietà a Sgroi è giunta da più parti, con il segretario regionale del Partito dei Siciliani – Mpa, Rino Piscitiello, che attraverso una nota lo ha invitato a “proseguire sulla strada intrapresa e non lasciarsi intimorire da questi gesti”.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 03-02-2013

MANIACE: ALLARME PIOGGIA SULLA STATALE 120

Il fenomeno si verifica quasi ogni anno di questi tempi, ma adesso i cittadini di Maniace hanno detto basta. Come sempre, a gennaio, dopo piogge e nevicate, una frana di piccole proporzioni seppellisce parte della carreggiata della strada provinciale che collega la Strada Statale n. 120 con il Comune di Maniace. In verità, si tratta di un semplice scivolamento del terreno a monte, terreno così inzuppato di acqua che, piano piano, sfruttando la pendenza, si riversa sulla carreggiata. Nulla di preoccupante, quindi, ma se il fenomeno dovesse all’improvviso accelerare e la terra dovesse coprire l’intera carreggiata, Maniace rischierebbe di rimanere isolata. Temendo questo, Riccardo Bontempo, coordinatore del gruppo “Maniace in Movimento” ha inviato una lettera al Prefetto di Catania, al commissario straordinario della Provincia di Catania, al Dipartimento della Protezione civile, ed al sindaco del Comune di Maniace, attraverso la quale denuncia l’accaduto e chiede l’intervento delle autorità competenti: “Questo fenomeno si verifica ogni anno – scrive Bontempo – ed i residenti rischiano di rimanere isolati poiché questa strada è l’unica via di accesso e di uscita percorribile”. “Negli anni – continua – sono stati realizzati solo interventi tampone e riteniamo che la Provincia di Catania (proprietaria della strada) debba intervenire con celerità”. Bontempo, dunque, chiede che il problema venga risolto in maniera definitiva. “Chiediamo solo – conclude – che sia garantito ai maniacesi di potersi spostare senza rischi”.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 03-02-2013

RANDAZZO: ELISUPERFICIE ED EMERGENZE QUASI ACCORDO SULL’AREA

eli 02 02 2013Nel tratto della colata lavica del 1981 fra la statale 120 e la provinciale “Boccadorzo” si potranno costruire sia l’area di Protezione civile, sia l’elisuperfice. Lo conferma il sindaco, Ernesto Del Campo, subito dopo il vertice fra i tecnici del Parco dell’Etna ed i progettisti del Prg di Randazzo. Ma il vertice, a sentire il primo cittadino di Randazzo, ha sancito anche un principio particolarmente importante per l’economia agricola della zona, ovvero che i vigneti abbandonati da anni e per questo sopraffatti dalla vegetazione potranno nuovamente tornare vignati. “Proprio così – ci dice soddisfatto – Uno degli elementi di discordanza fra il Parco e le nostre politiche di sviluppo era rappresentato dalla destinazione di alcune zone agricole all’interno dei confini del Parco”. “Vi sono terreni – spiega Del Campo – che decenni fa erano rigogliosi vigneti. Poi questi non sono stati più coltivati e pian piano la vegetazione ha preso il sopravvento”. “Bene – continua il sindaco Del Campo – noi ribadiamo il principio che un terreno che un tempo era un vigneto, si trovi in zona D del parco o in zona B, deve poter essere nuovamente coltivata e tornare, se i proprietari lo volessero, un vigneto”. “su questi temi – conclude Del Campo – ci siamo scontrati, ma alla fine con il Parco abbiamo sancito questo importante principio che salvaguardia una storia ed una tradizione vitivinicola importante come quella randazzese”. L’incontro era stato organizzato perché il Parco dell’Etna nell’esprimersi sulla Valutazione di impatto ambientale (Via) e sulla (Vas) Valutazione ambientale strategica, aveva presentato delle osservazioni. “Adesso con il Parco ci siamo chiariti – conclude Del Campo – invieremo a Nicolosi le nostre controdeduzioni. Così ottteremo il sì del Parco l’iter del Prg potrà proseguire”.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 02-02-2013

venerdì 1 febbraio 2013

118 in Sicilia. Stavolta alle nostre condizioni. Più spazio ai medici dell’EST o fermi tutti.

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Comunicato Stampa SMI | Pubblicato il 31.01.2013 | Articolo letto 129 volte      
PALERMO - All’ennesimo incontro tra le OO.SS. e l’Assessorato alla Salute, tenutosi, come previsto, oggi a Palermo, si sono ancora una volta interrotte le trattative per la firma del nuovo accordo regionale.
Lo stop alle trattative stavolta è stato imposto dalle OO.SS., ed in particolare da SMI E SNAMI, che
hanno posto la condizione che potranno essere riprese solo a seguito di una modifica normativa che preveda l’inserimento dell’OO.SS. dell’EST nei tavoli di programmazione dell’Emergenza ed in particolare nel Comitato Regionale per l’Emergenza, dove sono proprio i Medici dell’EST ad essere esclusi.
Enzo Picciolo, Responsabile Regionale e della delegazione trattante SMI, ha posto tale condizione alla parte pubblica la quale, seppur sorpresa, ha dovuto concordare che anche le ASP si trovano a dover applicare protocolli e linee guida di cui né loro né i medici dell’EST hanno mai concordato
e che invece sono state elaborate dalla parte meno a contatto del territorio ma comunque rappresentata nel Comitato per l’Emergenza, situazione di rilevanza strategica fondamentale per l’organizzazione dell’Emergenza Territoriale e per l’ulteriore qualificazione professionale dei medici dell’emergenza sanitaria in Sicilia.
Nessuna cosa può essere più importante, afferma Enzo Picciolo, che partecipare alla gestione dell’emergenza sanitaria per la parte che gli compete, mentre, al momento, tutto viene fatto ad altri livelli.
I sindacati hanno, pertanto, affermato con forza che, finalmente, venga riconosciuto il ruolo dei medici del 118 anche nel tavolo delle decisioni tecniche, come d’altra parte le normative prevedono, e che non esiste alcun interesse da parte dei medici dell’EST ad un passaggio, più o meno mascherato, alla SEUS.
Lo SMI afferma che non si può discutere di un qualunque accordo quando fino ad oggi certe decisioni tecniche vengono operate da altri, in alcuni casi mettendo anche in discussione il ruolo dei nostri medici.
Lo SMI, in accordo alle altre OO.SS. ha, pertanto, sospeso le trattative che verranno riprese solo a seguito di una modifica normativa mediante un D.A. che preveda di un componente per ciascuna sigla sindacale nei tavoli tecnici dell’emergenza sanitaria.
Sensibile a questa richiesta la parte pubblica si farà portavoce presso l’Assessore alla Salute.
In attesa di ciò le trattative restano sospese

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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