il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

sabato 29 settembre 2012

Numero unico per le emergenze: 112, dal 1 ottobre



Cinque anni per abituarsi che per le emergenze, l’unico numero da comporre è il 112. È questo il lasso di tempo individuato da Areu e Regione Lombardia, perché i cittadini si dimentichino del 113, 115 e 118, e tengano a mente solo il 112. Dal primo di ottobre, basta lista numeri di emergenza, ma un solo call center attivo h24, capace di localizzare in 1,5 secondi il chiamante e di registrare anagrafica, dati ed inviarli ai carabinieri, attivo con servizio sms per non udenti e dotato di interpreti sempre presenti.
Come nel resto d’Europa, ormai all’avanguardia con un 112 attivo per tutte le emergenze, la Provincia di Monza e Brianza, insieme a Lecco e Como, seguono a ruota la sperimentazione ottimale raggiunta a Varese e iniziata nel 2010.  “Tutte le telefonate in entrata ai numeri di pronto intervento, carabinieri, polizia di stato, ambulanza e vigili del fuoco, verranno convogliate ad un unico centralino, dove personale addestrato saprà indirizzare la chiamata al giusto servizio e intervenire – spiega il Prefetto Giovanna Vilasi - ove necessario, a contattare forze dell’ordine o altri servizi di supporto”.
A presentare il servizio innovativo, presso la sede della Prefettura MB, a rappresentare le forze dell’ordine sono intervenuti anche il Vicequestore Francesco Scalise, il Colonnello Enzio Giusppe Spina, Comandante Carabinieri Gruppo Monza e il Comandante della Guardia di Finanza Gruppo Monza, Colonnello Mario Salerno. Il nuovo servizio, promosso da Regione Lombardia e Areu (Agenzia regionale emergenze), renderà la vita più semplice sia ai cittadini che agli addetti ai lavori, con una scrematura di tutte quelle chiamate poi non realmente urgenti, che precludono l’accesso al centralino a chi ha realmente un’emergenza.
“Il numero degli addetti sarà consistente, anche se attualmente ci sono dei problemi di fondi – dichiara  Alberto Zoli, direttore generale Areu – ma Regione Lombardia che fornisce infrastrutture e strutture ha già un piano alternativo”. E in tempo di crisi, arriveranno i lavoratori socialmente utili “A pieno regime i volontari saranno 63, più tre dirigenti ed un tecnico – spiega Alessandro Colucci, Assessore Regionale Sistemi Verdi e Giardini – ora ve ne saranno almeno 30. Essendoci poche risorse, abbiamo deciso di prendere come lavoratori socialmente utili persone in mobilità o in cassa integrazione”.
Per ogni emergenza, quindi, 112.

MALETTO: INCENDIO IN ZONA NAVE


Ancora roghi estivi nel versante nord dell'Etna. Nel primissimo pomeriggio di ieri diversi di ieri diversi focolai di incendio sono scoppiati lungo la strada interpoderale che da contrada Santa Caterina conduce sulla statale 284 in territorio di Maletto, esattamente in contrada Nave. Sul posto le squadre antincendio della Forestale, coordinate dalle guardie forestali del distaccamento di Bronte, e i Vigili del Fuoco di Randazzo guidati dal capo distaccamento Franco Salanitri.
In breve tempo le fiamme sono state sedate. In fumo sono andati più di 2 ettari di terreno principalmente dedito a pascolo.
Gaetano Guidotto Fonte " La Sicilia" del 29-09-2012

MALETTO: SCONTRO CON UN FERITO


Il bivio sulla Ss 284 che conduce a Maletto si rivela ancora una volta pericoloso. Un'Alfa Romeo 156 guidata da un malettese di 28 anni, e una Fiat Uno condotta da un randazzese di 61, ieri verso mezzogiorno si sono scontrate frontalmente, fortunatamente senza eccessive conseguenze. Sembrerebbe che l'Alfa  proveniente da Bronte abbia svoltato verso Maletto senza rispettare la precedenza.
Sul posto la Polizia municipale di Maletto, i Vigili del Fuoco di Randazzo e l'ambulanza del 118 che ha trasportato il conducente della Fiat all'ospedale di Bronte, dove i medici fortunatamente hanno riscontrato solo escoriazioni e contusioni guaribili in 10 giorni.
Gaetano Guidotto Fonte " La Sicilia" del 29-09-2012

MANIACE: COLTIVAZIONE DI PIANTE DI MARIJUANA ALTE 2 METRI


Una fitta piantagione di marijuana del valore di decine migliaia di euro è stata trovata dai carabinieri a Pezzo, verde contrada di Maniace. I carabinieri della Compagnia di Randazzo, sospettando che fra i boschi dei Nebrodi qualcuno coltivasse droga, hanno effettuato una operazione di perlustrazione in grande stile. I militari della locale stazione, insieme con i colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile e delle Stazioni di Bronte e Maletto e supportati dall'elicottero del 12° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Catania, hanno setacciato il terreno quasi passo passo, scoprendo in una zona impervia di contrada Pezzo, una rigogliosa piantagione di marijuana.
I carabinieri, infatti, hanno trovato piante alte circa 2 metri, annaffiate regolarmente grazie ad un sistema di irrigazione. Tra le piante non solo numerosi attrezzi per il giardinaggio, fra cui zappe, forbici e prodotti per la concimazione, ma anche sacchetti con circa 3 chili di fiori di marijuana già essiccati e pronti per essere immessi sul mercato. Adesso è caccia al proprietario del terreno. I carabinieri con l'operazione hanno impedito che la droga venisse immessa nel mercato, ma adesso bisognerà scoprire se, e a che livelli, il proprietario del terreno è coinvolto nell'attività illecita.
L. S. Fonte " La Sicilia" del 29-09-2012

venerdì 28 settembre 2012

AVVISO DEL 28/09/2012



A tutto il personale dipendente S.E.U.S. SCpA.
OGGETTO : PROCEDURE AZIENDALI SUL PORTALE DIPENDENTI – OPERATIVE DAL 1 OTTOBRE 2012.
Si comunica che sono stato pubblicate sul portale dipendenti alla sezione "bacheca – procedure – procedure aziendali" n. 1avviso e n. 2 procedure inerenti “Gestione EVENTI MALATTIA E VISITE FISCALI “ e “ GESTIONE FOGLI DI VIAGGIO”.
Tutto il personale è tenuto a consultare l’avviso e le relative procedure.
Il Direttore Generale

Il “118” si pagherà Stop ai falsi malati


giro di vite da ottobre 
Una chiamata al 118 che descrive una situazione apocalittica: l'arrivo della squadra di emergenza che, attonita, si rende conto che l'aspirante paziente non se la passa poi così male e soprattutto...
Una chiamata al 118 che descrive una situazione apocalittica: l'arrivo della squadra di emergenza che, attonita, si rende conto che l'aspirante paziente non se la passa poi così male e soprattutto che non presenta nessuno dei sintomi elencati al telefono. A stretto giro le “corse a vuoto” delle ambulanze del Suem saranno a carico degli utenti.
Padova si prepara a recepire una delibera regionale che detta nuove regole in materia di “Oneri di soccorso e trasporto malati”. La sanità su quattro ruote è pronta alla rivoluzione: in attesa che la normativa sul 118 entri in vigore, dall'1 ottobre cambia la musica per le migliaia di utenti del Servizio di trasporto malati.
L'Usl 16 ha appena emanato una circolare che detta le nuove regole: «I trasporti in autoambulanza sono a carico del servizio sanitario regionale e quindi gratuiti solo per gli utenti allettati e non trasportabili con altro mezzo». Il documento entra nel dettaglio, elencando le fattispecie in cui è previsto il rimborso: non pagano i pazienti che richiedono il trasporto in ambulanza nei 30 giorni successivi al ricovero, coloro che devono sottoporsi al ciclo di chemio o radio terapia. Fine anche dell'era della ricetta rossa firmata dal medico di famiglia per richiedere il “passaggio ospedaliero”: in tutti i distretti sarà a disposizione un dettagliato modulo da compilare.
Dovranno aprire il portafogli (servizio a parziale carico dell'utente) invece i pazienti «allettati per inabilità al controllo posturale», ma anche gli invalidi al 100 per cento con indennità di accompagnamento. La circolare passa poi a mettere nero su bianco le note più dolenti: i servizi a totale carico dell'utente.
Dovranno pagare l'intera corsa i pazienti che si fanno trasportare in strutture extra-ospedaliere (i centri di riabilitazione), coloro che devono sottoporsi a visita medico-legale, a riabilitazione in strutture accreditate e non, a visite specialistiche non prenotate tramite Cup ed erogate in regime di attività libero professionale.
Qualora un utente voglia sottoporsi a visita o esame in una struttura non targata Usl 16 dovrà arrangiarsi per il trasporto oppure pagare l'ambulanza, a prescindere dalle sue condizioni di salute. Ha già fatto storcere il naso agli stessi addetti ai lavori la norma che prevede che il trasporto richiesto in ragione di difficoltà logistiche o per la presenza di barriere architettoniche siano a carico dell'utente. (fa.p.)

lunedì 24 settembre 2012

RANDAZZO, GESTIONE CIMITERO: E' POLEMICA


La futura gestione del cimitero comunale, dopo la pubblicazione bando di project financing da parte del Comune di Randazzo, accende il dibattito all'interno del Consiglio comunale. L'opposizione, infatti, ha criticato le scelte dell'Amministrazione guidata dal sindaco Ernesto Del Campo, che invece ritenendo, che quella adottata sia l'unica soluzione per evitare che fra qualche mese finiscano i posti in cimitero, continua sulla propria strada. «Del bando non piacciono molte cose. - sottolinea il consigliere Cettina Foti - Innanzitutto il costo esoso con cui i cittadini dovranno acquistare i loculi, costo che oggi è meno della metà. Ribadiamo poi che la variante al Prg per l'area dove dovrà essere costruito il nuovo cimitero e la dichiarazione di pubblica utilità sono scadute, essendo passati 5 anni». Sotto i riflettori anche l'articolo 17 della convenzione che per molti darebbe alla ditta aggiudicatrice troppi poteri. «Il segretario comunale - continua la Foti - lo ha confermato: la convenzione a bando pubblicato non può essere modificata. Chi dice il contrario prende in giro la città». La Foti contesta anche che la convenzione non è passata dal Consiglio, affermando di chiedere un parere all'assessorato alla Famiglia. «Si potrebbero - conclude - ristrutturare le vecchie cappelle del cimitero e ricavare posti».
Il sindaco Ernesto Del Campo taccia le osservazioni come strumentali in vista delle elezioni e risponde punto per punto. «Oggi - afferma - nel cimitero gestito dal Comune i loculi costano oltre 3000 euro, con il privato e senza ribasso d'asta, che è impossibile, circa 2600. Sul problema della variante al Prg, un primo parere legale ci ha ribadito che siamo in regola, anche per la questione del passaggio in Consiglio della convenzione. Vero è che in linea di principio la convenzione non può essere cambiata, ma la stessa in premessa ribadisce che tutto deve essere svolto nel rispetto del regolamento comunale di polizia mortuaria. Di conseguenza se qualche articolo non rispetta la legge deve essere modificato».
Gaetano Guidotto fonte "La Sicilia" del 23-09-2012

MALETTO: LUIGI SAITTA SCRIVE A "LA SICILIA" PER LE BRUTTE CONDIZIONI DELLA SS 284


Riguardo all'articolo apparso sul Vostro giornale il 12 c.m. prima di tutto vorrei ringraziarvi sia Voi, sia il giornalista che ha redatto l'articolo per avere smosso finalmente qualcosa, ma vorrei altresì segnalare la brutta situazione tuttora persistente. Difatti è vero che una squadra di operai ha rattoppato alcune buche, ma è anche vero che i grandi avvallamenti e le microfrane esistenti sono rimaste com'erano. Il tratto Bronte - Maletto - Randazzo, è ormai in stato di degrado, da diversi anni non si rifà il manto stradale, se non in alcuni tratti troppo vetusti, e con le piogge l'asfalto si trasforma in una pista scivolosa che facilita la probabilità di incidenti. Con l'arrivo dell'inverno e della neve, i gradini presenti nell'asfalto saranno invisibili, e renderanno pericoloso il transito dei veicoli, e non solo, pensate ai vari mezzi di emergenza (ambulanze in particolare), che da Randazzo e Maletto devono raggiungere l'ospedale di Bronte, e che costringono autisti e pazienti a continui sbalzi e colpi vari dovuti alle condizioni dell'asfalto. Inoltre sulla stessa 284, nel tratto Bronte - Adrano, nei pressi del Km 21, una frana avvenuta a dicembre, blocca tutt'ora una corsia di circolazione, con il transito regolato da un semaforo.


A distanza di 9 mesi, è ancora difficile poter passare celermente, e in certi orari, è facile trovare caos e file chilometriche. Mentre si spendono milioni di euro per sistemare qualche km della 284, non ci sono poche centinaia di migliaia di euro per rendere sicura una strada percorsa giornalmente da diversi automobilisti, studenti e pendolari vari che devono subire disagi e costi elevati. Poi, per togliersi la responsabilità, basta mettere due limiti di velocità a 30 km ( su una strada in cui si dovrebbe andare fino a 90 Kmh), è il problema è risolto. Nel 2012 accade anche questo in Sicilia, a quando la sistemazione della strada?
 Luigi Saitta Maletto Fonte "La Sicilia" del 24-09-2012

domenica 23 settembre 2012

Se sull’ambulanza non c’è la guardia medica è omissione d’atti d’ufficio


La guardia medica, quando viene chiamata d’urgenza da un paziente in grave pericolo di vita, ha l’obbligo di recarsi da questi e non può limitarsi a inviare gli infermieri con l’ambulanza per il trasporto del malato in ospedale; se non lo fa è responsabile per omissione d’atti d’ufficio.

In un recente caso deciso dalla Cassazione [1], è stato condannato un medico che non si era immediatamente recato, insieme all’ambulanza, a casa di un bambino in grave e urgente situazione di pericolo per un principio di soffocamento. Non è neanche servito, per scagionare il sanitario, che questi, poi, preso dal rimorso, si fosse messo in auto e avesse raggiunto gli infermieri sul luogo.

Secondo i giudici, infatti, la guardia medica ha l’obbligo di fare tutto il possibile per prestare soccorso e sottrarre il malato dal rischio, ivi compreso salire sull’ambulanza alla volta dell’abitazione ove si trova il paziente. Se non adempie a questo dovere, egli si sottrae ai suoi compiti d’ufficio, a prescindere poi dal danno effettivo e concreto che la sua condotta negligente abbia determinato sul malato.


[1] Cass. sent. n. 2060 del 18 gennaio 2012.


(“La Legge per Tutti” è un portale che spiega e traduce, in gergo non tecnico, la legge e le ultime sentenze, affinché ogni cittadino possa comprenderle. I contenuti di queste pagine sono liberamente utilizzabili, purché venga riportato anche il link e il nome dell’autore).
Sito amministrato dallo Studio Legale Avv. Angelo Greco (www.avvangelogreco.it). Nell’ambito del diritto civile, svolge consulenza alle imprese, diritto della rete e diritto d’autore, diritto dei consumatori, privacy, procedure espropriative.

venerdì 21 settembre 2012

Sballo e violenza: tra i teen-ager boom di Sos al 118





Chiamano il 118 per eventi violenti, ma anche perché sballati da droghe o farmaci.
Una decina ogni anno sono gli Sos lanciati anche dalle mamme-bambine che non superano i 15 anni. Comunque sono sempre di più i teen ager che chiedono aiuto al 118. Le richieste registrate quest'estate già sfiorano il dato complessivo del 2010. Sono state 2.534 le richieste di aiuto da parte di ragazzini fra i 13 e i 18 anni a fine agosto, contro i 2.942 interventi registrati due anni fa, diventati 3.455 lo scorso anno con aumento del 20 per cento. E quello che fa ancora più impressioni è che le richieste in crescita hanno riguardato non tanto gli incidenti stradali bensì eventi violenti, intossicazioni per assunzioni di farmaci o droghe e per disturbi psichici. I dati resi noti dall'Areu, l'azienda regionale emergenze urgenze, evidenziano un disagio sempre crescente tra i giovanissimi. Tanto che è stato avviato il progetto «Diventa un supereroe del 118»: attraverso il sito pazienti.it i giovani potranno familiarizzare con il servizio di emergenza sanitaria, fare domande ai medici e seguire addirittura un corso si primo soccorso on line. Basti pensare che le chiamate al 118 per «eventi violenti» tra il 2010 e il 2011 sono cresciute del 50 per cento e quest'anno sono già state 96 arrivando a equiparare quasi il totale del 2010. Sono invece già stati fatti dall'inizio dell'anno ad agosto ben 142 interventi per intossicazioni da farmaci e droghe e 177 sono gli interventi per ragazzini che hanno avuto disturbi psichici. Non solo. A Milano in crescita anche le chiamate da parte di ragazzine - anche fra i 13 e i 15 anni - in attesa di un bambino che hanno avuto complicazioni per la gravidanza e il parto. Quest'anno sono state già 37 le richieste di aiuto al 118 da parte delle mamme-bambine, di cui 5 non hanno più di 15 anni. Erano stati 41 gli interventi eseguiti per questa ragione nel 2010 dal 118 di Milano, e quell'anno 6 hanno riguardato la fascia 13-15 anni. Già nel 2011 il dato è passato a 50 interventi (9 per ragazzine 13-15enni). Commentando i dati nel loro complesso, Giovanni Sesana, direttore della Centrale operativa milanese del 118, ha spiegato che da un lato «è sicuramente migliorata la collaborazione dei giovani con noi operatori dei servizi di emergenza-urgenza». Sono quindi aumentati gli adolescenti che chiedono aiuto quando hanno un problema. «Ma certamente i casi di violenza, intossicazioni e problemi psichici sono cresciuti» anche come dato assoluto.

giovedì 20 settembre 2012

RANDAZZO, COSTRUISCE CASA ABUSIVA: DENUNCIATA 70ENNE


Costruisce abusivamente un immobile non lontano dalla caserma dei carabinieri e viene denunciata. E' accaduto a Randazzo, dove i carabinieri della Compagnia, nell'ambito di controlli finalizzati all'accertamento delle violazioni in materia edilizia, hanno denunciato una donna di 70 anni proprietaria del terreno dove è stato costruito l'immobile. I militari hanno accertato che la donna ha realizzato in via Caporale Castiglione, in una zona isolata, dietro la loro caserma, un edificio in cemento armato posto su due livelli, della grandezza di 230 metri quadri e del valore di circa 50 mila euro.
Quando i carabinieri hanno effettuato gli accertamenti hanno scoperto che questo era privo di qualsiasi autorizzazione amministrativa, ed era stato costruito totalmente in maniera abusiva. Ovviamente l'immobile è stato posto sotto sequestro, con la donna che adesso dovrà rispondere di costruzione abusiva.
Fonte "La Sicilia" del 19-09-2012 

RANDAZZESE MORSO DA BARRACUDA MENTRE FA' IL BAGNO A S. MARCO


Attaccato da un barracuda ad un metro dalla spiaggia di San Marco, oasi di sole ed ombrelloni, della storica Calatabiano. Possibile? Chiedetelo a Francesco Fisauli di Randazzo, un dottore in Giurisprudenza di 32 anni che, dopo una settimana di ospedale, ci racconta la sua terribile storia. "Era mercoledì 12 settembre scorso - racconta - Ero a mare a San Marco e, volendo tuffarmi, passo dopo passo ho cominciato a bagnarmi piedi e gambe. Ancora toccavo. Le onde mi arrivavano si e no alla mia pancia, quando ho chinato la schiena in avanti immergendo le braccia in acqua. All'improvviso nella mano destra ho sentito un dolore lancinante. Ho avuto come l'impressione di essere finito nella mors di una tagliola. D'istinto ho tirato fuori dall'acqua il braccio e con esso un grosso e strano pesce che teneva stretto coi denti il palmo della mia mano".
Francesco è preciso nel suo racconto: "il pesce era lungo non meno di 50 centimetri, il suo colore era grigio con sfumature di verde. Il corpo era allungato, ed ho avuto l'impressione che la testa fosse leggermente più grossa, mentre la bocca era affusolata". Fortunatamente, fuori dall'acqua, il predatore ha mollato la presa, finendo nuovamente in acqua. Francesco si è guardato la mano accorgendosi di una grossa ferita sul palmo e sul dorso, lunga almeno 5 centimetri e particolarmente profonda. A questo punto sono scattati i soccorsi. Francesco è stato trasportato prima all'ospedale di Giarre e poi al Cannizzaro di Catania, dove è stato sottoposto ad un difficile intervento di micro chirurgia per ricucire un tendine e 2 terminazioni nervose completamente tranciati dai denti aguzzi del pesce. Adesso a distanza di 7 giorni Francesco Fisauli è tornato nella sua casa di Montelaguardia a Randazzo ed ha raccontato la sua storia: "E' stato terribile - dice - vicino a me nuotavano gioiosamente tanti bambini. Meno male che non ha morso anche uno di loro". La Guardia costiera di Riposto, dopo la segnalazione del Pronto soccorso di Giarre, ha perlustrato mare e spiaggia, considerando l'episodio sporadico.
Gaetano Guidotto fonte "La Sicilia" del 19-09-2012  

Truffa col personale del 118 Lecce, ambulanze sequestrate

di Paola ANCORA
LECCE - Il servizio di 118 finisce nella bufera e sotto la lente d'ingrandimento della Procura della Repubblica. Si indaga per truffa ai danni dello Stato: per un anno intero, due Onlus, una delle quali operativa anche a San Cataldo, avrebbero fatto risultare più mezzi e più personale di quello effettivamente a disposizione per aggiudicarsi il servizio di 118 e ottenere poi dalla Asl di Lecce, e quindi dalla Regione Puglia, un rimborso più cospicuo, pari a 22mila euro al mese, 264mila in tutto. Così, a Lecce risultavano in servizio le stesse persone in forza a San Cataldo e viceversa. Le indagini avrebbero preso avvio dopo la presentazione di un esposto da parte del 118 provinciale.

Ieri, gli uomini della sezione di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza hanno bussato in via Matera, nella città capoluogo, dove ha sede la Onlus “Soccorso e Protezione Civile Lecce”, il cui titolare è stato iscritto, insieme a quello di una seconda associazione, nel registro degli indagati. E, in esecuzione di un decreto di perquisizione firmato dal pubblico ministero Giuseppe Capoccia, hanno acquisito tutta la documentazione relativa all'attività di pronto intervento emergenziale condotta dalle Onlus. La Finanza ha sequestrato poi tre ambulanze, un'auto medica, tre furgoni utilizzati dei volontari di Protezione civile, un'auto privata e un altro furgone adibito a servizi funebri (ma non al trasporto delle salme). Tutti i mezzi erano privi della copertura assicurativa.
Proprio quei mezzi, e le relativa strumentazioni, erano passate al vaglio, nei mesi scorsi, dei tecnici della Asl prima e di quelli del 118 provinciale poi. Su via Matera, infatti, si tenevano gli occhi puntati da tempo. Precisamente dal marzo scorso, quando l'uomo che, negli uffici che contano della sanità salentina, tutti conoscevano come il direttore sanitario della Onlus “Soccorso e Protezione civile Lecce” scrisse una lettera al management della Asl per avvisare che mai aveva ricoperto quell'incarico. L'azienda ha chiesto immediate spiegazioni alla Onlus, che non ne ha fornite. Il 20 marzo è scattata quindi la prima ispezione, effettuata dal Dipartimento di prevenzione diretto da Giovanni De Filippis. Tre mesi e mezzo più tardi, l'8 agosto, lo stesso De Filippis, insieme ad Alberto Fedele, responsabile del Dipartimento di igiene e sicurezza, ha firmato la determina con la quale hanno sospeso l'autorizzazione dell'associazione che fino a quel momento ha gestito il servizio di soccorso. Il 23 agosto, nella sede di via Matera, sono arrivati anche gli uomini del 118 con il responsabile Maurizio Scardia.

I risultati della loro ispezione sono stati messi su bianco e inviati alla direzione generale: titoli professionali scaduti nel 2011; nessuna ambulanza di riserva; nessuna autorizzazione all'uso del Ptc, acronimo di Prehospital trauma care, cioè il protocollo di intervento pre-ospedaliero; un ventilatore non funzionante. Ancora, gli ispettori del 118 hanno verificato l'esistenza di varie irregolarità nella compilazione delle schede dei pazienti, l'assenza del libretto di circolazione a bordo delle ambulanze e, in sede, un numero eccessivo, e quindi pericoloso, di bombole di ossigeno.
Poche ore dopo l'arrivo della Finanza in via Matera, ieri, il direttore della Asl Valdo Mellone ha firmato la delibera con la quale sospende l'autorizzazione alle Onlus - concessa nel 2004 - cui subentreranno, nel servizio di pronto intervento, altre associazioni in graduatoria.
Giovedì 20 Settembre 2012 - 13:31

martedì 18 settembre 2012

Niente 118, i cinesi preferiscono l'ambulanza fai-da-te



Martedì, 18 settembre 2012 - 13:57:00

 
ambulanza
E' risaputo che siano una comunità chiusa con tanto di laboratori, alimentari, ambulatori, ristoranti e anagrafe propri. Ora si scopre però che i cinesi hanno anche l'ambulanza fai da te. E' spuntata in occasione di un grave incidente stradale. 
Una ragazzina 17enne orientale ferita in un incidente avvenuto alla rotonda tra via Allende e via Orione a Prato, durante la notte. La giovane è ora ricoverata in prognosi riservata nel reparto di rianimazione dell'ospedale Misericordia e Dolce di Prato, dopo essere stata operata d'urgenza all'addome dai medici del nosocomio pratese. La diciassettenne era a bordo di una Bmw condotta da un connazionale di 26 anni, l'automobilista ha perso il controllo della vettura andando a sbattere violentemente contro una cancellata.

Come da prassi la sala operativa del 118 ha inviato sul posto un'ambulanza, ma, con grande sorpresa, i soccorritori una volta giunti in viale Allende non hanno trovato la ferita. C'era l'auto incidentata ma della ragazzina nessuna traccia. Si è poi scoperto che aveva provveduto la comunità a portarla in ospedale, con una macchina propria.

Una manovra assolutamente azzardata viste le numerose lesioni interne riportate dalla giovane e sulla quale si cerca di fare chiarezza. Quando c'è di mezzo salute e vita il fai da te può trasformarsi in tragedia.

Massimiliano Mantiloni

giovedì 13 settembre 2012

BRONTE: INCENDIO IN CASA MA ANZIANA NON SI ERA ACCORTA DI NULLA


Sarà stato a causa di un sovraccarico elettrico o forse di un corto circuito. Qualunque sia stata la causa, una lavatrice, fortunatamente posta in un piccolo sgabuzzino al secondo piano di una casa in pieno centro storico a Bronte, è andata in fumo. La casa era abitata da un'anziana signora che non si è accorta di nulla. Azionata la lavatrice, infatti, è scesa la primo piano. Sono stati i vicini ad accorgersi del fumo che usciva dalla terrazza ed hanno chiamato i vigili del fuoco di Maletto. Prima che arrivassero i pompieri però hanno suonato alla porta della signora che ignara del rischio che stava correndo stava tranquillamente in casa. Così sono stati gli stessi vicini ad iniziare a sedare le fiamme, poi spente del tutto dai pompieri.
Sul posto anche la Polizia municipale di Bronte, pronta, se c'è ne fosse stato bisogno, a dirottare il traffico e guidare la grossa autobotte dei pompieri fra le strette vie del centro storico. Alla fine tutto quello che si trovava dentro lo sgabuzzino è andato in fumo, anche se i danni non sono stati poi così ingenti.
L. S.  fonte "La Sicilia" del 12-09-2012

RANDAZZO: LADRI DI NOTTE AL CENTRO ANZIANI SVUOTANO CASSA CON 340 EURO


Ladri in azione nel centro anziani di piazza Ospedale a Randazzo portando via 340 euro, trovati nella cassa del bar e nei cassetti, ma forse i malviventi cercavano i 900 euro raccolti dai «nonnini» per il pranzo sociale dei prossimi giorni. Il furto è avvenuto durante la notte. I ladri hanno prima tentato di forzare una finestra laterale, poi sono entrati con facilità dalle finestre dei bagni, dove gli è bastato alzare una tapparella visto che la finestra era aperta. I ladri hanno rubato 240 euro posti nei cassetti per le spese del centro e 80 euro nella cassa del bar. I 900 euro raccolti per il pranzo sociale non c'erano. Il signor Losi, presidente del centro, li aveva prudentemente portati con se.
«Alla notizia del furto ho notato l'amarezza degli anziani. - ha dichiarato l'assessore alla solidarietà sociale Nino Zingali - Oggi faremo regolare denuncia ai carabinieri». Il centro anziani di Randazzo è particolarmente frequentato. Gli iscritti sono circa 350 e quasi sempre è affollato da almeno 60 anziani.
Gaetano Guidotto fonte "La Sicilia" del 12-09-2012

SS 284: RICOPERTE LE "BUCHE - INCUBO"


I tantissimi pendolari che ogni giorno, soprattutto per recarsi al lavoro, percorrono il tratto Randazzo - Maletto della Ss 284, tirano un respiro di sollievo. L'Anas ha provveduto a ricoprire di asfalto le tantissime buche che fino a qualche giorno fa caratterizzavano la carreggiata. Lunedì scorso una nutrita squadra di operai, infatti, ha provveduto a riempire gli evidenti squarci e poi ha reso liscio l'asfalto con attrezzature manuali. Un intervento necessario, ma che sa tanto di urgenza e temporaneità. Se da una parte è vero che le buche sono state ricoperte, le riparazioni di oggi si mescolano a quelle degli anni scorsi, rendendo, oltre alla carreggiata particolarmente variopinta, la superfice stradale sconnessa e comunque certamente insicura. «Meglio di prima sicuramente - ci dicono alcuni automobilisti - le buche erano a decina e poste dietro le curve e nelle zone più impensabili. Spesso ci siamo finiti dentro con le nostre auto». «Ma quello effettuato - concludono - non può essere un lavoro definitivo, l'asfalto di questa strada è tutto da rifare».
In molti tratti della «Randazzo Maletto», infatti, l'asfalto mostra eloquenti cenni di cedimento e sembra sgretolarsi a ogni passaggio di auto o mezzo pesante. E se pensiamo che ci avviamo alla stagione autunnale, solitamente carica di pioggia, ci rendiamo conto che se non si interviene velocemente la corrosione dell'asfalto non potrà che aumentare. Dello stesso avviso anche il sindaco di Randazzo, Ernesto Del Campo: «E' una vergogna. - ci dice - Tutta la Randazzo Maletto lamenta criticità, ancora prima del chilometro uno. All'imbocco con la strada statale 120, infatti, nelle aiuole spartitraffico le siepi sono così alte da nascondere l'intera strada. Da tempo abbiamo chiesto all'Anas di intervenire, speriamo lo faccia presto». Per Del Campo, il primo tratto della Ss 284 non sarebbe neanche a norma. «C'è un tratto - continua - dove al posto del guardrail ci sono dei birilli da tantissimi anni. Non credo che i birilli siano a norma. Scriveremo all'Anas affinché effettui i lavori di manutenzione con maggiore regolarità». La verità è che la Ss 284 è la via di comunicazione più importante del versante nord ovest dell'Etna. La strada che collega l'Etna con l'area metropolitana. E gli automobilisti temono che in periodi di "spread" e "spending review", venga abbandonata a se stessa.
Gaetano Guidotto fonte "La Sicilia" del 12-09-2012

martedì 11 settembre 2012

Il 118 pubblico è chiuso, prima mancavano gli autisti adesso manca l’ambulanza



cgil Il 118 pubblico è chiuso, prima mancavano gli autisti adesso manca lambulanza
cgil
Il 118 pubblico non è nelle grazie della Squillacioti, né in quelle di chi governa l’intero Sistema Sanitario Pubblico. Il 22 Marzo 2012 usciva una nota stampa sui quotidiani locali titolata “Ambulanza senza autisti”, oggi, invece, registriamo il contrario, gli autisti rientrati dalle ferie estive si trovano a fare i turni presso la postazione di Polistena ma, non hanno l’ambulanza per poter svolgere il proprio lavoro.
Questo è il paradosso di una gestione poco attenta all’utilizzo del personale e ai bisogni dei cittadini. Eppure, la Piana di Gioia Tauro aveva in dotazione ben 3 ambulanze medicalizzate, dedicate al Servizio Urgenza Emergenza Medica (SUEM) territoriale. Delle tre, una è stata trasferita a Reggio Calabria e le restanti due si trovano ricoverate in officina da oltre 20 giorni.
Tuttavia, nonostante il volontariato tenta di tappare le grosse falle dell’emergenza, il servizio si trova continuamente con l’emergenza nell’emergenza. Difatti, le urgenze diagnostiche strumentali, come ad esempio l’E.R.C.P. (colangiopancreatografia retrograda endoscopica – questo esame richiede una tecnica specialistica complessa che utilizza l’endoscopia e la radiologia per studiare i dotti biliari e il pancreas e per trattare alcune delle loro malattie), che un tempo veniva eseguito all’Ospedale di Scilla, oggi si programma con grande difficoltà e il paziente affetto da calcolosi alle vie biliari con gravissima disfunzione epatica (valori 1.500 di Gamma GT), ha visto passare l’ambulanza con un altro paziente e lui è rimasto speranzoso ad attenderla. Sembra l’ennesima critica rivolta a un sistema contorto, dove le regole e la deontologia professionale, a volte, potrebbero non trovare corrispondenza nella piena efficienza del servizio principe della sanità, il SUEM 118, cuore pulsante della sanità Pubblica.
Bisogna quindi porre rimedio al più presto a questo scellerato andazzo, a partire dagli autisti pagati per non fare nulla e, subito dopo, disporre una verifica di quanto si è speso per una mediocre e confusionaria emergenza territoriale (casi di malasanità compresi) e, valutare quanto si risparmierebbe per ritornare a un servizio pubblico efficiente ed efficace nell’emergenza urgenza medica territoriale.
L’invito che facciamo al Direttore Generale dell’ASP di Reggio Calabria e al Presidente Scopelliti, è quello di fermarsi un attimo e riflettere su come costruire la Sanità Pubblica nella Piana di Gioia Tauro, partendo dall’ABC, inserendo al primo posto il SUEM 118 pubblico, con mezzi di soccorso efficienti e personale Medico, Infermieristico ed Autisti Soccorritori, sempre pronti a partire per salvare vite umane. Questo chiedono i cittadini della Piana di Gioia Tauro, stanchi di imposta sofferenza alla già sofferenza della malattia mentre i livelli alti di gestione sognano di realizzare i Livelli Essenziali di Assistenza.
IL SEGRETARIO GENERALE F.P. CGIL                                                     Giuseppe Gentile

domenica 9 settembre 2012

Villapiana, anziano colpito da infarto. Intervento 118 gli salva la vita


Colpito da infarto acuto del miocardio, viene salvato da morte sicura per l’intervento tempestivo e qualificato dell’èquipe del 118 di Trebisacce. Un caso, per fortuna non isolato, che va quindi segnalato come esempio di buona sanità. I fatti: ieri mattina (sabato), intorno alle 7.30, C.G., 80 anni, originario di Cerchiara di Calabria ma residente a Villapiana Scalo, accusa un malore sospetto e si rivolge come per prassi alla centrale operativa del 118 che dispone subito un soccorso sanitario d’urgenza. Di lì a pochi minuti, allertata per un “codice rosso” arriva infatti al domicilio dell’anziano l’èquipe del 118 di Trebisacce che in breve tempo e con grande perizia professionale da parte del medico di turno che valuta prontamente i sintomi del malore, diagnostica la fase iniziale di un infarto acuto del miocardio. La conferma arriva, anche questa in modo tempestivo, grazie al modernissimo sistema di collegamento telematico dell’ambulanza medicalizzata con l’Utic di Cosenza: il medico del 118 esegue subito un elettrocardiogramma che invia in tempo reale all’Utic di Cosenza da dove, sempre in tempo reale, arriva la conferma della diagnosi del 118.
Il rispetto della tempistica, in questi casi, è essenziale e spesso determinante. D’intesa con il personale medico dell’Utic di Cosenza si decide quindi di evitare i passaggi intermedi attraverso altri Ospedali e si decide il ricovero immediato del paziente infartuato presso la stessa Utic di Cosenza dove, nel frattempo, si predispone la sala operatoria per un intervento chirurgico d’urgenza. Inizia allora la corsa dell’ambulanza verso Cosenza nella quale diventa importante la perizia dell’autista del mezzo. Qui il paziente, sottoposto nel frattempo alle cure concordate con i medici dell’Utic, arriva dopo appena 50 minuti. Tutto è già pronto e alle 8.30, a circa un’ora dall’insorgere dei sintomi dell’infarto, il paziente entra in sala operatoria per l’intervento di “angioplastica coronarica”, una metodica molto diffusa, con la quale, come è noto, mediante un palloncino viene dilatato un vaso coronarico occluso. In soli 45/50 minuti il paziente è stato salvato da morte sicura ed ora è tuttora ricoverato e fuori pericolo presso l’Annunziata di Cosenza. Fin qui un fatto di cronaca di ordinaria quotidianità, finito bene per la coincidenza di diversi fattori favorevoli. E se lo stesso caso si fosse verificato a Nocara piuttosto che a Villapiana Scalo? Non un’ora, ma due ore di corsa verso l’Utic di Cosenza, forse sarebbero stati fatali. Ma questo è un altro discorso che ci porterebbe molto lontano.
Pino La Rocca 

Pantelleria, la “spending review” della Regione Sicilia taglia l’elicottero del 118


Pantelleria da oggi è ‘vietato’ ammalarsi, soprattutto in modo grave e dopo le 19. Sono queste le conseguenze della “spending review” della regione Sicilia, che ha deciso di procedere con alcuni 

L'eliporto di emergenza non sarà più attivo sull’isola, che ha appena speso 40 milioni di euro per un nuovo aeroporto. Il servizio diurno potrebbe essere definitivamente cancellato dall’1 ottobre e quello notturno, che scatta dalle 19, è stato già soppresso


tagli, cominciando dalla sanità. L’estate non è ancora finita, e l’isola si trova già alle prese con i problemi di sempre, a partire da quelli di carattere sanitario. Sull’isola funziona un ospedale, il Nagar, dotato di una struttura molto carente. Così, chi può, in caso di necessità raggiunge altri ospedali. Per i casi più gravi, invece, è a disposizione c’è l’elisoccorso. La novità riguarda quest’ultimo servizio, non sarà più disponibile “h24”.
La Regione ha deciso che l’elicottero del 118 non stazionerà più sull’isola come accadeva prima e soprattutto nel periodo estivo, in cui a Pantelleria soggiornano vip e turisti. Il servizio diurno potrebbe essere definitivamente cancellato dal 1 ottobre e quello notturno che scatta dalle 19 è stato già soppresso. In caso di emergenza, quindi, per trasferire altrove un paziente l’elicottero dovrà arrivare da Lampedusa o da Palermo. Tutto questo sebbene si sappia che quando si tratta di emergenze anche un secondo può essere determinante per salvare una vita. Ma, ragionando di tagli, più che il tempo contano i soldi. A Pantelleria poi c’è chi ricorda che si sono appena finiti di spendere 40 milioni per il nuovo aeroporto. Una struttura nuova di zecca dove, però, è bastata una pioggia nemmeno tanto abbondante per provocare allagamenti interni, nonostante i lavori appena ultimati.
Eppure la prima cosa a venire meno dopo questa importante inaugurazione è proprio un servizio di pubblico trasporto indispensabile come l’elisoccorso. Molti cittadini panteschi oggi si sono rivolti al commissario straordinario del Comune, Giuseppe Piazza, che è subentrato al sindaco arrestato per mazzette, ma Piazza ha dato a loro e ai giornalisti la stessa risposta. Ha infatti ribadito che non ha alcun potere di intervento. Una interrogazione all’assessore (dimissionario) alla Salute, l’ex pmMassimo Russo, è stata presentata dal deputato regionale Salvino Caputo

sabato 1 settembre 2012

BRONTE : INCIDENTE SULLA BRONTE - MANIACE, GRAVE UN GIOVANE


Una Fiat 500 ed una Lancia Libra si scontrano quasi frontalmente ed un ragazzo di 19 anni di Bronte che guidava la piccola utilitaria è finito in ospedale in prognosi riservata. Teatro dell’incidente la stretta e tortuosa strada provinciale che collega Bronte alla Ss 120 in direzione di Maniace, strada che ancora una volta, a causa delle tante curve e della carreggiata particolarmente stretta, ha rivelato tutta la sua pericolosità. Ieri mattina intorno le 7 la Lancia Libra di proprietà del Comune di Maniace, guidata dall’assessore Costantino Musarra di 51 anni, viaggiando in direzione di Bronte con a bordo altre 3 persone, giunta in contrada Gollia, nei pressi di un ponte, è stata costretta a rallentare per far passare un grosso trattore che procedeva in senso opposto. Appena il trattore è passato la Lancia però non ha fatto in tempo a riprendere velocità che la 500, che viaggiava in direzione di Maniace,  gli arrivava addosso.

In pratica nei pressi del piccolo ponte c’è una curva che forse il giovane brontese, alla guida della 500, ha affrontato troppo velocemente. Così quando ha toccato il freno in piena curva nel tentativo di rallentare ha perso il controllo della vettura che ha invaso la carreggiata opposta, andando a sbattere quasi frontalmente con la Libra ancora quasi ferma. L’urto è stato terribile. L’assessore Musarra insieme con i passeggeri della Lancia sono usciti illesi dalla vettura. Il giovane, invece, era rimasto dolorante all’interno del piccolo abitacolo semi accartocciato. Lanciato l’allarme sul posto sono arrivati i Vigili del fuoco di Maletto, i carabinieri della Stazione di Bronte e l’ambulanza del 118. Il giovane è stato estratto dalla vettura, con il medico che si è subito reso conto che le sue condizioni erano particolarmente gravi. Per questo motivo è stato richiesto l’intervento dell’elicottero del 118. Ma solo dopo le 8 del mattino l’elicottero dell’ospedale Cannizzaro di Catania può levarsi in volo. Così in contrada Gollia è arrivato quello di Caltanissetta autorizzato al volo durante le ore notturne. Il giovane è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Cannizzaro dove i medici hanno riscontrato fratture multiple in entrambe le gambe, oltre ad un brutto trauma toracico.Vista la gravità delle fratture non è stata sciolta la prognosi che rimane assolutamente riservata.L’ennesimo incidente in una strada  sempre più trafficata e sempre più teatro di incidenti.
L.S. fonte "La Sicilia" del 01-09-2012

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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