Era stato annunciato nei mesi scorsi che sarebbe partito a giugno e giugno è stato confermato. Il nuovo «118» in Sicilia, gestito dalla Seus, la nuova società consortile a capitale interamente pubblico ha esordito alla mezzanotte tra martedì e mercoledì dalla postazione «Alfa 8» di Sciacca. Il servizio di emergenza-urgenza è operativo, quindi, per il momento soltanto nelle province di Agrigento ed Enna e, come è stato annunciato ieri in una nota dall’assessorato alla Salute, entro il 12 luglio la Seus coprirà il servizio in tutta la Sicilia secondo un preciso crono-programma.
Entro lunedì prossimo la Seus diventerà operativa anche nelle province di Catania e Siracusa; entro il 5 luglio nelle province di Palermo e Trapani; ed il 12 luglio nelle province di Messina, Ragusa e Caltanissetta. Nel frattempo va avanti il lavoro amministrativo per la definizione di tutte le procedure: la quasi totalità degli autisti soccorritori ha già firmato la transazione con la precedente società Sise – solo 40 su poco più di 3.000 si sono rifiutati di firmare – e nei prossimi giorni, con la collaborazione dell’Aiop (Associazione italiana ospedalità privata), nella qualità di associazione «datoriale» a cui è iscritta Seus, firmeranno la liberatoria per completare il passaggio alla Seus, come hanno già fatto la scorsa settimana gli autisti soccorritori che dalla mezzanotte hanno preso servizio ad Agrigento ed Enna. Per quanto riguarda i mezzi, sono già 34 le ambulanze in servizio con la nuova «livrea» esterna che reca il marchio e i colori della Seus. Mentre entro poche settimane saranno aumentate, da 51 a 79, le ambulanze medicalizzate.
«Dopo mesi di grande lavoro preparatorio contraddistinto anche da momenti di tensione – ha sottolineato l’assessore alla Salute Massimo Russo, costantemente in contatto con la centrale operativa- è cominciata la nuova era del servizio di emergenza urgenza. Abbiamo già dettato le nuove linee guida e tra qualche giorno verrà esitato anche il piano industriale: l’obiettivo è quello
di riqualificare il servizio che deve sempre più rispondere alle esigenze dei cittadini.
Puntiamo ad obiettivi di qualità.
C’è il necessario entusiasmo per fare bene ed è giusto dare atto a tutti gli attoridi questa vicenda, dalla Sise agli Uffici del lavoro, dalla Seus ai sindacati, di avere avuto grande senso di responsabilità,
pur tra tante difficoltà, nel cercare la soluzione migliore per garantire la continuità del servizio».
Tornando all’esordio di ieri mattina, la prima chiamata di emergenza è arrivata mezz’ora dopo la mezzanotte: una richiesta di soccorso proveniente da Sciacca. A «brindare» all’avvio del nuovo
servizio, sottolineato da un messaggio radio di «buon lavoro» a tutti gli autisti soccorritori in turno, c’erano il direttore generale del Dipartimento «Pianificazione strategica» dell’assessorato alla Salute, Maurizio Guizzardi, il presidente della Seus Gaetano Bonfiglio, i direttori generali della Seus e della Sise Marco Romano e Gabriele Cappelletti, il responsabile della centrale operativa di
Caltanissetta, che sovrintende alle due province, Elio Barnabà, e il responsabile del servizio 6 «Programmazione dell’emergenza» Dino Alagna.
Ma non mancano le polemiche. Ieri il vice presidente della Commissione «Affari Istituzionali» all’Ars, Vincenzo Vinciullo, ha annunciato che «se entro la fine del mese non si procederà alla stabilizzazione
dei lavoratori del 118», sara «costretto a denunciare, alla Procura della Repubblica, i vecchi e i nuovi dirigenti della società che hanno gestito o andranno a gestire il servizio di emergenza».