il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

domenica 27 febbraio 2011

Corte Conti: ecco quanto costano scandali sanita' in Sicilia


Per tariffe gonfiate a cliniche Aiello danni per oltre 30 mln

26 febbraio, 12:36
(ANSA) - PALERMO, 26 FEB - Nella sanita' siciliana non c'e' solo lo scandalo delle assunzioni facili per il 118. La Corte dei conti ha riscontrato abusi e illeciti su almeno altri due fronti: le tariffe gonfiate pagate alle cliniche di Michele Aiello, prestanome del boss Bernardo Provenzano, e quello della cosiddetta ''malasanita'''. Nel caso delle cliniche di Aiello il procuratore regionale Guido Carlino ha ricordato che sono stati citati in giudizio per un danno di oltre 30 milioni gli ex direttori generali dell'Asl 6, Giancarlo Manenti e Guido Catalano, e i dirigenti Salvatore Scaduto e Lorenzo Ianni'.

(ANSA).

Sicilia, al via lunedì la «rivoluzione» del sistema sanitario.

La Sicilia - 26.02.2011
Ed. del 26.02.2011 - pag. 11
Antonio Fiasconaro

La gestione delle 17 ASL

PALERMO. Un nuovo sistema di governo e gestione delle 17 aziende sanitarie ed ospedaliere della Sicilia. Lunedì partirà questa rivoluzione nel governo del sistema sanitario che permette un importante salto di qualità nella gestione dei flussi informativi e dunque del controllo strategico-manageriale delle aziende. Con la consulenza direzionale e operativa di Kpmg e Price waterhouse Coopers,le aziende sanitarie daranno vita ad un nuovo modello di monitoraggio dei processi organizzativi, coerente con i modelli ministerialì, in modo da garantire organicamente la raccolta e l'elaborazione dei dati necessari per il governo delle azionì, sia a livello locale che regionale.
l'assessore Massimo Russo intanto ha assegnato ai manager i nuovi obiettivi da raggiungere per l'anno 2011 che saranno pubblicati sul sito internet dell' assessorato. «Punteremo sullaqualità dell' assistenza sanitaria - spiega Russo - in coerenza con quanto previsto dal Piano sanitario e dal Piano operativo».
Difatti, tra i principali obiettivi, spiccano quelli connessi allo sviluppo della medicina territoriale (con la realizzazione dei Pta, lo sviluppo dell' assistenza domiciliare e delle residenze sanitarie assistite) e alla qualità delle cure soprattutto in ambito cardiologico, ortopedico e ostetrico.

sabato 26 febbraio 2011

Spazzaneve sulla Ss 284 A Maletto bloccato furgone con apparecchi medicali


Disagi in alcuni comuni


  • Venerdì 25 Febbraio 2011
  • Catania (Provincia),
  • pagina 40
g.g.) Neve ieri nel versante nord dell'Etna. Intorno alle 6 e mezzo del mattino una fitta nevicata ha imbiancato Randazzo e Maletto. Per le strade, però, fortunatamente pochi disagi. La polizia stradale di Randazzo ha immediatamente attivato i servizi di emergenza sulle strade, comunicando che gli spazzaneve dell'Anas avevano provveduto a spazzare la neve dalla Statale 284 Randazzo-Bronte. Qualche problema, invece, si è verificato nelle strade interne di Maletto, dove un furgone di una società che trasporta apparecchiature medicali direttamente a domicilio dai pazienti è rimasto bloccato in una discesa ripida. Nessun problema per i pazienti, però, perché i vigili del fuoco di Maletto, prontamente intervenuti, visto che il furgone non riusciva più a muoversi, hanno provveduto a effettuare la distribuzione dei presidî casa per casa.


25/02/2011

Nella caserma dei Vigili del Fuoco di Randazzo, ubicata in contrada San Lorenzo, non ci saranno più pompieri volontari, ma solo professionisti



  • Venerdì 25 Febbraio 2011
  • Catania (Provincia),
  • pagina 40
I vigili del fuoco con il sindaco
di Randazzo, Ernesto Del Campo
Nella caserma dei Vigili del Fuoco di Randazzo, ubicata in contrada San Lorenzo, non ci saranno più pompieri volontari, ma solo professionisti. Il distaccamento randazzese, infatti, nell'organizzazione provinciale dei servizi è passato da misto a permanente, diventando così fulcro centrale per la sicurezza dei cittadini non solo per Randazzo, ma per tutto il territorio. Fino a ieri infatti le forze impiegate erano suddivise equamente fra volontari e professionisti. Da domani rimarrà un solo volontario per turno, e solo per carenza di personale.
Per il sindaco di Randazzo, dott. Ernesto Del Campo tutto ciò rappresenta la fine di un lungo iter che ha visto numerosi amministratori impegnarsi affinché Randazzo avesse il suo Distaccamento dei pompieri: «Voglio ringraziare - infatti ci dice il primo cittadino - chi per 12 anni ha creduto e lavorato per l'istituzione di questo Distaccamento. Mi riferisco agli uffici del Comune, all'Ufficio provinciale dei Vigili del fuoco, ed alle Amministrazioni che negli anni si sono succedute. Oggi il nostro distaccamento con il personale al completo sarà un validissimo aiuto ed un punto di riferimento per la nostra cittadina e ed il territorio».
E il passaggio da misto a permanente ieri è stato festeggiato dai Vigili del fuoco, che hanno approfittato del pensionamento del capo reparto esperto Sebastiano Strano che molto bene ha operato a Riposto e Randazzo, per riunirsi con il sindaco Del Campo, il comandante dei Vigili Urbani, Gaetano Cullura, con l'architetto Umberto Proietto, fra i primi ad impegnarsi per l'istituzione del distaccamento, ed il vice comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Catania, Ferdinando Franco: «Fino ad oggi - ha affermato - in questo distaccamento il servizio è stato assicurato da personale misto fra volontari e permanenti. Adesso vi operano solo Vigili permanenti (con l'eccezione di un solo volontario) che svolgono solo questo mestiere ed assicurano la loro presenza 24 ore su 24».
Ed essendo andato il pensione il capo reparto Strano, il Distaccamento di Randazzo sarà guidato dal randazzese Franco Salanitri, Vigile del fuoco di grande esperienza, stimato ed apprezzato per l'impegno, l'efficienza e l'abnegazione al dovere che ha sempre profuso.
Gaetano Guidotto


25/02/2011

Randazzo, illuminava la sua macelleria rubando l'energia elettrica: arrestato



Operazione
condotta dalla GdF di Bronte

  • Venerdì 25 Febbraio 2011
  • Catania (Provincia),
  • pagina 40
la centralina manomessa
Come risparmiare sulla bolletta dell'Enel se lo chiedono in tanti, soprattutto se sono imprenditori che utilizzano la corrente elettrica per lavorare. C'era riuscito un macellaio di Randazzo, ma il suo metodo era illegale ed è finito in prigione. La Guardia di Finanza di Bronte, infatti, all'interno di una operazione disposta dal comando provinciale, servendosi dell'ausilio dei tecnici dell'Enel, hanno arrestato il titolare di una centralissima e rinomata macelleria della medievale cittadina, con l'accusa furto di energia elettrica.
Secondo le indagini delle Fiamme gialle, sembrerebbe che, da anni il macellaio di 55 anni, alimentasse giorno e notte i locali del suo negozio, le insegne, la cella frigorifero, i banconi frigo e tutto il resto senza pagare un euro. Il titolare, infatti, aveva architettato un abile e soprattutto ingegnoso sistema che gli permetteva di prelevare dall'esterno la corrente elettrica, bypassando il contatore interno. Dai dati forniti dagli investigatori sembrerebbe che il macellaio abbia installato una scatola di derivazione con ben 4 morsetti in grado di deviare la corrente elettrica, per poi nascondere tutto con delle piastrelle da rivestimento.
Sfortunatamente per lui da tempo l'Enel effettua dei controlli particolarmente accurati sulla perdita di corrente e sulle sue cause. Così un giorno gli operai dell'Enel e la Guardia di Finanza sono arrivati nella macelleria ed hanno portato alla luce il sofisticato marchingegno. Il macellaio è stato arrestato per furto aggravato in flagranza di reato e, su disposizione della Procura della Repubblica di Catania, è stato trasportato nel carcere catanese di piazza Lanza a disposizione della magistratura.
P. Z.


25/02/2011

La Croce Rossa conferma: se resta l'Irap chiudiamo le basi



Un'ambulanza

«Con enorme dispiacere saremo costretti a rinunciare alle quasi 100 postazioni (13 in Bergamasca) che la Cri occupa in ambito regionale». Lo ha confermato il commissario regionale della Croce Rossa, Maurizio Gussoni, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta a Milano.

Tema del contendere la futura convenzione tra Croce Rossa Italiana e Areu 118 (l'Azienda regionale emergenza urgenza). L'emendamento per eliminare l'Irap a carico della Croce Rossa Italiana non ha avuto successo, quindi, il Comitato regionale Cri della Lombardia - è stato confermato a Milano - si trova nella stessa identica situazione in cui versava alla fine di gennaio, quando era a rischio la convenzione in essere con Areu.

«Se non interverranno nuovi fatti - ha detto Gussoni - dovremo lasciare le postazioni che la Cri occupa in ambito regionale a partire dal 30 giugno 2011, quando scadrà l'attuale convenzione in essere tra il Comitato regionale della Croce Rossa della Lombardia e Areu 118».

Il Commissario Gussoni ha anche precisato che «il comitato Cri della Lombardia non vuole assolutamente rinunciare alla qualità del servizio che fornisce e, quindi, non può essere disponibile a ipotizzare risparmi forzati che possano incidere sulla qualità dei suoi servizi».

Sono tredici le postazioni della Croce Rossa a rischio chiusura nella Bergamasca, da Vilminore a Clusone fino a Zingonia. «I costi sono aumentati e la Croce Rossa non può né deve lavorare in perdita – aveva commentato nei giorni scorsi Fernando Spada, commissario provinciale della Croce Rossa di Bergamo -. Siamo sorpresi di quanto sta accadendo ed è paradossale pensare che siamo gli unici enti in questo ambito a pagare l'Irap. Essendo noi un ente dello Stato siamo soggetti a questo pagamento, mentre le altre associazioni che operano nel nostro settore sono per lo più onlus e quindi non hanno questo costo».

Resta il fatto che a giugno scade l'ennesima proroga della convenzione con Areu e se la Regione non alza il budget messo a disposizione per l'associazione – in virtù, secondo la Cri, di un effettivo aumento dei costi -, la Croce Rossa non ce la fa.

Le basi orobiche
A saltare nella Bergamasca sarebbero le quattro basi medicalizzate (Bergamo, Seriate, Ponte San Pietro e San Giovanni Bianco), la postazione con infermiere ad Alzano Lombardo e le postazioni di base di Bergamo, Bonate Sotto, Treviglio e Seriate, oltre a quelle che la Cri gestisce parzialmente a Vilminore, Clusone, Zingonia e Romano. 

Arriva Isotta, il 118 per gli animali


Una novità per la salute dei nostri amici a quattro zampe e per tutti i randagi che purtroppo popolano le strade italiane: è arrivata Isotta la prima ambulanza per il soccorso animali.
Il nome è un tributo alla gattina salvata dalle macerie di Onna, durante il terremoto dell’Abruzzo, e l’unità mobile dell’Enpa (Ente nazionale protezione animali) è specializzata in particolare nel salvataggio degli animali dopo catastrofi, terremoti, esondazioni e alluvioni.
Presentata ieri per la prima volta durante una conferenza stampa a Milano, l’ambulanza presenta a bordo una macchina per l’ossigenoterapia, una lettiga speciale per trasporto fino a 100 kg, delle guide per il carico di animali pesanti e un porta-feriti supplementare. Il suo ruolo, momentaneamente, è quello di supporto concreto in caso di cataclismi ed emergenze naturali. In modo da soccorrere animali, sia randagi che domestici, intervenendo tempestivamente e magari in cooperazione con le unità di volontari locali.
L’obbiettivo però è quello di allargare il raggio d’azione, fino ad istituire un 118 nazionale dedicato al soccorso dei nostri amici a 4 zampe. Un servizio a cui ci si possa rivolgere in caso di vittime di incidenti o pericoli di natura fisica. Per sensibilizzare l’opinione pubblica l’Enpa ha lanciato la campagna “Soccorrerli, un gesto di civiltà”, un tour itinerante per illustrare i benefici di un 118 per animali e una raccolta firme per la sua attuazione.
Carla Rocchi, presidente nazionale di Enpa, ha così commentato
Si tratta di un’iniziativa volta ad accrescere la sensibilità dei cittadini nei confronti dei modi corretti e utili di intervenire in soccorso degli animali sia in condizioni di normalità sia in condizioni di emergenza. È un servizio di utilità sociale e va promosso con la testa e con il cuore, ma anche con grande professionalità e con mezzi adeguati se davvero si vuole portare un contributo alla collettività. Il nostro auspicio è che questa ambulanza sia la prima di una grande flotta che potrà essere distribuita in tutte le regioni italiane, così da garantire una capacità di intervento immediato in qualunque situazione di emergenza.
Alcune realtà locali, come Livorno oppure la Svizzera, si sono già attrezzate da tempo per un 118 specializzato in animali, gestendo le emergenze e i soccorsi. Il passo successivo qui da noi sarà quello di inserire un’unità di caratura nazionale, un gesto di civiltà e amore nei confronti di chi ci assicura fedeltà totale.

giovedì 24 febbraio 2011

Bronte: picchiava la figlia «ribelle» padre-padrone condannato a 2 anni



  • Mercoledì 23 Febbraio 2011
  • Catania (Provincia),
  • pagina 42
Era finito in galera per aver picchiato brutalmente la figlia di 17 anni. Ora è stato condannato a rimanere per 2 anni ed un mese agli arresti domiciliari, in una casa lontano dalla famiglia.
Questa la sentenza del giudice monocratico del Tribunale di Bronte, Giuliana Fichera, che ha condannato il pensionato anche al risarcimento del danno ed al pagamento delle spese di giudizio. Il difensore aveva chiesto che l'uomo fosse rimesso in libertà, ma il giudice gli ha soltanto concesso gli arresti domiciliari.
Parliamo del "padre padrone" di Bronte, di 64 anni, che nel maggio scorso aveva percosso ripetutamente la figlia, colpendola con forza al capo, solo perché lei si sarebbe azzardata a discutere un suo ordine. Allora, in preda alla rabbia, il padre non sarebbe riuscito a trattenersi, al punto da spaventare la moglie che, terrorizzata, si è decisa a chiamare i carabinieri. Quando i militari dell'Arma sono arrivati, il padre aveva in mano un coltello a serramanico, che fortunatamente non ha usato, mentre la ragazza mostrava i segni delle percosse subite.
La giovane fu accompagnata al Pronto soccorso dell'ospedale "Castiglione Prestianni" di Bronte, dove i medici le hanno riscontrato una contusione cranica e un ematoma al cuoio capelluto nella regione parietale, guaribile in 6 giorni. La madre, che già da tempo aveva denunciato ai carabinieri la violenza del marito, in lacrime raccontò ai carabinieri che non era la prima volta che la figlia veniva picchiata violentemente dal padre, intenzionato a tutti i costi a imporre alla ragazza il proprio modello educativo.
L'uomo, così, fu arrestato e quando ritornò in libertà, in attesa di giudizio, gli fu vietato di avvicinarsi alla figlia. In cuor suo, però, covava sentimenti di vendetta, tant'è che il 5 settembre dello scorso anno ha tentato di entrare in casa. Ovviamente fu nuovamente arrestato, con il giudice che per tutelare la figlia lo relegò agli arresti domiciliari. Oggi la sentenza definitiva.
U. B.


23/02/2011

«Esclusi dai Comuni turistici presenteremo ricorso al Tar»


Randazzo: il sindaco Del Campo


  • Mercoledì 23 Febbraio 2011
  • Catania (Provincia),
  • pagina 42
Non c'è Randazzo fra Comuni della Sicilia a vocazione turistica individuati dal decreto regionale dell'assessore regionale al Turismo, Daniele Tranchida e nella cittadina è scoppiata la polemica.
Il primo ad alzare la voce è stato il sindaco, Ernesto Del Campo. «E' accaduta la stessa cosa lo scorso anno - dice il primo cittadino - Randazzo nonostante fosse fra i pochi Comuni il cui territorio è fra 3 parchi naturalistici e sia sede di 2 musei, già nel 2010 non è stato inserito nel "Piano settoriale del Dipartimento turismo. Alle mie vibrate proteste e minacce di ricorso al Tar, l'allora assessore Nino Strano in persona mi assicurò che la Regione avrebbe rimediato alla grossolana dimenticanza, oggi ripetuta con perseveranza. Per questo oggi le assicurazioni verbali non basteranno più e appena il decreto sarà ufficiale presenteremo ricorso».
E in effetti fra i 57 Comuni riconosciuti a vocazione turistica dalla Regione vi sono paesi che per storia tradizione e monumenti non sono certo pari alla cittadina randazzese. E siccome le località prescelte avranno vantaggi nell'erogazione dei finanziamenti comunitari che saranno messi a bando, Del Campo ritiene che la sua città sia stata danneggiata.
A pensarla così anche la società civile. L'ex sindaco Salvatore Agati ha anch'egli protestato con alcuni referenti politici dell'Mpa attualmente al governo della Regione: «Da randazzese - ci dice - mi sono sentito offeso. Ho ricevuto comunque assicurazioni che Randazzo sarebbe stato giustamente inserito fra i Comuni a vocazione turistica».
Gaetano Guidotto

Scontro fra 2 auto

RANDAZZO
Scontro fra 2 auto, conducenti feriti
Incidente senza gravi conseguenze lunedì sera a Randazzo. All'uscita est della cittadina, all'incrocio fra la statale 120 e viale Europa, una Fiat Panda ed una Fiat 600 si sono scontrate quasi frontalmente. Dai rilievi effettuati dalla Polstrada di Randazzo sembrerebbe che la 600, guidata da giovane di 26 anni residente a Castiglione, provenendo dal centro di Randazzo viaggiasse verso Linguaglossa. La Panda, invece, guidata da un 21enne di Randazzo, viaggiando in senso opposto, ha svoltato a sinistra per imboccare il viale Europa. L'urto è stato inevitabile. Entrambi i giovani sono stati trasportati dall'ambulanza del 118 al Pronto soccorso dell'ospedale di Bronte, dove i medici hanno riscontrato lievi contusioni ritenuti guaribili in pochi giorni.
le farmacie di turno
ADRANO: via S. Filippo, 180; BELPASSO: via Roma, 260; BIANCAVILLA: via V. Emanuele, 395; BRONTE: via Umberto, 262; LINGUAGLOSSA: via Roma, 376; MANIACE: via Fondaco, 10; MILO: via Etnea, 11; PATERNò (diurno): via V. Emanuele, 34; PATERNO' (notturno): via Petrarca, 11; RANDAZZO: via Umberto, 63; ZAFFERANA ETNEA: via Roma, 311.


23/02/2011

http://giornaleonline.lasicilia.it/

Banca dati per razionalizzare il volontariato nella Sanità

La Sicilia - 22.02.2011
Ed. del 22.02.2011 - pag. 9
Antonio Fiasconaro

Voluto dall'assessorato alla salute

PALERMO. L'assessorato della Salute ha deciso di mettere ordine nella «giungla» del volontariato regionale mettendo a punto, ed è la prima volta, una «banca dati» in collaborazione con i Centri di servizio per il volontariato CeSvop, Csv Etneo e Cesv Messina. «Le organizzazioni di volontariato - sottoinea l'assessore Massimo Russo - offrono gratuitamente ai malati e ai loro familiari servizi preziosi che completano e potenziano quelli attivati dalle istituzioni pubbliche. Un contributo che riconosco così fondamentale da averlo voluto prevedere nel nuovo Piano sanitario. Con il progetto realizziamo, attraverso i Centri di servizio per il volontariato della Sicilia, uno strumento di conoscenza approfondita del settore da mettere a disposizione del cittadino e dell'operatore perché è sempre più forte il desiderio, direi il bisogno, di "umanizzazione": dei servizi, degli approcci, delle relazioni».
SulÌa scorta di un progetto pilota realizzato dal Cesvop - che ha promosso un percorso laboratoriale con le organizzazioni della provincia palermitana con le quali ha realizzato una «Carta del benessere» -, si intende razionalizzare la raccolta dati con un'impostazione per patologia, che offre il vantaggio di concentrarsi sul cittadino rispondendo alle sue più comuni domande (cos'è questa malattia? Come si cura? Dove se ne occupano?).
l dati già in possesso dei Csv verranno completati e ampliati. Nella Sicilia occidentale, il Cesvop ha già individuato 312 organizzazioni di volontariato in ambito sanitario in provincia di Palermo, 76 ad Agrigento, 34 a Caltanissetta, 56 a Trapani.
Per la Sicilia orientale, il Csv etneo ha sinora rilevato 220 organizzazioni di volontariato in provincia di Catania, 82 a Enna, 63 a Ragusa e 126 a Siracusa. Il Cesv Messina conta 117 realtà per la provincia peloritana. Il database le identificherà per reti di patologie e servirà anche ad attivare una maggiore e migliore comunicazione delle informazioni da e verso i cittadini. Il database potrà essere consultabile dai cittadini nei siti istituzionali.

Elisoccorso del 118 «Servizio per 24 ore»

La Sicilia - 22.02.2011
Ed. del 22.02.2011 - Catania - pag. 32
n.d.


L'on. Giovanni Burtone, vicepresidente della commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori in campo sanitario e i disavanzi sanitari regionali, ha sollecitato accertamenti in merito alle notizie stampa sulla ventilata riduzione dell'operatività della base a terra dell' elisoccorso del 118 di Catania al servizio diurno invece che nell'arco delle 24 ore. «Una riduzione d'orario - ha commentato - che lascerebbe scoperta un'ampia area della giornata con grave rischio per la salute dei catanesi oltre che una diminuzione di posti di lavoro. Bisognerebbe, invece, procedere ad un adeguamento dei mezzi dell' eli soccorso e garantire un rianimatore a bordo».
Burtone ha anche chiesto all'assessore regionale alla Sanità Massimo Russo anche un'adeguata documentazione su un presunto caso di malasanità verificatosi pochi giorni fa sull'Etna, in cui il non tempestivo intervento dell'elisoccorso avrebbe determinando la morte di una donna.

Due Comuni contro la Regione: «Piano sanitario da rivedere»

Giornale di Sicilia - 23.02.2011
Ed. del 23.02.2011 - Messina - pag. 24
GPU

BARCELLONA E TERME VIGLIATORE. Inviato atto stragiudiziale all'assessorato alla Sanità e all'Asp 5.

BARCELLONA - Le amministrazioni comunali di Barcellona e Terme Vigliatore e il comitato civico pro ospedale Cutroni Zodda hanno inviato un atto stragiudiziale con messa in mora all'assessorato regionale alla Sanità e all'Asp 5 di Messina. Con il documento, che è stato notificato anche al Ministro della Salute e al Prefetto di Messina, si chiede la modifica del piano di riordino della sanità regionale, al fine di renderlo conforme alla legge e comunque rispettoso della domanda di servizio sanitario che proviene dal territorio.
"La trasformazione del presidio ospedaliero di Barcellona, in PTA - si legge nell' atto stragiudiziale - significa che la città del Longano ed il suo comprensorio di circa 100 mila abitanti non avrà più l'assistenza ospedaliera di cui abbisogna la cittadinanza. Con la nuova impostazione regionale, il Cutroni Zodda provvederà, con esclusione dei casi di urgenzal emergenza, a formulare diagnosi più approfondite rispetto al medico di base senza però poter, per carenze strutturali ed operative, intervenire sui pazienti". Nella nota si fa riferimento in particolare alla mancata applicazione della normativa ex legge regionale n.5/2009 che impone espressamente la realizzazione di una qualificata integrazione dei servizi sanitari e socio-sanitari.
"Con il nuovo piano - continuano - sono del tutto assenti le procedure di funzionamento dei distretti sanitari e vengono assegnate erroneamente funzioni supplementari ai coordinatori di distretto territoriale. Nell'istituire i Pta con un prowedimento esecutivo, non è stata, inoltre. esplicitata la modalità di strutturazione del servizio che non può essere uniformato nei diversi presidi, ma non può non tenere conto delle esigenze reali del territorio".

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Newsletter Speciale di ven 29 mag 2009

Il fumo nella storia
Attivo o passivo, il fumo occupa un posto eminente nella storia della medicina. Da dove proviene il vizio del fumo? [...]
Fumo e fumo passivo
Uno studio, pubblicato sulla rivista Neuropsychopharmacology, ha dimostrato che a rimetterci sono sempre i bambini, anche se non sono ancora venuti alla luce. Con il commento del Dott. Paolo Noschese [...]
Il fumo danneggia seriamente la salute e smettere garantisce numerosi benefici
Il fumo fa male alla salute ed e' causa di danni che vanno dal problema estetico al tumore: e' scritto anche su ogni pacchetto di sigarette. Con il commento del Prof. Vincenzo Lazzaro [...]
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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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