il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

martedì 8 aprile 2014

SANITÀ. DIGIACOMO: SENZA PIANO INDUSTRAILE, 118 A RISCHIO


Martedì, 08 Aprile 2014 18:26
Sanità. Digiacomo: senza piano industraile, 118 a rischio
"Non approvando il piano industriale del direttore generale della Seus, Aliquo', il governo della Regione rischia di distruggere il servizio 118, con conseguenze catastrofiche per i cittadini e per i lavoratori". A lanciare l'allarme e' il presidente della commissione Sanita' dell'Ars, Pippo Digiacomo.

"C'e' la possibilita' di sanare un servizio su cui in passato si sono consumati errori ed orrori - aggiunge Digiacomo - e il governo si sta facendo sfuggire una occasione unica. Se qualcuno non se la sente si faccia da parte e lasci spazio a energie migliori". Proprio oggi il responsabile del Comitato di gestione della Seus, Gaetano Montalbano, avrebbe dovuto illustrare la proposta di attivazione dei contratti di solidarieta' in conferenza stampa nella sede della Presidenza in via Magliocco a Palermo, appuntamento rinviato a domani, ma a Palazzo d'Orleans.
http://www.pdars.it/comunicati-home/item/896-sanit%C3%A0-digiacomo-senza-piano-industraile,-118-a-rischio

Nessun registro delle spese giornaliere è in arrivo: l’ennesimo caso di satira incomprensibile


Ordigno Esploso Equitalia Viterbo 294x176 Nessun registro delle spese giornaliere è in arrivo: lennesimo caso di satira incomprensibileDopo i microchip, siamo costretti – date le parecchie segnalazione giunteci e data l’insistenza con cui circola nel web – a smentire la notizia legata al fantomatico ‘registro delle spese giornaliere’, paventato da un sito satirico (?) molto in voga negli ultimi tempi e che sarebbe di fatto un modo per essere controllati costantemente dal fisco in tutte le nostre spese quotidiane: la notizia è priva di alcun fondamento.
E vi sottolineiamo un passaggio (nell’assurdità della notizia nel complesso, priva di alcun risconto online):
“Tale registro (delle spese giornaliere, ndr) verrà inviato, da Maggio 2014, a tutte le  famiglie, esclusi i contribuenti stranieri residenti nel  nostro paese.
Il registro, formato da 365 pagine, vidimate dalla Guardia Fiscale Nazionale, sarà inviato alle famiglie direttamente dalla  società di riscossione tributi Equitalia“.
A) Si parla di ‘contribuenti stranieri esclusi’ per far leva sull’emotività (ancor più forte in questo momento di crisi) legata all’odio verso lo straniero che ha più vantaggi dell’autoctono (vantaggi spesso da dimostrare: è vantaggioso il trattamento degli immigrati a Lampedusa, ad esempio?).
B) La Guardia Fiscale Nazionale cos’è? Non esiste nessuna Guardia Fiscale Nazionale: per le problematiche di stampo fiscale, in Italia, c’è la Guardia di Finanza.
Suggeriamo frattanto ai ragazzi del ‘Giornale del Corriere’ di modificare il proprio modo di fare satira: quella da loro proposta, infatti, è soltanto una forma di invenzione di news, legata per altro ai più reconditi timori della gente d’oggi. Non vi è alcuna ironia, nessun senso del divertimento, né niente: soltanto una spasmodica ricerca di sensazionalismo, nella speranza che giungano gli share. Per adesso la cosa sta funzionando, ma siamo proprio certi sia il modo corretto d’agire?
Dal canto nostro, saremo sempre qui pronti a evidenziare le notizie false – tendenziose (che agiscono per confondere, ad hoc) – improbabili. Stay tuned.
http://www.newnotizie.it/2013/12/nessun-registro-delle-spese-giornaliere-e-in-arrivo-lennesimo-caso-di-satira-incomprensibile/#

Obbligatorio il registro delle “Spese Giornaliere” – Dalla caramella al viaggio di nozze


stop evasioneE’ passato stamane l’emendamento del Governo che, su  sollecitazione dell’EU, prevede, per tutti i nuclei  familiari o singoli contribuenti, il registro delle “Spese  Giornaliere”.
Tale registro verrà inviato, da Maggio 2014, a tutte le  famiglie, esclusi i contribuenti stranieri residenti nel  nostro paese.
Il registro, formato da 365 pagine, vidimate dalla Guardia Fiscale Nazionale, sarà inviato alle famiglie direttamente dalla  società di riscossione tributi Equitalia.
Nel registro si dovranno annotare giornalmente tutte le  spese effettuate, dal pacco di caramelle al
viaggio di nozze, senza distinzione alcuna.
Inoltre si dovrà enumerare il numero identificativo degli  scontrini e ricevute fiscali, entro le 24 ore successive  all’acquisto. Il tutto servirà per eventuali controlli “incrociati” della  GFN che potrà rivalersi, in caso di mancata annotazione,  sia sul venditore, sia sul consumatore ultimo.
Tutti i coloro che non dichiareranno gli importi delle  spese giornaliere, quindi, in caso di mancata annotazione o smarrimento, saranno passibili di denuncia per “omesse  dichiarazioni fiscali“, con conseguenti ammende pari ad un  valore di 10 volte superiore alla somma non dichiarata.
Per fare un esempio: La mancata registrazione di un  pacchetto di sigarette del valore di 5 euro circa, costerà  50€ di ammenda. I controlli, grazie ad un sistema computerizzato, saranno molto efficaci in quanto anche l’esercente dovrà, nelle vendite effettuate, richiedere la tessera magnetica allegata al registro.
Questo registro cartaceo sarà sostituito entro il 2020  dalla sola tessera magnetica che si utilizzerà come POS  prima del pagamento e dell’emissione dello scontrino con i  nuovi registratori di cassa infase di progettazione.
Le associazioni dei consumatori sono già sul piede di guerra ed hanno dichiarato che presenteranno ricorso alla Corte Costituzionale.
http://corrieredelmattino.altervista.org/arriva-il-registro-delle-spese-giornaliere-obbligatorio-per-tutti/

Bagheria. Parla uno dei soccorritori del neonato.“E’ vivo per miracolo. Era in arresto cardiaco”


Martedì 8 Aprile 2014, 19:25   ATTUALITÀ  
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ambulanza 118“Insieme ai miei colleghi del 118 ho vissuto attimi terribili, effettuando un soccorso con il cuore in gola: il neonato al nostro arrivo era in arresto cardiocircolatorio, è vivo per miracolo”.
Lo afferma Paolo Caltagirone, autista- soccorritore della Seus (società cogestore del servizio di emergenza- urgenza 118 in Sicilia) raccontando le fasi concitate dell’intervento in soccorso del neonato abbandonato all’alba di oggi dalla madre a Bagheria, in via Giovan Battista Marini.
“La centrale operativa del 118 ci ha contattati poco dopo le sette di mattina, segnalandoci un bimbo che piangeva.
Insieme all’infermiera Francesca Bono e al medico Angela Lentini siamo subito partiti con l’ambulanza della postazione di Santa Flavia. Pochi minuti dopo siamo arrivati sul posto, dove abbiamo trovato alcuni residenti della zona e la polizia.
Subito siamo saliti nell’appartamento al primo piano e nel balcone c’era il neonato, che non dava alcun segnale di vita. Lo abbiamo preso, avvolto in una coperta per riscaldarlo e adagiato sul tavolo della cucina perché era urgente intervenire immediatamente”.
Paolo Caltagirone continua a parlare delle fasi concitate: “il medico del 118 ha misurato i parametri vitali, purtroppo il piccolo era in ipotermia e in arresto cardiocircolatorio. Insieme all’infermiera gli abbiamo praticato la rianimazione cardiopolmonare, mentre la dottoressa Lentini ha effettuato l’aspirazione nasogastrica per agevolarne la respirazione.
Come per miracolo dopo un paio di minuti il neonato ha dato i primi segnali di vita, allora ci siamo subito precipitati in ambulanza e lo abbiamo trasportato al Buccheri La Ferla, dove è giunto grave ma ancora vivo e in fase di ripresa.”
L’uomo conclude con una riflessione personale: “successivamente i medici dell’Ospedale ci hanno detto che le sue condizioni sono migliorate. Al mio ritorno a casa, essendo padre mi sono immedesimato e ho pianto. Qui al 118 facciamo tutti il tifo per lui, speriamo proprio che riesca a superare questa prima grande prova della sua vita”.
http://www.lavocedibagheria.it/2014/04/bagheria-parla-uno-dei-soccorritori-del-neonato-e-vivo-per-miracolo-era-in-arresto-cardiaco/

Ferisce il marito durante una lite Ricoverato al Cannizzaro

A RANDAZZO


Martedì 08 Aprile 2014 - 18:39 
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Sull'episodio indagano i carabinieri.  Nella foto l'intervento dell'elisoccorso

Catania, lite in famiglia, randazzo, Cronaca
RANDAZZO - Lite in famiglia, che per poco non si è trasformata in tragedia a Randazzo. Oggi verso l’una, un uomo di 52 anni si è presentato al PTE (Punto Territoriale di Emergenza), accompagnato da un familiare, con una coltellata alla schiena ed evidenti segni di ustione sul corpo. Il personale medico del presidio, viste le condizioni, ha subito chiesto l’intervento dell’elisoccorso, e in pochi minuti, il paziente veniva trasportato nei pressi del campo sportivo, dove solitamente atterra l’elisoccorso, per essere issato a bordo e trasportato al centro ustioni del Cannizzaro.

Poi la ricostruzione di quanto accaduto. Il 52enne, sembra abbia avuto delle discussioni con la moglie, che in preda alla rabbia, gli ha rovesciato addosso una pentola di acqua calda, e poi lo ha colpito alle spalle con un coltello da cucina, che si è fermato contro un osso, non penetrando nel corpo dell’uomo e limitando i danni. Poi la corsa in ospedale e il trasporto al Cannizzaro, l’uomo non è in pericolo di vita, anche se alcune parti del corpo hanno avuto delle ustioni abbastanza serie. Sul posto sono anche intervenuti i carabinieri, per le opportune indagini. La donna, intanto, è stata sottoposta agli arresti domicialiari.
http://catania.livesicilia.it/2014/04/08/ferisce-il-marito-durante-una-lite-ricoverato-al-cannizzaro_288551/

lunedì 7 aprile 2014

Scontro al vertice nel 118 siciliano Servizio ambulanze a rischio nell’isola


operatori-118
Torna lo scontro a tutto campo sul 118 siciliano. A distanza di poco più di due mesi dalla sospensione delle procedure di licenziamento o riduzione delle ore di lavoro stoppata dall’assessore Borsellino a gennaio torna la guerra interna fra gli amministratori del servizio di emergenza urgenza della Sicilia ovvero le ambulanze.
Con una nota riservata il Presidente del Comitato di gestione Gaetano Montalbano, uomo di Crocetta, torna a individuare come indispensabile il ricorso ai contratti di solidarietà per ridurre le spese del 118 in Sicilia. Una scelta forte per spiegare la quale l’intero comitato di gestione terrà una conferenza stampa domani.
Contro l’ipotesi di contratti di solidarietà si schiera, però il direttore generale del 118, Angelo Aliquò, il primo manager nominato dalla giunta Crocetta e dato come uomo più vicino all’assessore Lucia Borsellino anche se sempre gradito al Presidente della Regione.
In una lettera riservata Aliquò spiega perché non è necessario ricorrere ai contratti di solidarietà. il buco di bilancio da circa 5 milioni di euro, infatti, sarebbe stato coperto con una serie di azioni, concordate in gennaio e portate a termine in questi due mesi.
In primo luogo è stato modificato lo Statuto della Seus la società che gestisce il 118 superando, dunque, l’impugnativa del Commissario dello stato che aveva bocciato le convenzioni fra la Seus da una lato, le Asp e le aziende ospedaliere dall’altro, per il trasporto dei malati all’interno degli ospedali. le convenzione consentono alla Seus di incassare somme dalle aziende e dunque di spostare su questi servizi una parte del personale. il commissario dello stato aveva impugnato la norma perché non era previsto nello statuto della Seus la cessione di servizi. Ora lo statuto è stato adeguato.
La nuova gestione ha poi sottoscritto gli accordi per il costo medio. I servizi svolti per conto delle azienda sanitarie, che sono soci della Seus, hanno adesso un prezzo unico che vale per tutte le aziende. Redatto anche il nuovo piano industriale del 118 che è stato presentato alla Commissione sanità dell’ars che lo ha apprezzato all’unanimità.
Ma tanto non basta al comitato di gestione che, prendendo spunto dal mancato rinnovo della convenzione con l’ospedale Civico di Palermo da parte del manager uscente Carmelo Pullara, ha rilanciato i contratti di solidarietà inviando ad Aliquò una vera e propria disposizione nella quale, lo si invita ad applicare i contratti di solidarietà.
Una scelta che Aliquò contesta con una lettera riservata inviata al Presidente della Regione, all’Assessore Borsellino ed alla Commissione sanità.
La Seus è una società dai bilanci sani, scrive Aliquò fra le righe della sua lettera, e sta chiudendo il 2013 in attivo. Non esiste alcuna necessità di applicazione dei contratti di solidarietà. Il buco presunto nel 2014 viene già coperto da questi provvedimenti. “Analoghe società partecipate – scrive Aliqò – quale la Sas, nello svolgimento dei servizi di assistenza socio sanitari ottengono l’intero rimborso dei costi” contrariamente a quanto avviene per la Seus. Il direttore generale non lo scrive chiaramente ma lascia intendere che il vero danno erariale andrebbe cercato altrove.
C’è, infine, il rischio contenzioso che alla Regione potrebbe costare molto di più del risparmio che si vuole ottenere e che viene stimato in circa 70/80 milioni di euro. Il contenzioso deriva da crediti per 45 milioni di euro relativi a straordinari pregressi ai quali i lavoratori hanno rinunciato per effetto di un accordo che, transitando dalla vecchia società di gestione, la Sise, alla nuova Seus, li vedeva passare da part time a full time. Se si dovesse tornare al part time i lavoratori sarebbero nelle condizioni di richiedere il pagamento di quelle somme con i relativi interessi di circa 4 anni.
Ma i lavoratori non ci stanno e fanno muro pronti a bloccare il servizio ambulanze in Sicilia. No all’ennesimo tentativo i scaricare sui lavoratori con contratti di solidarietà il costo di scelte politiche miopi e di decisioni gestionali e aziendali errate –  scrivono in una dura nota  Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl -.
Le tre sigle confederali del pubblico impiego hanno già dichiarato questa mattina un nuovo “stato di agitazione” chiedono un incontro urgente e annunciano di essere pronti anche “allo sciopero in assenza di risposte da parte del governo”.
“Vogliamo sapere al più presto – dicono i segretari Michele Palazzotto (Fp Cgil), Luigi Caracausi (Cisl Fp) e Enzo Tango (Uil Fpl) – cosa ne pensano presidente e assessore alla Sanità della proposta del Consiglio di gestione di avviare i contratti di solidarietà. Allo stesso tempo chiediamo di incontrare anche il presidente della Commissione Sanità dell’Ars, Di Giacomo, perché l’intera classe politica regionale si faccia carico del problema”.
I tre dirigenti sindacali chiedono: “l’immediata attuazione del piano industriale, il rispetto degli accordi stipulati, l’impegno del governo a bloccare qualsiasi ricorso a contratti di solidarietà, l’impegno delle aziende sanitarie socie a mantenere e stabilizzare le attività svolte in regime di convenzioni di servizio così come previsto in tutti gli atti di programmazione politica economica e finanziaria”. “Sul 118 da anni – concludono Palazzotto, Caracausi e Tango –assistiamo alla politica degli annunci e dei proclami. E’ ora di dire basta”.
http://world-news-finder.appspot.com/read-news?url=http%3A%2F%2Fpalermo.blogsicilia.it%2Ftorna-ad-esplodere-la-grana-118-scontro-fra-aliquo-e-montalbano%2F247657

domenica 6 aprile 2014

La processionaria, il pericolo di primavera


Processionaria
13.04.2013 | 4:07 PMBUONO A SAPERSI0
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La primavera porta con sé la processionaria: un pericolo che può essere letale per gli animali e soprattutto per i cani, che spesso sono naso a terra ad annusare e frugare tra erbe e cespugli.
Le processionarie sono  bruchi pelosi, che si trasformeranno in farfalle notturne, che hanno  l’abitudine di spostarsi in fila indiana formando una sorta di  processione e che costruiscono tra i rami degli alberi  nidi molto simili alla forma dello zucchero filato tanto amato dai bambini.  Si trovano in particolare nelle pinete, dove vivono le processionarie del pino, e nei boschi di quercia,  dove alberga una specie simile, che divora avidamente le foglie di questa pianta.  Il bruco, con il movimento e per l’azione del vento, perde le setole del dorso, che presentano  all’apice minuscoli ganci  coi quali si attaccano facilmente a pelle e mucose, provocando una reazione più o meno grave, dovuta all’istamina rilasciata.
Se ingerite, dunque, le  setole della processionaria sono fortemente urticanti e possono determinare reazioni allergiche di varia intensità, come eruzioni cutanee con forte prurito e congiuntivite. Se inalate, possono provocare l’irritazione delle vie respiratorie, con dispnea e addirittura asma, sino a provocare shock anafilattico nei soggetti a rischio o che più volte sono venuti a contatto con i peli urticanti di questo bruco.
Nei cani è facile che avvenga l’ingestione delle setole presenti nell’erba, o sulle pigne con cui giocano, con gravi e a volte gravissime conseguenze per la lingua e per le mucose della bocca e dell’apparato digerente. Nei casi più gravi i danni  alla lingua e al cavo orale sono irreversibili.
Per prevenire i danni da processionaria l’unica cosa da fare è non frequentare con i propri cani  pinete o boschi di querce non disinfestati  sino a fine maggio, periodo nel quale l’insetto si chiuderà in un bozzolo che svilupperà la farfalla adulta nei mesi di piena estate.
In caso di ingestione dei peli è bene somministrare per via sottocutanea una fiala di Bentelan (cortisone) e correre dal  veterinario.
(LD)
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EBOLA: L’ALLARME E’ ARRIVATO ALLE PORTE DEL MEDITERRANEO- MAROCCO: ALLERTA MASSIMA ALL’AEROPORTO DI CASABLANCA

Ebola: ora il virus fa paura anche in Occidente

L’epidemia che sta colpendo l’Africa spaventa tutto il mondo. In arrivo in Guinea esperti statunitensi. Medici senza Frontiere parla di “epidemia senza precedenti”

I primi esperti partiti da Atlanta sono già arrivati in Guinea, da dove è partito il contagio. Si tratta di medici e personale del Centers for Disease Control and Prevention che vuole ora verificare sul posto la reale gravità dell’epidemia e soprattutto cercare di fermarla. Di fronte alla diffusione dei casi anche al di fuori dei confini dello stato africano, infatti, alcuni paesi hanno deciso di chiudere le frontiere e rafforzare i controlli sanitari. È il caso del Senegal, confermato dalla Farnesina in un warning: “In ragione dell’epidemia di febbre emorragica da virus ebola in Guinea, le Autorità del Senegal hanno decretato la chiusura fino a nuovo ordine dei valichi di frontiera con la Guinea nelle regioni di Kolda e Ke’dougou, nel sud est del Paese”.
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Massima allerta anche all’aeroporto di Casablanca, in Marocco, mentre l’Arabia Saudita ha sospeso la concessione di visti ai pellegrini in arrivo dalla peaese africano del contagio (e dallaLiberia) per visitare la Mecca. Se L’organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) non ha ancora proibito i viaggi nei due Paesi e gli scambi commerciali, i numeri dell’epidemia fanno paura: 78 vittime ufficiali e 122 pazienti sospetti, oltre al rischio che il virus si diffonda anche alla vicina Sierra Leone. Medici senza Frontiere parla senza mezzi termini di “epidemia senza precedenti”. “Ci troviamo di fronte a un’epidemia di dimensioni mai viste in relazione alla distribuzione dei casi sul territorio con molte città colpite nel Sud e casi nella Capitale” ha spiegato Mariano Lugli, coordinatore locale dell’organizzazione.
Non si tratta della prima volta che si verifica un focolaio di virus dell’ebola, ma in passato le epidemie erano più circoscritte a livello territoriale e interessavano zone più isolate. L’estensione del contagio che sta interessando l’Africa occidentale, iniziato a gennaio, è tale da rendere difficile anche l’azione dei medici sul posto per cercare di bloccarlo. Anche il tipo di virus individuato in questo caso non facilita gli interventi: secondo il governo della Guinea si tratta del “tipo Zaire, la forma più aggressiva e più mortale delle cinque varianti della famiglia di filovirus che provocano l’ebola”. Si trasmette per contatto diretto con il sangue, i liquidi biologici e i tessuti infettati, sia di uomini che di animali, vivi o morti, dunque le possibilità di contagio sono elevatissime.
L’ebola è un virus particolarmente pericoloso per l’uomo, con un tasso di mortalità piuttosto elevato (dal 25 al 90% dei casi), secondo il Global Alert and Response (GAR) del World Health Organization. Il virus prende il nome dalla valle dell’Ebola nella Repubblica Democratica del Congo (ex Zaire) dove scoppiò la prima epidemia nel 1976, in un ospedale di suore olandesi. Si manifesta con una febbre emorragica e ha come sintomi classici febbre, vomito, diarrea, dolore diffuso e malessere, con alcuni casi di emorragie anche interne ed esterne. Data la sua pericolosità il virus dell’ebola è classificato come agente di bioterrorismo di categoria A e viene considerato una potenziale arma biologica.
http://bastacasta.altervista.org/p12425/

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Il fumo nella storia
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Fumo e fumo passivo
Uno studio, pubblicato sulla rivista Neuropsychopharmacology, ha dimostrato che a rimetterci sono sempre i bambini, anche se non sono ancora venuti alla luce. Con il commento del Dott. Paolo Noschese [...]
Il fumo danneggia seriamente la salute e smettere garantisce numerosi benefici
Il fumo fa male alla salute ed e' causa di danni che vanno dal problema estetico al tumore: e' scritto anche su ogni pacchetto di sigarette. Con il commento del Prof. Vincenzo Lazzaro [...]
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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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