il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

lunedì 20 gennaio 2014

ROMA, ARES 118: AUTO AZIENDALE, SOLDI PUBBLICI E... MISTERIOSI PERSONAGGI

Il Caso

Assotutela: "colti sul fatto con auto da passeggio"
Redazione
Roma 
- “Chi è il misterioso signore, giacca cravatta e conversazione animata al cellulare, che viaggia in un’auto dell’Ares 118 – Azienda regionale emergenza sanitaria?”. Se lo chiede il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che ricorda: “La scorsa estate ci avevano accusato di diffondere false informazioni, quando facemmo riferimento a una spesa ingiustificata per l’acquisto di 8 Suv e rilevammo che le auto di servizio, più che per motivi legati al soccorso, erano usate per accompagnare i dirigenti impegnati in varie incombenze.
Queste immagini invece ci danno ragione. Il signore con cellulare che transita in via dell’Arte e usa risorse pubbliche, cioè di tutti noi, non è certo un infartuato, un malato o un cittadino che ha chiesto urgente soccorso. Tra le mille discutibili vicende e malversazioni che affliggono la sanità – continua Maritato – forse questo è un peccato veniale ma non è certo una bella immagine, di fronte ai cittadini che vanno al lavoro e assolvono ai compiti quotidiani con gli inefficienti mezzi dell’Atac o con la propria auto gravata da mille tasse, balzelli e penalizzata dall’insostenibile costo del carburante.
Ci auguriamo – chiosa il presidente – che la nuova direzione generale dell’Ares, cui inviamo i nostri migliori auguri di buon lavoro, voglia invertire la rotta, per una volta in favore dei cittadini offrendo un servizio di emergenza più efficiente dell’attuale”.  
http://www.osservatorelaziale.it/index.asp?art=9097&arg=1&red=1

Sassari, le ambulanze del 118 sono “scadute” da un anno


I mezzi, acquistati in leasing nel 2008, dovevano essere cambiati nel 2013. La ditta che ha in appalto il servizio però è anch’essa in proroga da dodici mesi
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    di Giovanni Bua
    SASSARI. Alcune perdono olio. In altre non funzionano i finestrini, o il portellone è duro da morire. Tutte cigolano da matti, e non hanno più lo smalto necessario per portare a termine il loro compito, nonostante il continuo lavoro di manutenzione e l’acquisto di pezzi di ricambio di ogni genere.
    Niente di imprevisto, la normativa in materia è chiara: i mezzi di soccorso in servizio per il 118 non devono aver più di sei anni e 200mila chilometri. Che per le medicalizzate (come le sei in questione) scendono a 5 anni e 150mila. Dopo questa soglia devono essere declassati a mezzi di trasporto, ma non più di pronto intervento.
    Paletti questi ampiamente superati da tutte e sei le ambulanze del 118 sassarese. Che, unico dell’isola, non usa mezzi di proprietà dell’Asl, ma si affida dal 2008 a una convenzione esterna (di tre anni più due). Che però, come le ambulanze, è scaduta da un anno. Con la cooperativa Seriana 2000 che lo gestisce in proroga in attesa del nuovo bando. E non ha dunque nessuna intenzione di rinnovare “al buio” l’ormai scalcinato (e comunque irregolare) parco ambulanze.
    Un problema non da poco, che si aggiunge a tutti i dubbi che pone la decisione da parte del’Asl di esternalizzare la gestione del servizio 118. Nelle altre realtà dell’isola infatti gli autisti sono dipendenti e le ambulanze sono a noleggio o di proprietà delle aziende sanitarie. I vantaggi sono indubbi, il cambio dei mezzi è infatti automatico o quasi alla scadenza di legge. E migliore è la situazione degli autisti, che a Sassari vivono in un regime di lunghissimo precariato, guadagnando inoltre fino a 300 euro i meno ogni mese rispetto ai loro colleghi contrattualizzati.
    Il tutto per un costo che per l’azienda sanitaria sassarese è partito da 800mila euro più iva dell’appalto iniziale arrivando a oltre 1 milione con l’ultima rivalutazione fatta nel 2009 (e senza costare il pagamento dell’ultimo anno di proroga). Un costo di poco inferiore (ma secondo alcuni calcoli in realtà addirittura di poco superiore) rispetto a quanto costerebbe l’internalizzazione dei 26 autisti professionisti che garantiscono la copertura 24 ore su 24 nelle sei ambulanze medicalizzate e la presa in mano da parte della Asl della completa gestione e conduzione delle ambulanze del servizio di emergenza del 118.
    Una polemica annosa questa, che forse ha partecipato a far impantanare il nuovo bando della concessione nelle secche della burocrazia. Con buona pace delle sei ambulanze che, dopo sei anni a sirene spiegate nelle strade della provincia, meriterebbero di essere mandate in pensione.
    http://lanuovasardegna.gelocal.it/sassari/cronaca/2014/01/18/news/sassari-le-ambulanze-del-118-sono-scadute-da-un-anno-1.8492876

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    Il fumo nella storia
    Attivo o passivo, il fumo occupa un posto eminente nella storia della medicina. Da dove proviene il vizio del fumo? [...]
    Fumo e fumo passivo
    Uno studio, pubblicato sulla rivista Neuropsychopharmacology, ha dimostrato che a rimetterci sono sempre i bambini, anche se non sono ancora venuti alla luce. Con il commento del Dott. Paolo Noschese [...]
    Il fumo danneggia seriamente la salute e smettere garantisce numerosi benefici
    Il fumo fa male alla salute ed e' causa di danni che vanno dal problema estetico al tumore: e' scritto anche su ogni pacchetto di sigarette. Con il commento del Prof. Vincenzo Lazzaro [...]
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    Il nuovo punto di incontro per chi vuole smettere di fumare o per chi ha detto stop al fumo e vuole partecipare con la propria testimonianza. Un sostegno quotidiano alle crisi di astinenza e uno spazio di informazione sui metodi e le tecniche per dire basta al fumo parlando dei danni, dei numeri e delle statistiche del tabagismo. [...]
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    Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


    Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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