L’ambulanza “incappa” in una profonda buca e resta per strada. Impossibile effettuare il soccorso richiesto nella zona di Contrada Pozzo Cassero. E’ accaduto venerdì, nel tardo pomeriggio, quando al 118 è arrivata la richiesta di intervento per un’ambulanza. La centrale operativa di Catania ha, immediatamente, allertato la sede di Via Loreto, a Modica Alta, e così i soccorsi sono partiti diretti, attraverso la Via Passogatta, verso il posto. L’ambulanza ha imboccato la Via Modica Noto, dove regolarmente, per via delle grandi piogge, si verificano crolli sulla carreggiata di muri a secco. Ma il problema non era questo. Subito dopo l’incrocio per Frigintini, andando per Pozzo Cassero, infatti, l’arteria presenta da giorni preoccupanti e numerose buche, pericolosissime in particolare per i ciclomotori ed i motocicli. Stavolta, però, è toccato all’ambulanza il cui conducente, vista l’oscurità, non è riuscito a scansare una delle tante, grosse e pericolose buche. L’autista, dopo l’impatto, ha dovuto accostare, spegnere la sirena e fermarsi. E’ sceso ed ha accertato che erano stati causati forti danni e che il veicolo non era più in grado di proseguire e, quindi, di ottemperare alla richiesta di intervento. E’ stata informata la centrale operativa per l’invio di un altro mezzo presso l’utenza richiedente mentre per rimuovere l’ambulanza incidentata è stato necessario inviare sulla Modica Noto un carro attrezzi che ha dovuto caricarlo per portarlo via. Un episodio sicuramente grave che mette a nudo ulteriormente le condizioni delle strade modicane che, specie nella periferia, ma via via sta avvenendo anche in città, sono diventate delle voragini. Le condizioni climatiche non consentono interventi radicali. Laddove, infatti, si provvede al riempimento con materiale bituminoso per eliminare l’inconveniente, le successive
piogge riaprono le “ferite” sulle carreggiate che poi determinano simili episodi. Sono decine gli automobilisti che sono tornati a casa con i cerchi delle ruote danneggiati e che hanno avviato un contenzioso con il Comune. Adesso, certamente, anche la società che ha in appalto il servizio 118 chiederà il risarcimento dei danni.