il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

mercoledì 30 dicembre 2009


La Repubblica - 29.12.2009
Ed. del 29.12.2009 - Palermo - pag. IX
Alessandra Ziniti

Indagini sull'ospedale e sull'elisoccorso. Interviene il Parlamento.
Bimba morta a Gela: sette ore di ritardi
L'assessore Russo: "Accertiamo se c'è stata negligenza o si tratta di errore di sistema".
CI SONO due buchi di 4 e 3 ore tutti da ricostruire nell'incredibile vicenda che è costata la vita alla piccola Mariagrazia Lombardo, cinque mesi appena, morta soffocata in seguito ad un banale rigurgito di latte in attesa che un elicottero del 118 la trasportasse alla Rianimazione dell'ospedale dei Bambini di Palermo. Due inspiegabili lunghissimi buchi su cui punta l'indagine della Procura di Gela, che ha già inviato avvisi di garanzia a tutti i medici e agli operatori sanitari che mercoledì scorso hanno avuto tra le mani la bambina. Cosa è successo dalle 13,30, ora in cui i medici dell'Unità di Rianimazione dell'ospedale di Gela hanno deciso il trasferimento di Maria Grazia a Palermo, alle 17,30, ora in cui l'ambulanza con la piccola a bordo ha lasciato il nosocomio diretto alla pista dell'elisoccorso? E soprattutto cosa è successo dalle 17.50, ora in cui l'ambulanza era pronta a consegnare la bambina alle 20.45, ora in cui è arrivato l'elicottero del 118? Grazie alle testimonianze raccolte, i carabinieri hanno così ricostruito le ultime ore di Mariagrazia. Alle 11,30,la nonna della bambina si accorge che la piccola ha rigurgitato ed è cianotica e chiama i soccorsi. L'ambulanza del 118 arriva quindici minuti dopo. A mezzogiorno, la bambina è al pronto soccorso dove i medici la rianimano. Alle 13,30 i medici della Rianimazione decidono il trasferimento a Palermo e chiamano l'elisoccorso.
Ecco il primo buco nero: il mezzo del 118 di stanza nella vicina Caltanissetta è a Palermo per rifornimento e il pilota si rimpalla con il collega dell'elicottero palermitano la competenza. Lo conferma ai carabinieri il primario dell'Unità di rianimazione di Gela Lucio Antona: «Basta ascoltare la registrazione delle conversazioni trai piloti dei due elicotteri del 118 per capire cosa è accaduto». Fatto è che l'ambulanza muove dall'ospedale di Gela quattro ore dopo, alle 17,30, quando arriva l'ok che da Palermo un elicottero sta arrivando.
Ma sulla pista dell'eliporto, la bambina aspetta fino alle 20,45. Nel frattempo i suoi genitori, Fabrizio Lombardo e Alessia Mulè, sono già arrivati a Palermo in macchina. Mariagrazia arriverà solo alle 21,55, già morta. Dopo lo strazio, la denuncia che fa partire l'inchiesta dei carabinieri che, oltre alle cartelle cliniche, hanno acquisito anche i piani di volo dei due elicotteri del 118 e il nastro magnetico con le conversazioni dei piloti. «Si trattava di un trasporto da una Rianimazione all'altra, non c'erano le condizioni di urgenza», dice Piergiorgio Fabbri, direttore del 118. All'inchiesta della magistratura si affiancano quella disposta dalla Regione e dalla commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori sanitari presieduta da Leoluca Orlando che ha già chiesto una relazione all'assessore Russo. Che, da parte sua, invita tutti alla prudenza: «Dovremo innanzitutto capire se si sono verificati errori di sistema oppure se siamo di fronte a comportamenti negligenti. Purtroppo invece, c'è chi si è subito preoccupato di rilasciare dichiarazioni avventate con il risultato di condizionare pesantemente l'opinione pubblica con tesi tutte da dimostrare».

Il direttore
Per Piergiorgio Fabbri, direttore del 118 Sicilia nel caso della bambina di Gela "si trattava di un trasporto da una Rianimazione all'altra, non c'erano dunque le condizioni di urgenza. Abbiamo comunque predisposto un'indagine interna - dice Fabbri - se dovessero manifestarsi ritardi ci saranno i provvedimenti del caso".

La Sicilia - 29.12.2009
Ed. del 29.12.2009 - pag. 7
Maria Concetta Goldini

La bimba morta a Gela. Insorgono i genitori della piccina: «Cosa vuol dire urgenza?».
Il direttore del 118: «Per Maria Grazia nessun codice rosso»
Il comandante dei piloti: «Noi non c’entriamo. Il caos nato da valutazioni contrastanti fra le centrali di Palermo e Caltanissetta».
GELA. Polemiche a distanza e nuovi particolari nella tragica vicenda di Maria Grazia Lombardo, la bimba di 5 mesi deceduta per un rigurgito da latte dopo tre ore di attesa dell’elisoccorso che doveva trasportarla a Palermo. La polemica a distanza si è innescata tra il direttore del 118 Sicilia, Piergiorgio Fabbri e i genitori di Maria Grazia: «Si trattava di un trasporto da una rianimazione all’altra, non c’erano le condizioni di urgenza. Abbiamo comunque predisposto un’indagine interna. Se dovessero manifestarsi ritardi ci saranno i provvedimenti del caso», ha dichiarato il direttore del 118.
«Siamo profondamente amareggiati e delusi dalle dichiarazioni del direttore del 118 – hanno replicato Fabrizio ed Alessia Lombardo, genitori di Maria Grazia –. Siamo al paradosso: invece di andare a verificare chi e cosa non ha funzionato, si cerca di minimizzare su un ritardo clamoroso dei soccorsi di oltre tre ore. Se a Gela non ci sono strutture adeguate e quindi si era predisposto il trasferimento in una struttura più appropriata, come si può affermare che la situazione non era urgente? A questo punto ci dia il signor Fabbri la definizione di "condizione d’urgenza"». I genitori di Maria Grazia chiedono di sapere come mai l’elicottero era atteso per le 17.55 tanto che l’ambulanza ha lasciato l’ospedale alle 17.30.
Perchè non è arrivato? I Lombardo si sentono lesi dalla dichiarazioni di Fabbri e invitano tutte le istituzioni a intervenire perchè si faccia luce sulla vicenda. Intanto, Ciro Manzo comandante dei piloti è intervenuto per dire che «i piloti non hanno colpa su quanto accaduto. Eseguono ordini delle centrali operative». Ed aggiunge particolari alla vicenda: «Alle 14 – ha detto – è arrivata la richiesta per la bambina di Gela, ma nello stesso momento alla centrale di Caltanissetta è arrivata un’altra richiesta da Canicattì per un trasporto a Palermo. Il medico della centrale ha deciso che quello di Canicattì era un caso più urgente. La centrale di Caltanissetta ha chiesto perciò a Palermo di intervenire su Gela e gli operatori hanno quasi litigato con quelli di Palermo che non sono intervenuti subito. Questa è la verità. Emerge dalle registrazioni tra operatori delle centrali».
L’ assessore alla Sanità, Massimo Russo si è impegnato ad andare fino in fondo per evitare che simili tragedie possano verificarsi ancora. L’indagine interna che ha disposto sul caso di Maria Grazia Lombardo mira ad accertare tutti gli aspetti della vicenda.

MANIACE: ASSESSORE ARRESTATO PER PASCOLO ABUSIVO; MALETTO DENUNCIA PER ARMI NON DENUNCIATI
Inserito il 30 dicembre 2009 alle 09:58:00 da bronte1185. IT - Bronte 118

Gli allevatori sono avvertiti. Macchiandosi del reato di pascolo abusivo si rischia di finire in galera. Lo sa bene un assessore del Comune di Maniace, Costantino Musarra di 49 anni, di professione allevatore, arrestato dai carabinieri di Randazzo per un fatto risalente al 2006, quando gli armenti dell’assessore, lasciati a pascolare nelle campagne di Bronte, sconfinarono i terreni a loro riservati e invasero i terreni di altri. Denunciato dalla Gdf per pascolo abusivo, Musarra, nonostante fosse incensurato, è stato condannato a una pena detentiva di tre mesi.
SEGUE NEI DETTAGLI

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http://www.bronte118.it/

Il nostro sindacato Fials e all'assessore alla sanita' Russo hanno firmato un protocollo d'intesaStampaE-mail
martedì 29 dicembre 2009

Il nostro sindacato Fials e l'assessore alla sanità Russo hanno firmato un protocollo d'intesa riguardo il servizio 118.

Clicca qui e visualizza il protocollo d'intesa.

Presenti oltre l'assessore Russo, il direttore generale della Sise Marco Romano, il consigliere della Sise dott. Passanisi, il presidente amministrativo della nuova società Sues dott. Bonfiglio, il direttore generale dell'assessorato alla sanità Guizzardi e l'avvocato dell'assessore Russo Andronico. La riunione di ieri 28 dicembre è durata circa 6 ore e il tema predominante è stato quello del pagamento degli straordinari. Alla riunione hanno partecipato anche diversi soccorritori in modo autonomo. Riguardo lo straordinario è stato ribadito che il sindacato non può prendersi la responsabilità di somme pregresse effettuate dai lavoratori, ma ciò spetta al singolo lavoratore. L'assessore Russo ha ribadito che l'assessorato alla sanità non può permettarsi di pagare le somme dello straordinario in caso contrario si rischia il commissariamento dell'ente. E' stato proposto all'assessore Russo di spalmare questo debito in diversi anni, anche tramite l'istituto della banca ore in modo tale che gli straordinari potevano essere pagati anche a rate o tramite riposi compensativi retribuiti. Ma anche questa proposta è stata bocciata dall'assessore Russo. L'assessore Russo avrebbe pagato gli straordinari solo a condizione di lasciare tutti i soccorritori a part time 30 ore settimanali presso la nuova società. E' stato ribadito all'assessore Russo che vi sono le cause in corso anche per il passaggio a tempo pieno con la Sise, ma l'assessore Russo ha ribadito che la nuova società non ha nulla a che fare con la Sise e per motivi di economicità visto il piano di rientro la nuova società Seus potrebbe assumere tutti i dipendenti Sise sempre a part time 30 ore settimanali.  L'altra alternativa proposta dall'assessore Russo è stata quella di avere la sicurezza del tempo pieno 36 ore settimanali presso la nuova società Seus però ribadendo che l'assessorato non può permettersi di pagare lo straordinario dato l'eventuale commissariamento. Per quanto riguarda il contratto di sanità pubblica il presidente della nuova Seus dott. Bonfiglio ha detto pubblicamente durante la riunione che l'assessore Russo è orientato per il contratto di sanità pubblica e che dunque la nuova società è disponibile ad applicare il contratto di sanità pubblica. Anche se nel protocollo d'intesa ancora non è stato scritto, dunqe le probabilità di avere applicato il contratto di sanità pubblica sono abbastanza alte. Il nostro sindacato Fials ha deciso a questo punto di sottoscrivere il protocollo d'intesa con la sicurezza del tempo pieno presso la nuova società pur ribadendo che l'assessorato non può permettersi di pagare lo straordinario dato l'eventuale commissariamento. Ogni lavoratore potrà decidere se rinunciare agli straordinari o effettuare la causa riguardo lo straordinario,il nostro sindacato a tal uopo promuverà delle assemblee con i lavoratori per consigliare tramite l'avvocato la migliore scelta da seguire da parte dei lavoratori.  Nel protocollo inoltre è stato stabilito che dal primo gennaio 2010 gli straordinari verranno pagati e dunque chi ha effettuato il modulo 120 ore, se vuole tornare disponibile ad effettuare straordinari a partire dal primo gennaio 2010 dovrà effettuare la revoca. Il tempo pieno non è stato dato subito a partire dal primo gennaio perchè non ci sarebbero stati i tempi tecnici per ridefinire tutte le postazioni a full time, dunque è stato piu' semplice decidere di pagare lo straordinario a partire dal primo gennaio 2010. E' stata data direttiva ai responsabili Sise presenti nella riunione che la nuova Seus farà un contratto di servizio alla Sise con la postilla del pagamento delle ore straordinarie a partire dal primo gennaio 2010. La Sise dovrebbe essere rinnovata tramite la Seus per 3 mesi. Infine a breve verranno effettuati i tavoli tecnici con i dirigenti della nuova società e il nostro sindacato Fials si impegna affinchè non solo venga applicato il contratto di sanità pubblica, ma vengono effettuati gli istituti contrattuali piu' favorevoli per i lavoratori.  Inoltre il nostro sindacato Fials si impegna affinchè venga stabilita nei tavoli tecnici una data certa entro e non oltre la quale dovrà essere stabilito il passaggio di tutti i lavoratori Sise presso la nuova società Seus. Appena verrà convocato il primo tavolo tecnico lo comunicheremo sul sito.

NEW !
29 Dicembre 2009             Urgente
Convocazione direttivo unitario SISE 118
(Vedi convocazione direttivo unitario)
29 Dicembre 2009
Esito incontro riunione del 28 c.m. in Assessorato
Ieri presso la sede di Palermo dell' Assessorato alla Sanità si è tenuta una riunione importante per il futuro dei dipendenti sise, ottenendo, dopo non poche difficoltà e contrapposizioni, un buon accordo, firmando assieme all' Assessorato e alle OO.SS (CGIL, UIL, UGL) un protocollo di intesa che prevede l'applicazione delle 156 ore, assunzione presso il SEUS nel più breve tempo possibile, in alternativa al perenne contratto privato, 120 ore e straordinario liquidato sotto forma di riposo compensativo.
Crediamo, che quanto raggiunto è un traguardo positivo per la professionalità e dignità in passato lesa e denigrata di tutti gli autisti soccorritori 118.
Si allega Verbale della riunione.
 (Scarica protocollo di intesa)
http://www.uil118agrigento.135.it/

SANITÀ:MORTE BIMBA GELA, DIRETTORE 118 "PROVVEDIMENTI SE EMERGE RITARDO"

PALERMO (ITALPRESS) - "Si trattava di un trasporto da una rianimazione all'altra, non c'erano le condizioni di urgenza. Abbiamo comunque predisposto un'indagine interna, se dovessero manifestarsi ritardi ci saranno i provvedimenti del caso". Lo ha detto Piergiorgio Fabbri, direttore del 118 Sicilia, ai microfoni del Tgr Sicilia, in merito alla alla morte di una bambina di cinque mesi di Gela, che era stata trasferita in elisoccorso dall'ospedale "Vittorio Emanuele" di Gela a Palermo. Fabbri ha anche parlato di un'altra vicenda che ha suscitato polemiche, la morte della bimba di un anno e otto mesi avvenuta la notte tra martedi' e mercoledi' scorsi a Pantelleria. Secondo il direttore del 118 Sicilia in quel caso "i tempi erano quelli giusti, speculare su questo non e' corretto". (ITALPRESS). 28-Dic-09 16:26 NNNN

SANITA': FP CGIL SICILIA, SALVAGUARDATI LAVORATORI SERVIZIO 118
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Palermo, 29 dic. - (Adnkronos) - ''Ieri sera mentre il presidente Lombardo definiva la nuova squadra di governo, riconfermando l'assessore Russo alla Sanita', la vertenza per la salvaguardia dei lavoratori del 118 ha fatto un importante passo avanti. Abbiamo, infatti, siglato con l'assessore e la Seus un protocollo d'intesa che stabilisce regole e modalita' per il passaggio e il mantenimento del personale Sise alla nuova societa' di gestione''. Lo annunciano in una nota il segretario generale Michele Palazzotto e Marcella Coppa della segreteria regionale Fp Cgil, entrambi presenti all'incontro di ieri.
''L'intesa - spiegano i due rappresentanti sindacali- prevede la disponibilita' dell'assessore e dei nuovi vertici della Seus al mantenimento dei livelli occupazionali, al raggiungimento del rapporto di lavoro a 36 ore ed a tempo indeterminato di tutto il personale dipendente della Sise e l'impegno al pagamento delle ore rese in regime di straordinario a partire dal primo gennaio 2010''.
''Il documento - aggiunge Palazzotto - e' il risultato di un lungo e difficile confronto e impegna le parti sottoscrittrici all'avvio delle procedure del graduale passaggio del personale dipendente dalla Sise alla nuova societa' Seus attraverso un tavolo tecnico, gia' ufficialmente istituito. In queste ore l'assessore alla Sanita' ed il neo Consiglio di gestione della Seus sigleranno una convenzione con la Sise Spa per garantire l'effettuazione del servizio di emergenza 118 in tutto il territorio della Regione e il graduale trasferimento delle risorse strumentali e umane al nuovo soggetto gestore''.


Russo: sono addolorato, i genitori: offendono il nostro dolore

Ritardi nell'elisoccorso, il 118 si difende
"Non c'era alcuna emergenza"

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di Fabrizio Parisi   
Martedì 29 Dicembre 2009 - 11:27
Gela -  Per il direttore del 118 Sicilia, Piergiorgio Fabbri “non c’erano le condizioni di urgenza” per il trasferimento di Maria Grazia Lombardo, la bambina di 5 mesi di Gela morta durante il trasporto in elisoccorso per un soffocamento da rigurgito. L’assessore regionale alla Sanità Massimo Russo ha disposto un’indagine interna per accertare le responsabilità dei ritardi del 118, mentre i genitori della piccola parlano di “dichiarazioni ciniche di chi non ha motivazioni da addurre” e di “mancanza di rispetto”. Il direttore del 118 ha parlato ieri ai microfoni del Tgr Sicilia. “Si trattava di un trasporto da una rianimazione all'altra – ha sottolineato - Abbiamo comunque predisposto un'indagine interna, se dovessero manifestarsi ritardi ci saranno i provvedimenti del caso». Fabbri ha anche parlato di un'altra vicenda che ha suscitato polemiche, la morte della bimba di un anno e otto mesi avvenuta la notte tra martedì e mercoledì scorsi a Pantelleria. Secondo il direttore del 118 Sicilia in quel caso «i tempi erano quelli giusti, speculare su questo non è corretto». L’assessore Russo però è categorico. “Sono profondamente addolorato e voglio testimoniare la mia vicinanza ai genitori della piccola Mariagrazia. Su questa vicenda andremo fino in fondo per capire esattamente cosa è successo, non solo per accertare eventuali responsabilità ma anche per evitare che simili tragedie possano verificarsi in futuro”.
Russo ha già avviato una indagine interna. “Dovremo innanzitutto capire se si sono verificati errori di sistema oppure se siamo di fronte a comportamenti negligenti - ha aggiunto - Sul caso è in corso una indagine della magistratura con cui intendiamo collaborare per accertare la verità dei fatti. Ci sono tante domande alle quali bisognerà dare una risposta.- quali erano le reali condizioni della piccola fin dai primi soccorsi? Quali cure sono state prestate in ospedale a Gela? Le condizioni di salute della bambina imponevano il trasferimento a Palermo? Il servizio del 118 ha operato aderendo correttamente ai protocolli? Sono state determinanti le cattive condizioni meteo? L'asserito ritardo nel trasporto ha influito sull'esito delle cure? L'esame delle cartelle cliniche e delle registrazioni potrà fare chiarezza, solo allora saremo in grado di chiarire i contorni di una vicenda drammatica”.
I genitori di Mariagrazia, Fabrizio Lombardo e Alessia Mulè, si sentono derisi. “Siamo profondamente amareggiati e delusi dalle dichiarazioni del Direttore del 118. Siamo al paradosso. Invece di andare a verificare chi e cosa non ha funzionato si cerca di minimizzare su un ritardo clamoroso dei soccorsi di oltre tre ore. A questo punto ci dia il signor Fabbri la definizione di condizione d’urgenza”.

lunedì 28 dicembre 2009


La Sicilia - 28.12.2009
Ed. del 28.12.2009 - Prima pagina
Andrea Lodato

Riforma, non basta l'elisoccorso
Una famiglia siciliana piange una bimbetta di appena cinque mesi, uccisa da un rigurgito di latte durato un istante e dall’attesa di un elicottero, che la trasportasse da Gela a Palermo, durata tre ore. Una vicenda assurda, scandalosa oltre che dolorosa, perché s’abbatte sulla Sicilia che vede in corso di attuazione da mesi la riforma del settore della sanità, con una autentica rivoluzione, culturale prima ancora, forse, che strutturale.
E questo colpisce della tragedia di Maria Grazia e della sua famiglia. L’assessore Massimo Russo, illustrando nei mesi scorsi i termini della riforma, la necessità dei tagli logici di strutture sul territorio e dopo la tragedia di Filippo Di Gambi, il ragazzo morto a Mazzarrino probabilmente anche a causa del ritardato trasferimento in un ospedale più attrezzato, aveva spiegato che sarebbero state le elisuperfici e l’elicoccorso ad accorciare le distanze nell’Isola, per mettere tutti i cittadini nelle condizioni migliori per essere prontamente assistiti.
Il caso di Gela è un tragico paradosso, se sarà accertato che tutto è andato come sembra. Gli elicotteri c’erano, l’intervento è stato chiesto tempestivamente, ci sono volute sei telefonate per stabilire, però, quale equipaggio e quale velivolo dovesse andare a Gela a prelevare la neonata che moriva. Insomma qui c’erano i mezzi, c’erano le energie, c’era stata la richiesta esposta in tutta la sua gravità. Ma quando manca il coordinamento, la professionalità e anche un po’ la volontà, non c’è riforma che tenga. Anche stavolta è una vita che si perde incredibilmente e per cui si spera arrivi per lo meno giustizia. Così il resto, cioè la riforma, potrà farlo solo un miracolo. Forse.

La Sicilia - 28.12.2009
Ed. del 28.12.2009 - Prima pagina -pag. 1 e 6
Maria Concetta Goldini

GELA. Choc per la morte della neonata per l’elisoccorso «lumaca»
Nuova bufera sul 118
L’accusa. «Dai dialoghi dei piloti emerge la causa della tragedia»
IL CASO. Dalle conversazioni emerge chiaramente che i due operatori hanno a lungo discusso per chiarire di chi fosse la competenza dell’intervento. Due inchieste. Oggi si decide sulla nuova società che gestirà le emergenze.

TRAGEDIA A GELA. 3 ore di ritardo dell’elisoccorso
«La causa della morte di Maria Grazia nei dialoghi dei piloti»
Il 118 nella bufera pure per il caso Marika. E Russo apre un’inchiesta amministrativa.

GELA. Conosceranno la verità i genitori di Maria Grazia Lombardo, morta a 5 mesi per rigurgito da latte l’antivigila di Natale? Distrutti dal dolore, i familiari della bambina chiedono di sapere se sia stato fatale quel buco nero tra il lancio dell’Sos dall’ospedale Vittorio Emanuele di Gela e l’atterraggio dell’elicottero alla pista dell’Eni per trasportare la piccola all’ospedale Cervello di Palermo.
«Basta ascoltare la registrazione delle conversazioni tra i piloti dei due elicotteri del 118 per capire cosa è accaduto e comprendere forse il motivo del ritardo di tre ore nei soccorsi prestati a Maria Grazia», ha dichiarato ai carabinieri Lucio Antona, il primario dell’unità operativa di rianimazione del nosocomio «Vittorio Emanuele» di Gela, interrogato ieri mattina nell’ambito dell’indagine avviata sulla morte della piccola. Dalle conversazioni emerge chiaramente che i due operatori hanno a lungo discusso per chiarire di chi fosse la competenza dell’intervento.
Dopo il sequestro delle cartelle cliniche, i carabinieri potrebbero acquisire agli atti anche i piani di volo dei due elicotteri del 118, il nastro magnetico con le conversazioni dei piloti e le procedure di intervento.
Ma c’è una città intera indignata per l’accaduto che chiede verità, giustizia e diritto alla salute. E’ stato un Natale d’angoscia per i gelesi che il giorno di Natale hanno dato l’ultimo saluto alla bimba. Il parroco, Rocco Quattrocchi, nella sua omelia, ha detto: «Maria Grazia era una di noi, beveva latte e mangiava musica. Un angioletto che era diventata la nostra mascotte. Il dolore per la sua scomparsa è forte, ma forte deve essere anche la capacità di perdonare».
Sulla morte di Maria Grazia, oltre all’inchiesta dei carabinieri c’è pure quella amministrativa disposta dall’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo. L’attenzione è puntata sul servizio di elisoccorso, nella bufera anche per la vicenda di Marika, la bimba di 20 mesi di Pantelleria deceduta due giorni prima per polmonite. Maria Grazia e Marika si sarebbero salvate con soccorsi tempestivi? Il senatore Giuseppe Lumia chiede che vengano sospesi i vertici del 118, sostenendo che non va bene neanche la recente riorganizzazione effettuata. «Nell’era della Tav è inconcepibile che una bimba così piccola muoia parcheggiata in un hangar in attesa di un elicottero. Non è più accettabile che decessi del genere di ripetano con l’attuale alta statistica» ha commentato Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui diritti dei minori.

La Sicilia - 28.12.2009
Ed. del 28.12.2009 - I Fatti -pag. 6
A. Fras.

LA RIFORMA DEL 118
Oggi è il giorno della verità per la nuova azienda
PALERMO. Oggi è il giorno della verità per quanto riguarda il passaggio del «testimone» tra la Sise la società che gestirà fino al prossimo 31 dicembre il servizio di emergenza-urgenza in Sicilia e la Seus, la nuova società consortile costituita dalle 9 Asp siciliane, dalla Regione e dalla stessa Croce Rossa. Due gli appuntamenti in calendario oggi pomeriggio nella sede dell’assessorato alla Sanità.
«Il mio ruolo di "traghettatore" volge al termine – sottolinea il prof. Marco Romano, direttore generale della Sise e docente di Economia gestionale all’Università di Catania – domani pomeriggio (oggi per chi legge, ndr) nel corso di due riunioni si farà il punto per il passaggio di mezzi, uomini, attrezzature dalla Sise alla Sues. Non posso escludere che potrebbe esserci una proroga della convenzione alla Sise perché come si sa non è assolutamente semplice, dall’oggi al domani, passare la mano ad un’altra società. Il cambiamento, ribadisco è ineluttabile».
Per quanto riguarda il drammatico episodio che ha visto coinvolta la neonata di Gela, il prof. Romano può aggiungere ben poco. «Sono dispiaciuto per quello che si è verificato. Noi siamo coloro i quali si occupano dell’emergenza-urgenza a terra, in pratica i "tassisti" di strada, l’elisoccorso appartiene ad altra società, loro sono i "tassisti" dell’aria, sebbene c’è sempre stata una sinergia, una collaborazione tra i mezzi del 118 e quelli delle quattro basi dell’elisoccorso». La riorganizzazione del servizio di emergenza-urgenza, com’è noto è prevista dalla riforma sanitaria entrata in vigore lo scorso 1 settembre ed oggi nel corso delle due riunione si parlerà anche del personale che «armi e bagagli» dovrà transitare nella nuova società.
Si tratta di circa 3.300 dipendenti che fino ad oggi hanno indossato la «casacca» della Sise, dal nuovo anno transiteranno, si pensa ad un «modello Alitalia», con una sorta di «atterraggio morbido» nella Sues (Servizio urgenza-emergenza siciliana). Con loro anche le ambulanze: 56 quelle medicalizzate e di rianimazione e 200 da trasporto.

Giornale di Sicilia - 28.12.2009
Ed. del 28.12.2009 - pag. 7
Lu.Ma.

MALASANITÀ. Chieste le dimissioni dei responsabili. Nessuna replica.
Gela, è polemica sulla bimba morta. Sotto accusa il 118.
GELA. Il decesso di Mariagrazia Lombardo, la bimba di cinque mesi di Gela, il cui cuore ha cessato di battere prima di raggiungere l'ospedale pediatrico «Giovanni Di Cristina» di Palermo, dopo otto ore dal trasferimento, oltre ad essere finito nel mirino della magistratura ha sollevato le reazioni di Antonio Marziale, presidente dell'Osservatorio sui Diritti dei minori e consulente della commissione parlamentare per l'Infanzia e di Giuseppe Lumia, senatore del Partito Democratico.
Entrambi accusano il servizio 118 in Sicilia. Il senatore Lumia chiede anche la sospensione dei responsabili. La bimba era stata rianimata dai medici dell'ospedale Vittorio Emanuele di Gela, intervenuti dopo che a seguito di un probabile rigurgito mentre dormiva aveva smesso di respirare. Ieri è stato interrogato dai carabinieri anche il primario di Rianimazione dell'ospedale di Gela, Lucio Antona. «Basta ascoltare la registrazione delle conversazioni tra i piloti dei due elicotteri del 118 per capire cosa è accaduto - ha riferito il dirigente medico, Lucio Antona - e comprendere forse il ritardo di tre ore nei soccorsi prestati a Mariagrazia» che ha aspettato l'arrivo dell'elisoccorso in un'ambulanza, nell'eliporto dell'Eni di Gela, in contrada Ponte Olivo.
«Per prima cosa si sospendano i responsabili del 118, chi lo dirige a livello regionale e chi nella provincia di Caltanissetta. Poi si intervenga radicalmente. Il modello del passato non regge più», dice Lumia. «Nell'era della Tav è inconcepibile che una bimba così piccola muoia parcheggiata in un hangar in attesa di un elicottero» ha aggiunto Antonio Marziale.
Dalla centrale operativa del 118 di Caltanissetta, Sergio Falzone, ha riferito che per una replica dei vertici del servizio bisogna attendere domattina. I genitori della piccola hanno deciso di non adire alle vie legali.

La Stampa - 28.12.2009
Ed. del 28.12.2009 - La Stampa
Marco Neirotti

Malati dimenticati e servizi fermi per cont1itti burocratici.
"Non è mia competenza". Così si muore all'italiana.
Un eterno malcostume nazionale
C'è un'inchiesta della magistratura. Speranza è che, alla fine, dica che non è andata così. Al momento, stando alla denuncia, una bimba di cinque mesi è morta a Gela perché a Palermo si discuteva - per un tempo lungo e impietoso - su quale di due elicotteri dovesse volare a salvarla. Maria Grazia cianotica per un rigurgito di latte, soccorsa dalla nonna, era stata «recuperata» dal personale di un'ambulanza e dell'ospedale, poi portata all'eliporto dell'Eni, contrada Ponte Olivo, dieci chilometri dalla città, dopo che si era chiesto il volo urgente. Ma la telefonata, dice l'esposto, aveva acceso la disputa: deve partire l'elicottero palermitano o quello di Caltanissetta?
In giorni di commoventi film natalizi, si potrebbe almeno sperare in una lite del tipo «vado io», «no, io». Commovente, non consolante, assurda comunque. Le agenzie narrano che la piccola è rimasta in attesa per tre ore, arrivando all'Ospedale dei Bambini in «coma post-anossico». Papà e mamma erano già lì dopo il viaggio in auto. Il dolore, la polemica, l'inchiesta non coprono - anzi si alimentano - la storia di Marika, 20 mesi, morta a Pantelleria: febbre alta, iniezione contro l'influenza A, rispedita a casa. Sempre più grave, si è chiesto l'elicottero, ma ci ha messo troppo tempo. Qui è di mezzo l'organizzazione, non le competenze.
Però le competenze sono un refrain della cronaca sanitaria. Il più delle volte le spiegazioni sono ineccepibili, i regolamenti inflessibili, non ci sono comportamenti contrari alle gabbie dei protocolli.
Come se il rispetto di ruoli, incarichi, direttive avesse azzerato completamente la presa in carico di un rischio, di una decisione immediata e superiore, non prevista dai codici, anzi passibile di censura se le cose non vanno bene. La morte sta a guardare il balletto delle competenze e, quando questo va per le lunghe, plana e porta via.
Non è facile nemmeno per i magistrati, cui spetta giudicare comportamenti oggettivi, non stati emotivi. Però i fascicoli delle Procure spargono fra noi l'emotività e l'incredulità.
A Torino a fine Anni 80 finì in cronaca una ragazzina che stava per scavalcare il diciottesimo compleanno. Soffriva di schizofrenia, attacchi violenti. L'ultimo episodio portò la lente su un piccolo e grande conflitto: neuropsichiatria infantile (minorenne seppur per poco) o psichiatria degli adulti? Intanto che il quesito cercava soluzione lei e famiglia soffrivano in un crescendo solitario. Ai giudici discernere, ma l'elenco è un ritmo battente.
A Roma, febbraio 1992, un paziente si spegne in pronto soccorso, testi giurano che il medico ha detto che non era sua competenza, lui replica che stava visitando un altro paziente e aveva ordinato di portargli l'uomo in barella. Colpa di chi aveva la competenza di portarglielo.
Il Pronto Soccorso in prima pagina. Nel settembre 2006 a Torino un uomo muore davanti al cancello del Dipartimento di Emergenza del Maurizìano. Viene chiesto ai medici di turno di correr fuori, qualche decina di metri. La replica: il regolamento vieta di farlo e, comunque, non avrebbero potuto far alcunché senza strumenti, compito dell'ambulanza attrezzata. Controreplica: potevano già intervenire in strada e provarci. Replica alla controreplica: il paziente ìnfartuato va trattato secondo criteri specifici. Tutti nel giusto, lui al camposanto.
Alle porte della stessa città, Moncalieri, gennaio 2007, episodio analogo: pensionato di 71anni portato fin lì dall'autista di un pullman che però non riesce ad accedere fino all'ingresso. Gli portano una sedia a rotelle, ma i medici non escono. Vada l'ambulanza. L'ambulanza arriva ma il tempo è scaduto. Altro carro funebre, stesso dibattito.
E' uno stillicidio. Ci sono le opere pubbliche incomplete per competenze frantumate. C'è l'operaio morto a Volvera perché l'ambulanza non riesce a infilarsi nella sua via: è privata, il Comune non ha competenza nel sìstemarla. Un altro muore perché i Vigili del Fuoco volontari - vuoi per una vertenza, vuoi per compiti definiti - non intervengono su un incialimentano dente stradale. Quelli in servizio effettivo arrivano da lontano.
E' tardi. A volte si muore per incompetenza. Morire per un palleggio di competenze è andarsene soffocati, oltre che dal male, da un mondo robot, disumanizzato e, soprattutto, poco coraggioso.
COMUNICATO STAMPA





Palermo, 22 dicembre 2009


SANITA’, COSTITUITA LA NUOVA SOCIETA’ CHE GESTIRA’ IL SERVIZIO DEL 118


CEFALU’ – E’ stata costituita questa sera, nello studio del notaio Angelo Piscitello a Cefalù, la nuova società consortile per azioni a capitale interamente pubblico che organizzerà e gestirà il servizio dell’emergenza – urgenza in Sicilia.
La società si chiama Seus (“Sicilia emergenza urgenza sanitaria”) ed è partecipata al 51% dalla Regione siciliana e per il restante 49%, in parti uguali, dalle 17 aziende sanitarie siciliane: il capitale sociale sarà di 6 milioni e 400 mila euro.
La Seus, in pratica, svolgerà le funzioni svolte finora e fino al 31 dicembre della Sise, la società interamente partecipata dalla Croce Rossa Italiana.
“E’ un momento importante per la sanità siciliana – ha detto l’assessore regionale alla Sanità Massimo Russo -, il primo atto di una radicale riorganizzazione del servizio di emergenza urgenza che dovrà essere sviluppato secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità che finora non sempre sono stati applicati. Il 31 dicembre sarebbe comunque scaduta l’ennesima proroga della convenzione e non era più pensabile che venisse ulteriormente prorogata”.
Oggi, alla costituzione della nuova società, oltre all’assessore Russo, delegato dal presidente della Regione Raffaele Lombardo, erano presenti i vertici delle aziende sanitarie che hanno dato vita alla prima assemblea che ha approvato lo statuto e ratificato le prime nomine.
Il “Consiglio di gestione” è composto da Gaetano Bonfiglio (presidente), Salvatore Geraci e Michele Battaglia, i primi due indicati dalla Regione, il terzo dalle aziende sanitarie.
Il “Consiglio di sorveglianza” è composto da Dario Allegra (presidente), indicato dalle aziende sanitarie e da Maurizio Guizzardi e Mario Zappia, indicati dalla Regione.
Il revisore dei conti è Eustachio Cilea, nominato dall’assemblea.
 Secondo lo statuto della società, che consta di 19 articoli, il “Consiglio di gestione” è l’organo amministrativo della società, composto da tre componenti nominati dal Consiglio di sorveglianza; il Consiglio di sorveglianza è l’organo di controllo della società ed anche in questo caso è composto da tre componenti; il controllo contabile è affidato a un revisore nominato dall’assemblea.
Le nomine appena effettuate avranno la durata di un anno. A regime, sia i componenti dei due consigli che il revisore contabile non potranno essere nominati per un periodo superiore a tre esercizi.

Convocazione lunedi 28 dicembre pomeriggio del nostro sindacato da parte dell'assessore Russo
venerdì 25 dicembre 2009

Convocazione lunedi 28 dicembre pomeriggio del nostro sindacato Fials-Confsal, insieme a tutti i sindacati confederali e autonomi, da parte dell'assessore Russo sul 118. La nuova società Seus  che dovrà sostituire la Sise nella gestione del 118 è stata già costituita, clicca qui e guarda il comunicato stampa della presidenza della regione riguardo la nuova societa' Seus.  

Con l'occasione si porgono tantissimi auguri di buon natale e felice anno nuovo con l'augurio che il nuovo anno possa portare finalmente la tanto sperata serenità a tutti i lavoratori del 118.


News


28/12/2009    Stipendi in pagamento
Si comunica che in data odierna sono stati trasmessi i flussi relativi alle retribuzioni del mese di dicembre. La data di valuta e' il 30 dicembre. I POB sono attivi dal 30 dicembre.

Il Direttore Generale
Marco Romano

Gela, i piloti litigano e una bimba muore Nei dialoghi la verità di un'assurda storia


Il primario della rianimazione: la piccola Maria Grazia
ha dovuto attendere l'elisoccorso quasi tre ore




GELA (CALTANISSETTA), 27 DIC - «Basta ascoltare la registrazione delle conversazioni tra i piloti dei due elicotteri del 118 per capire cosa è accaduto e comprendere forse il motivo del ritardo di tre ore nei soccorsi prestati a Mariagrazia», la bimba di Gela, in coma post anossico, ,morta poche ore dopo l'arrivo all'ospedale palermitano per bambini «Giovanni Di Cristina». Lo ha dichiarato ai carabinieri Lucio Antona, il primario dell'unità operativa di rianimazione del nosocomio «Vittorio Emanuele» di Gela, interrogato, stamani, nell'ambito dell'indagine avviata sulla morte della piccola.

Il medico ha confermato che la piccola Maria Grazia ha dovuto attendere l'arrivo di un elicottero del 118 dalle 17,55 (ora programmata) del 23 dicembre, alle 20,45 (ora effettiva). La bimba ha aspettato in un'ambulanza, nell'eliporto dell'Eni di Gela, in contrada «Ponte Olivo».

Dopo il sequestro delle cartelle cliniche i carabinieri potrebbero acquisire agli atti anche i piani di volo dei due elicotteri del 118, il nastro magnetico con le conversazioni dei piloti e le procedure di intervento. I familiari intanto hanno precisato di avere chiesto l'apertura di un'inchiesta esponendo solo verbalmente ai carabinieri le loro lamentele, i loro sospetti e il desiderio di giustizia riservandosi di formalizzare per iscritto la denuncia.

I funerali sono stati celebrati il giorno di Natale, nella chiesa dei Padri Cappuccini, a Gela. Il parroco, Rocco Quattrocchi, nella sua omelia, ha detto: «Maria Grazia era una di noi, beveva latte e mangiava musica. Un angioletto che era diventata la nostra mascotte. Il dolore per la sua scomparsa è forte, ma forte deve essere anche la capacità di perdonare».

Inconcepibile parcheggiare una bimba in un hangar. «Nell'era della Tav è inconcepibile che una bimba così piccola muoia parcheggiata in un hangar in attesa di un elicottero». È quanto dichiara Antonio Marziale, presidente dell'Osservatorio sui Diritti dei minori e consulente della commissione parlamentare per l'Infanzia, commentando il caso della bimba di 5 mesi di Gela morta il 24 dicembre dopo avere atteso per ore l'arrivo dell'elisoccorso del 118 che l'ha portata all'ospedale di Palermo. «Non è più accettabile che decessi del genere, riguardanti bambini e non, si ripetano con l'attuale alta frequenza statistica. - aggiunge - Il Sud è lontano anni luce dal sistema sanitario e dei trasporti del Settentrione, pertanto è auspicabile che all'inchiesta avviata dagli inquirenti faccia seguito una risposta concreta della classe politica dirigente ad ogni livello, volta a risolvere i problemi e non a produrre slogan ad effetto».

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Newsletter Speciale di ven 29 mag 2009

Il fumo nella storia
Attivo o passivo, il fumo occupa un posto eminente nella storia della medicina. Da dove proviene il vizio del fumo? [...]
Fumo e fumo passivo
Uno studio, pubblicato sulla rivista Neuropsychopharmacology, ha dimostrato che a rimetterci sono sempre i bambini, anche se non sono ancora venuti alla luce. Con il commento del Dott. Paolo Noschese [...]
Il fumo danneggia seriamente la salute e smettere garantisce numerosi benefici
Il fumo fa male alla salute ed e' causa di danni che vanno dal problema estetico al tumore: e' scritto anche su ogni pacchetto di sigarette. Con il commento del Prof. Vincenzo Lazzaro [...]
Stop al fumo
Il nuovo punto di incontro per chi vuole smettere di fumare o per chi ha detto stop al fumo e vuole partecipare con la propria testimonianza. Un sostegno quotidiano alle crisi di astinenza e uno spazio di informazione sui metodi e le tecniche per dire basta al fumo parlando dei danni, dei numeri e delle statistiche del tabagismo. [...]
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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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