Quando i fatti rasentano l’assurdo. E’ avvenuto qualche sera fa a Marina di Modica, anche se gli interessati l’hanno denunciato con un po’ di ritardo. E’ accaduto che la notte di San Lorenzo, una ragazza, forse in preda ai fumi dell’alcol sia stata colta da malore. Un paio di amiche l’hanno accompagnata all’interno dei servizi pubblici che si trovano nello stabile della delegazione municipale dov’è ospitata la Guardia Medica. La giovane in questione, all’interno del locale, sarebbe addirittura, svenuta o, comunque, per qualche secondo avrebbe perso i sensi. Qualcuno è andato nell’attigua guardia medica dove si trovavano solo due soccorritori con un’ambulanza. “Abbiamo chiesto aiuto – spiegano le ragazze – ma, chiaramente, tra loro non c’era un infermiere o un medico. Abbiamo sollecitato a trasportare la nostra amica in ospedale perché stava veramente male. I soccorritori, però, ci hanno detto che occorreva prima telefonare al 118, rimanendo lì nella attesa nonostante noi ed altre persone continuavamo a chiedere di andare in ospedale. I due si limitavano a chiedere alla nostra amica quale tipo di liquore avesse ingerito, se dovevano chiamare i genitori”. Alla fine qualcuno ha finalmente telefonato al 118 dal cui call center hanno chiesto le consuete spiegazioni sull’accaduto e sulle condizioni della ragazza. Chiusa la telefonata, la centrale operativa ha chiamato i due soccorritori che erano vicino alla giovane i quali, allora si, hanno imbracciato la barella e caricata l’interessata in ambulanza. “Sappiamo che ci sono delle regole e che i soccorritori non hanno responsabilità – dicono alcune persone che erano presenti – ma ci sembra assurdo che si debba attendere tutta questa procedura per soccorrere una persona. E se le sue condizioni fossero veramente state gravi? Se ogni momento che trascorreva sarebbe stato fatale?. Questo chiediamo ai burocrati”.