“Da Presidente del 118 mi sono dimesso ufficialmente dieci giorni fa perchè già nei mesi scorsi, in vista delle recenti elezioni amministrative catanesi, ho sentito l’esigenza di riprendere quel personale  e ‘naturale’ percorso politico di rimettermi al servizio della città”.
Così Mario Chisari, neo consigliere comunale eletto con la lista ‘Grande Catania’, parlando con BlogSicilia racconta e motiva il suo ‘addio anticipato’ al Seus.
“Tutto questo -continua Chisari- ovviamente ha determinato una incompatibilità poichè ai sensi dell’articolo 11 del decreto legislativo 29 del 2013, vi è la necessità di optare tra i due incarichi e pertanto ho deciso di interrompere questa esperienza, tra l’altro molto esaltante, che ho ricoperto negli ultimi diciotto mesi”.
Chisari inoltre ricorda di aver comunque manifestato questa sua volontà “all’Assessore regionale Borsellino già un mese prima della campagna elettorale per una questione di correttezza. Nell’ultimo mese e mezzo -precisa il giovane politico etneo- ci siamo comunque dedicati all’ordinaria amministrazione dell’azienda che viveva una fase di difficoltà gestionale considerando il modello ‘duale’ con la presenza del consiglio di sorveglianza e quello di gestione. Decaduto il primo, le mie dimissioni avrebbero portato ad una messa in liquidazione della società”.
Tempo di bilanci, dunque, dopo aver archiviato questa esperienza.“Ricordo -dice Chisari- che l’azienda nel giorno del mio insediamento aveva una previsione di bilancio di meno sei milioni di euro e siamo riusciti a chiudere il bilancio con circa 300 mila euro. Abbiamo saputo risparmiare – continua con un pizzico di ‘sano’ orgoglio- offrendo anche un servizio efficiente e gestendo bene l’esubero del personale salvando 600 posti di lavoro. Il 2012 è stato l’anno in cui il 118 è riuscito a fare il cambio di tutta la flotta aziendale con il parco delle 256 ambulanze. L’anno trascorso è stato poi quello della formazione del personale ed abbiamo pure acquistato tutti i nuovi dispositivi di protezione individuale e le apparecchiature elettro medicali”.
Passando invece a questioni strettamente politiche, dopo la sconfitta elettorale del centrodestra a Catania, Mario Chisari assicura che in Consiglio comunale porterà avanti “una proposta politica, la più qualificata possibile, per mettersi al servizio della città. Faremo un’opposizione seria. Ascolteremo il nuovo sindaco e con lui ci confronteremo. Certo è -prosegue- che non ci troviamo assolutamente d’accordo con lui quando parla, come letto sui giornali, di possibile dissesto finanziario poichè veniamo da cinque anni di serio risanamento. Se il dissesto doveva essere dichiarato, lo si doveva dire a suo tempo. Altra questione sulla quale non ci troviamo ‘vicini’ al nuovo primo cittadino è quella relativa al Corso Martiri della Libertà. Non capiamo perchè il progetto debba essere fermato poichè trattasi di grande opportunità di sviluppo per Catania”.
Secondo Chisari, infine, “in una fase di grande frammentazione e conseguente ricomposizione dello scacchiere politico, il centrodestra anche a Catania deve ripartire dalla nostra generazione, dai tanti giovani che hanno fatto dell’appartenza politica di una determinata parte, la nostra, un elemento distintivo rispetto invece a tante altre persone che sono passate al centrosinistra come se nulla fosse. E’ chiaro -conclude- che la nostra coalizione dovrà ancora avvalersi di uomini di grande esperienza che rappresentano e rappresenteranno ancora una grande risorsa per noi e la città. In questo senso penso A Raffaele Stancanelli, Raffaele Lombardo e Nello Musumeci”.