il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

sabato 22 dicembre 2012

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Ambulanza del 118 in panne. Medico e infermiere rientrano in sede… con un passaggio


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MEDPress.it | Pubblicato il 21.12.2012 | Articolo letto 182 volte      
MESSINA - Può accadere anche questo. L'ambulanza del 118 - si sa - è un mezzo meccanico che può andare incontro a guasti e pertanto, come accade a qualunque cittadino alla guida del proprio autoveicolo, può anche restare in panne. La sfortuna però può coinvolgere non solo gli operatori impiegati in un soccorso, ma anche il paziente che è a bordo. Ovviamente il sistema è ormai così maturo da permettere il celere intervento di un'altra ambulanza per consentire che il soccorso venga condotto a termine senza rischi per lo sventurato paziente, e gli operatori? E' accaduto ieri a Messina, che nel corso di un intervento un ambulanza del 118 è rimasta in panne. Il soccorso è poi proseguito grazie all'intervento di un altro mezzo di soccorso con altro personale medico e infermieristico a bordo, ma medico e infermiere della ABZ in panne sono rimasti per strada. Ci giunge infatti oggi in redazione, per conoscenza, una comunicazione di protesta inviata dallo SMI, a firma del dott. Vincenzo Picciolo, al direttore generale della SEUS di Messina. «Gentile Direttore, - si legge nel comunicato - in data 20/12/2012 con apertura del ticket n. 40339 durante il soccorso con paziente a bordo, per problemi meccanici si è avuto il fermo dell’ambulanza. Con dispiacere, devo comunicarle che i suoi uffici si sono rifiutati di trasferire in postazione il medico e l’infermiere». «Poiché ritengo opportuno - conclude Picciolo - , al netto di obblighi o di quanto ragionevolmente si possa immaginare, che il sistema abbia la necessità di una sua componente di collaborazione, sarà mia cura dare massima diffusione alla presente, al fine di ristabilire un giusto equilibrio tra le parti».

giovedì 13 dicembre 2012

DA RANDAZZO A BIANCAVILLA: ARRIVA LA NEVE E LA CIRCOLAZIONE VA IN TILT


Nonostante fosse attesa, la neve ieri ha creato più di un problema alla circolazione. Già dall'1,30 della notte tra sabato e ieri ha cominciato a nevicare. La temperatura rigida ha favorito l'accumulo della neve che ha imbiancato la statale 284 nel tratto Bronte-Randazzo. Così, tra Bronte e Maletto alcune auto sono rimaste bloccate. Lanciato l'allarme, la Stradale di Randazzo ha avvertito l'Anas che è intervenuta con lo spazzaneve. Da quel momento per Polstrada e personale Anas è iniziata una domenica da tregenda. La neve è caduta con insistenza fino a Biancavilla. Di conseguenza, anche il tratto Bronte-Adrano della statale si è trasformato ben presto in una lastra di ghiaccio A farne le spese alcuni furgoni diretti a Randazzo, rimasti di traverso sulla carreggiata. Lo spazzaneve dell'Anas ha continuato a operare ma, dovendo coprire un tratto notevole, si è rivelato insufficiente: a mezzogiorno la 284 era invasa dalla neve. A peggiorare la situazione il transito di alcune auto senza catene o pneumatici da neve.

Nel pomeriggio le condizioni meteo sono ulteriormente peggiorate e, con l'abbassarsi delle temperature, il livello della neve è aumentato. A Randazzo sono caduti più di 5 centimetri di neve e a Maletto forse anche 10. In serata la Stradale a Murazzo Rotto, frazione di Randazzo, ha effettuato un posto di blocco sulla statale 120 all'imbocco con la 284, permettendo il transito solo alle vetture con catene montate o con pneumatici da neve. Anche un bus diretto a Maletto è stato costretto a ritornare indietro. Alle 19,30 un'altra copiosa nevicata si è abbattuta su Randazzo. Ora si teme che con le schiarite arrivi il gelo. L'Anas sa già di dover gettare sale in quantità. Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 10-12-2012

RANDAZZO: PRIGIONIERI DELLA NEVE SUI NEBRODI


Alla fine sguardi distesi, quasi divertiti, pronti a ringraziare le forze di Protezione civile e soprattutto i Vigili del Fuoco che li hanno salvati in elicottero. Per diverse ore però 41 turisti, fra cui tantissimi bambini e 2 diabetici, hanno temuto di rimanere a lungo bloccati dentro un Hotel sui Nebrodi, a 1400 metri d’altezza, a causa della neve. Tutto è cominciato sabato mattina quando diverse comitive di villeggianti principalmente provenienti da Siracusa, Catania e da Motta Sant’Anastasia, sono arrivati nel bellissimo hotel “Monte Colla” di Randazzo, un’antica dimora settecentesca, già dei baroni Vagliasindi, sita in zona “A” del Parco dei Nebrodi, raggiungibile attraverso una nervosa strada rurale. L’idea era quella di trascorrere il ponte dell’Immacolata in un luogo incantevole immerso nella natura.  Tutto è andato benissimo fino a quando non ha cominciato a nevicare copiosamente, con la neve che ben presto ha superato il mezzo metro. Per i turisti tutto sommato nulla di così preoccupante. Tutti erano arrivati all’hotel a bordo di robusti fuoristrada, e poi il signor Roberto Maggiore, che gestisce la struttura, aveva a disposizione robuste pale meccaniche e caterpillar che sono sempre, ed in tempo record, riusciti a liberare la strada rurale dalla neve. Sabato notte e per tutto la giornata di domenica però è caduta così tanta neve da impedire il transito a qualsiasi mezzo. Sia domenica sera, sia lunedì mattina 2 grossi caterpillar gommati non sono riusciti a farsi strada, costringendo i villeggianti ad un prolungamento forzato della vacanza.


“Sono giunto sabato mattina con la mia famiglia. – ci dice Fabio La Torre di Siracusa – Da programma l’indomani dovevamo rincasare, ma non è stato possibile. Noi tutto sommato siamo stati bene, ma ci siamo preoccupati parecchio quando abbiamo capito che fra noi c’erano una bambina di 8 anni ed un signore di 34 diabetici che avevano necessità di assumere farmaci”. “Anche noi – aggiunge Paolo Sgroi di Catania – dovevamo trascorrere l’intero week end dell’Immacolata. Domenica sera però volevano andar via, ma neanche il trattore è riuscito a togliere la neve. Non abbiamo avuto paura perché i gestori dell’hotel erano ben organizzati e sono stati gentilissimi. Certo – continua – se non fossero venuti a prenderci prima o poi il gasolio per riscaldamenti sarebbe finito”. Visto che il trattore non riusciva neanche a raggiungere l’hotel perché in alcune curve della strada rurale la neve aveva raggiunto anche i 2 metri d’altezza, il gestore ieri mattina ha lanciato l’allarme, mobilitando tutte le squadre di Protezione civile e le Forse dell’ordine. A destare maggiore preoccupazione i 2 ospiti diabetici. “Abbiamo chiamato il 118 – ci dice Lidia Romano di Siracusa – perché la bambina diabetica è andata in ipoglicemia. Un medico del 118 però non è che ci abbia aiutato gran ché. Oltre a ciò abbiamo avvertito tutti quelli che potevamo, dalla Protezione civile alle Forze dell’Ordine, ma all’inizio non abbiamo avuto indicazioni precise ed allora ci siamo preoccupati. Ci hanno detto che sarebbero arrivate delle moto slitte a portare i farmaci richiesti, poi fortunatamente è arrivato l’elicottero dei Vigili del fuoco che ringraziamo di cuore per averci portato giù”. Anche le Jeep dei Vigili del fuoco per tutta la mattinata hanno invano fatto l’impossibile per raggiungere l’hotel. L’unico modo possibile per salvare i turisti era portarli a Randazzo con l’elicottero che a più riprese ha trasportato i turisti al campo di calcio Attilio Grimaldi di Randazzo, dove il sindaco Ernesto Del campo ha fatto convergere la squadra locale di Protezione civile composta da Salvatore Lombardo e Nunzio Spartà e la Croce rossa che, nella palestra del campo sportivo, ha provveduto a rifocillare i turisti. Ultimo a lasciare l’hotel, come un buon capitano, il gestore dell’Hotel Roberto Maggiore: “Tutto bene quel che finisce bene – ci dice – ma dispiace vedere come gli sforzi di un imprenditore che ha realizzato una struttura come la nostra non vengano ripagati dai servizi. Pensate che sono costretto ad illuminare e riscaldare il mio albergo a gasolio. Mi dispiace . conclude - per i miei ospiti che ieri non sono potuti tornare al lavoro”. Ed i turisti in palestra hanno ricevuto la visita del sindaco Del Campo che ha messo a loro disposizione un pullman per ritornare a casa: “Sono soddisfatto .ha detto loro - La macchina dei soccorsi ha funzionato alla perfezione grazie alla sinergia e collaborazione fra Vigili del Fuoco, Corpo forestale, Protezione civile, Croce Rossa e Polizia municipale”. Insomma tutto bene quel che finisce bene. Adesso i turisti aspetteranno che la strada venga libera per recuperare le loro auto rimaste ovviamente nel posteggio dell’Hotel.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 11-12-2012

RANDAZZO – MALETTO: CON UN SOLO SPAZZANEVE. LA TORMENTA HA VINTO FACILE

L'ondata di maltempo che ha imbiancato di neve il "ponte dell'Immacolata" del versante nord dell'Etna, ha messo a nudo tutte le criticità che la neve provoca soprattutto per la viabilità. Nonostante l'impegno degli operatori dell'Anas e della Protezione civile, un tratto di strada importante come quello Randazzo - Maletto della Ss 284 è rimasto quasi sempre ghiacciato, con lo spazzaneve costretto ad andare su e giù fino ad Adrano, diventando gioco forza più lento delle nevicate. Lo dimostra il fatto che i vigili del fuoco di Randazzo, coordinati dal capo distaccamento, Francesco Salanitri, domenica hanno effettuato oltre 14 interventi per aiutare auto, camion ed autoarticolati rimasti in panne su questa statale. Se è vero che le forze messe in campo per l'emergenza, ampiamente segnalata anche dalla Prefettura, hanno dato il massimo, forse queste erano poche. E forse un solo spazzaneve per tutta la strada statale non è stato sufficiente. In verità, quanto vi stiamo raccontando sono scene già viste gli anni scorsi e non solo sulla 284.
Per questo motivo, domandarsi se anche la prossima nevicata si registreranno le stesse criticità, è quanto meno pertinente. Dall'ufficio stampa dell'Anas, però, giungono notizie confortanti. L'Anas, infatti, è consapevole della necessita di dover fare meglio: «Forse la pioggia - ci dice il responsabile comunicazione e media dell'Anas, Gianluca Gioia - ha spazzato via il cloruro di calcio che preventivamente gettiamo sull'asfalto per evitare che si formi il ghiaccio. Comunque vada, certamente non tutto è andato come previsto, ma state certi che faremo del nostro meglio per far sì che durante la prossima nevicata non si verifichino gli stessi problemi. Avere più mezzi non è semplice. I fondi sono limitatissimi e la spending review ci impedisce anche di assumere nuovo personale. L'obiettivo - continua - è di ottimizzare al meglio ciò che abbiamo e magari rivolgersi alle ditte in appalto. Di una cosa, però, dovete stare certi - conclude - già nei prossimi giorni vi diremo come tenteremo di rafforzare i servizi in attesa della prossima nevicata». Ed a protestare non sono stati soltanto gli automobilisti. A Maletto, che essendo il Comune più alto della cintura dell'Etna la neve è caduta veramente copiosa, diversi cittadini hanno protestato, lamentando di essere rimasti quasi impossibilitati ad uscire di casa a causa del ghiaccio. «Non è proprio così - replica seccamente il sindaco Pippo De Luca - domenica sera il nostro spazzaneve ha lavorato ininterrottamente dalle 19 fino a mezzanotte, per poi rientrare in azione l'indomani mattina dalle 4,30 fino alle 14. Appena abbiamo sospettato che la neve potesse ghiacciare, ripetutamente abbiamo gettato sale nei punti più critici. Posso assicurare - continua - che le strade principali sono state liberate dalla neve. Certo, qualche viuzza del centro non siamo riusciti a liberarla, ma solo perché è così stretta da impedire il transito dello spazzaneve». Insomma, le polemiche sull'emergenza neve continuano e su più fronti e forse si placheranno solo in primavera.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 12-12-2012

domenica 9 dicembre 2012

RANDAZZO: OPERAZIONE ANTIDROGA FRA I BANCHI DEL "MEDI"


Ore 10 di ieri mattina: all'interno dell'Istituto superiore "Enrico Medi" di Randazzo é scattata un'operazione antidroga. I carabinieri del Comando Stazione, insieme con i colleghi dell'unità cinofila di Nicolosi, hanno fatto irruzione all'interno dell'Istituto scolastico, che ospita gli indirizzi didattici alberghiero e tecnico commerciale, chiedendo al dirigente ed al personale di servizio di impedire l'accesso nei servizi igienici e di evitare temporaneamente che i ragazzi lasciassero le proprie aule. Poi i carabinieri insieme con un pastore tedesco addestrato per fiutare sostanze stupefacenti, sono entrati nelle classi. I ragazzi sono stati avvertiti che si trattava di un operazione antidroga, ed invitati, eventualmente, a consegnare gli spinelli. Poi il cane antidroga é entrato in azione, cominciando ad annusare banchi, giubbotti e zaini. Fra gli studenti nessuno aveva con sè droga di alcun genere, ma il cane ha fiutato fuori dell'Istituto nei pressi di un'aiuola due involucri contenenti marijuana, complessivamente per una quantità abbastanza modesta, 2 grammi.
Nulla di particolarmente grave, ovviamente, ma era il segno evidente che qualcuno se ne è liberato quando ha capito che si stava svolgendo un blitz antidroga. Una operazione di controllo condivisa e applaudita da parte del vertice della scuola, soprattutto per l'aspetto preventivo nei confronti del fenomeno  dell'uso, se non dello spaccio di droga nelle scuole e formativo nei confronti degli studenti. Operazioni simili i carabinieri, infatti, ne continueranno a fare in questo e in altri istituti, con l'obiettivo di scoraggiare chi pensa di portare in classe qualsiasi tipo di droga.
L.S. Fonte "La Sicilia" del 07-12-2012     

BRONTE : IL GELO AL PRONTO SOCCORSO, MALATI IN ASTANTERIA CON LE STUFE


Clima nella originale tradizione della natività al Pronto soccorso dell’ospedale di Bronte: al freddo ed al gelo. Del resto il periodo è quello giusto. Lo denuncia Giuseppe Mancuso, presidente del Comitato nato per difendere l’ospedale di Bronte quando l’intero territorio è sceso in campo per difendere il Punto nascite, di cui, tra l’altro ancora non si conosce il destino. Mancuso inoltre rincara la dose, evidenziando come da giorni le porte della sala operatoria del Castiglione Prestianni siamo rimaste chiuse a causa di un guasto che ha provocato più di un problema ai pazienti: “Il complesso operatorio – afferma Mancuso – è fermo a causa di un guasto al gruppo di continuità. Tutto ciò ha causato e sta causando notevoli difficoltà alle utenze dell’intero bacino territoriale che a Bronte fa riferimento dal punto di vista ospedaliero. Già, – continua Mancuso – perché i pazienti dell’ospedale sono stati costretti a trasferirsi in altre strutture sanitarie come l’ospedale di Paternò ed in alcuni casi anche lontano dalla Sicilia”. Mancuso denuncia anche che proprio a causa dello stop forzato agli interventi chirurgici, ci sono state mamme che hanno dovuto dare alla luce i propri figli a Biancavilla. Non meno grave il problema del black out nell’impianto di riscaldamento al Pronto soccorso. “Pensate – continua Mancuso – che i medici hanno operato al freddo ed i pazienti rimasti sotto osservazione in astanteria si sono portati da casa le stufette. A nome del comitato per la difesa dell’ospedale di Bronte che rappresento – conclude - è evidente che non possiamo più tollerare simili disservizi”. Mancuso non è il solo a protestare. Anche il consigliere comunale di Maletto, Luigi Saitta, punta il dito contro la gestione dell’ospedale: “Solo oggi – ci dice - ho saputo che la sala operatoria non funziona da più di una settimana, mentre il Pronto soccorso è al freddo da forse più di 10 giorni. Si tratta di un ospedale. Sembrano storie da terzo mondo”.
Ma il primo a protestare è il sindaco di Bronte, Pino Firrarello: “Non ci si rende conto – afferma – che qui siamo a 800 metri sul livello del mare e durante l’inverno fa freddo. Come è possibile che l’organizzazione di un ospedale non riesca a rimediare ad un guasto ad un impianto di riscaldamento velocemente? Ma c’è di più. – continua – La riorganizzazione sanitaria, che spero coincida con il completamento dei lavori e l’inaugurazione dei nuovi plessi, deve tener in maggiore conto l’efficienza del Pronto soccorso, che oggi è carente di personale”. Per l’Azienda sanitaria provinciale di Catania però i problemi sono ormai alla fine: “Gli interventi sono stati immediati anche se molto complessi. – replica in una nota l’Asp 3 - Per quanto attiene al gruppo di continuità delle Sale Operatorie il guasto è stato riparato ieri. Il gruppo è attualmente in funzione. Per quanto attiene al sistema di riscaldamento al Pronto Soccorso abbiamo subito chiesto l’intervento degli operatori che stanno eseguendo quanto è necessario”. Giustificazioni che però non sembrano rasserenare gli animi soprattutto nei pazienti che ritengono che i ritardi nel rimediare ai guasti siano troppo eccessivi per una struttura ospedaliera.
L.S. Fonte "La Sicilia" del 08-12-2012

mercoledì 5 dicembre 2012

RANDAZZO: ARSENALI NELLE STALLE, 2 ARRESTI


Due arsenali sono stati scoperti dai carabinieri durante controlli in alcune stalle nella frazione Murazzorotto del comune di Randazzo, che hanno portato all'arresto per ricettazione e detenzione abusiva di armi e munizioni di due persone, C.S.G., di 26 anni, e B.V.G., di 21. Armi e munizioni - queste ultime perfettamente funzionanti e oleate - erano imballate in contenitori di plastica che erano stati sotterrati. Secondo gli investigatori le armi erano impiegate per commettere rapine.  In una stalla di via Tiziano di pertinenza del 26enne sono stati trovati un revolver 'Uberti & c' calibro 38 con la matricola cancellata risultata rubata il 28 ottobre scorso in un'abitazione di Maletto, un fucile a pompa 'Maverick' calibro 12 caricato con sei cartucce a pallettoni risultato rubato il 23 maggio scorso a Santa Domenica Vittoria (Messina), una pistola semiautomatica "New Police" calibro 6,35 con la matricola cancellata, la canna modificata e con inserito un caricatore contenente tre proiettili, una pistola semiautomatica Bruni modello 92 calibro 8 con la matricola cancellata, un passamontagna di lana di colore nero. Inoltre sono state sequestrate 72 cartucce calibro 12 per fucile (45 con l'ogiva intagliata e 27 caricate a pallettoni) e 200 proiettili (50 calibro 9 parabellum, 32 calibro 9x21, 87 calibro 7,65, 25 calibro 22 e 6 calibro 38 Special.
Nella stalla di pertinenza del 21enne, in via Alessandro Volta, i militari hanno trovato una pistola semiautomatica 98F calibro 7,65 con la matricola cancellata, 500 grammi di polvere da sparo, 278 cartucce calibro 12, 12 delle quali caricate a pallettoni, e 111 proiettili (29 calibro 357 magnum e 82 calibro 7,65), cinque chili di ogive in piombo per pistola calibro 9 x 21 e un attrezzo per la ricarica manuale di proiettili per pistola. Accertamenti sono in corso per scoprire a chi fossero destinati le armi e le munizioni. Le pistole ed il fucile a pompa saranno inviati al Ris di Messina per gli accertamenti tecnico-balistici.
Fonte Lasiciliaweb

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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