il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

venerdì 12 marzo 2010

Operatori del 118 dipendenti Asl a Lecce?


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118ambulanza large
Lecce (Salento) - Lunedì i sindacati confederali e il direttore generale s’incontreranno per l’illustrazione del business plan e delle procedure per l’individuazione del personale da internalizzare. Potrebbero essere assunti direttamente dall’Azienda non dalla società in house. Il 18 alle 18 all’Azienda Sanitaria l’incontro con le organizzazioni sindacali di categoria.
(Pierpaolo Spada) - All’Asl di Lecce potrebbe presto essere definito un provvedimento che, se da una parte, garantirebbe assoluta serenità a tantissimi operatori, dall’altra sconvolgerebbe il piano delle internalizzazioni prossimo all’avvio anche nel Salento come nel resto della Puglia. Da fonti sindacali si apprende infatti della possibilità, già al vaglio dell’Azienda sanitaria Locale, di internalizzare direttamente il servizio emergenzaurgenza 118. “Direttamente”: questo termine sta a significare che tutte queste persone verrebbero direttamente assunte dall’Azienda Sanitaria e non assorbite nella società in house, che una volta costituita, sarà denominata Sanitaservice.
Il condizionale è assolutamente d’obbligo, perchè si tratta di un’indiscrezione dell’ultimissima ora sulla quale nessuno conosce un dettaglio in più o una previsione di massima. Ma, di certo, questo sì è confermato, sarebbe una proposta già all’esame dei diretti interessati amministratori e che starebbe  animando, com’è ovvio immaginare, tutta una serie di questioni e tanti interrogativi. D’altra parte, è una eventualità sorta proprio a qualche giorno dal nuovo incontro in Asl con i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil. La riunione, come vi avevamo informato due giorni fa, si sarebbe dovuta svolgere tra ieri e oggi. E invece, proprio ieri, è giunta la comunicazione del rinvio. Il confronto si terrà, dunque, lunedì prossimo. Con le organizzazioni sindacali di categoria, la riunione è programmata, invece, il 18 (giovedì) alle 18,00.
All’ordine del giorno: business plan dell’intera operazione, costituzione della società in house, graduatorie per il reclutamento e procedure di assorbimento in società in relazione a tutte le categorie di servizi e rispettivi lavoratori inclusi nel piano. Sul primo di questi punti, cresce esponenzialmente l’attesa. E non solo quella di chi - tantissimi lavoratori - sarà internalizzato o dei loro sindacati. Ma soprattutto dalla politica e dai privati che, pronti al varco, attendono da mesi di capire come la Regione intenderà armonizzare ed efficientare i servizi Asl attraverso l'auto-produzione degli stessi (internalizzazione).
Da una parte, dunque, c’è chi ha voglia di sapere solo “quando” e “come” sarà internalizzato, dall’altra chi è pronto a leggere il rapporto costi/benefici per sostenere le ragioni della Regione Puglia oppure scagliarvisi contro. Si ricordi che proprio la mancata redazione del “business plan” portò il Tar Lecce ad accogliere il ricorso della società La Cascina, in seno all’Asl di Taranto. Decisione che costrinse, lo ribadiamo ancora una volta perché si abbiano chiari i termini normativi dell’operazione ulteriormente studiata e definita, l’assessore regionale alle Politiche della Salute Tommaso Fiore a rivedere l’ultima delibera approvata per dare il via libera alle internalizzazioni. Ma anche sul secondo e sul terzo aspetto sul quale l’incontro del 15 verterà, l’attenzione è già fortemente catalizzata. Basti pensare a cosa è accaduto più di una settimana fa all’Asl in occasione dell’ultimo incontro fra il direttore generale Scoditti e i sindacati confederali. Tanti lavoratori e sindacati autonomi fuori a contestare il mancato coinvolgimento al confronto. Ed è proprio in questo contesto che acquista peso la questione relativa agli operatori del 118. Tant’è che la prima domanda che verrebbe da porsi, qualora l’indiscrezione sull’assunzione diretta degli operatori fosse confermata, sarebbe “ma il provvedimento riguarderebbe anche gli operatori volontari legati alle associazioni che svolgono da sette anni il servizio118? “Domanda da 100 milioni  di dollari”, ci risponde già con tanto di esclamativo qualche segretario sindacale. Impossibile per ora saperlo. Intanto, però, porre alcuni  interrogativi appare quantomai legittimo: qual è la natura di questo eventuale provvedimento? A cosa si punta? Dove si vuol arrivare? O molto più semplicemente, perchè? Innanzitutto, sarebbe una novità di rilevanza considerevole, se si considera che in Puglia il 118 esiste solo dal 2003 e sin dal primo momento è stato esternalizzato, dunque, affidato a ditte appaltatrici esterne. Che l’Asl, o la Regione, stiano pensando di garantire direttamente il servizio, non sembra, pertanto, esser un’idea insensata. Anzi, sarebbe quella svolta che in tanti da anni attendono. E poi, l’assunzione diretta degli operatori del 118 potrebbe in un certo senso liberare il posto nella società in house ad altre tipologie di lavoratori. Il nodo è sempre quello: come saranno inquadrati volontari e operatori non volontari del 118?

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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