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Attacchi a Russo, serve un’operazione verità
La morte di un uomo, specialmente quando avviene per l’imperizia di qualcuno, non può rimanere senza responsabili. Ma non è certamente il decesso del povero Filippo Li Gambi, il vero motivo dell’ennesimo scontro che si sta consumando sulla sanità siciliana. I motivi sono ben altri. I tagli alla spesa hanno lasciato molti scontenti, sia nel privato che nel pubblico. Ma quando si deve rientrare di un deficit di quasi un miliardo di euro non si può guardare in faccia nessuno, anche al momento di nominare i nuovi dirigenti generali delle Asp e delle Aziende ospedaliere. Scelte dalle quali, probabilmente, non è del tutto vero che la politica sia rimasta alla porta. Sia tra i manager che tra i direttori sanitari ed amministrativi, qualche "raccomandazione" è stata accettata. Certo, non tutte quelle che erano state avanzate. Ora gli esclusi cercano di rifarsi, cercando di piazzare qualche amico fra i revisori dei conti.
Ben vengano le commissioni d’inchiesta purché accertino le responsabilità e non le insabbino, come nella migliore tradizione italiana. Però, c’è qualcosa di strano. Quello di Mazzarino non è certamente il primo caso di malasanità che si sia verificato in Sicilia. Purtroppo, la storia recente ed anche quella più remota è costellata di morti per cure sbagliate. Quante altre commissioni d’inchiesta sono state istituite dall’Ars per verificare le cause di quei decessi? Che si ricordi, nessuna. E dire che avrebbero dovuto essere centinaia, come i tanti casi di malasanità che hanno fatto balzare la Sicilia agli onori della cronaca nazionale. I siluri contro l’assessore Russo, come è lampante, sono attacchi al presidente della Regione, Lombardo. Quelli che gli arrivano dall’Udc, messa fuori dal governo, sono scontati. Meno comprensibili gli attacchi che provengono da settori della maggioranza rappresentati in giunta da assessori di riferimento. Forse, sarebbe necessaria un’operazione verità.
Ben vengano le commissioni d’inchiesta purché accertino le responsabilità e non le insabbino, come nella migliore tradizione italiana. Però, c’è qualcosa di strano. Quello di Mazzarino non è certamente il primo caso di malasanità che si sia verificato in Sicilia. Purtroppo, la storia recente ed anche quella più remota è costellata di morti per cure sbagliate. Quante altre commissioni d’inchiesta sono state istituite dall’Ars per verificare le cause di quei decessi? Che si ricordi, nessuna. E dire che avrebbero dovuto essere centinaia, come i tanti casi di malasanità che hanno fatto balzare la Sicilia agli onori della cronaca nazionale. I siluri contro l’assessore Russo, come è lampante, sono attacchi al presidente della Regione, Lombardo. Quelli che gli arrivano dall’Udc, messa fuori dal governo, sono scontati. Meno comprensibili gli attacchi che provengono da settori della maggioranza rappresentati in giunta da assessori di riferimento. Forse, sarebbe necessaria un’operazione verità.
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