|
ATTACCO DA UN ALTRO FRONTE
Simeu affonda il bisturi. «Russo ha devastato il sistema emergenza»
PALERMO. Da un lato il presidente del Senato, Renato Schifani, dall’altro la Società italiana di medicina di emergenza- urgenza (Simeu), di cui è consigliere nazionale Stefano La Spada, nonchè direttore dell’area di emergenza dell’ospedale «Ingrassia» di Palermo, che ha approvato un documento di protesta contro i recenti provvedimenti varati dall’assessore alla Sanità, Massimo Russo.
La Simeu condanna «il blocco degli incarichi voluto dall’assessorato alla Sanità perché produrrà effetti devastanti sull’intero sistema dell’emergenza, con rischio concreto di non poter assicurare nemmeno la normale turnazione dei medici a far data dal primo novembre».
Il presidente nazionale della Società, Anna Maria Ferrari, da parte sua affonda il «bisturi» sostenendo: «Nell’ambito della continua promozione del governo clinico e della gestione del rischio in area di emergenza, per realizzare al meglio quanto contenuto nelle disposizioni di legge ed in letteratura al fine di fornire risposte efficaci ed efficienti ai bisogni di salute dei cittadini che richiedono prestazioni di Pronto soccorso, nel ricordare all’assessore alla Sanità che la tenuta del sistema sanitario si misura sulla tenuta del sistema dell’emergenza, redige il presente documento di totale disapprovazione degli ultimi provvedimenti emanati dall’assessorato in quanto non corretti dal punto di vista metodologico e non validi dal punto di vista scientifico».
Secondo Ferrari, «macroscopiche incongruenze sono contenute nelle linee guida del Piano regionale pandemico, esitato dalla Commissione regionale per le pandemie e nel quale comitato naturalmente la Simeu non è rappresentata, dove vengono proposte utopistiche ed irrealizzabili duplicazioni "straordinarie" di triage (i quattro codici identificativi dell’emergenza: bianco, verde, giallo e rosso, ndr) e di osservazioni brevi, laddove la mancata applicazione del decreto assessoriale del 27 maggio 2003 (Piano di rimodulazione della rete ospedaliera) non ha consentito nemmeno l’istituzione dei triage e delle osservazioni breve "ordinari" nella stragrande maggioranza dei pronto soccorso siciliani».
La Simeu condanna, inoltre, il blocco degli incarichi così come voluto dall’assessorato alla Sanità perché «il mancato rinnovo indiscriminato degli incarichi produrrà effetti devastanti sull’intero sistema dell’emergenza, che di fatto si basa sugli incarichi, con rischio concreto di non poter assicurare nemmeno la normale turnazione dei medici a partire dal prossimo primo novembre».
La Simeu condanna «il blocco degli incarichi voluto dall’assessorato alla Sanità perché produrrà effetti devastanti sull’intero sistema dell’emergenza, con rischio concreto di non poter assicurare nemmeno la normale turnazione dei medici a far data dal primo novembre».
Il presidente nazionale della Società, Anna Maria Ferrari, da parte sua affonda il «bisturi» sostenendo: «Nell’ambito della continua promozione del governo clinico e della gestione del rischio in area di emergenza, per realizzare al meglio quanto contenuto nelle disposizioni di legge ed in letteratura al fine di fornire risposte efficaci ed efficienti ai bisogni di salute dei cittadini che richiedono prestazioni di Pronto soccorso, nel ricordare all’assessore alla Sanità che la tenuta del sistema sanitario si misura sulla tenuta del sistema dell’emergenza, redige il presente documento di totale disapprovazione degli ultimi provvedimenti emanati dall’assessorato in quanto non corretti dal punto di vista metodologico e non validi dal punto di vista scientifico».
Secondo Ferrari, «macroscopiche incongruenze sono contenute nelle linee guida del Piano regionale pandemico, esitato dalla Commissione regionale per le pandemie e nel quale comitato naturalmente la Simeu non è rappresentata, dove vengono proposte utopistiche ed irrealizzabili duplicazioni "straordinarie" di triage (i quattro codici identificativi dell’emergenza: bianco, verde, giallo e rosso, ndr) e di osservazioni brevi, laddove la mancata applicazione del decreto assessoriale del 27 maggio 2003 (Piano di rimodulazione della rete ospedaliera) non ha consentito nemmeno l’istituzione dei triage e delle osservazioni breve "ordinari" nella stragrande maggioranza dei pronto soccorso siciliani».
La Simeu condanna, inoltre, il blocco degli incarichi così come voluto dall’assessorato alla Sanità perché «il mancato rinnovo indiscriminato degli incarichi produrrà effetti devastanti sull’intero sistema dell’emergenza, che di fatto si basa sugli incarichi, con rischio concreto di non poter assicurare nemmeno la normale turnazione dei medici a partire dal prossimo primo novembre».
Nessun commento:
Posta un commento
imposta qui i tuoi commenti