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SANITÀ. Dall’assessorato regionale direttive alle Asp per la campagna di prevenzione
Vaccino contro l’influenza A, stilato il piano della ripartizione in Sicilia
In arrivo 710mila dosi: definito quante ne avrà ogni provincia
PALERMO. Da lunedì prossimo via libera in tutto il territorio nazionale alla distribuzione del vaccino per il virus dell’influenza A/H1N1. La campagna di distribuzione sarà garantita gradualmente a tutte le regioni compresa la Sicilia, dove già è stata stilato un piano di ripartizione delle dosi per la prima fase di vaccinazione. All’Isola, com’è noto, nella prima fase, saranno inviate 710 mila dosi così ripartite: Agrigento 64.306, Caltanissetta 38.477, Catania 152.725, Enna 24.523, Messina 92.234, Palermo 175.519, Ragusa 44.010, Siracusa 56.573 e Trapani 61.543. La consegna avverrà tra lunedì 12 ottobre e il 15 novembre e così come deciso in ambito nazionale la vaccinazione coprirà almeno il 40 per cento della popolazione.
La priorità vede al primo posto le «persone ritenute essenziali per il mantenimento della continuità assistenziale e lavorativa», come il personale sanitario e della pubblica sicurezza. Poi ci saranno le donne in avanzato stato di gravidanza ed i soggetti a rischio (affetti da malattie croniche, dell’apparato respiratorio, di quello cardiocircolatorio, obesità o malattie infiammatorie croniche) tra i 6 mesi e i 65 ed i giovani fino a 27 anni. E poi c’è la direttiva dell’assessorato alla Sanità che impartisce alle 9 Asp siciliane le raccomandazioni sullo stoccaggio e la distribuzione delle dosi che in Sicilia avverrà in proporzione alla popolazione residente nelle varie province: Agrigento (9 per cento su 455.550 abitanti); Caltanissetta (5 per cento su 272.570); Catania (22 per cento su 1.081.915 residenti); Enna (3 per cento su 173.723); Messina (13 per cento su 654.032); Palermo (25 per cento su 1.243.385 abitanti); Ragusa (6 per cento su 311.770); Siracusa (8 per cento su 400.764) e Trapani (9 per cento su 435.974 residenti).
Il coordinamento generale del programma vaccinale nel territorio provinciale è affidato ai dipartimenti di prevenzione, che costituiscono le strutture di sanità pubblica delle 9 Asp e che hanno il compito e la responsabilità di sovrintendere alla gestione operativa della campagna in questione, curando tutti gli aspetti logistici e organizzativi dell’offerta sul territorio.
I dipartimenti di prevenzione di ciascuna Asp stanno definendo la lista dei centri di vaccinazione a cui nei prossimi giorni verrà data massima diffusione. Sembra comunque, stando ad indiscrezioni che arrivano direttamente dal coordinamento regionale per la pandemia, che le vaccinazioni saranno effettuate a parte dai centri vaccinali, ma anche dai medici di medicina generale e dai pediatri e dai centri dislocati anche presso gli ospedali. Non a caso in questi giorni sono stati effettuati numerosi incontri con le rappresentanze dei medici di base e gli operatori per definire gli ultimi aspetti operativi.
Sono in programma per i prossimi giorni incontri con rappresentanti delle istituzioni, delle forze dell’ordine e dei servizi pubblici essenziali a livello regionale per illustrare le strategie di intervento.
La priorità vede al primo posto le «persone ritenute essenziali per il mantenimento della continuità assistenziale e lavorativa», come il personale sanitario e della pubblica sicurezza. Poi ci saranno le donne in avanzato stato di gravidanza ed i soggetti a rischio (affetti da malattie croniche, dell’apparato respiratorio, di quello cardiocircolatorio, obesità o malattie infiammatorie croniche) tra i 6 mesi e i 65 ed i giovani fino a 27 anni. E poi c’è la direttiva dell’assessorato alla Sanità che impartisce alle 9 Asp siciliane le raccomandazioni sullo stoccaggio e la distribuzione delle dosi che in Sicilia avverrà in proporzione alla popolazione residente nelle varie province: Agrigento (9 per cento su 455.550 abitanti); Caltanissetta (5 per cento su 272.570); Catania (22 per cento su 1.081.915 residenti); Enna (3 per cento su 173.723); Messina (13 per cento su 654.032); Palermo (25 per cento su 1.243.385 abitanti); Ragusa (6 per cento su 311.770); Siracusa (8 per cento su 400.764) e Trapani (9 per cento su 435.974 residenti).
Il coordinamento generale del programma vaccinale nel territorio provinciale è affidato ai dipartimenti di prevenzione, che costituiscono le strutture di sanità pubblica delle 9 Asp e che hanno il compito e la responsabilità di sovrintendere alla gestione operativa della campagna in questione, curando tutti gli aspetti logistici e organizzativi dell’offerta sul territorio.
I dipartimenti di prevenzione di ciascuna Asp stanno definendo la lista dei centri di vaccinazione a cui nei prossimi giorni verrà data massima diffusione. Sembra comunque, stando ad indiscrezioni che arrivano direttamente dal coordinamento regionale per la pandemia, che le vaccinazioni saranno effettuate a parte dai centri vaccinali, ma anche dai medici di medicina generale e dai pediatri e dai centri dislocati anche presso gli ospedali. Non a caso in questi giorni sono stati effettuati numerosi incontri con le rappresentanze dei medici di base e gli operatori per definire gli ultimi aspetti operativi.
Sono in programma per i prossimi giorni incontri con rappresentanti delle istituzioni, delle forze dell’ordine e dei servizi pubblici essenziali a livello regionale per illustrare le strategie di intervento.
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