il 118 in sicilia

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In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

mercoledì 14 ottobre 2009

LA MORTE DI FILIPPO LI GAMBI

La Sicilia - 13.10.2009

Ed. del 13.10.2009 - I Fatti - pag. 9
Lillo Leonardi

LA MORTE DI FILIPPO LI GAMBI

L’Asp nissena: sotto inchiesta 6 medici dell’ospedale S. Elia

Avviato un procedimento disciplinare sulla base della relazione degli ispettori inviati dall’assessore

CALTANISSETTA. Mentre infuria il dibattito politico sul caso di malasanità che ha portato alla morte, il 21 agosto scorso, del ventitreenne centauro di Mazzarino Filippo Li Gambi – deceduto a seguito di un incidente stradale – e sull’opportunità o meno di creare altre Commissioni parlamentari di inchiesta, il nuovo direttore generale dell’Asp di Caltanissetta, Paolo Cantaro, ieri ha confermato l’avvio di un procedimento disciplinare nei confronti di sei medici dell’ospedale «S. Elia» del capoluogo nisseno, «sulla base del contenuto della relazione finale degli ispettori nominati dall’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo».
La stessa Asp non esclude l’eventuale rescissione del contratto dei sei medici attualmente sul «banco degli imputati» (due chirurghi vascolari, due ortopedici e due anestesisti). A tal proposito, sarà l’apposita commissione per l’istruzione dei procedimenti disciplinari a decidere.
Era stato lo stesso assessore Russo, trasmettendo all’Asp la relazione ispettiva, a sollecitare al manager Paolo Cantaro l’adozione dei relativi provvedimenti sulla base «dei gravi e documentati rilievi contenuti nella relazione finale». Proprio sul caso Li Gambi, l’assessorato regionale alla Sanità ha trasmesso alla Procura di Gela gli atti con la relazione finale dei tre ispettori. Dossier che era stato esplicitamente richiesto dai magistrati lo scorso mese. «Abbiamo inviato i risultati del nostro lungo e complesso iter istruttorio – ha detto l’assessore Massimo Russo – nell’ottica della massima collaborazione istituzionale». La relazione ispettiva, firmata dai medici Renato Li Donni, Giuseppe Murolo e Francesco Carullo, era stata disposta da Russo dopo la morte di Li Gambi per verificare la correttezza delle terapie sia al «Santo Stefano» di Mazzarino, dove il giovane era stato subito trasportato, sia al «Sant’Elia», dove Li Gambi è morto. Provvedimenti sono stati adottati anche per un altro recente caso di malasanità, che ha portato al decesso del pensionato nisseno Angelo Giulietti, 68 anni, al quale (al «Longo» di Mussomeli) è stato trasfuso sangue del gruppo sbagliato dopo un intervento chirurgico per l’applicazione di una protesi all’anca. Il direttore generale dell’Asp di Caltanissetta ha infatti invitato la Commissione disciplina per il personale dipendente a valutare le opportune sanzioni da comminare nei confronti di altri sei operatori sanitari (personale tecnico e infermieristico) degli ospedali di San Cataldo e di Mussomeli, responsabili dei gravi errori di trasfusione di sangue. Contestualmente, la direzione dell’Azienda sanitaria provinciale ha deciso il trasferimento di tutta l’attività laboratoristica del Centro immuno-trasfusionale dell’ospedale «Raimondi » di San Cataldo al medesimo servizio dell’ospedale «Sant’Elia» di Caltanissetta. Il «Raimondi» continuerà a svolgere solo la raccolta del sangue. Per la morte di Giulietti (avvenuta dopo 15 giorni di coma) i carabinieri hanno notificato 5 avvisi di garanzia ad altrettanti dipendenti dei due ospedali. L’inchiesta non però ancora conclusa e la lista degli indagati potrebbe allungarsi. L’autopsia ha intanto confermato come l’errata trasfusione ha provocato danni irreparabili agli organi vitali del pensionato.

13.10.2009
Lillo Leonardi

http://www.medpress.it/rass_stampa/rstampa.php?id=2659

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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