il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

domenica 17 febbraio 2008

CONTI IN ROSSO. Monito della Corte dei conti sul 118


E' emergenza


Decine di dipendenti si rivolgono ai giudici per ottenere il pagamento degli straordinari. I numeri dello spreco.


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PALERMO. L'ultima dura stoccata è arrivata dalla Corte dei Conti. Ma che il 118 siciliano fosse un esempio unico di spreco ed inefficenza lo avevano già attestato i funzionari del ministero della Sanità, che nel luglio scorso nell'ambito del Piano di rientro imposto alla Sicilia per ridurre il crescente deficit sanitario, avevano ordinato drastici tagli, il funzionario del ministero dell'Economia, Mario Guida, e la Joint Commission, prestigioso ente di accreditamento, che aveva rilevato la lontanza del servizio dagli standard di efficenza richiesti.Un servizio dai numeri (e dai costi) faraonici: 260 ambulanze (oltre a 5 elicotteri) e i 3100 autisti soccorritori (cui aggiungere 300 amministrativi), che in base ad una convenzione con la Regione da 130 milioni l'anno, fornisce la Sise, società della Croce rossa italiana, e centinaia di medici ed infermieri, già dipendenti dalle aziende sanitarie, che prestano il loro seivizio grazie ad incentivi a peso d'oro (alcuni arrivano a percepire, sottoponendosi a turni massacranti e pericolosi 10mila euro in più al mese) ma che più che rispondere alle esigenze di soccorso appare funzionale agli interessi della Sise e di tutti gli operatori impiegati. Un carrozzone che nel 2006 è arrivato a costare nel totale 230milioni di euro. Il doppio di quanto spende il Piemonte, regione paragonabile alla Sicilia. «Costi - sottolinea la Corte - che vengono scaricati sulle casse regionali in base a dei semplici giustificativi di spesa presentati dalla Sise e al di fuori di paletti idonei a controllarli in via preventiva e di un sistema efficente di controlli, deteminando una situazione ormai insostenibile di aumento esponenziale della spesa». Che solo 2 anni prima, nel 2004, non raggiungeva i 100 milioni. Le linee guida di cui la regione si era dotata nel 2001, prevedevano 150 ambulanze: tutte con medico a bordo. Sono diventate quasi il doppio: la maggior parte operano senza personale sanitario: "una novità nel panorama nazionale", chiosa la Corte. Gli aumenti più consistenti sono awenuti alla vigilia delle ultime tornate elettorali: le politiche nazionali del 2005 e le regionali della primavera 2006. «Senza che risultino - scrive la Corte - esplicitate le esigenze di potenziare il servizio». La lievitazione dei mezzi, che la Sise noleggia senza gara pubblica e importa - denuncia il giudice contabile - maggiori oneri di quanti ne importerebbe l'acquisto», ha determinato l'aumento degli autisti (12 per ambulanza). Tutti assunti, per aumentarne il numero, part time. «Personale assunto a tempo indeterminato da parte della Sise, ente equiparato al pubblico, senza selezione pubblica», aveva denunciato Mario Guida.Tesi condivisa dalla Corte che ha ribadito «la mancata osservanza di procedure trasparenti e partecipative soprattutto nel reclutamento degli amministrativi».Nonostante i rilievi di Guida e il piano di rientro, che prevedeva il taglio di 30 ambulanze e di 360 autisti da assorbire negli ospedali, la Sise ha assunto altri 200 dipendenti a tempo indeterminato.Dapprima come verificatori (dell'attività degli autisti). E poi dopo un corso di operatore volontario, ma senza alcuna procedura selettiva, come autisti soccorritori. «Solo chi supera un corso per operatore di urgenza emergenza può salire sulle ambulanze. Non capisco perché non abbiano passato il personale in servizio full time» polemizza Michele Salomone, segretario regionale Fials. La relazione della Corte è stata pubblicata mentre decine di autisti soccorritori si accingono, a rivolgersi ai giudici civili. Reclamano il pagamento dello straordinario che la Sise non paga da 2 anni. Un fardello di almeno 6 milioni di euro, che i lavoratori addebitano a ragioni strutturali e la Sise ad un'alta incidenza di assenze per malattia. «La verità sta in mezzo. Una parte dipende dalla cattiva organizzazione del servizio da parte della Sise, che non ha tenuto conto del diritto alle ferie, ma l'incidenza della malattia è un pò anomala e favorita da una demotivante gestione del personale», spiega Arturo Priolo, segretario Sanità della Cgil.

16.02.2008 http://www.medpress.it/rass_stampa/rstampa.php?id=643

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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