il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

venerdì 25 maggio 2012

Idoneità sportiva ecco le nuove regole


La Rassegna Stampa di MEDPress.it... La rassegna stampa di MEDPress.it
La Sicilia
Ed. del 23.05.2012 - pag. 17
Lorenzo Magrì
Articolo letto 104 volte
In Sicilia si cambia. Il dott. La Delfa (Frnsi): «C'era troppa confusione»

Il decreto, firmato dall'asso Russo, disciplina i requisiti necessari per ottenere l'autorizzazione a rilasdare i certificati. La dotazione strumentale minima sono le apparecchiature per cardiologia, spirometria ed emergenza
La morte in campo di atleti come il volleista Igor Bovolenta e il calciatore Piermario Morosini e i problemi al cuore di Antonio Cassano hanno fatto accendere ancora di più i riflettori sulla tutela sanitaria nello sport. L’Italia è da sempre all’avanguardia in questo campo e anche la Sicilia ha sempre avuto un ruolo di primo piano soprattutto nella regolamentazione del rilascio del certificato utile per poter praticare l’attività sportiva in sicurezza.
La Federazione Medico Sportiva Italiana, in testa la Fmsi Sicilia diretta dal dotto Genny La Delfa, ha lamentato in Sicilia molta confusione e mancanza di controlli nelle visite mediche degli atleti e da anni sosteneva a ragione che nessun privato può rilasciare certificati di idoneità agonistica senza l’autorizzazione del Servizio Sanitario Nazionale.
A mettere chiarezza e fugare tutti i dubbi su questo delicato argomento ci ha pensato, dopo un ritardo di oltre dieci anni l’Assessorato Regionale alla Sanità, uniformandosi alle altre regioni d’Italia, pubblicando lo scorso 18 maggio un Decreto Assessoriale che disciplina i requisiti strutturali, di personale e di attrezzature necessarie ai singoli specialisti in Medicina dello Sport per ottenere l’autorizzazione a rilasciare certificati di idoneità sportiva agonistica.
«Finisce così un periodo di confusione sulla salute degli atleti – spiega soddisfatto il dotto Genny La Delfa – i quali spesso venivano visitati in strutture e da medici non autorizzati come previsto dalla nostra legge regionale n. 36 del 2000, si potrà pertanto avere una esatta stima degli atleti che si sottopongono alle visite mediche e di coloro che sono dichiarati non idonei con comunicazione all’atleta, alla società sportiva, alla federazione di appartenenza ed alla commissione regionale d’appello a cui l’atleta escluso può ricorrere entro trenta giorni».
«Il decreto regola menta - spiega il dotto La Delfa - che anche gli atleti, a cui sono stati richiesti ulteriori accertamenti clinici, saranno giudicati inidonei per “insufficiente documentazione diagnostica” se non provvederanno entro un mese a portare al medico sportivo gli esami prescritti. Il decreto, firmato il 20 marzo dall’assessore alla Salute, il dott. Massimo Russo, prevede che nell’ambulatorio privato, i cui locali devono essere ad esclusivo utilizzo della medicina dello sport, sia sempre presente uno specialista in medicina dello sport ed un cardiologo durante tutto l’orario di apertura oltre ad un rapporto di consulenza con un otorino, un neurologo, un oculista ed un ortopedico o può avvalersi della collaborazione della Fmsi».
«La dotazione strumentale minima prevista - continua La Delfa - sono le apparecchiature per la cardiologia (elettrocardiografo e cicloergometro), per la spirometria e per le emergenze (kit di rianimazione e defibrillatore) ma anche l’audiometro per i subacquei e l’elettroencefalografo per i pugili ed i piloti». Da oggi il medico sportivo privato avrà la possibilità di presentare una regolare istanza all’Dipartimento Attività Sanitarie ed Osservatorio Epidemiologico dell’Assessorato Regionale alla Salute il quale, avvalendosi delle Asp competenti per territorio, solo dopo averne verificato il possesso dei requisiti previsti comunicherà entro 90 giorni l’autorizzazione e solo da allora la struttura sarà abilitata ad emettere certificati di idoneità alla pratica sportiva agonistica.
«Un aspetto importante – conclude il dott. La Delfa - riguarda la divulgazione ufficiale delle strutture abilitate e dei singoli medici specialisti; le autorizzazioni rilasciate infatti saranno comunicate anche al Coni regionale che avrà obbligo di comunicare a tutte le Federazioni Sportive e per esse a tutte le società sportive agonistiche. Adesso la salute dell’atleta sarà più sicura perché la certificazione rappresenterà l’atto conclusivo di una visita eseguita con elevata professionalità ed in strutture sanitarie di alta qualità».

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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