il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

sabato 21 aprile 2012

Chiuso il reparto di oncologia gestito da studenti e infermieri


La Rassegna Stampa di MEDPress.it... La rassegna stampa di MEDPress.it
La Stampa
Ed. del 21.04.2012 - pag. 20
Riccardo Arena
Articolo letto 17 volte
A Dicembre la tragedia di Valentina Lembo: ma dopo due mesi nulla era cambiato.

Palermo, dopo la morte della donna pe una dose di chernio errata
PALERMO - Due mesi dopo quel dannato errore che era costato la vita a una paziente di 34 anni, nell’unità operativa di Oncologia del Policlinico di Palermo è cambiato poco o nulla. Nessuno risponde di nulla. Ad occuparsi di delicatissime operazioni cliniche sono precari o specializzandi. L’approssimazione, la superficialità e le inefficienze che il 29 dicembre avevano ucciso Valeria Lembo, mamma di un bimbo che oggi ha 10 mesi, stroncata da una dose di un farmaco che le fu dato in una misura dieci volte superiore al consentito (90 milligrammi anziché 9), sono state riscontrate dagli ispettori anche due mesi dopo, nel febbraio scorso. Così ieri mattina il ministro della Salute, Renato Balduzzi, e l’assessore siciliano Massimo Russo, di comune accordo, hanno sospeso «temporaneamente» l’attività del reparto.
L’avverbio «temporaneamente» sembra un eufemismo, l’edulcorazione di una pillola quanto mai amara per la sanità siciliana. Russo, di professione magistrato, da quattro anni al governo regionale guidato da Raffaele Lombardo, ha dovuto prendere atto delle tante, pericolosissime carenze registrate nel reparto diretto, fino a quando non scoppiò il caso, da Sergio Palmeri. Il primario si dimise nel giro di pochi giorni, anche per evitare che scattassero «esigenze cautelari» e dunque provvedimenti giudiziari nei suoi confronti.
Ma questo non ha migliorato la situazione e i pazienti di oncologia delle cliniche universitarie palermitane sono ritenuti ad alto rischio. Valeria Lembo, giovane e bella neomamma, soffriva del morbo di Hodgkin. Si era sottoposta a un ciclo di chemioterapia in cui era stato utilizzato un farmaco, la Vinblastina, che va usato con mille cautele e non superando mai le dosi massime consigliate.
Il giorno in cui uno specializzando scrisse per errore «90» al posto di «9», il primario non c’era e tutti i protagonisti di questa vicenda hanno poi giocato un indegno scaricabarile, sostenendo di non avere sbagliato. Inevitabili l’inchiesta giudiziaria e l’ispezione sanitaria, avviata in febbraio e durata oltre un mese.
Russo, il pm-assessore, è costretto adesso a parlare di un «caso vero di malasanità» e rimette alla «sensibilità e alla coscienza» del direttore generale, Mario La Rocca, e degli altri vertici dell’azienda sanitaria, la valutazione circa l’opportunità di rimanere al loro posto o di andare via. Ma La Rocca non se ne dà per inteso e lavora al dopo, alla riorganizzazione del reparto, al trasferimento dei pazienti.
«Al momento dell’ispezione - insiste Russo - la situazione non era cambiata. Non c’era stata nemmeno la dovuta attenzione dopo la morte della giovane donna. È evidente che ci sono livelli di responsabilità ulteriori». L’assessore «chiede anche scusa ai parenti della vittima, perché non gli siamo stati vicini. Nessuno prima d’ora si era messo in contatto con lo ro. È inaccettabile». Con Russo c’è il direttore generale, Lucia Borsellino, figlia del magistrato ucciso da Cosa nostra, a elencare le inefficienze del reparto, scoperte assieme agli ispettori del Ministero.
Venti i punti contestati. Non si sa, non è formalizzato «chi sia autorizzato a prescrivere, a preparare e a somministrare i farmaci antiblastici. Le prescrizioni vengono effettuate prima di vedere i pazienti, trascrivendo quanto precedentemente riportato e non vengono controfirmate dal medico». Ma non solo. «La preparazione dei farmaci è affidata a rotazione al personale infermieristico, talvolta precario. Non viene effettuata una formazione specifica dal 2004». La farmacia ha un mero ruolo di distributore di medicinali, ed ecco perché a nessuno fece impressione l’anomala richiesta di una superdose di Vinblastina, ecco perché nessuno obiettò, si sorprese che in un solo giorno venisse chiesta la quantità utilizzata abitualmente in un mese.

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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