il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

mercoledì 21 dicembre 2011

"Ticket proporzionati a redditi e famiglie"

La Rassegna Stampa di MEDPress.it... La rassegna stampa di MEDPress.it
La Stampa
Ed. del 19.12.2011 - pag. 3
Paolo Russo
Articolo letto 79 volte
Intervista

Il ministro della Salute Balduzzi: rivedremo tutto il sistema
Una rivoluzione dei ticket per far pagare di più farmaci, analisi e ricoveri inutili e reggere così l’urto della cura dimagrante da 8 miliardi in due anni alla quale sarà sottoposto il nostro servizio sanitario nazionale dal 2013. Per il ministro della Salute, Renato Balduzzi, la parola magica per far quadrare i conti è «appropriatezza». Che da qui a breve, concluso il confronto con le Regioni, potrebbe portare ad esempio a far pagare salata una Tac eseguita «impropriamente» per una semplice artrosi al ginocchio. Ma anche la mappa delle esenzioni sarà ridisegnata, con tetti di reddito articolati in funzione dei componenti della famiglia e applicati agli esenti per patologia. Per la liberalizzazione dei farmaci di fascia C, invece, sembra esclusa la via breve del decreto.
La liberalizzazione dei farmaci è stata un mezzo flop ma il premier ha detto che supererete le resistenze. Magari reintroducendo subito le norme nel decreto milleproroghe?
«Non c’è niente da prorogare e credo che il milleproroghe debba rimanere effettivamente tale. Sui farmaci serve una consultazione approfondita con tutte le categorie interessate ma è chiaro che quello del decreto salva Italia è solo l’avvio del discorso di liberalizzazione dei farmaci. Anche se abbiamo introdotto già ora norme importanti a tutela della sicurezza dei cittadini, innanzitutto prevedendo che anche fuori della farmacia sia sempre un farmacista a dispensare il farmaco».
Con le Regioni avete avviato il confronto per rinnovare il "Patto per la salute»: sul tappeto c’è il problema della insostenibilità economica di un sistema sanitario che dà quasi tutto gratis a tutti. 
«E’ chiaro che se le ombre della recessione fossero confermate dovremmo rivedere anche l’impianto del sistema, che a condizioni economiche costanti però può e deve essere preservato. Anche perché non dobbiamo dimenticare che il nostro è uno dei migliori servizi sanitari del mondo, anche in termini di economicità. La posizione per ora concordata al tavolo con le Regioni è che questo è un modello equo e sostenibile a patto che venga rispettato il criterio dell’appropriatezza delle prestazioni, perché non tutto quello che è disponibile è sempre utile».
Ossia?
«Ad esempio se ho bisogno di un ricovero urgente devo chiedermi se è sufficiente un day hospital piuttosto che rimanere in ospedale tre giorni. Bisogna trovare un equilibrio tra utilità ed economicità della prestazione sanitaria».
Questo vuol dire che è in arrivo un nuovo sistema di ticket sulle prestazioni inappropriate?
«Anche questo è al centro del confronto sul nuovo Patto per la salute. Ma la rimodulazione dei ticket deve avvenire sulla base di tre criteri: equità, trasparenza ed omogeneità, considerazione della composizione del nucleo familiare».
Con i nuovi ticket arriverà anche un nuovo sistema di esenzioni?
«Anche questo basato su quei tre criteri. Non è detto ad esempio che l’esenzione per patologia debba continuare a essere svincolata dal reddito. Stessa cosa per le esenzioni in base all’età. Bisognerà poi prevedere più fasce di reddito calcolate in base alla composizione del nucleo familiare, considerando non solo il numero di componenti ma anche la presenza di anziani o disabili. Semplificando: chi ha di più deve contribuire di più, chi ha meno deve pagare meno».
Altro pilastro che state rivedendo è quello dei Lea, i livelli essenziali di assistenza che lo Stato dovrebbe garantire a tutti. Ci sarà una cura dimagrante?
«L’ultima versione è composta da circa sei mila prestazioni. Applicando il criterio dell’appropriatezza e con un lavoro di cesello facciamo uscire quelle oramai obsolete, ma entrano nuove cure per le malattie rare, la tutela della disabilità e l’epidurale, che serve anche a contrastare l’inappropriatezza di molti parti cesarei».

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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