il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

giovedì 24 novembre 2011

Ambulanze, l'Authority boccia i contratti. Russo: tutto affidato a norma di legge

La Rassegna Stampa di MEDPress.it... La rassegna stampa di MEDPress.it
Giornale di Sicilia
Ed. del 23.11.2011 - pag. 7
Giacinto Pipitone
Articolo letto 137 volte
L'ente di vigilanza nazionale: «Illegittimi assunzioni e acquisto dei mezzi, andava fatta una gara»

L'Authority è intervenuta dopo il ricorso di una ditta. L'assessore alla Sanità: non ricorrerò a una gara d'appalto, la delibera dell'ente di vigilanza non è vincolante.
«La Regione ha operato in violazione dei principi generali di libera concorrenza, parità di trattamento e trasparenza»: con questa motivazione l'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici ha ritenuto illegittimo l'affidamento alla Seus del servizio 118. Un appalto da 325 milioni in tre anni che secondo l'Authority andava assegnato con una gara e non «in house» a una società creata appositamente, la Seus. Si apre quindi il caso-ambulanze, perché se da un lato l'assessorato guidato dall’ex pm Massimo Russo ritiene non vincolante la delibera dall'altro l'Authority ha inviato il carteggio alla Procura della Corte dei Conti.
Tutto nasce da un ricorso fatto da una ditta, la Italy Emergenza, contro il Policlinico di Palermo che voleva assegnare il servizio di trasporto disabili proprio alla Seus. Il Tar ha dato ragione in prima battuta all'azienda ricorrente, che però si era rivolta anche all'Authority. Ottenendo una pronunzia molto più ampia di quanto atteso.
Per l'Authority (emanazione del governo nazionale), la Seus non ha i requisiti per l'affidamento in house dei servizi pubblici. E dunque la Regione ha violato le procedure previste dal decreto legislativo 163/2006: serviva una gara e non è stata fatta. Secondo l'Authority «c'è un assenza di previsioni statutarie che possano limitare in modo determinante il grado di indipendenza della società e ad assicurare che le decisioni più importanti siano sottoposte al vaglio preventivo delle amministrazioni aggiudicatrici». In sintesi, l'obiezione riguarda il cosiddetto controllo analogo: prendendo appalti dalla sola Regione o da enti pubblici collegati, la società dovrebbe non avere vocazione commerciale (cioè aprirsi al mercato) ed essere soggetta a un rigoroso controllo pubblico. Lo statuto assicurerebbe invece alla Seus un'autonomia che pregiudica anche l'obiettivo di risparmio della Regione.
Mancando questi presupposti, secondo l'Authority, anche le assunzioni e le acquisizioni delle ambulanze dalla vecchia Sise cadrebbero: le 3.000 assunzioni e i 256 mezzi andavano reclutati tramite concorso e gara d'appalti.
«Le assunzioni e i mezzi acquisiti - scrive l'Authority - sono di molto superiori alle necessità della Seus. A fronte di un fabbisogno dichiarato di 79 mezzi, ce ne sono 256. E ci sono anche 400 unità di personale in esubero. Infine, tanto gli uni quanto le altre non erano idonei all'espletamento dei servizi affidati». L' Authority arriva a questa conclusione ricordando che a fronte di una spesa già prevista di 325 milioni (“non 184, come dichiarato dalla Regione”) l'assessorato ha già aggiunto somme «per assicurare ai mezzi di soccorso apparecchiature radio in relazione a cui non sono specificati costi e procedure. Inoltre sta rimborsando alla Seus oltre 10 milioni per la riqualificazione del personale».
Russo replica difendendo le scelte fatte e anticipando che non ricorrerà a una gara d'appalto ritenendo la delibera dell'Authority non vincolante: «La Regione intende gestire in house il servizio di emergenza-urgenza, e ciò al fine di migliorare la qualità razionalizzando al massimo l'uso delle risorse con conseguenti vantaggi per la collettività e l'erario». Verrà però modificato lo statuto della Seus, per risolvere il problema del controllo analogo. Ma Russo attribuisce all'Authority una lettura politica degli atti: «Appare quantomeno strano che questo problema venga sollevato ora, quando cioè il rapporto viene gestito in modo lineare e trasparente da una società, la Seus, interamente regionale (i soci sono solo la Regione e le 17 Aziende sanitarie) e per di più in virtù di una norma di una legge regionale e sulla base di intese raggiunte con le organizzazioni sindacali. L'Authority non è invece intervenuta prima, quando la precedente gestione era piuttosto problematica e il rapporto in house non intercorreva con un soggetto riferibile alla Regione, bensì tra la Sise e la Croce Rossa alla quale il servizio era stato affidato in convenzione».

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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