il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

giovedì 29 settembre 2011

Dall’Europa nuovi attestati di stima per la sanità siciliana


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Ma su Russo pende una mozione di censura. Russo: «Tutto ciò rende ancora più evidente come la mozione di censura abbia altri fini».
Ufficio Stampa Presidenza Regione Siciliana | Pubblicato il 24.09.2011 | Articolo letto 192 volte      
Dall’Europa nuovi attestati di stima per la sanità siciliana
BRUXELLES - «Se la Sicilia continua a usare i fondi europei per la Sanità con questo metodo e questi risultati può senza dubbio essere considerata una Regione affidabile in cui investire: sanno cosa fanno, come farlo e sono in grado di dare evidenza del modo con cui si prendono le decisioni».
Il nuovo apprezzamento per il lavoro svolto dalla Sicilia è giunto da parte di uno degli esperti di “Euregio III”, Barrie Dowdeswell, del Centro Europeo per i beni e l’architettura in Sanità, nella giornata conclusiva del progetto triennale europeo “Euregio III” che si è svolta a Bruxelles, nel corso della quale i rappresentanti delle Regioni d’Europa individuate come “best practice” (tra queste la Sicilia) sono state invitate a esporre il proprio lavoro davanti ai dirigenti delle direzioni generali della Commissione Europea (in particolare quelli dei settori sanità, consumatori, affari regionali e lavoro).
«Contenti per l’elogio - dice l’assessore regionale per la Salute, Massimo Russo - ma ciò che appare più significativo è che la Sicilia proprio per i suoi comportamenti trasparenti, efficienti e virtuosi è ritenuta una terra nella quale potere investire. Come dire, la buona amministrazione crea le premesse per lo sviluppo. Il paradosso è che mentre in Sicilia si discute di censura all’assessore, in Europa la nostra attività è elogiata: tutto ciò rende ancora più evidente come la mozione di censura abbia altri fini. Fermo restando che è quanto mai opportuno un dibattito sulla sanità, al quale nessuno intende sottrarsi, e che potrà servire a correggere eventuali errori, mi auguro che si guardi davvero all’interesse dei cittadini e non di chi si è sentito defraudato dalla cancellazione di vecchi
privilegi e del potere di interdizione».
Alla giornata conclusiva di Euregio III è stata invitata a Bruxelles Giada Li Calzi, consulente per la progettazione dell’assessorato regionale della Sanità, che già da tre anni segue le tematiche connesse ai fondi europei.
Il “caso studio” relativo alla Sicilia è stato considerato una buona prassi perché prende le mosse dalla completezza e maturità dell’osservatorio epidemiologico regionale e dall’analisi dei dati epidemiologici come supporto alle decisioni delle politiche pubbliche in Sanità, la valutazione di standard europei, la definizione di precisi indicatori di risultato e la loro attestazione da parte delle autorità competenti per la programmazione degli investimenti nelle “Alte Tecnologie”.
Nelle “Buone prassi” presentate è stato descritto e apprezzato l’utilizzo integrato delle fonti di finanziamento, sia europee che nazionali, e il rispetto dei principi base della progettazione europea: 1) la condizionalità, cioè il fatto che prima di procedere a investimenti si possa attestare la maturità e l’affidabilità delle condizioni che li rendono programmabili;
2) la sostenibilità, e cioè l’evidenza della destinazione di risorse congrue alla continuità dell’investimento, senza provocare l’impoverimento di altri settore di intervento;
3) la sussidiarietà, cioè il beneficio che l’utilizzo dei fondi europei porta all’analogo cofinanziamento che viene messo dal bilancio della Regione o dello Stato;
4) il collegamento con le politiche del lavoro e della formazione;
5) la programmazione di infrastrutture;
6) la creazione di network stabili tra gli operatori del settore;
7) il coinvolgimento e la crescita di conoscenze e consapevolezza da parte di tutti gli “stakeholders”.
«Spesso il problema è la cultura del livello politico locale, per migliorare servirebbero specifici programmi di formazione», ha detto Agneta Ganstrom commissaria del Consiglio della Contea di
Norrstrom, in Norvegia, regione all’avanguardia dell’eHealth. Anche Ourania Georgoutsako, coordinatrice senior per le politiche pubbliche al Comitato delle Regioni, ha confermato che spesso
«esiste un problema di preparazione della classe politica locale nel comprendere dove l’Europa sta andando, con quali risorse e come vengono prese le decisioni».

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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