il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

lunedì 25 luglio 2011

La Regione e la sua enorme zavorra

La Rassegna Stampa di MEDPress.it... La rassegna stampa di MEDPress.it
Giornale di Sicilia
Ed. del 25.07.2011 - pag. 2
Lelio Cusimano
Articolo letto 10 volte
Secondo la Corte dei Conti tra dipendenti e pensionati ci sono 37mila buste paga: sono troppe

Il breve «viaggio» tra le principali voci del bilancio regionale, viste attraverso la lente di ingrandimento del Procuratore Generale della Corte dei Conti, si conclude con l’ultimo capitolo: personale e pensionati. Sono numeri di tutto rispetto, che vedono la presenza di quasi 37 mila persone a busta paga, tra dipendenti in servizio e pensionati, con un costo annuo nel 2010 di quasi 1,7 miliardi di euro; qualche cosa come 3.200 miliardi delle vecchie lirette. La nuova pianta organica del personale, approvata a maggio del 2010, arriva circa 25 anni dopo l’ultima norma di disciplina della materia, risalent eall’ottobre del 1985. Alla fine dello scorso anno, rileva il Procuratore Generale, la Regione contava 20.717 unità in servizio, di cui 13.205 a tempo indeterminato e 7.512 a tempo determinato. Tra le circa 21 mila unità in servizio, in 2.033 rivestivano la qualifica di dirigente. Nel confronto col 2009, i dipendenti a tempo indeterminato sono diminuiti di 323 unità, mentre il numero di quelli a tempo determinato, come sottolinea lo stesso Procuratore, «incomprensibilmente continua ogni anno ad aumentare».
Così si riapre I antica e mai risolta questione: i dipendenti regionali sono troppi o sono in linea con i bisogni di una regione a statuto speciale, come la Sicilia, che conta oltre cinque milioni di abitanti? Il Procuratore Generale, per rispondere al quesito, ricorre al confronto con la regione Lombardia, la quale peraltro conta quasi dieci milioni di abitanti. Se non il doppio della Sicilia, una cosa che ci si avvicina molto. Anche se la Lombardia non è una regione a statuto speciale e se molti servizi sono svolti da personale statale, il confronto sembra restare sfavorevole alla Sicilia; la Lombardia conta infatti 3.398 dipendenti regionali, di cui appena 223 dirigenti.
Pertanto, scrive il Procuratore Coppola, «I dirigenti regionali sono all’incirca dieci volte di più della Regione Lombardia, mentre i dipendenti sono quasi il sestuplo». In definitiva, il Procuratore non lascia margini al dubbio: il diverso numero di dipendenti tra Sicilia e Lombardia, scrive, «Non può essere giustificato con le maggiori competenze legate alla speciale autonomia della Regione Siciliana!».
E veniamo ai costi. La spesa per i dipendenti regionali in Sicilia è stata di l miliardo e 28 milioni di euro; in Lombardia di 127 milioni di euro. Con una semplice divisione è agevole calcolare che il costo medio per unità è risultato pari a 50 mila euro in Sicilia ed a 37 mila euro in Lombardia. Alla fine del 2010, i pensionati regionali risultavano essere 16.643 unità; l’incremento sull’anno precedente è stato di 751 unità. Una buona parte, quasi il 40%, dei nuovi pensionati sono andati in quiescenza anticipata e, tra questi, ben 286 con le agevolazioni della legge 104/1992. Si t ratta, secondo il Procuratore Generale della Corte dei Conti, dei cosiddetti baby pensionati, frutto di un «incomprensibile disallineamento rispetto alla normativa regionale». L’opinione pubblica, stigmatizza il Procuratore, non comprende perché in Sicilia i dipendenti regionali possano andare in pensione con soli 25 anni di contribuzioni, o addirittura con 20 anni se donne, per il solo fatto di avere un parente gravemente disabile, mentre lo stesso non avviene nel resto d’Italia. Una nota positiva, almeno,la si riscontra nella valutazione dell’operato dei Comuni siciliani. In Regione abbiamo infatti un dirigente ogni sei dipendenti; nei Comuni uno ogni 69 dipendenti! Consoliamoci così.

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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