il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

mercoledì 17 marzo 2010



Titolo notizia 1

Sanita': ambulanze bloccate e pronto soccorso intasati, 118 lancia allarme

Roma, 17 mar. (Adnkronos Salute) - Ambulanze bloccate negli ospedali in attesa di 'sbarellare' il paziente, pronto soccorso intasati, carenza di personale medico e paramedico, barelle utilizzate come fossero posti letto: sono alcuni dei problemi con cui tutti i giorni gli operatori del servizio di emergenza del 118 devono fare i conti.

Roma, 17 mar. (Adnkronos Salute) - Ambulanze bloccate negli ospedali in attesa di 'sbarellare' il paziente, pronto soccorso intasati, carenza di personale medico e paramedico, barelle utilizzate come fossero posti letto: sono alcuni dei problemi con cui tutti i giorni gli operatori del servizio di emergenza del 118 devono fare i conti. Grane di difficile soluzione che pesano come macigni sui cittadini che chiedono soccorso medico. Soprattutto per quelli delle grandi città, dove il 118 è chiamato a fronteggiare un bacino di utenza enorme.
A Napoli, ad esempio, un'ambulanza che trasporta un paziente all'ospedale Cardarelli può rimanere ferma anche per ore, in attesa di ripartire per un'altra missione, finché il malato non viene preso in carico e gli si trova un posto. Ma la stessa cosa è successa e può succedere anche se si corre a sirene spiegate verso il Pertini di Roma o il Civico di Palermo. Al Nord va un po' meglio, anche se pure a Milano non mancano i problemi. E' la fotografia scattata dall'ADNKRONOS SALUTE sui servizi di emergenza-urgenza del 118 di quattro città italiane: Milano, Roma, Napoli e Palermo.
Tante, quindi, le difficoltà. Tra i responsabili locali del 118 il coro è unanime: per migliorare il servizio servono risorse e una migliore organizzazione della rete ospedaliera. E soprattutto, un potenziamento della medicina territoriale. C'è chi lamenta la carenza di mezzi: a Napoli città si contano ad esempio solo 19 ambulanze in servizio. Chi una scarsa efficienza dei servizi di assistenza sul territorio, che potrebbe affrontare gran parte delle richieste di primo soccorso dei cittadini. E ancora si segnalano un servizio informatico ormai obsoleto, la mancanza di ospedali capaci di rispondere in pieno alle esigenze dei cittadini, la carenza cronica di posti letto, che costringe i pazienti ad attendere ore sulle barelle o sulle lettighe delle ambulanze. Insomma, da Milano a Palermo i problemi non mancano. Anche se in misura e con sfumature diverse.
A Milano i problemi si registrano soprattutto in due fasce orarie ben precise: dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 21. E soprattutto in tre ospedali: San Paolo, Sacco e Niguarda. "La nostra regola - spiega il direttore Areu (Azienda regionale emergenza urgenza) 118 di Milano, Giovanni Sesana - è 'sbloccare' l'ambulanza entro 30 minuti dal momento in cui si affida il paziente ai medici del pronto soccorso. E nel 75% dei casi ci si riesce. Qui da noi, in Lombardia - aggiunge - non c'è un problema di carenze strutturali. Più che altro possono sorgere complicazioni di natura organizzativa in quegli ospedali che ricevono più richieste di soccorso, come appunto il Niguarda o il San Paolo.
Ma c'è da dire che la situazione va sempre più migliorando. "Rispetto a due anni fa - sottolinea Sesana - siamo messi meglio. C'è una costante attenzione su questa materia. Al Policlinico, dopo una ristrutturazione dell'Emergenza, i tempi di attesa delle ambulanze si sono abbattuti". Al servizio, che conta 80 ambulanze in dotazione, arrivano circa 1.600 chiamate al giorno. Per circa la metà sono necessarie uscite di servizio vere e proprie.
A Roma, dove l'Ares (Azienda regionale assistenza sanitaria) 118 può contare su un parco macchine di 200 ambulanze, sono circa 3.000 le telefonate che arrivano ogni giorno. "Di queste - spiega Livio De Angelis, direttore della centrale operativa 118 della Capitale - circa 1.200 diventano missioni di soccorso. Quindi - sottolinea - riusciamo a risolvere telefonicamente gran parte delle richieste, convogliandole ad altri servizi come ad esempio la guardia medica".
L'area della Capitale dove si registrano più criticità è la zona Nord-Est. Che vuol dire ospedale Pertini e Policlinico Casilino. "Questi ospedali - spiega De Angelis - devono far fronte a un bacino di utenza enorme. Sono infatti tantissimi i cittadini che, soprattutto con mezzi propri, si rivolgono ai pronto soccorso di queste due strutture. Noi ne trasportiamo solo il 13%". Il risultato di questo sovraffollamento è che le cosiddette procedure di 'sbarellamento' si rallentano, bloccando le ambulanze.
I problemi maggiori sono soprattutto a Napoli. "Qui in città - spiega Giuseppe Galano, responsabile centrale operativa territoriale del 188 - le ambulanze a nostra disposizione sono solo 19. Diciannove per circa 62 mila interventi l'anno. Senza contare che mancano barelle, radiotrasmittenti e un sistema informatico adeguato. E, in alcuni ospedali come il Cardarelli, il sovraffollamento al pronto soccorso è talmente elevato che le ambulanze possono restar ferme per ore. Le barelle finiscono per diventare veri e propri posti letto, in attesa di un trasferimento al reparto".
Ma non è solo un problema di mezzi e uomini. "Per migliorare il servizio - sottolinea Galano - bisognerebbe organizzare una nuova rete ospedaliera e programmare le finalità alle esigenze della cittadinanza". E non solo. "Servirebbe anche - aggiunge Galano - un'Agenzia dell'emergenza-urgenza, come esiste in Lombardia e nel Lazio. Qui in Campania ci sono 7 centrali operative che però non hanno un coordinamento adeguato".
Il servizio 118 di Palermo copre anche la provincia di Trapani e deve far fronte a circa 800 chiamate al giorno. "Di queste - spiega Pier Giorgio Fabbri, responsabile della centrale operativa Palermo-Trapani - circa 300 diventano servizi di uscita, che eseguiamo grazie alle 84 ambulanze che abbiamo in organico, di cui 6 con rianimatore a bordo e 17 medicalizzate".
Anche in Sicilia non mancano i problemi. "Le criticità più marcate si registrano all'ospedale Civico di Palermo, dove arriva un enorme numero di persone. Il risultato, vista anche la mancanza di posti letto, è che il sistema finisce inevitabilmente per ingolfarsi con le ambulanze che vengono trattenute per ore. A farne le spese e a pagare il conto di questa situazione sono naturalmente i cittadini".
Per Fabbri c'è solo un modo per migliorare la situazione. "Va potenziata l'assistenza sul territorio", spiega. "La maggior parte delle persone che arrivano ad esempio al pronto soccorso del Civico di Palermo sono codici bianchi o verdi, dunque presentano disturbi lievi. Questo accade perchè - conclude Fabbri - l'assistenza territoriale è carente. Quindi il paziente si rivolge all'ospedale".

Nessun commento:

Posta un commento

imposta qui i tuoi commenti

Newsletter da Pagine mediche.it

Image Hosted by ImageShack.us




MALATTIE E CONDIZIONI schede di approfondimento
Allergologia
Andrologia
Anestesiologia e Rianimazione
Angiologia
Cardiologia
Colonproctologia
Dermatologia
Dietologia
Ematologia
Endocrinologia
Epatologia
Gastroenterologia
Genetica
Ginecologia e ostetricia
Infettivologia
Logopedia
Medicina dello sport
Medicina Palliativa
Neonatologia
Neurologia
Oculistica
Odontoiatria e stomatologia
Oncologia
Ortopedia e traumatologia
Otorinolaringoiatria
Parassitologia
Pediatria
Pneumologia
Psicologia
Tricologia
Urologia



Newsletter Speciale di ven 29 mag 2009

Il fumo nella storia
Attivo o passivo, il fumo occupa un posto eminente nella storia della medicina. Da dove proviene il vizio del fumo? [...]
Fumo e fumo passivo
Uno studio, pubblicato sulla rivista Neuropsychopharmacology, ha dimostrato che a rimetterci sono sempre i bambini, anche se non sono ancora venuti alla luce. Con il commento del Dott. Paolo Noschese [...]
Il fumo danneggia seriamente la salute e smettere garantisce numerosi benefici
Il fumo fa male alla salute ed e' causa di danni che vanno dal problema estetico al tumore: e' scritto anche su ogni pacchetto di sigarette. Con il commento del Prof. Vincenzo Lazzaro [...]
Stop al fumo
Il nuovo punto di incontro per chi vuole smettere di fumare o per chi ha detto stop al fumo e vuole partecipare con la propria testimonianza. Un sostegno quotidiano alle crisi di astinenza e uno spazio di informazione sui metodi e le tecniche per dire basta al fumo parlando dei danni, dei numeri e delle statistiche del tabagismo. [...]
Test
Sei pronto a smettere di fumare?
Scopri con il nostro test se e' il momento giusto. [...]
DisclaimerLe informazioni ed i testi inseriti nella newsletter sono forniti esclusivamente a titolo indicativo e la Healthware S.p.A. e le societa' ad essa collegate non rispondono in alcun modo dell'uso che ne venga fatto dagli utenti.
Clicca qui se non vuoi piu' ricevere ulteriori comunicazioni

Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

Lettori fissi

NOTE LEGALI

In ottemperanza alla Legge 7 marzo 2001, n. 62 Nuove norme sull'editoria e sui prodotti editoriali e modifiche alla legge 5 agosto 1981, n. 416 (G. U. N. 67, 21 marzo 2001, Serie generale) i contenuti del presente sito, ivi comprese tutte le informazioni, dati, comunicazioni, contenuti redazionali ed altro hanno scopo informativo in termini di comunicazione e promozione delle attivita' connesse, il presente sito non ha finalita' lucrative ed e' tutelato ai sensi di legge sul diritto di autore.

Il presente sito ed i dati ivi contenuti possono essere consultati solo per uso personale. Non e' consentito modificare, pubblicare, ritrasmettere, vendere, copiare, creare estratti, distribuire o mostrare alcuna parte del contenuto per fini commerciali. Infine, i loghi e il materiale grafico presente e' di proprieta' dei rispettivi intestatari, la responsabilita' dei contenuti degli utenti firmatari.

Contatti

Per contattare il webmaster scrivere una E-MAIL a: ciccito@alice.it


libro degli ospiti

Leggi e/o Firma il nostro Guestbook!