il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

martedì 30 marzo 2010

La lunga attesa degli autisti-soccorritori

Chiesto un incontro con il nuovo direttore generale Pietro De Sensi
Francesco Ranieri
Sant'Andrea Jonio
Silenzio. È proprio questo a caratterizzare la situazione degli autisti-soccorritori del Suem 118 della provincia di Catanzaro. Ad un anno di distanza dalla decurtazione dell'indennità di rischio dalla loro busta paga, dal fronte Azienda sanitaria provinciale (Asp) di Catanzaro non è ancora giunto alcun segnale.
Lo scorso anno, dopo le proteste da parte degli interessati - che guidano le ambulanze delle postazioni 118 - la dirigenza dell'Asp aveva tenuto un incontro con una loro delegazione. Gli autisti-soccorritori avevano ribadito la loro professionalità, spiegando come nel corso degli anni avessero non solo acquisito le competenze derivanti dalla pratica ma fossero anche in possesso dei requisiti previsti per avere diritto a quel benefit (si tratta di circa 100 euro al mese). In quella sede, gli autisti-soccorritori avevano incontrato l'allora direttore generale Pietro Morabito. Ad un anno di distanza, dopo un avvicendamento al vertice dell'Asp, con l'ingresso del nuovo direttore generale Pietro De Sensi, la situazione non è cambiata. Il 28 aprile 2009 la delegazione era uscita dalla sala dell'incontro con in mano un'attesa di due settimane che l'Asp avrebbe utilizzato per predisporre una proposta.
Ebbene, gli interessati la stanno ancora aspettando. La base degli autisti-soccorritori, che coinvolge i centri Suem 118 di Catanzaro, Lamezia Terme e Soverato, sollecita un intervento risolutivo da parte della nuova dirigenza. La decisione dello scorso anno, con cui l'Asp ha deciso di decurtare dal loro stipendio l'indennità di rischio, è stata presa sulla scorta di una sentenza della Cassazione, del 9 aprile 2008, nella quale la suprema corte ha sancito che tale indennità spetta «esclusivamente al personale infermieristico e, per contrattazione decentrata, ad altro personale del ruolo sanitario». Dal canto loro, gli autisti-soccorritori non sono rimasti con le mani in mano, cercando un supporto legale alla loro istanza, frutto di una realtà economica ormai consolidata da anni. Così, è "saltata" fuori la sentenza del giudice del lavoro di Chieti, risalente al gennaio 2009, su un'analoga causa. In quella sentenza, il giudice ha riconosciuto ai cosiddetti "ambulanzieri" il diritto di percepire la differenza di stipendio per i servizi resi in più durante la loro attività, rispetto alla qualifica contrattuale.
Si tratterebbe proprio di quell'attività di supporto che esula dal solo ruolo manutentivo e di guida dei mezzi di soccorso e che si inquadra come supporto all'equipe medica del Suem 118 durante gli interventi. Tra l'altro, nel caso abruzzese si trattava di personale che non aveva mai percepito quell'indennità (poi riconosciuta come dovuta), come è stato, invece, il caso degli autisti-soccorritori dell'Asp di Catanzaro fino al dicembre 2008. Si tratta di attività, insomma, che sono proprio quelle oggetto della disputa sorta attorno alla figura di autista-soccorritore, appartenente al profilo professionale BS, cioè il livello sotto il profilo C, nel quale stanno gli operatori sanitari. Di fronte a tale situazione, dunque, gli interessati confidano che proprio in considerazione delle mansioni svolte, di collaborazione con il personale medico e infermieristico del Suem, arrivando a svolgere «mansioni che rientrano nella superiore categoria C, cui appartengono gli operatori sanitari» - come stabilito il 9 novembre 2004 dal giudice del lavoro del tribunale di Crotone - si possa arrivare a modificare il loro profilo professionale, confermando il trattamento economico comprensivo dell'indennità di rischio.


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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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