il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

domenica 31 gennaio 2010


Pronto Soccorso: di fronte a questi sintomi c’è solo da interpellare il medico!

Pubblicato da Giuliano in In EvidenzaMalattie.
Domenica, 31 Gennaio 2010.
118
Abbiamo già visto che di fronte a sintomiimportanti non servono profonde conoscenze mediche per sperare di salvarci la vita, nella malaugurata ipotesi coinvolti fossimo noi stessi, oppure di sperare di strappare a conseguenze estreme chi ci sta vicino; quello che ognuno di noi dovrà sicuramente fare è chiamare al più presto i soccorsi e la tempestività è essenziale.
Da ricordare che con quel minimo di preparazione medica che avrà colui o colei che non appartiene all’ambito degli addetti ai lavori, si potrà riuscire ad interpretare quei sintomi elementari che a volte possono rivelarsi preziosi in attesa che arrivino i soccorsi; quelli veri!
 
Un semplice svenimento
 
Di fronte ad un cambiamento improvviso del proprio stato, ad esempio, è necessario interpretare immediatamente queste variazioni cercando di non farci prendere dal panico, cosa sicuramente non semplice, soprattutto quando coinvolta è una persona a noi cara, ricordando che è elemento essenziale magari eccedere con un allarme ingiustificato, piuttosto che non fare nulla e, dunque, non allertare i soccorsi.
 Ad esempio, un improvviso capogiro, con annessa confusione mentale improvvisa possono essere il segnale di un abbassamento repentino della pressione dovuto a diverse cause che culminano in uno svenimento della persona, fatto questo che si risolve quasi sempre presto e bene ed, a volte, anche autonomamente. Ma ciò non dovrà significare che dovremo essere noi improvvisati soccorritori di fronte ad una persona che non rinviene a giudicare l’opportunità o meno di rivolgerci ai medici.
 Intanto diciamo che assistere ad uno svenimento di una persona in un locale affollato, accaldato, in presenza di situazioni estreme come ad esempio lunghi viaggi in mezzi di locomozione scomodi e via di seguito, può essere un’evenienza spiegabile con il contesto in cui ci si trova ed è dunque facile pensare che per il malcapitato lo svenimento è conseguenza della situazione a lui contingente. In questo caso il consiglio è quello di areare l’ambiente il più possibile senza creare però correnti d’aria eccessive, far distendere la persona sollevandole le gambe, allentare vestiti e quanto in genere costringa gli arti e aspettare che il quadro clinico migliori e nel frattempo evitare nella maniera più assoluta di somministrare alcunché fino a che la persona sia incosciente; solo quando si sia ripresa è possibile somministrare dello zucchero che di norma riporta la situazione nella normalità. Evitare dolciumi o bevande zuccherate; è sempre meglio lo zucchero somministrato tal quale. Se lo svenimento perdura è indispensabile allertare i soccorsi!
 
Di fronte a questi sintomi è invece indispensabile chiamare il 118
 Ci sono casi in cui a nessuno dovrà saltare in mente di sostituirsi ai veri soccorsi rappresentati dal 118 e dunque da personale medico e paramedico specializzato; nello specifico parliamo di una sintomatologia che ci dovrà far pensare all’approssimarsi di un ictus; evenienza questa che può condurre in breve tempo la persona anche a morte o lo porrà di fronte a danni irreversibili funzionali; ne deriva che i soccorsi per lo più demandati al 118 diventano essenziali e tanto più immediati saranno, quanto maggiori saranno le possibilità di salvare la persona.
 Quando parliamo di ictus ci riferiamo ad un corollario di sintomi visibili che ci fanno pensare ad una sofferenza del cervello dovuta ad una temporanea mancanza di sangue e dunque di ossigeno dovuta a diverse cause. Ma mentre l’ictus si presenta, a seconda della gravità, in maniera plateale e dipendendo dalla vastità del danno subito dal cervello si presenta con conseguenze evidenti via, via più drammatiche in funzione dell’area interessata, vi sono forme di pre-ictus, definite come ” campanelli di allarme” tecnicamente ascrivibili ai ” TIA”.
 Un Tia può preludere un vero ictus a distanza anche di anni, ma a volte anche di ore, ne deriva che un quadro clinico del genere va pure tempestivamente segnalato al 118, ciò al fine di intervenire con le cure tempestive, anche se difficilmente un Tia, nell’immediatezza, uccide una persona.
 Plateale è invece il caso di un soggetto che quasi improvvisamente e progressivamente si blocca per metà del suo corpo, cadendo o non riuscendo a camminare più, oppure, che a questo stato associa anche una impossibilità di parlare o di farsi capire o, ancora, perda del tutto conoscenza, spesso stramazzando al suolo. E’ ovvio che ci si trova nella più assoluta emergenza, al punto che se il 118 ha difficoltà ad intervenire è necessario raggiungere al più presto il Pronto Soccorso, ma potendo, il 118 è sempre la migliore delle soluzioni possibili. In ospedale alla persona coinvolta verrà praticata una terapia mirata volta a disciogliere gli eventuali coaguli che occludono il/i vasi e questo andrà fatto al più presto.
 Nel caso di un TIA, invece, l’ischemia che si determina è transitoria e potrebbe essere causata dagli stessi fattori che determinano un ictus, ma in maniera meno massiccia e per un periodo più limitato e, dunque, di norma risolvibile più facilmente. Ma anche in questi casi dovranno essere allertati i soccorsi, perché il rischio di assistere ad un peggioramento dei sintomi è quanto mai reale.
 Di norma una persona colpita da un TIA ha infatti un peggioramento progressivo ma meno veloce dei sintomi che possono essere rappresentati ad esempio dall’evidenza che il paziente cominci a biascicare le parole che divengono sempre più incomprensibili, avverta o meno mal di testa, sicuramente sarà confuso e spaventato, potrà avere difficoltà a muoversi, pur restando vigile ed autonomo, tenderà a storcere il labbro e la bocca risulterà spostata da un lato. A volte i sintomi sono ancora più sfumati e dunque meno evidenti, ad esempio si può assistere ad un improvviso cambiamento dell’eloquio della persona interessata ( disartria ), il paziente può pronunciare frasi sconnesse o di significato strano. In qualsiasi caso, il paziente va inviato al più presto in ospedale, 118 o meno, non bisognerà mai perdere tempo, c’è ancora da sperare che un giorno vi ringrazierà per la vostra tempestività!

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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