il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

lunedì 23 novembre 2009


La Sicilia - 22.11.2009
Ed. del 22.11.2009 - I Fatti - pag. 10
Antonio Fiasconaro

INFLUENZA A. La situazione nel Paese: ieri altre due vittime
«Anche in Italia mutazioni ma non sono rilevanti»
«Il rischio è il riassortimento con l’aviaria»
PALERMO. È guardia alta nel mondo e anche in Italia dopo l’annuncio da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che mutazioni del virus A/H1N1 dell’influenza A sono state rilevate in tre casi in Norvegia ed in alcuni altri casi sporadici in vari Paesi.
ALTRE DUE VITTIME IN ITALIA. Un uomo di 44 anni, risultato positivo al test dell’influenza, è morto nell’ospedale di Catanzaro, dove era stato ricoverato un mese fa nel reparto di malattie infettive. E all’ospedale San Martino di Genova è deceduto un uomo di 50 anni ricoverato giorni fa per le complicazioni seguite all’affezione influenzale di tipo A.
IN SICILIA. Arriveranno domani all’Istituto Zooprofilattico di Palermo altri 63.200 dosi di cui 30.251 destinate alla Sicilia Occidentale (15.624 Asp 6 Palermo, 5.724 Asp 1 Agrigento, 3.425 Asp 2 Caltanissetta e 5.478 Asp 9 Trapani), altre 32.949 per la Sicilia Orientale destinate all’ospedale Cannizzaro (13.595 Asp 3 Catania, 8.218 Asp 5 Messina, 5.036 Asp 7 Siracusa, 3.918 Asp 8 Ragusa, 2183 Asp 4 Enna). Con la quinta distribuzione sono saliti a 326.746 le dosi finora assegnate dal ministero della Salute alla Sicilia che, com’è noto, riceverà in totale entro la fine di dicembre 701.000 dosi. Così come annunciato dal viceministro della Salute, Ferruccio Fazio a Cefalù, giovedì scorso, quello che preoccupa è la mutazione del virus: «Se dovesse "sposarsi" con l’aviaria o con altri virus particolari che sono diffusi in ambito asiatico – ha detto Fazio – c’è davvero da preoccuparsi e soprattutto per le categorie dei soggetti più giovani. Ecco perché tra una decina di giorni provvederemo a dare il via libera in tutte le stazioni vaccinali del Paese alla vaccinazione di massa per i soggetti di età compresa tra i 6 mesi ed i 27 anni di età che non presentano patologie. Cioè soggetti sani». Intanto, sono migliorate anche se rimane la prognosi riservata le condizioni della mamma di Caltagirone ricoverata all’Ismett e sottoposta ad Ecmo (assistenza di ossigenazione extracorporea). Miglioramenti anche per la giovane donna Trapani e dell’uomo di Modica entrambi in terapia antivirale. Gravi invece, le condizioni dell’altra mamma, quella di Siracusa ancora in Ecmo e di Salvatore Cuzzocrea, medico messinese e figlio di Diego ex rettore della città dello Stretto.
«ANCHE DA NOI MUTAZIONI». Anche in Italia sono state rilevate alcune mutazioni del virus A/H1N1, ma non si tratta di mutazioni «rilevanti» in quanto non inficiano né l’efficacia del vaccino antipandemico disponibile né indicano una acquisita maggiore virulenza del virus. A spiegarlo è la responsabile del Centro nazionale influenza dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e coordinatrice della rete dei laboratori Influnet, Isabella Donatelli. L’andamento del virus H1N1, ha detto, è in ogni caso sotto i riflettori della rete nazionale dei laboratori-sentinella Influnet (23 in tutta Italia), e se altri tipi di mutazioni dovessero verificarsi, sarebbero rilevate dai laboratori entro i tempi tecnici necessari per le analisi, ovvero 2-3 giorni.
SEMPRE VALIDI VACCINO E FARMACI. Si tratta di una mutazione «sporadica e spontanea», ha confermato oggi il direttore generale Prevenzione e sanità del ministero del Welfare, Fabrizio Oleari. «Abbiamo verificato con l’Oms - ha aggiunto - che anche il virus nella forma modificata mantiene sostanzialmente la sua sensibilità ai farmaci antivirali e il vaccino mantiene la sua efficacia».
REBUS AVIARIA. La mutazione del virus «non è necessariamente associata al fatto che il virus possa essere diventato più aggressivo o pericoloso », tant’è che essa è stata osservata sia in casi lievi che gravi. Dunque, per ora non ci sarebbero pericoli, ma la guardia resta «alta», ha confermato anche la virologa Ilaria Capua, dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie di Legnaro (Padova). Il monitoraggio, ha aggiunto, è «fondamentale, perché non si può escludere il verificarsi di nuove mutazioni del virus eventualmente più pericolose». Un altro rischio, ha inoltre sottolineato, è quello di un «riassortimento del virus A/H1N1 con il virus H5N1 dell’influenza aviaria, perché in questo caso si determinerebbe un nuovo virus con ogni probabilità molto aggressivo, data l’alta aggressività di H5N1».

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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