il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

domenica 1 novembre 2009


Da Internet... - 28.10.2009
Da GMOnLine del 27.10.2009
Alessandro Santoro

Infuenza A: in Usa stato d'emergenza, in Italia medici freddi davanti alla vaccinazione
Messe assieme, le due notizie fanno a pugni: mentre negli Stati Uniti il presidente Barack Obama proclama lo stato d’emergenza per l’epidemia da influenza A, in Italia: più della metà dei medici, generalisti compresi, “diserta” la campagna vaccinale lanciata dal Ministero per la profilassi delle categorie a rischio, quelle cioè che per ragioni sociali e professionali non possono correre il rischio di ammalarsi. Una notizia sulla quale la stampa nazionale si è gettata a corpo morto, soprattutto dopo la conferma del viceministro alla Salute, Ferruccio Fazio, secondo il quale non più del 40% dei medici si sarebbe sottoposto a vaccinazione. «Forse» è il commento riportato dalle principali agenzie di stampa «da parte nostra non è stato comunicato con sufficiente chiarezza perché è utile la profilassi».
Morale, dai servizi dei media “laici” (ossia indirizzati al grande pubblico) la classe medica esce maluccio: incosciente o pressapochista se si presta fede al mea culpa di Fazio, addirittura incosciente se si guarda a ciò che sta accadendo negli Usa.
E se la verità fosse un’altra? Se l’assenza di “entusiasmo” per la vaccinazione ministeriale fosse dovuta ad altre considerazioni? Ricordiamo le cifre dell’epidemia, per esempio: secondo il sito del Ministero a oggi risulterebbero nel mondo poco più di 400mila casi confermati (e 5mila decessi), 55mila in Europa (con 174 morti) e tremila in Italia (quattro i decessi). «Premesso che vaccinarsi sarebbe comunque opportuno» è il commento di Saffi Ettore Giustini, responsabile area farmaco della Simg «è probabile che la freddezza di tanti medici nei confronti della profilassi sia legata all’esperienza sul campo: che l’influenza A sia ormai arrivata anche in Italia è un dato di fatto, ma allora perché vaccinarsi ora, quando è troppo tardi? E poi finora il livello di mortalità e morbilità del virus rimane ampiamente al di sotto della soglia di allarme». «Io ho avuto diversi pazienti colpiti dall’influenza A» conferma Giulio Titta, presidente di Fimmg Piemonte «e la maggior parte di loro neanche s’era resa conto, pensava a un’influenza stagionale». «Ad alimentare le perplessità dei medici c’è anche l’incoerenza e l’incompletezza dell’informazione» fa eco Domenico Crisarà, segretario provinciale di Fimmg Padova «come faccio a scegliere o consigliare la vaccinazione ai miei pazienti quando la somministrazione presuppone un’informativa all’interessato lunga 4 pagine? Come posso fare una scelta quando sono vittima di una campagna mediatica emotiva e confusa, che getta sospetti sulle multinazionali del farmaco oppure fa allarmismo inutile, come a proposito della decisione di Obama di proclamare lo stato d'emergenza, una misura preventiva che i nostri giornali hanno presentato come un indizio dell'imminente catastrofe?». Di qui la scelta di molti medici veneti di assumere una posizione neutrale rispetto alla profilassi: «troppe ombre» conclude Crisarà «mancano gli elementi per una posizione consapevole».

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Newsletter Speciale di ven 29 mag 2009

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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