il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

sabato 17 ottobre 2009


Il portale informativo della Medicina del Territorio
Assistenza Primaria, SUES 118, Guardia Medic








La Repubblica - 17.10.2009
Ed. del 17.10.2009 - pag. 23
Pietro del Re

Montagnier e la nuova influenza. "Un ciclone, non si sa dove colpirà"
«No, l'allarme scatenato dall'H1N1 non è affatto eccessivo». Nel momento in cui l'intero pianeta corre ai ripari contro la nuova influenza, questo è il parere di uno che di microscopiche minacce se ne intende: il biologo francese Luc Montagnier, 77 anni, insignito nel 2008 del Nobel perla Medicina per aver isolato il virus responsabile dell'Aids, aprendo così la strada al suo trattamento anti-retrovirale. «Basta pensare alla Spagnola, che nel 1918 cominciò in modo blando per poi mietere un gran numero di vittime. Potremmo anche usare la metafora del ciclone: anche se non sappiamo con precisione dove colpirà, è comunque necessario proteggersi contro sue eventuali devastazioni».
Professore, ma l'H1N1 è davvero così pericoloso?
«No, non è ancora letale come il virus della Spagnola né come quello dell'aviaria. È tuttavia molto contagioso. Di solito provoca influenze benigne, che in alcuni casi diventano gravi, soprattutto in paesi quali gli Stati Uniti, il Canada e la Gran Bretagna».
Perché questa diversità geografica?
«Uno dei motivi potrebbe essere l'inquinamento chimico che affligge quei paesi, o anche la loro alimentazione che è povera in anti-ossidanti».
È vero che lei non si farà vaccinare contro la nuova influenza?
«Non ho motivo di farlo: sono troppo vecchio, quindi non rientro nei gruppi cosiddetti a rischio. E poi gli anziani hanno una sorta di memoria immunitaria con cui difendersi contro questo tipo di virus».
Come proteggersi dall'H1N1?
«Oltre alle ovvie misure d'igiene - lavarsi le mani, portare una mascherina e respirare con il naso - consiglio di assumere stimolanti del sistema immunitario quali, per esempio, l'estratto di papaia fermentata, che impediscono la penetrazione del virus nelle cellule. Per sostenere il sistema immunitario sono di vitale importanza anche i fattori psicologici. Quindi, cerchiamo di abolire lo stress».
Per parlare di un virus che le è più famìliare, l'Hiv, a che punto è la guerra contro l'Aids?
«Direi che è diventata una guerra di posizione o, se preferisce, una guerra fredda. È vero, in Occidente si muore di meno, ma ancora non si guarisce dalla malattia e le terapie sono così pesanti che talvolta possono, loro stesse, accorciare la vita dei pazienti».
Un giovane che viene oggi contagiato in un paese ricco, quante probabilitàha di morire un giorno di Aids?
«Pochissime, a condizione di assumere la triterapia, che rallenterà la replicazione del virus senza però farlo sparire dal suo organismo».
A che punto è la ricerca sul vaccino?
«Non mi pare che stia dando grandi risultati. Io preconizzo piuttosto la ricerca su molecole in grado di eliminare totalmente l'infezione, da una parte stimolando le risposte immunitarie del paziente, dall'altra identificando le forme di virus che resistono alle terapie».
Recentemente c'è chi ha sostenuto che l'umanità del Terzo millennio dovrà combattere contro virus sempre più feroci. Condivide queste fosche previsioni?
«Credo che non ci liberemo mai dai virus, perché l'uomo continua a creare i presupposti perla nascita di nuove epidemie. Guardi che cosa accade nel sud del pianeta, dove la demografia è quasi ovunque fuori controllo e dove sorgono megalopoli con enormi sacche di povertà. Prendiamo l'Africa: come sarà possibile migliorare l'economia globale di quel continente, e quindi la sua sanità, se è vero che entro il 2050 raggiungerà i due miliardi di abitanti? Vede, lo scopo di un virus è quello di moltiplicarsi il più velocemente possibile: finché gli offriamo le condizioni per farlo, lui continuerà ad approfittarne».

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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