il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

domenica 4 ottobre 2009


Giornale di Sicilia - 03.10.2009
Ed. del 03.10.2009 - Caltanissetta - pag. 35
Paolo Bognanni

MAZZARINO. Sgomento e rabbia dopo aver appreso i risultati dell'ispezione disposta dalla Regione al «Sant'Elia»
«Nostro figlio ucciso dalla negligenza». L'urlo di dolore dei genitori di Li Gambi
Gaetana Mangiameli e Giovanni Li Gambi con la foto del figlio morto. «Mi diceva papà non ti preoccupare, dì alla mamma che ce la farò. E invece, a Caltanissetta, Filippo è morto». Appello al presidente Napolitano.
MAZZARINO. «Chiediamo che venga fatta giustizia e che non ci siano più casi di morte come quello di nostro figlio Filippo. Se prima avevamo la sensazione che nostro figlio era stato ammazzato dai medici, ora, dopo quello che hanno detto gli ispettori dell'assessore Russo ne abbiamo la certezza». Parlano Giovanni Li Gambi e Gaetana Mangiameli i genitori del giovane centauro mazzarinese che nella notte fra il 20 e il 21 agosto, dopo un incidente con la sua moto, avvenuto all'interno del centro abitato, veniva trasportato al "Santo Stefano" di Mazzarino prima e al "Sant'Elia" di Caltanissetta dopo, dove attorno alle 2,40, per dissanguamento, se ne constatava la morte.
I genitori di Filippo tanto duramente provati da questa immane tragedia, hanno fatto sentire le loro voci dopo avere appreso la notizia che a causare la morte del loro figlio sarebbe stata "un'inquietante sequenza di condotte professionali valutate come inammissibili, gravemente carenti e inadeguate commesse all'ospedale "Sant'Elia" di Caltanissetta" come ha affermato l'assessore regionale alla sanità Massimo Russo. Lo sfogo di Giovanni e Gaetana Li Gambi è dolore misto a rabbia, tanta rabbia, perché ora loro sanno del risultato relativo alle ispezioni disposte dall'assessore Russo sul "comportamento deontologicamente scorretto ed ai limiti della negligenza" da parte di alcuni medici del "Sant'Elia" di Caltanissetta, considerato che "risulterebbe adeguata sia la sequenza delle azioni adottate dai sanitari del "Santo Stefano" di Mazzarino sia il trasporto all'ospedale di Caltanissetta".
«Filippo, quella notte, nonostante perdeva sangue dalla gamba, al pronto soccorso di Mazzarino, mi ha parlato - aggiunge il padre straziato dal dolore - Mi diceva papà non ti preoccupare, dillo alla mamma che ce la farò. E invece - aggiunge la mamma Gaetana in lacrime - a Caltanissetta mio figlio è morto. Ma che dottori ci sono?». Giovanni Li Gambi conclude con un accorato appello al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: «Signor Presidente ci aiuti a non fare chiudere l'ospedale di Mazzarino, perché mio figlio Filippo, a soli 23 anni, all'ospedale di Caltanissetta ha trovato la morte».

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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