il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

venerdì 30 maggio 2008

"Truffa sugli spot anti-aviaria". Rapporto accusa l'ex assessore

La Repubblica - 29.05.2008
Ed. Palermo (pag. 3)Francesco Viviano

Nel mirino di Digos e Guardia di Finanza i finanziamenti per la campagna pubblicitaria


Indagato Giovanni Pistorio, senatore deli'Mpa
L'allarme aviaria che nel 2006 interessò anche la Sicilia sarebbe servito pure ad alimentare affari attraverso una truffa. E con questa ipotesi di reato il senatore detl'Mpa, Giovanni Pistorio, ex assessore regionale alla sanità è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Palermo.Con lui, nell'inchiesta condotta dal sostitulo procuratore Fabrizio Vanorio e coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Giudici, sono indagati anche alcuni funzionari regionali ed un paio di imprenditori.Secondo l'indagine avviata dalla Guardia di Finanza, nei primi mesi del 2006 l'allora assessore regionale alla sanità avrebbe avviato una campagna di informazione e di pubblicità sull'aviaria elargendo finanziamenti di milioni di euro ad alcune aziende che erano state individuate per diffondere informazioni sull'aviaria in tutto il territorio regionale.Una soltanto avrebbe ricevuto un compenso di un milione e mezzo di euro, un po troppo sostengono gli investigatori per una attività che in reallà sarebbe costata molto di meno.Ed è stato indagando su quest'azienda che la Guardia di Finanza e anche la Digos della questura di Palermo avrebbero rilevato irregolarità nell'elargizione delle somme pubbliche ad aziende ritenute vicine all'ex assessore regionale alla sanità che adesso siede a palazzo Madama tra i parlamentari eletti col partito di Raffaele Lombardo. Gli inquirenti hanno quindi proseguito le indagini acquisendo documentazione negli uffici regionali e in quelli degli imprenditori che avevano ricevuto l'incarico di diffondcre un'informazione rassicurante sull'aviaria che all'inizio del 2006 provocò panico ed allarme in tutta la Sicilia.Dopo avere raccolto tutta una serie di informazioni relative alle presunte irregolarità commesse dal senatore Giovanni Pistorio e da alcuni funzionari regionali, gli inquirenti hanno inviato alla Procura della Repubblica di Palermo un dettagliato rapporto dal quale emergerebbe la truffa di cui è accusato l'ex assessore regionale alla sanità.Nei giorni dell'aviaria in Sicilia, quando furono trovati morti cigni e polli, l'allora assessore alla sanità Pistorio ebbe un gran da fare. Si era di fronte ad una vera e propria emergenza e psicosi che l'assessore tentava di contenere."Non esiste alcuna emergenza sanitaria in materia aviaria in Sicilia, nessun pollo è risultato finora infetto" dichiarò allora Giovanni Pistorio nei suoi frequenti incontri con le associazioni degli allevatori, della Coldiretti e di altre associazioni di categoria. E per gli interventi presi l'assessore Pistorio aveva ringraziato i servizi veterinari e le aziende sanitarie siciliane accusando i media di un "dannoso allarmismo".La Regione Siciliana fronteggiò allora la situazione attraverso finanziamenti diretti alle aziende, polenziato i controlli veterinari sul territorio anche "con una forte azione preventiva". Ed in quest'artività preventiva sarebbe stata commessa la presunta truffa ai danni della Regione Siciliana.

29.05.2008
Francesco Viviano

fonte internet:http://www.medpress.it/rass_stampa/rstampa.php?id=957

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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