il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

venerdì 30 maggio 2008

"Se il medico di base sbaglia, l'Asl deve risarcire"

La Repubblica - 30.05.2008
Ed. Nazionale (pag. 23)Sarah Martinenghi

Sentenza pilota a Torino. Centomila euro a un anziano rimasto danneggiato da un'ischemia


TORINO - «L'Asl è responsabile per l'inefficienza dei propri medici di base», Per la prima volta, infatti, un'azienda sanitaria locale è stata condannata a risarcire un uomo per l'errore commesso da un medico della mutua, che non era intervenuto tempestivamente nel curare il suo paziente. Lo ha stabilito il tribunale civile di Torino, sezione distaccata di Chivasso, con una sentenza pilota che potrebbe aprire la strada a numerose altre analoghe cause. Nel caso specifico l'Asl 7 è stata condannata a rimborsare in solido oltre cento mila euro a un anziano, assistito dagli avvocati torinesi Renato Ambrosia e Marco Bona, rimasto seriamente danneggiato dopo un attacco ischemico non diagnosticato in tempo dal medico di famiglia.Nel 1997 Piero C., pensionato del canavese, si era sentito male dopo una passeggiata. Era tornato a casa, accusando un formicolio, e aveva subito chiamato il proprio medico di base, Luigi L., senza trovarlo. Gli aveva lasciato un messaggio in segreteria, spiegando i sintomi e segnalando l'urgenza del suo caso. Solo in tarda serata il medico lo aveva richiamato per informarsi delle sue condizioni: il pensionato gli aveva a quel punto raccontato di non riuscire nemmeno più a muovere la mano sinistra. Per tutta risposta però il medico lo aveva rassicurato attribuendo il malessere alla stanchezza, impegnandosi a visitarlo solo il mattino seguente. Il giorno dopo il paziente aveva dovuto di nuovo sollecitare l'intervento, non vedendolo comparire. Ma una volta arrivato, e presa la pressione del sangue, il medico non aveva somministrato alcuna terapia, consigliando un Tavor per lo stress, e una visita neurologica all'ospedale di zona ed esami del sangue solamente quando fosse ritornato in forze. Nella notte però il pensionato era caduto improvvisamente a terra: aveva avuto un'ischemia cerebrale, in seguito alla quale non è più riuscito a riprendersi e a essere autosufficiente.Il giudice Cecilia Marino ha stabilito che il danno patito dall'uomo è commisurato all'aggravamento delle sue condizioni, e imputabile alla mancata e tempestiva cura dell'attacco ischemico, per il quale sarebbe bastata un'aspirina. Ma soprattutto ha stabilito la responsabilità dell'Asl che è tenuta a garantire il servizio di medicina generale al cittadino: «L'Asl, al fine di compiere l'attività istituzionale relativa al servizio sanitario di base, si avvale di soggetti terzi» (i medici di base) «di cui l'utenza deve necessariamente fruire, soggetti che vengono considerati facenti parte della complessa organizzazione che caratterizza il suddetto servizio». «Questa sentenza offre una tutela maggiore al cittadino - ha spiegato l'avvocato Marco Bona - anche perché in questo caso il medico si è nel frattempo trasferito in Australia. Sarà bene provvedano ad assicurarsi anche per tali medici».

30.05.2008
Sarah Martinenghi

FONTE:http://www.medpress.it/rass_stampa/rstampa.php?id=962

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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