il 118 in sicilia

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In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

martedì 29 aprile 2008

Cgil addio, i pompieri lampedusani al sindacato padano





Aggiornato alle 21:13 Martedì 29 Aprile 2008

Cronaca - Lampedusa e Linosa - 29/04/2008 17:49

Dopo la senatrice padana, a Lampedusa anche i vigili del fuoco stanno optando per un sindacato lumbard. Dalla più grande delle Pelagie parte, infatti, una nuova protesta: stavolta non si parla di caro gasolio o della discontinuità dei collegamenti con la terra ferma, ma il malumore prende l'avvio dall'isola per abbracciare l'intera provincia. A levare il grido d'allarme sono i quei pompieri che non si sentirebbero tutelati nei propri diritti e, in special modo, in ambito sindacale dove non sono riusciti a esprimere una propria preferenza circa il coordinatore provinciale.La richiesta è semplice: indire una assemblea nel corso della quale tutti gli iscritti, democraticamente, possano esprimere la loro preferenza eleggendo il coordinatore provinciale di categoria. A supportare la richiesta di Di Malta, sottoscrivendo il documento con cui si giudica iniquo l'iter, sono anche Margherita Tripodo, Giovanni Loria, Rosa Reale, Giacomo Casano, Francesco Famularo, Giuseppe Palmisano e Luigi Di Caro: così ai 5 delegati lampedusani si aggiungono anche 3 delegati di altrettanti comitati provinciali.La vicenda, salita agli onori delle cronache nazionali, prende le mosse dalla questione legata alle elezioni di un rappresentante per distaccamento della Funzione pubblica Cgil che verrebbe eletto da delegati a loro volta designati non in rapporto agli iscritti che dovrebbero rappresentare. Indipendentemente, quindi, dalle unità lavorative di cui dovrebbero farsi portavoce, i rappresentanti eleggono il responsabile provinciale di categoria: motivo per cui i pompieri lampedusani hanno paventato l'ipotesi di lasciare il sindacato per iscriversi al Sin.Pa della Lega nord, insieme con un'altra trentina di colleghi che operano nelle varie caserme dell'Agrigentino, grazie a un dialogo aperto con la neo senatrice Angela Maraventano, eletta tra le fila del Carroccio.A mettere fuori la vicenda è stato Antonio Di Malta, responsabile di Cgil per i vigili del fuoco isolani. Di Malta sostiene, quindi, che già nel luglio scorso la Funzione pubblica Cgil aveva indetto l'assemblea per l'elezione del segretario provinciale di categoria non "invitando" a partecipare gli iscritti di Lampedusa pur avendo gli stessi diritto al voto. Da qui alla protesta il passo era stato breve: era difatti partita immediatamente una petizione che indusse lo stesso segretario provinciale della Fp-Cgil, Giuseppe Contino a istituire dei comitati dei lavoratori nelle varie caserme, che avevano il compito di raccogliere le preferenze per la designazione di delegati che a loro volta nominassero un rappresentante responsabile. Ma questo, sottolinea Di Malta, avvenne non tenendo conto del numero degli iscritti che si trovano così ad avere un solo responsabile al di la della quantità di lavoratori da rappresentare.L'esempio è proprio quello di Lampedusa che con 50 iscritti gode di 5 delegati e di un solo responsabile: mentre lo stesso avviene a Licata e Canicattì dove alla stessa figura fanno capo solo 3 e 4 iscritti per distaccamento, o a Santa Margherita Belice dove sono appena 2, con un responsabile che si viene così a esprimere un potere di voto ingiustamente equivalente agli altri suoi omologhi. Il sindacalista, insieme con i colleghi, già il 22 aprile, un giorno prima della votazione, quindi, ha affermato la volontà di far valere il voce di tutti gli appartenenti alla organizzazione confederale di settore della provincia agrigentina chiedendo un intervento dei vertici romani e della Commissione di garanzia statutaria."Andiamo verso il sindacato padano perchè ci garantisce quella democrazia che qui ci viene negata. Riteniamo gravissimo e provocatorio il comportamento della Funzione Pubblica Cgil di categoria poiché malgrado abbiamo chiesto con diversi documenti l'elezione attraverso l'assemblea di tutti gli iscritti la stessa si ostina a percorrere una strada che va contro la volontà democratica dei lavoratori. Così facendo non è stata espressa la volontà della maggioranza degli iscritti. È arrivata l'ora che questi accentratori di potere la smettano di usare il sindacato a proprio vantaggio e a discapito dei lavoratori", ha dichiarato Antonio Di Malta che, assieme ai colleghi firmatari dei documenti inviati ai vertici sindacali, sottolinea come l'elezione di Calogero Sanzo risulti ancor più impopolare. "Intanto è avvenuta scegliendo di farlo eleggere solo dai responsabili, 5 in totale su decine di iscritti, con il metodo antidemocratico che rappresenta una negazione del diritto per tutti. Inoltre, riteniamo una imposizione eleggere il signor Sanzo quando è noto come sia stato già sfiduciato dai propri colleghi con documenti sottoscritti da più di 50 soci del sindacato di tutta la provincia che ne chiedevano le dimissioni da rappresentante provinciale di categoria. Riteniamo questa nomina illegittima. Siamo rammaricati e offesi da questi dirigenti che usano il sindacato a proprio piacimento, siamo sconcertati come chi avrebbe il dovere di intervenire e invece assiste impassibile".Naturalmente nei prossimi giorni ci si attende che chi di dovere, sia in ambito provinciale che nazionale, contribuisca far luce su quanto accada fornendo magari una diversa lettura dei fatti, se questa è possibile. ...http://www.agrigentonotizie.it/notizie/leggi/23672/cgil-addio-i-pompieri-lampedusani-al-sindacato-padano.html

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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