il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

martedì 25 marzo 2008

Il flop delle guardie mediche. "Qui anche le garze sono un lusso".


La Repubblica - 25.03.2008
Ed. Palermo (VII)Martha M. Mancini e Sara Scarafia

Camici bianchi costretti a fronteggiare centinaia di emergenze la notte e nei giorni festivi. E per le visite domiciliari meglio rivolgersi al 118.


Nella trincea dell'assistenza manca l'essenziale
Li chiamano "presidi di continuità assistenziale", perché dovrebbero sostituire i medicidi base durante la notte e nei giorni di festa. Di fatto sono strutture che accolgono centinaia di pazienti, ma che poco possono fare per loro. Un esempio? Nelle guardie mediche non c'è una sterilizzatrice e dunque, anche solo per togliere i punti da una ferita, bisogna utilizzare un kit usa e getta. In alcune non ci sono nemmeno le stampelle per appendere le flebo, mentre gli armadietti della medicine sono quasi sempre semivuoti.Dal presidio di via Massimo D'Azeglio, nel cuore della zona residenziale della città, a quello di piazzetta Aragonesi, a metà strada tra il mercato del Capo e il Teatro Massimo, i problemi sono sempre gli stessi: medici rassegnati a scontrarsi con un'atavica carenza di mezzi.Un fine settimana in una guardia medica è un continuo squillare di telefoni, con la gente che si accalca davanti ai cancelli per una visita, o, molto più spesso, per una ricetta. Poi c'è chi chiama e chiede una visita domiciliare: ma se il medico non ha una macchina, aspettare l'autista che arrivi dall'autoparco può significare fare attendere il paziente anche due ore. Tant'è che in molti, dopo aver telefonato per chiedere una visita, richiamano per rinunciare.In piazzetta Aragonesi l'attività dei medici, due per ogni turno che si dividono le zone di competenza (Tribunali-Castellamare e Politeama-Monte di Pietà), se ne stanno in una stanzetta dalle pareti bianche. Oltre alle due scrivanie, c'è un armadietto a vetri per le medicine, mezzo vuoto, e due lettini. In uno si stendono i pazienti per le visite, in un altro dormono a turno i medici che lavorano dalle 20 alle 8 durante i giorni feriali e 24 ore su 24 durante il fine settimana. Poi, nient'altro.Né una gruccia per le flebo, né una sterilizzatrice. Ferri? Nemmeno l'ombra. Il bagno è all'aria aperta e per raggiungerlo bisogna uscire dalla stanza e attraversare una sorta di balcone. Tra i pazienti ci sono tanti anziani, ma soprattutto immigrati che lavorano la notte nei locali del centro storico.«Vengono spesso con il colpo della strega per aver sollevato pesi troppo grandi o con le artriti provocate dal continuo lavare piatti e bicchieri - dicono i medici - quasi sempre, visto che pochi hanno un permesso di soggiorno, e che noi possiamo fare molto poco, li indirizziamo al poliambulatorio di Emergency». Moltissimi indigenti, poi, bussano per chiedere medicine. «Ma ne abbiamo così poche che è impossibile poterle regalare». I medici si sentono impotenti. «Con quello che abbiamo a disposizione, non possiamo fare niente», dicono.Nel presidio di via Massinio D'Azeglio, che nei fine settimana brulica di gente perchè serve ben otto quartieri, da via Libertà all'Arenella, lo scenario è lo stesso.La spartana sala d'attesa non consente a tutte le persone di sedersi e aspettare il turno e in molti si accalcano sulla porta. Qui, poco sembra funzionare davvero. L'unico bagno messo a disposizione del personale e del pubblico non ha sapone ed è carente delle più elementari norme igieniche. Nelle porte non ci sono maniglioni antipanico e nella sala delle visite la sterilizzatrice è considerata solo un soprammobile visto che non ha mai funzionato.«Se non fosse per i campioni di garze e disinfettante che sempre più spesso ci vengono offerti dalle case farmaceutiche - dicono i medici - diventerebbe difficile, se non impossibile, anche solo garantire ai pazienti le medicazioni più urgenti».La massiccia mole di lavoro mette spesso a dura prova la calma dei medici: la maggior parte degli utenti non collabora, quasi si accanisce contro il personale di turno se non ottiene la prescrizione dei farmaci. C'è chi, nonostante la legge lo impedisca e il cartello sulla porta lo evidenzi, pretende di ottenere la ricetta medica anche senza esibire il codice fiscale o la tessera sanitaria (in caso di errata trascrizione dei codici, il medico è passibile di una multa fino a 250 euro) o chi presenta una richiesta del pronto soccorsd sprovvista di nominativo del paziente e di timbro leggibile.La gratuità del servizio spinge poi i cittadini a recarsi in via D'Azeglio anche più volte durante la stessa giornata. Del resto, il bilancio delle visite domiciliari è fallimentare come nelle altre guardie mediche. Il centralino dell'autoparco è quasi sempre occupato.Per qualunque emergenza bisogna attendere almeno un'ora prima di poter disporre dell'autista.«Purtroppo abbiamo le mani legate, siamo considerati l'ultima ruota del carro - si sfoga uno dei medici - Non ci resta che consigliare alle persone di chiamare il 118, che dovrebbe arrivare da loro entro 15 minuti dalla telefonata».

25.03.2008
Martha M. Mancini e Sara Scarafia

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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