il 118 in sicilia
lunedì 31 marzo 2008
Guidavano ubriachi, denunciati in cinque
Cade da un lucernario dell'universita' e muore
Sanita': acquistati macchinari per ospedale Ragusa
E Celentano in tv si scaglia contro i medici
MILANO - Succede spesso che ail'«Arena» di Massimo Giletti, all'interno di «Domenica in», si discuta animatamente. Temi leggeri, temi importanti. Ieri si parlava di malasanità. Il dibattito si è acceso quando Silvia Ardemagni - la donna presente in studio, vittima insieme ad altre quattro di stupro sotto anestesia da parte del suo medico - ha espresso la sua disapprovazione nei confronti dei medici. Infatti, l'uomo, nonostante la condanna, è ancora iscritto all'ordine: non è stato radiato. In compenso, giorni fa, l'Ordine dei medici di Napoli ha trovato il tempo per discutere se radiare o meno la dottoressa che al «Grande fratello» si è esibita in performance sessuali con un concorrente della casa Ieri, in studio, il consigliere dell'ordine dei medici di Roma, Donato Antonellis, oltreché elogiare l'operato della categoria, si è «difeso» affermando che non è possibile sospendere l'uomo perché «aspettiamo gli atti definitivi della Cassazio,ne». Giletti è intervenuto duramente: «E una vergogna che l'ordine non senta necessità, in casi clamorosi, di trovare il modo per radiare uno che ha violentato e poi ha patteggiato». A questo punto è arrivata la telefonata indignata di Celentano, che dopo essersi complimentato con il conduttore («Massimo fai bene a insistere su questa vicenda, hai ragione, vai dritto per tua strada»), ha commentato rivolgendosi a Silvia: «Voglio dire che lei ha tutta la mia solidarietà per quello che ha dovuto subire. Rimango disgustato quando un medico anziché prendere una decisione così determinante su un caso di questo genere, continua a giustificare che la sanità va bene. Non è vero. Ci sono posti in cui la sanità va male». Quanto poi alla dottoressa che rischia la radiazione, Celentano ha ironizzato: «Dovrebbe essere espulsa dall'ordine solo per aver partecipato al "Grande Fratello" non per quello che ha fatto nella casa».
31.03.2008
Maria Volpe
Emergenza territoriale e medicina di famiglia
GIARDINI NAXOS. Tra la medicina di famiglia e l'emergenza territoriale. E' il tema del primo meeting nazionale Snami, il sindacato nazionale autonomo dei medici italiani, di continuità assistenziale.L'appuntamento con addetti ai lavori di primissimo piano è per stamani alle 9 al Sant'Alphio Garden hotel di Giardini Naxos.L'incontro, voluto dal responsabile nazionale di settore il dott. Giancarlo La Manna, verterà sulle «nuovi e interessanti proposte di riqualificazione e potenziamento del molo professionale e umano dei medici operanti nel centri di continuità assistenziale», ex guardie mediche, contenute nel progetto che il sindacato Snami sta portando avanti sia nelle trattative regionali che nazionali e che ha già incontrato il parere favorevole del ministero della Sanità e di quanti hanno «compreso l'importanza essenziale di questo settore nell'assistenza sanitaria territoriale».Alle 9 l'inizio dei lavori, presieduti dal dott. Francesco Pecora, vicepresidente Snami nazionale e presidente siciliano. Seguiranno le relazioni sui progetti di continuità assistenziale, assistenza primaria, emergenza territoriale, ruolo della centrale operativa 118 e problematiche mediche nelle isole minori.
31.03.2008
n.d.
Per 1.215 ragazzine messinesi vaccinazione gratis contro l'Hpv
Papilloma virus. Campagna Ausl rivolta alle nate fra il '96 e il '97
Con l'inizio della campagna di vaccinazione contro il Papilloma virus (Hpv) l'Ausl 5 ha organizzato nei locali della Cittadella della Salute all'ex Mandalari, un seminario di approfondimento per chiarire dubbi e domande ricorrenti sul farmaco. Obiettivo dell'incontro, che ha coinvolte tutte le équipe dei consultori familiari della Provincia di Messina, i responsabili del servizio di psicologia e servizi sociali, quello di riuscire a coordinare comportamenti ed informazioni da fornire alle pazienti durante l'attività di consultorio. Presenti all'incontro il direttore del dipartimento prevenzione dell'Azienda Ospedaliera, Giuseppe Puglisi, il responsabile del coordinamento dei consultori, Vincenzo Sanzarello, il dott. Francesco Alati responsabile dei consultori dell'area Tirrenica, la dott. Luisa Barbaro, responsabile di quelli dell'area Metropolitana e ionica ed il dott. Salvatore Paratore, dell'unità Operativadi Screening Ginecologico.
Il vaccino, già disponibile in tutti i nove centri di vaccinazione di Messina e provincia è - come hanno spiegato i medici dell'Ausl 5 - completamente gratuito per le ragazze nate negli anni 1996 e 1997, che nella sola città sono 1215. Per le altre fasce d'età - dai 13 ai 26 anni -invece, il costo è di 124 euro (100 euro per il farmaco, più 9 per le spese e 15 per la prestazione sanitaria). Per questo secondo gruppo di donne sono state privilegiate quelle di 17 e 25 anni che riceveranno una chiamata per sottoporsi alla vaccinazione: le altre faranno il vaccino solo se si presenteranno spontaneamente. Ma il farmaco, come è stato precisato, è presente sul mercato in due diverse confezioni, con un costo di 171,64 euro: viene fornito in farmacia su richiesta e dietro prescrizione del medico curante o del ginecologo.
Per la vaccinazione delle minorenni è sufficiente che le ragazzine, accompagnate da un genitori, si presentino negli orari di apertura muniti di tesserino sanitario, oltre che della scheda riportante le precedenti vaccinazioni. La sommistrazione prevede tre dosi, i richiami sono da effettuare a due e sei mesi dalla prima inoculazione.
Può presentare effetti collaterali, comunque molto lievi, come arrossamenti cutanei o rialzo della temperatura, che scompariranno nell'arco di pochi giorni. Efficace su donne fra i 9 e i 26 anni, e comunque prima dell'inizio dell'attività sessuale, il vaccino agisce contro il 75% dei tipi di virus Hpv che, oltre a causare tutta una serie di malattie ginecologiche, è responsabile del 98% dei carcinomi del collo dell'utero che ogni anno uccidono 1.700 donne in Italia.
Ma il vaccino è preventivo e non terapeutico, quindi, sottolineano i medici, non sostituisce lo screening ed il Pap test a cui ogni donna dai 25 ai 64 anni deve sottoporsi con regolarità e per cui l'azienda sanitaria continua il programma di visite ginecologiche e controlli gratuiti che ha già coinvolto 60.000 pazienti in tutta la provincia.
domenica 30 marzo 2008
Stanotte torna l'ora legale
venerdì 28 marzo 2008
mistero-per-la-morte-di-un-pescivendolo-di-leonforte
Quel ticket è un deterrente
La Sicilia - 28.03.2008
Ed. Palermo (pag. 29)Antonio Fiasconaro
EMERGENZE TERRITORIALI.
Viene soppresso il presidio di Portopalo per mancanza di fondi regionali
Un'estate senza guardia medica
Il sindaco Fernando Cammisuli ha inviato una lettera urgente all'assessorato regionale alla Sanità sottolineando lo stato di forte preoccupazione
PORTOPALO. Un'estate senza il servizio di guardia medica diurna, in un territorio ad alta incidenza di presenza turistiche. Questo il rischio che corre il comune di Portopalo di Capo Passero che nella bella stagione raggiunge le 30-40 mila presenze turistiche. Tutto nasce dalla mancata pubblicazione del decreto regionale di attivazione dei presidi di guardia medica. Il sindaco Fernando Cammisuli ha inviato, mercoledì scorso, una lettera urgente all'Assessorato regionale alla sanità di Palermo, sottolineando lo stato di forte preoccupazione.
La Sicilia - 28.03.2008
Ed. Siracusa (pag. 39)SERGIO TACCONE
visualizza intero documento:http://www.medpress.it/rass_stampa/rstampa.php?id=777
Sanità: a rischio 1500 posti di lavoro
Si schianta a muro e perde la vita
Pensionata dispersa, si cerca in un pozzo
Muore travolto da un'auto in pieno centro
Restituita ai familiari la salma del tunisino morto ieri
Fulminato in serra, morto tunisino
giovedì 27 marzo 2008
Un uomo è morto in circostanze che la Polizia di Stato sta cercando di accertare, vicino ad una serra per l'agricoltura ad Acate. Si tratta probabilmente di un tunisino di circa 50 anni, ancora da identificare, che alcuni connazionali hanno trovato riverso a terra in gravi condizioni ed hanno tentato di soccorrere caricandolo in macchina con l'intento di accompagnarlo in ospedale. L'autovettura si è fermata lungo la statale 115 alcuni chilometri prima per mancanza di carburante ed una pattuglia della forestale di passaggio ha chiamato il 118. L'uomo è giunto all'ospedale"Guzzardi" di Vittoria in ambulanza intorno alle 13.30 ormai privo di vita. Secondo il primario del pronto soccorso, Franco Palumbo, la morte è stata provocata da arresto cardiaco conseguente a scariche elettriche i cui segni sono visibili sulle gambe e sul torace. "Non si tratta di grandi ustioni - ha chiarito il medico - quindi sembrerebbe da escludere l'ipotesi che l'uomo sia stato colpito in pieno da un fulmine". L'ipotesi più probabile è che le scariche elettriche siano da imputare al contatto dell'uomo con un filo, magari nella serra bagnata, o con altra fonte di energia elettrica. La Polizia sta interrogando alcune persone e tentando di rintracciare i soccorritori che dovrebbero essere a conoscenza delle generalità della vittima e che avrebbero già indicato il titolare della serra nella quale il tunisino stava lavorando.
Ancora falsi allarmi per il 118, si cercano i colpevoli
Incidente stradale, muore un 36enne
Siracusa: prevenzione tumori, visite e pap-test gratuiti
giovedì 27 marzo 2008
Lombardia e Sicilia rifiutano le linee guida
La «194» continua a dividere
Salta l'accordo tra Governo e Regioni sull'aborto. Ieri l'intesa in Conferenza unificata sulle linee guida per una migliore applicazione della legge 194 si è scontrato contro l'altolà, ampiamente anticipato, della Lombardia che ha incassato anche la solidarietà dell'ex governatore siciliano, Totò Cuffaro, pronto ad alzare le barricate per impedirne il recepimento in Sicilia.
Conferenza Stato-Regioni. Rinviate le scelte su interruzione di gravidanza, Lea e piano vaccini.
Sanità, decisioni in stand by
Determinanti i dubbi sull'impatto economico delle misure
Il direttore sanitario dell'azienda, Piero Bonomo risponde all'ex sindaco di Modica, Torchi, sui disservizi del 118
Inserita il 26/03/2008 alle ore 16.47.41 Fonte: Redazione
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Arriva la replica all'ex sindaco di Modica, Piero Torchi, che aveva denunciato come, da oltre dieci giorni, le prestazioni del servizio di pronto soccorso del “118” di Modica Sorda non è attivo, puntando il dito, tra l'altro, sul "disinteresse generale dei vertici dell’Ausl 7 di Ragusa, compromettendo i livelli di pronto intervento e di salute pubblica per i cittadini residenti nella zona più popolosa della città, dimezzando, di fatto, la capacità di intervento del servizio di emergenza in città”. Ad intervenire è il direttore sanitario dell'azienda, Piero Bonomo. “Ci dispiace che Torchi – replica Piero Bonomo – dica queste cose. Da ex sindaco sa benissimo che il 118 non dipende da noi ma direttamente dalla centrale operativa di Catania, diretta dal dottor Palazzi. Quando nomina l’Ausl mente anche scientificamente. I sindaci lo sanno tutti come stanno le cose perché non è una disposizione aziendale ma una legge della Regione Siciliana ad istituire il 118”.
118 Tione, bravo Michele
Notizia tratta da: Trentino Libero - 118 Tione, bravo Michele - http://www.trentinolibero.org/
redazione - 27.03.08, 11:03 am
Oggi pomeriggio alle tre l’ultimo saluto a Sergio Rosamilia, il giovane volontario della misericordia che nella notte tra lunedì e martedì è morto schiantandosi in un casolare mentre era alla guida dell’ambulanza.La messa si terrà nella chiesa madre Santa Maria dell’Assunta, nella parte nuova della cittadina di Conza della Campania.Il primo cittadino, Vito Farese, ha proclamato una giornata di lutto cittadino: scuole e negozi resteranno chiusi per dare l’ultimo omaggio a Sergio.Il rito sarà celebrato dal vescovo di Sant’Angelo dei Lombardi, monsignor Francesco Alfano e da don Aurelio.Saranno, inoltre, presenti le massime autorità cittadine e le delegazioni delle misericordie irpine.La confraternita di Sant’Angelo dei Lombardi, per ricordare Sergio, ha fatto affiggere un manifesto. Poche parole che testimoniano quanto di indelebile sia riuscito a fare per il bene degli altri: «Ciao Sergio, ci mancherai».Ed è un continuo via vai di gente davanti casa sua a via Francesco Tedesco. Ci sono amici, parenti, conoscenti, nessuno di loro riesce a farsene una ragione: un ragazzo che è morto per salvare una vita.Le parole tra le lacrime della mamma, Assunta Torsiello: «Perché doveva succedere proprio a te figlio mio? Mi mancherai tantissimo».E il ricordo commosso di Vito Farese, il sindaco, che ha bloccato anche la campagna elettorale a Conza della Campania: «E’ stato un grande esempio. Il suo contributo servirà a dare una profonda lezione alla nostra piccola comunità».Presenti, per tributare cordoglio e comprensione a mamma Assunta, papà Antonio e al fratello Vito, anche i colleghi della misericordia: «Non ti dimenticheremo mai, resterai sempre il nostro angelo».Insomma una comunità sotto chock che ancora non riesce a rendersi conto di quanto sia successo. Da Calitri a Teora, da Sant’Angelo dei Lombardi a Sant’Andrea di Conza, fino a Torella, tutti parteciperanno al funerale.Davanti alla cattedrale campeggia una campana. Per Conza è il simbolo della rinascita. La campana è l’unico oggetto superstite del sisma del 1980: una rinascita che partirà proprio dalle gesta di Sergio. Per non dimenticare.Il piazzale sarà ricoperto di fiori di ogni colore e da tutti i drappi delle varie misericordie. I suoi colleghi, di tutta l’Irpinia, non potranno partecipare in massa. Il loro lavoro non si può fermare nemmeno dinanzi alla morte di un fratello.Intanto per Alfonso Zoppi, il 25enne che era a bordo dell’ambulanza con Sergio, le condizioni stanno migliorando. Ha riportato un forte trauma cranico, la prognosi è di almeno trenta giorni.E il 118 di Avellino tributerà il suo omaggio con un’auto dell’azienda ospedaliera e dieci persone del 118 tra medici e infermieri.
E’ morto per salvare un’altra vita Sergio Rosamilia. Il giovane 23enne di Conza della Campania, ieri aveva il turno di notte. E quella chiamata alle 11,30 di ieri sera, da parte del 118 di Avellino, lo ha fatto scattare come faceva sempre. Doveva raggiungere contrada Sanzano.Si è messo alla guida dell’ambulanza per andare a soccorrere un anziano colto da malore nella sua abitazione. La strada che dalla sede della Misericordia porta a contrada Sanzano, la Statale 91, è un’arteria a scorrimento veloce, e ieri si è aggiunto il cattivo tempo a renderla più pericolosa. A Conza aveva nevicato e le teperature erano scese di molti gradi. Sergio, insieme al suo collega di volontariato, Alfonso Zoppi, di 25 anni, voleva raggiungere il paziente il prima possibile. Si sono messi in strada, quindi, a tutto gas. Ma all’improvviso l’ambulanza sbanda, e dopo aver urtato un muro si è ribaltata. Sergio e Alfonso sono rimasti incastrati nell’abitacolo del mezzo per circa mezz’ora. Sul posto, poco dopo l’incidente, sono arrivati i vigili del fuoco che hanno dovuto lavorare un bel po’ prima di tirare fuori i due giovani. Le condizioni di Sergio sono apparse subito molto gravi. Sul posto, oltre i carabinieri della locale stazione, coadiuvati dalla compagnia di Sant’Angelo dei Lombardi, sono arrivate altre due ambulanze del 118, che hanno trasportato i due giovani verso l’ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi. L’equipe medica si è subito mobilitata. E dopo le prime cure, i medici hanno disposto il tasferimento dei due ragazzi. Alfonso è stato portato al nosocomio di Potenza, mentre, per Sergio non c’è stata possibilità di trasfermento, perch il suo cuore ha smesso di battere verso le quattro del mattino. Ora la salma è ferma nell’obitorio dell’ospedale Criscuoli, in attesa dell’autopsia disposta dal medico legale. Intanto i carabinieri, stanno cercando di ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Tante le ipotesi avanzate. Tra le quali, ci sarebbero le cattive condizioni del tempo. La strada era molto sdrucciolevole a causa dela caduta della neve. Così pure si può immaginare che la causa potrebbe essere la scarsa visibilità. Tra le altre ipotesi, infine, portebbe pur esserci un malore che avrebbe potuto colpire il giovane alla guida del mezzo.Ma queste sono solo ipotesi avanzate dagli inquirenti.Il quadro delle indagini, invece, potrebbe essere più chiaro solo grazie all’esito dell’esame autoptico, che con molta probabilità verrà effettuato nella giornata di oggi.
SANITA'/ ASL3 CATANIA,ENTRO ESTATE NUOVO POLIAMBULATORIO LIBRINO (E NUOVO 118)
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1 giorno fa da APCOM
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Messina, 26 mar. (Apcom) - Entro la fine dell'estate, a Librino, popoloso quartiere di Catania, entrerà in funzione il nuovo poliambulatorio: cinque elevazioni, per 5.500 metri quadrati, che ospiteranno ambulatori, laboratori analisi, centro riabilitazione, palestre, punto accettazione e ticket, centro vaccinazioni, consultorio familiare, guardia medica, postazione 118, depositi, locali tecnologici e parcheggio interno.
La struttura, realizzata a costo zero per l'Azienda Usl3, è stata realizzata grazie ad un finanziamento di oltre dieci milioni coperto per il 95% dal ministero della Salute e per il 5% dalla Regione Sicilia. "Questo poliambulatorio - ha detto il direttore generale dell'Asl3 Antonio Scavone - è una punta di diamante per la sanità territoriale e un segno tangibile della forte volontà di essere presenti anche in zone periferiche, che per troppo tempo sono state trascurate a causa della carenza di locali adeguati e dell'assenza di un piano razionale di organizzazione della rete ambulatoriale".
Il poliambulatorio di Librino è dotato inoltre di un moderno laboratorio di analisi, un punto radiologia completo di mammografia, Moc, ecografia internistica, ecocolordoppler, ecocardiografia, elettromiografia ed elettroencefalografia. Ed è l'unico ambulatorio pubblico in Sicilia dotato di un'apparecchiatura di risonanza magnetica settoriale. "Con l'apertura del poliambulatorio di Librino e il completamento di una nuova struttura in via Cifali, nel quartiere Cibali - ha aggiunto Scavone - arricchiremo l'offerta sanitaria nel centro cittadino".
martedì 25 marzo 2008
A Levanzo il pane arriva con l'elicottero
Per il maltempo da 3 giorni isolati arcipelaghi siciliani
(ANSA) - TRAPANI, 25 MAR - Sono ormai isolati da 3 giorni gli arcipelaghi siciliani,Pelagie,Eolie,Egadi,Pantelleria. A Levanzo il pane e' arrivato con un elicottero. La piu' piccola isola delle Egadi e' infatti sprovvista di un forno, e a chiedere l'intervento della Protezione civile e' stato il prefetto di Trapani, Stefano Trotta. Numerosi i turisti bloccati nelle isole; a Favignana anche Simona Izzo con il figlio Francesco Venditti e la candidata alla Camera per la Sinistra arcobaleno Vladimir Luxuria.
Pasqua: 32 morti nel fine settimana su strade e autostrade
In calo vittime e incidenti rispetto allo scorso anno
(ANSA) - ROMA, 25 MAR - Sono 32 le vittime dei 28 incidenti stradali mortali che si sono verificati nel ponte pasquale sulle strade e le autostrade italiane. Un numero, secondo i dati di polizia e carabinieri, in calo rispetto alla Pasqua dello scorso anno quando morirono 44 persone in 37 scontri mortali. Complessivamente, tra venerdi' e lunedi' si sono verificati 1.489 incidenti, contro i 1.600 del fine settimana pasquale del 2007 (6-9 aprile). In calo anche il numero dei feriti: 1.169 contro i 1.374 del 2007.
Maltempo: Sicilia, tutti sospesi traghetti per isole minori
Centinaia di turisti bloccati
(ANSA) - PALERMO, 25 MAR - Il maltempo che imperversa sulla Sicilia continua a impedire i collegamenti con le isole minori. L'arcipelago delle Eolie rimane isolato e fino a domani sera non e' previsto l'arrivo di traghetti da Milazzo (Me), con centinaia di turisti che rimangono bloccati. Sospesi anche i traghetti da Palermo per le Eolie: Pantelleria e Lampedusa sono isolate da due giorni. Stessa situazione per le isole Egadi: annullate tutte le partenze da Trapani.
Mafia: estorsioni e droga, CC arrestano 15 del clan Mazzei
Agrigento 25/03/08
92100 Agrigento
Via Imera, 236
Tel 0922/401338
Fax 0922/24196
All’ Amm. Delegato al Personale SISE SPA Messina
Massimo Balsamo
E .p.c. A tutti gli Autisti Soccorritori 118
Dipendenti SISE Spa
LORO SEDI
Oggetto: Comunicazione
In merito al comunicato del 18/03 c.a., inserito sul nostro sito aziendale, si voleva chiarire che la
scrivente O.S. ritiene e sostiene ancora una volta con forza, che quanto accaduto nei mesi di
Gennaio e Febbraio, in merito alle mancanze riscontrate nelle buste paghe dei lavoratori dipendenti,
è alquanto strano e del tutto illegittimo, visto che la stragrande maggioranza dei dipendenti ha
consegnato nel mese di Gennaio il modello apposito per le detrazioni fiscali per lavoro dipendente e
familiari a carico (se spettanti) così come previsto dalla legge finanziaria 2008 nei termini ultimi
fissati da un vostro comunicato emesso il 17/01/08.
Ponendo l’eventualità che non tutto il personale abbia rispettato i termini di consegna propedeutici
all’ ottenimento degli sgravi fiscali, non riusciamo a capire come mai TUTTO il personale operante
nel territorio di Agrigento non abbia ottenuto il riconoscimento delle diritto precedentemente citato,
ma risulta ancor più strano ed illegittimo che la stessa problematica trova vita anche nel mese di
Febbraio nonostante tutto e nonostante il Nostro precedente invito del 03/03/08 a fare chiarezza,
che ha visto una Vostra risposta il 04/03/08 a nostro avviso poco rassicurante per i lavoratori, dove
si attribuiva al dipendente TUTTO, la presunzione di “colpa” per non aver rispettato i termini di
consegna del modulo apposito così come previsto dalla legge finanziaria 2008.
Riteniamo che, i fatti incresciosi accaduti in questi due mesi (Gennaio, Febbraio) debbano trovare
una soluzione prima del conguaglio di fine anno e/o fine rapporto, visto che non è più un problema
riconducibile al dipendente “disattento”, ma attribuibile a cause e/o responsabilità vostre. (SISE
Spa)
Credendo nella buona fede dell’ Amm. Delegato al Personale SISE Spa Massimo Balsamo,
contattato dal sottoscritto firmatario per chiarimenti diretti ed immediati e conoscendo la sua
persona e la sua disponibilità alla risoluzione della problematica, gli si attribuisce il beneficio delle
buona fede e della sua inconsapevolezza su quanto accaduto.
Si invita quindi la S.V. in indirizzo a confermare le nostre attuali convinzioni smentendo le
precedenti, (comunicato del 18/03/08) in merito alla sua totale estraneità ai fatti accorsi,
rafforzandole anche tramite un’autorevole intervento che vada ad aprire un’indagine conoscitiva
interna finalizzata all’accertamento dei fatti e all’individuazione dei responsabili, che in violazione
a quanto disposto dal codice etico - professionale agli artt. 1, 2, 3, 8, 9, dovranno essere sanzionati
secondo le modalità previste dal CCNL e dalle leggi istituzionali.
Si rinnova l’ invitano agli Autisti Soccorritori che leggono per conoscenza, a continuare il loro
ricorso presso gli organi preposti tramite la nostra O.S..
In attesa di favorevole riscontro si invita a voler pubblicare nella bacheca sindacale
del vostro sito e si inviano cordiali saluti.
Il Segretario Aziendale UIL FPL
Calogero Russo http://agrigento118.altervista.org/Comunicazione_250308.pdf
«Usurati» prima in pensione
Sole 24Ore - Sanità - 25.03.2008
Ed. n. 12 del 25-31 marzo 2008 - Lavoro&Professione (pag. 34)C.A. Testuzza
PREVIDENZA/ Primo via libera al Dlgs con l’elenco dei lavori che anticipano il riposo
Gli sconti progressivi cominciano a scattare dopo 64 turni di notte
La riforma previdenziale, varata a fine 2007, aveva indicato la possibilità per chi svolge lavori pesanti o pericolosi e attività notturna, di arrivare tre anni prima al traguardo della pensione d’anzianità. Per quanto riguarda i lavoratori notturni, che in particolare coinvolge il personale sanitario sia medico che infermieristico, la stessa legge aveva previsto un Dlgs entro marzo. E così è avvenuto con l’approvazione lo scorso 19 marzo (ci saranno altri 60 giorni per la decisione definitiva).Originariamente le attività usuranti per lavoro notturno erano ricomprese in quelle definite dal Dlgs 66/2003 che prevedeva di svolgere di notte almeno 80 turni lavorativi che riduceva la platea sanitaria. Il nuovo testo specifica, invece, che il trattamento pensionistico anticipato, fermo restando il requisito dei 35 anni di contribuzione, potrà essere esercitato da coloro che svolgano almeno 6 ore nel periodo notturno e per un numero minimo di giorni lavorativi all’anno non inferiore a 78 per chi matura i requisiti per l’accesso anticipato nel periodo tra il 1° gennaio 2008 e il 30 giugno 2009 e non inferiore a 64 per coloro che maturano i requisiti dal 1° luglio 2009. Inoltre vengono ricompresi nella stessa condizione anche coloro che svolgono la loro attività per almeno 3 ore, da mezzanotte alle cinque del mattino, per periodi di lavoro effettivo di durata pari all’intero anno lavorativo. Tuttavia, in via transitoria per il 2008-2012, il testo del decreto prevede che il diritto sia scaglionato su diverse fasce:per il periodo tra il 1° gennaio 2008 e il 30 giugno 2009 è consentita un’età anagrafica inferiore di un anno (57 anni) rispetto a quella richiesta dalla riforma;per il periodo compreso tra il 1° luglio 2009 e il 31 dicembre 2009 un’età anagrafica inferiore di due anni (57 anni) e una somma di età anagrafica e anzianità contributiva inferiore di due (93) rispetto alla “quota” prevista dalla stessa legge;per l’anno 2010 un’età anagrafica inferiore di due anni (57 anni) e una somma di età anagrafica e contributiva inferiore di uno (94); per gli anni 2011 e 2012 un’età anagrafica inferiore di tre anni (57 anni) e una somma di età anagrafica e contributiva inferiore a due (94) sempre rispetto ai valori indicati dalla legge 247/2007.Dal 2013 la disposizione originaria andrà a regime consentendo il diritto alla pensione con un’età inferiore di tre anni (58 anni) e una somma di età anagrafica e anzianità contributiva inferiore a tre (94) rispetto a quanto indicato dalle tabelle della legge. Ma anche in questo caso è previsto, per chi svolge l’attività notturna per almeno sei ore, che la riduzione del requisito d'età anagrafica non potrà superare i 12 mesi se l'attività lavorativa notturna è limitata fra 64 e 71 turni e di ventiquattro mesi se svolta per un numero di notti da 72 a 77.Tutte queste disposizioni si riferiscono ai dipendenti che entro il 2017 abbiano svolto per almeno sette anni negli ultimi dieci di lavoro l'attività notturna prevista e dal 2018 per metà della vita lavorativa. Ricordiamo, infine, che tutta questa intricata materia soggiacerà a una clausola di salvaguardia di carattere economico: il numero delle domande non potrà determinare scostamenti rispetto alle risorse prestabilite dallo stesso Dlgs che non sono abbondanti.
25.03.2008
C.A. Testuzza
Il flop delle guardie mediche. "Qui anche le garze sono un lusso".
La Repubblica - 25.03.2008
Ed. Palermo (VII)Martha M. Mancini e Sara Scarafia
Camici bianchi costretti a fronteggiare centinaia di emergenze la notte e nei giorni festivi. E per le visite domiciliari meglio rivolgersi al 118.
Nella trincea dell'assistenza manca l'essenziale
Li chiamano "presidi di continuità assistenziale", perché dovrebbero sostituire i medicidi base durante la notte e nei giorni di festa. Di fatto sono strutture che accolgono centinaia di pazienti, ma che poco possono fare per loro. Un esempio? Nelle guardie mediche non c'è una sterilizzatrice e dunque, anche solo per togliere i punti da una ferita, bisogna utilizzare un kit usa e getta. In alcune non ci sono nemmeno le stampelle per appendere le flebo, mentre gli armadietti della medicine sono quasi sempre semivuoti.Dal presidio di via Massimo D'Azeglio, nel cuore della zona residenziale della città, a quello di piazzetta Aragonesi, a metà strada tra il mercato del Capo e il Teatro Massimo, i problemi sono sempre gli stessi: medici rassegnati a scontrarsi con un'atavica carenza di mezzi.Un fine settimana in una guardia medica è un continuo squillare di telefoni, con la gente che si accalca davanti ai cancelli per una visita, o, molto più spesso, per una ricetta. Poi c'è chi chiama e chiede una visita domiciliare: ma se il medico non ha una macchina, aspettare l'autista che arrivi dall'autoparco può significare fare attendere il paziente anche due ore. Tant'è che in molti, dopo aver telefonato per chiedere una visita, richiamano per rinunciare.In piazzetta Aragonesi l'attività dei medici, due per ogni turno che si dividono le zone di competenza (Tribunali-Castellamare e Politeama-Monte di Pietà), se ne stanno in una stanzetta dalle pareti bianche. Oltre alle due scrivanie, c'è un armadietto a vetri per le medicine, mezzo vuoto, e due lettini. In uno si stendono i pazienti per le visite, in un altro dormono a turno i medici che lavorano dalle 20 alle 8 durante i giorni feriali e 24 ore su 24 durante il fine settimana. Poi, nient'altro.Né una gruccia per le flebo, né una sterilizzatrice. Ferri? Nemmeno l'ombra. Il bagno è all'aria aperta e per raggiungerlo bisogna uscire dalla stanza e attraversare una sorta di balcone. Tra i pazienti ci sono tanti anziani, ma soprattutto immigrati che lavorano la notte nei locali del centro storico.«Vengono spesso con il colpo della strega per aver sollevato pesi troppo grandi o con le artriti provocate dal continuo lavare piatti e bicchieri - dicono i medici - quasi sempre, visto che pochi hanno un permesso di soggiorno, e che noi possiamo fare molto poco, li indirizziamo al poliambulatorio di Emergency». Moltissimi indigenti, poi, bussano per chiedere medicine. «Ma ne abbiamo così poche che è impossibile poterle regalare». I medici si sentono impotenti. «Con quello che abbiamo a disposizione, non possiamo fare niente», dicono.Nel presidio di via Massinio D'Azeglio, che nei fine settimana brulica di gente perchè serve ben otto quartieri, da via Libertà all'Arenella, lo scenario è lo stesso.La spartana sala d'attesa non consente a tutte le persone di sedersi e aspettare il turno e in molti si accalcano sulla porta. Qui, poco sembra funzionare davvero. L'unico bagno messo a disposizione del personale e del pubblico non ha sapone ed è carente delle più elementari norme igieniche. Nelle porte non ci sono maniglioni antipanico e nella sala delle visite la sterilizzatrice è considerata solo un soprammobile visto che non ha mai funzionato.«Se non fosse per i campioni di garze e disinfettante che sempre più spesso ci vengono offerti dalle case farmaceutiche - dicono i medici - diventerebbe difficile, se non impossibile, anche solo garantire ai pazienti le medicazioni più urgenti».La massiccia mole di lavoro mette spesso a dura prova la calma dei medici: la maggior parte degli utenti non collabora, quasi si accanisce contro il personale di turno se non ottiene la prescrizione dei farmaci. C'è chi, nonostante la legge lo impedisca e il cartello sulla porta lo evidenzi, pretende di ottenere la ricetta medica anche senza esibire il codice fiscale o la tessera sanitaria (in caso di errata trascrizione dei codici, il medico è passibile di una multa fino a 250 euro) o chi presenta una richiesta del pronto soccorsd sprovvista di nominativo del paziente e di timbro leggibile.La gratuità del servizio spinge poi i cittadini a recarsi in via D'Azeglio anche più volte durante la stessa giornata. Del resto, il bilancio delle visite domiciliari è fallimentare come nelle altre guardie mediche. Il centralino dell'autoparco è quasi sempre occupato.Per qualunque emergenza bisogna attendere almeno un'ora prima di poter disporre dell'autista.«Purtroppo abbiamo le mani legate, siamo considerati l'ultima ruota del carro - si sfoga uno dei medici - Non ci resta che consigliare alle persone di chiamare il 118, che dovrebbe arrivare da loro entro 15 minuti dalla telefonata».
25.03.2008
Martha M. Mancini e Sara Scarafia
Guardie mediche in trincea
Li chiamano presidi di continuità assistenziale perché dovrebbero sostituire i medici di base durante la notte, nei fine settimana e nelle giornate di festa.In realtà sono strutture frequentate da centinaia di pazienti, ma con i mezzi a lumicino per poterli assistere. Dalla guardia medica di piazzetta Aragonesi, tra il mercato del Capo e il Tetro Massimo, a quella centralissima di via Massimo D'Azeglio, i problemi sono sempre gli stessi: medici rassegnati a fare conti con la carenza di mezzi. Poche medicine, niente sterilizzatrice, né stampelle per le flebo. Nei fine settimana i telefoni squillano in continuazione, ma chi chiede la visita domiciliare deve aspettare almeno un'ora.
25.03.2008
Mancini e Scarafia
Oggetto :esito procedimenti legali c/ SI.S.E. SpA promossi da CGIL-UIL-UGL (su sede lavoro)
Con l'ultima Ordinanza sui ricorsi ex art. 28 Statuto dei Lavoratori, appena notificata, si è conclusa la campagna denigratoria ai danni di questa Società sull’annosa questione della identificazione della sede di lavoro.
Si è, comunque, grati alle Sigle Sindacali che hanno avviato i procedimenti in parola in quanto hanno permesso che sul punto si esprimessero ben tre Giudici onde chiarire ciò che la Scrivente ha sempre sostenuto.
Infatti, le sentenze emesse hanno confermato che nessuna violazione delle norme contrattuali è stata perpetrata in quanto il luogo di lavoro si identifica, in riferimento al particolare servizio svolto, con la provincia individuata in contratto: nessun'altra allocazione è prevista e/o riconosciuta.
Tutti i lavoratori sono, quindi, chiamati a svolgere i loro compiti e la loro prestazione lavorativa all'interno della provincia di assegnazione secondo le necessità aziendali.
Per completezza dell’ informazione, si comunica altresì, che il Giudice del Lavoro ha accolto invece il ricorso proposto dalla CGIL nella parte relativa alla omessa informativa preventiva della OO.SS. da parte di SI.S.E. SpA sulle assunzioni avvenute nel 2007.
Messina, 25.03.2008
lunedì 24 marzo 2008
Maltempo: Sicilia, sospesi collegamenti con le isole minori
Isolate Lampedusa e Pantelleria, cosi' come le isole Egadi
(ANSA) - PALERMO, 24 MAR - Il maltempo e il mare agitato stanno causando gravi disagi nei collegamenti tra la Sicilia e le isole minori. Lampedusa e Pantelleria sono isolate, cosi' come le isole Egadi. Sono rimasti fermi nel porto di Palermo, dove soffia un forte vento, i mezzi per Ustica. Solo Lipari al momento e' raggiungibile, mentre sono state sospese le corse per le altre isole, Alicudi, Filicudi, Stromboli, Vulcano e Panarea.
domenica 23 marzo 2008
Terremoti: lieve scossa nel Catanese
(ANSA) - PALERMO, 22 MAR - Lieve scossa di terremoto nella provincia di Catania: l'epicentro e' localizzato tra i comuni di Pedara e Trecastagni. Secondo i rilievi effettuati dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia l'evento sismico e' stato registrato alle ore 14.38 con una magnitudo di 2.2. Non risultano al momento danni a persone o cose.
sabato 22 marzo 2008
Sanità. Intesa della Stato-Regioni per patologie croniche o dimissioni ospedaliere
Ma vanno esibiti documenti che ne attestano il bisogno
ROMA - Basta con la ricerca affannosa del medico nei festivi o magari di notte per farsi prescrivere il medicinale necessario a proseguire la terapia. In situazioni d'emergenza i malati cronici, ma anche chi sta seguendo una terapia antibiotica o chi è appena dimesso da un ricovero, potranno ritirare a proprie spese in farmacia il farmaco indispensabile a proseguire la cura fino al contatto col medico. visualizza intero documento: http://www.medpress.it/rass_stampa/rstampa.php?id=762
La sicurezza sul lavoro impone corsi per medici e collaboratori
Il nuovo decreto punisce duramente chi non redige l’atto di valutazione del rischio
Lo studio del medico di famiglia come un cantiere navale. Anche qui possono presentarsi infortuni specialmente per chi vi lavora, collaboratori in primis. Il nuovo decreto sulla sicurezza nel posto di lavoro – subito in vigore, attuativo della legge 123/2007 – investe una medicina generale che si stava evolvendo rapidamente ma i cui corsi di aggiornamento del personale erano in fase sperimentale. visualizza:http://www.medpress.it/rass_stampa/rstampa.php?id=761
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Newsletter Speciale di ven 29 mag 2009
Il fumo nella storia
Attivo o passivo, il fumo occupa un posto eminente nella storia della medicina. Da dove proviene il vizio del fumo? [...]
Fumo e fumo passivo
Uno studio, pubblicato sulla rivista Neuropsychopharmacology, ha dimostrato che a rimetterci sono sempre i bambini, anche se non sono ancora venuti alla luce. Con il commento del Dott. Paolo Noschese [...]
Il fumo danneggia seriamente la salute e smettere garantisce numerosi benefici
Il fumo fa male alla salute ed e' causa di danni che vanno dal problema estetico al tumore: e' scritto anche su ogni pacchetto di sigarette. Con il commento del Prof. Vincenzo Lazzaro [...]
Stop al fumo
Il nuovo punto di incontro per chi vuole smettere di fumare o per chi ha detto stop al fumo e vuole partecipare con la propria testimonianza. Un sostegno quotidiano alle crisi di astinenza e uno spazio di informazione sui metodi e le tecniche per dire basta al fumo parlando dei danni, dei numeri e delle statistiche del tabagismo. [...]
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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti
Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.