
"Oltre 1.500 posti di lavoro sono a rischio, ma soprattutto è a rischio l'assistenza sanitaria in provincia di Catania". Lo afferma Confsanità-Confcommercio che rivolge un "appello a Lino Lenza nella sua qualità di presidente regionale e alle forze politiche per trovare una soluzione definitiva che metta queste strutture al riparo dal fallimento". "Le oltre 270 strutture sanitarie private accreditate della provincia di Catania - si legge in una nota di Confsanità - speravano di ricevere, così come era stato loro preannunciato, la liquidazione al 60% delle prestazioni sanitarie erogate a favore dei malati di tutta la provincia di Catania nel secondo semestre 2007. E invece nulla! Si sperava di riuscire, quanto meno, a tamponare la difficile situazione debitoria accumulata in oltre 6 mesi di mancati pagamenti da parte della Regione e invece l'Azienda Usl 3 ha fatto pervenire degli 'incomprensibili' cedolini con i quali liquida solo un terzo di quanto preannunciato".
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