il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

mercoledì 30 novembre 2011

BRONTE, RANDAZZO E MANIACE: DA LUNEDI 5 INIZIA LA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Adesso è ufficiale. Da lunedì 5 dicembre inizierà il nuovo servizio di raccolta integrato dei rifiuti a Bronte, Randazzo e Maniace che si uniranno a Maletto che la raccolta differenziata già la svolge da tempo avendo sperimentato il servizio. Gli operatori lunedì mattina passeranno casa per casa per ritirare soltanto rifiuti differenziati. Questo vuol dire che gli utenti potranno buttare i rifiuti nel cassonetto per l'ultima volta sabato 3 dicembre. Da domenica 4, infatti, dovranno cominciare a differenziare i rifiuti per porre la sera davanti l'uscio di casa esclusivamente la tipologia di rifiuto indicato dalla tabella del proprio quartiere, altrimenti l'indomani gli operatori ecologici non lo ritireranno. I Comuni in questi giorni stanno perfezionando le ordinanze che stabiliranno gli orari in cui i contenitori potranno essere messi per strada.
«Sicuramente la rivoluzione più importante da quando si effettua il servizio di raccolta dei rifiuti - afferma il presidente della Joniambiente Francesco Rubbino - perché stravolge le abitudini di tutti gli utenti. Ma era necessario per adeguarci alla normativa, contribuire a salvaguardare l'ambiente e diminuire i depositi nelle costose discariche. Per questo rivolgo un appello a tutti - conclude - affinché si affronti questo cambiamento con spirito collaborativo». 
L.S. Fonte “La Sicilia” del 30-11-2011

Parasanitari via a corsi da 40 milioni

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La Repubblica
Ed. del 30.11.2011 - Palermo - pag. VI
G. Sp.
Articolo letto 21 volte
L'iniziativa

PALERMO – La Regione destina 40 milioni di euro di fondi europei per formare aiuto infermieri per l’assistenza ai pazienti negli ospedali siciliani e “battezza” 52 stage universitari per giovani laureati con una spesa di altri 18 milioni. Il bando per oltre 4.400 operatori socio-sanitari mette la parola fine a una lunga querelle sui diplomi falsi o privi di valore legale rilasciati da enti con sede in Emilia-Romagna, Campania e Toscana, non accreditate né dal ministero né dall’assessorato regionale alla Salute. Titoli pagati oltre duemila euro, che però sono carta straccia e hanno creato un bacino di oltre 4 mila operatori, a fronte dei 2.600 richiesti. Un’infornata di aiuto-infermieri calcolata – spiegano dalla Regione - sulla base del reale fabbisogno degli ospedali.
Non è l’unica novità per l’esercito di giovani disoccupati siciliani. L’assessorato ha messo a disposizione altri 18 milioni 502 mila euro di fondi regionali per dare il via a 52 master di secondo livello destinati a giovani laureati. Uno dei master è destinato a 27 psicologi da impiegare al pronto soccorso dell’ospedale Civico per dare supporto psicologico a pazienti e familiari.

martedì 29 novembre 2011

Seus, un bando da 20 milioni per le nuove ambulanze del 118

Avevano promesso una nuova gara d’appalto a settembre. Alla fine il bando è arrivato, anche se con qualche mese di ritardo. Si tratta della gara ad evidenza pubblica attivata dalla Seus, la società partecipata dalla Regione che gestisce il servizio 118 in Sicilia, per la fornitura in leasing quinquennale di 192 autoambulanze “allestite e dotate di apparecchiature elettromedicali per l’espletamento del servizio di emergenza urgenza per la Regione”. Il maxi appalto, che vale 20 milioni di euro in cinque anni, è stato pubblicato sul sito di Seus e già inviato alla Gazzetta Europea, dove resta in attesa di pubblicazione.
Un bando molto simile era stato pubblicato già prima dell’estate, ma in quell’occasione la gara era andata completamente deserta. Cos’è cambiato, dunque, a distanza di tre mesi e con un bando completamente riscritto?
Rispetto alla precedente gara, intanto, Seus richiede adesso soltanto la fornitura delle 192 ambulanze, mentre il primo appalto comprendeva anche la fornitura di 14 automediche, che adesso la società partecipata ha acquistato per 326 mila euro.
Ma soprattutto, il bando è stato presentato questa volta al netto del servizio di manutenzione delle ambulanze. Un settore, quest’ultimo, estremamente delicato, sul quale le aziende non si sono sentite pronte a rischiare, l’ultima volta. Dunque nella nuova stesura della gara, Seus ha optato per mantenere a un prezzo inferiore (20 milioni al posto dei precedenti 28) soltanto il servizio ambulanze. Una volta appaltata la gara, sarà indetto un altro bando esclusivamente per la manutenzione dei nuovi veicoli del 118.
In un dettagliato disciplinare di gara sono previsti tutti i requisiti dell’appalto, che sarà aggiudicato secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, in base ai parametri della qualità e del prezzo.
Le offerte – inviabili dal momento in cui il bando sarà pubblicato sulla Gazzetta Europea – potranno essere presentate esclusivamente in modalità telematica sul sito e.toscana.it/start entro le 13 del 23 gennaio 2012, mentre saranno aperte pubblicamente il successivo 30 gennaio, a mezzogiorno, nei locali dell’assessorato regionale alla Salute, in piazza Ottavio Ziino a Palermo.

Entro la prossima settimana ambulanze 118 con il medico

ATTUALITÀ
RAGUSA - 28/11/2011
Incontro tra il sindaco, una delegazione di cittadini, Pippo Digiacomo ed il direttore generale Asp


Saranno anche potenziati i servizi di Radiologia e Rianimazione al "Regina Margherita"
Il sindaco Giuseppe Alfano, una delegazione del Comitato Cittadino per la difesa dell´Ospedale Regina Margherita, insieme al deputato regionale Giuseppe Digiacomo, hanno incontrato il direttore generale dell´Asp 7 Ragusa, Ettore Gilotta, per discutere i tempi di attuazione degli impegni presi a Palermo nel corso dell´audizione presso la sesta Commissione all´Ars.

Il direttore generale ha garantito che entro la prossima settimana e con risorse dell´ente di piazza Igea le ambulanze del 118 saranno dotate di medico a bordo. Entro la fine dell´anno inoltre saranno potenziati i servizi di Radiologia e Laboratorio Analisi dell´ospedale comisano, attivi nell’arco delle 12 ore e con reperibilità notturna.

La delegazione comisana ha poiì richiesto l´assegnazione di altri posti letto con l´assegnazione specifica di due posti letto in Urologia e la conferma del reparto di Otorino. Su questi temi, il direttore generale Gilotta ha assunto impegni precisi così come ha garantito che il nosocomio comisano sarà dotato a giorni di appositi strumenti per eseguire la mammografia, un servizio che sarà a disposizione di tutta l´utenza provinciale.

Inoltre sarà bandito l´appalto per la riqualificazione del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell´Ospedale Guzzardi di Vittoria.

Manina amputata a un neonato, conferito l'incarico al perito che deve valutare responsabilità mediche

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La Sicilia
Ed. del 28.11.2011 - Enna - pag. 35
Giu. Mar.
Articolo letto 143 volte

NICOSIA - Conferito l’incarico al perito che deve accertare eventuali responsabilità mediche nelle gravi lesioni riportate da un bimbo appena nato. La perizia è stata disposta nell’ambito dell’incidente probatorio che si svolge dinanzi al Gip del tribunale di Nicosia. Per la vicenda la procura ha iscritto nel registro degli indagati 2 medici e due ostetrici dell’ospedale Basilotta, dove il piccolo è venuto alla luce. Era stato lo stesso procuratore capo Fabio Scavone e chiedere l’espletamento di un incidente probatorio nell’ambito del quale svolgere la perizia. Alla precedente udienza di apertura, la difesa degli indagati, sostenuta dagli avvocati Gianfranco D’Alessandro, Ones Benintende, Maria Gabriella Venuta e Gianluigi Gentile, aveva sollevato una eccezione di incompatibilità di uno dei periti nominato dal Gip.
Lo specialista opera nel reparto dell’ospedale di Catania dove il piccolo venne trasportato in gravi condizioni per una setticemia neonatale e sottoposto all’amputazione di una manina, unico mezzo per salvargli la vita. Per la difesa lo specialista potrebbe avere già discusso del caso con i colleghi del reparto che hanno avuto in cura il neonato. Il Gip accogliendo l’eccezione aveva deciso di nominare un altro perito. L’incarico è stato assegnato al medico legale Fabrizio Vanaria, medico principale della Polizia di Stato. I genitori del bimbo sono rappresentati quali parte lesa dagli avvocati Nino Favazzo, Piergiacomo La Via e Maria La Ganga. L’inchiesta è stata aperta dal procuratore Scavone dopo la denuncia dei genitori del piccolo, nato nel nosocomio cittadino e al quale, per una sepsi, che secondo le ipotesi investigative non venne diagnosticata in tempo, è stata amputata una manina. Il piccolo, primogenito di una coppia di giovani coniugi, era nato dopo un travaglio particolarmente lungo e pochi giorni dopo la nascita aveva cominciato a stare male. I genitori preoccupati lo avrebbero più volte portato in ospedale, dove sarebbero stati rassicurati circa la “normalità” di quella situazione. Le condizioni del piccolo erano però precipitate ed era stata portarlo in un ospedale di Catania, dove era giunto in condizioni critiche.

Mistretta protesta, assalto all'auto blu di Russo

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La Repubblica
Ed. del 29.11.2011 - Palermo - pag. VI
n.d.
Articolo letto 14 volte
La cittadina dei Nebrodi sulle barricate per la chiusura dell'ospedale: la macchina dell'assessore è stata presa a calci e pugni.

MISTRETTA - Calci e pugni contro l’auto blu dell’assessore alla Salute della Regione Sicilia, Massimo Russo, per protestare contro la chiusura dei reparti di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Mistretta, in provincia di Messina. È accaduto ieri intorno alle 14,30 quando Russo dopo aver partecipato a una riunione nella sala consiliare della cittadina dei Nebrodi è uscito dal Municipio, ma è stato accolto dai fischi della folla. Ieri diverse centinala di persone hanno presidiato l’ingresso del palazzo comunale contro il ridimensionamento del “Santissimo Salvatore” prevista dal piano regionale.
Secondo il responsabile dell’organizzazione della pro loco di Mistretta, Gaetano Russo, «I manifestanti seguivano in diretta l’incontro con il sindaco, i deputati regionali e i rappresentanti dell’Azienda sanitaria provinciale attraverso il collegamento ad un altoparlante; a un certo punto non si sentiva nulla e hanno pensato fosse stata interrotta la trasmissione per impedire ai cittadini di ascoltare. Da qui è cresciuta la tensione».
L’assessore alla Salute aveva spiegato: «Non possiamo più parlare di ospedale di Mistretta. Oggi questo lessico non esiste più, parliamo di distretto ospedaliero Patti-Mistretta-Sant’Agata Militello con il modello integrato di funzioni. Nella realizzazione di questi obiettivi ci sono state battute d’arresto», aveva ammesso l’assessore, che si è scusato con il sindaco della cittadina dei Nebrodi. Russo si è poi impegnato a fornire al presidio mistrettese il servizio di ambulanza h24 e garantire i servizi di emergenza urgenza. «Creeremo due aree chirurgiche – aveva aggiunto affinché il paziente possa trovare adeguata assistenza».

Infarto a catena per tre fratelli

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La Repubblica
Ed. del 29.11.2011 - Palermo - pag. VIII
Michela Giuffrida
Articolo letto 26 volte

Catania, due muoiono nel giro di poche ore. L'altro salvato in extremis
CATANIA - Un dolore acuto al petto, la vista che si annebbia,le gambe che non reggono più. È successo a Guido Garofalo, il più piccolo di dieci fratelli, morto d’infarto domenica sull’Etna. Appena qualche minuto dopo, proprio mentre stava soccorrendo il fratello, lo stesso dolore fortissimo ha colpito Alberto, più grande di otto anni, che a sua volta si è accasciato a terra. Anche il suo cuore si è fermato senza più ripartire, nonostante i soccorsi, arrivati con un’ambulanza e poi con l’elicottero del 118 atterrato ai margini della pineta dei Monti Rossi dove i due stavano pranzando all’aperto con amici e parenti. Tragedia nella tragedia, disperazione aggiunta al dolore di una famiglia tanto numerosa, sette sorelle e tre fratelli, quanto unita. Ma l’incredibile è accaduto ancora qualche ora dopo.
Quando, all’ospedale Garibaldi di Catania dove erano stati trasportati i corpi di Guido e Alberto, è arrivato il terzo dei Garofalo, Salvatore, 57 anni. Una volta entrato all’obitorio, di fronte ai fratelli senza vita. Salvatore non ha retto. È svenuto, crollato ai piedi delle bare, mentre fra gli altri familiari è stato il panico.
Immediatamente Salvatore è stato soccorso e trasportato nel reparto di Cardiologia dell’ospedale. Non un semplice malore il suo, ma un’ischemia cardiaca, anticamera. se le cure non fossero state tempestive, di un probabile micidiale infarto. Una vicenda senza precedenti, dicono i medici. Sia quelli che assistono Salvatore Garofalo, come Thekla Maurhoff, dirigente del Garibaldi, che parla di «patologia familiare da studiare con attenzione», sia quelli che ogni giorno studiano casi estremi, come il primario di Cardiologia del Ferrarotto , Corrado Tamburino, che descrive scientificamente l’incredibile “effetto a catena” della vicenda. «È chiaro che è determinante il substrato patologico familiare - dice Tamburino - e che nel secondo caso è facilmente ipotizzabile una sindrome di Tako-Tsubo, che la gente chiama crepacuore, e che si è sovrapposta a una probabile malattia coronarica su base genetica. In questi casi l’aumento dell’adrenalina e della pressione arteriosa fanno emergere una angina pectoris o una sindrome coronarica acuta che solo per fortuna, nel terzo caso, non ha portato alla morte. E una sindrome rara - conclude il primario – che riguarda soprattutto le donne che hanno avuto un lutto in famiglia, ma vedere tre fratelli maschi colpiti nella stessa circostanza non ha precedenti».
Non è ancora stata avvertita della tragedia una delle sorelle Garofalo, cardiopatica, che vive a Roma e che probabilmente non assisterà ai funerali che si terranno nella chiesa del quartiere catanese di Santa Maria Goretti, dove abitavano Guido e Alberto.

Convocazione seduta pubblica fornitura dispositivi di protezione individuale


Convocazione seduta pubblica fornitura dispositivi di protezione individuale

29/11/2011 Spettanze di Fine Rapporto


Si allega il comunicato Saluti

Il Direttore Amministrativo
Dr. Giuseppe Giordano
   ...(leggi tutto)

domenica 27 novembre 2011

PROVINCIA: “TROPPI I CONTRIBUTI PER BRONTE DURANTE LA PRESIDENZA CASTIGLIONE”

Il gruppo consiliare “Comunisti – Idv” ha effettuato una ricerca dettagliata sui contributi erogati dalla provincia di Catania al Comune di Bronte nei primi tre anni dell’amministrazione Castiglione. “Dalle delibere di Giunta e dalle determine di spesa – è scritto nella nota a firma dei consiglieri provinciali Valerio Marletta (Rifondazione comunista – Federazione della sinistra) e Antonio Tomarchio (Comunisti Italiani – Federazione della sinistra), emerge che circa 480mila euro di fondi pubblici sono stati impegnati per sostenere attività legate al “Pistacchio di Bronte”, ad attività sportive e culturali, spettacoli e progetti formativi. Una cifra enorme se confrontata con i contributi erogati ai restanti 57 comuni del territorio della provincia di Catania”. Fra questi, numerosi voci per il pistacchio, “finanziamenti onerosi per l’estate e il natale brontese, concerti, teatro, una partita di calcio da 23mila euro, gli immancabili finanziamenti alle associazioni “culturali” locali e per finire in bellezza 20mila euro per le panche della chiesa di Santa Maria.
Una cittadina di 19.000 abitanti diventa centrale per l’intervento economico della provincia di Catania. Senza voler sminuire la produzione del Pistacchio e la fervida attività socio culturale della ridente cittadina brontese, pensiamo che le ragioni di un così importante intervento economico vadano ricercate negli uffici dell’anagrafe cittadina: Ricordiamo che Bronte ha dato i natali al presidente della Provincia Giuseppe Castiglione, ed è governata dal suocero – sindaco Giuseppe Firrarello”. “La Provincia di Catania è composta da 58 Comuni. Nessuno di questi ha ricevuto contributi economici che si avvicinano minimamente alla cifra impegnata per Bronte. L’amministrazione provinciale – si conclude la nota – dovrebbe garantire equità nel sostegno delle attività produttive del nostro territorio”. Il presidente della Provincia Castiglione ha ritenuto di non replicare alla nota dei consiglieri.
Fonte “La Sicilia” del 26-11-2011  

Ginecologo sospeso dal servizio

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Gazzetta del Sud
Ed. del 27.11.2011 - Messina - pag. 45
Peppe Paino
Articolo letto 17 volte
Era stato assunto per il rilancio del reparto

LIPARI - Fulmine a ciel sereno all’ospedale di Lipari. Sospeso dal servizio il dott. Santi Federico, di Milazzo. Il noto ginecologo, al lavoro da neanche un mese, è stato raggiunto ieri mattina da una disposizione del commissario dell’Asp 5, Francesco Poli. Il provvedimento sarebbe riconducibile, secondo indiscrezioni, alle verifiche dell’azienda sulla documentazione presentata per poter partecipare al concorso. Controlli, in seguito ai quali sarebbe emerso che il medico, di provata esperienza e proprio per questo selezionato per Lipari, non può ricoprire l’incarico.
La notizia ha, comprensibilmente, destato scalpore nell’isola dove, va ricordato, si continua a protestare, in particolare, per il mantenimento del punto nascita di primo livello e per la riconquista del reparto di pediatria.
Il dott. Federico, di recente aveva manifestato tutta la sua disponibilità per poter agevolare le partorienti isolane a far venire alle luce i loro figli a Lipari e per far funzionare ostetricia e ginecologia.
A tal proposito, occorre che il commissario dell’Asp 5 Poli faccia definitivamente chiarezza sulla questione che sta tanto a cuore agli eoliani, anche per stroncare le polemiche accese da chi sostiene che, al di là di dichiarazioni ufficiali, si farebbe di tutto per far partorire le donne isolane nelle strutture della terraferma.

sabato 26 novembre 2011

Diffida S.E.U.S. per pagamento idonea indennità di turno art. 61 comma d. punto 1 CCNL AIOP

venerdì 25 novembre 2011

Clicca qui per visualizzare il comunicato ufficiale

La Fials-Confsal Segreteria Regionale, considerata la nota Prot. n. 196/SR del 17/05/2011 e la nota di sollecito Prot. n. 245/SR del 06/07/2011 per il pagamento delle idonee indennità di turno come in oggetto, rimaste inevase dalla Direzione Aziendale S.E.U.S. alla data odierna, con la presente sta intraprendendo un'azione legale insieme ai propri iscritti che intendono sottoscriverla, nei confronti della Società S.E.U.S. S.C.p.A. e dell'Assessorato alla Salute, per il recupero delle spettanze sopraelencate.

Dunque, si fa presente a tutti gli iscritti a questa Organizzazione Sindacale e a tutti i lavoratori, che è possibile aderire a questa iniziativa, contattando i Dirigenti Sindacali Fials 118 provinciali tramite la pagina “Contatti” del sito www.fials118.it o inviando una e-mail all'indirizzo info@fials118.it.

Linetti, allo studio incentivi per chi segue corsi Ecm

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ADNKronos Salute
Ed. del 24.11.2011
n.d.
Articolo letto 112 volte

Arezzo, 24 nov. (Adnkronos Salute) - Il sistema di Educazione continua in medicina (Ecm) entra nella fase 'calda'. Dopo la sperimentazione e la successiva messa a regime del sistema ora si passa alla parte applicativa. In altre parole sta per scoccare «l'ora dei controlli e del coinvolgimento attivo del partecipante ai corsi di aggiornamento. E' arrivato il momento di conoscere le sue opinioni e le sue aspirazioni, in modo da andargli incontro con un'offerta formativa appropriata. Stiamo anche pensando a un sistema che preveda incentivi per chi segue i corsi».
E' quanto annuncia all'Adnkronos Salute Maria Linetti, segretario della Commissione nazionale per la formazione continua in medicina, a margine di un convegno sulla formazione in e-Health, nell'ambito del VI Forum Risk Management in corso ad Arezzo.
«In questa fase - sottolinea Linetti - credo sia necessario pensare più ad incentivi che diano la possibilità agli operatori di dire: “lo voglio fare”». Per il segretario della Commissione nazionale Ecm, prevedere solo un sistema sanzionatorio per chi non fa aggiornamento non sarebbe sufficiente. «Obbligare non basta, serve un passaggio culturale, che spinga gli operatori a partecipare ai corsi e ad aggiornarsi», conclude.

Il Pronto Soccorso. Stressa medici e infermieri: colpa della burocrazia

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La Repubblica
Ed. del 25.11.2011 - Il Venerdì di Repubblica - pag. 78
Federico Formica
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Quasi uno su quattro soffre di a'ansia, 15 per cento di attacchi di panico. A spaventarli non sono le diagnosi, ma le lamentele dei parenti. E' un problema diffuso non soltanto in ospedale.
Ansia, panico, rabbia e depressione. Non godono di buona salute i medici e gli infermieri italiani che lavorano al pronto soccorso. Secondo un'indagine condotta dall'Emergency Medicine and Care Academy (AcEmc. Il nome è Inglese ma l'accademia è italiana), nei reparti d'emergenza degli ospedali si lavora infatti costantemente in condizioni di stress, non tanto fisico, quanto mentale ed emotivo.
Che il triage non fosse l'ambiente più rilassante del mondo lo si immaginava. Ma le risposte al questionario di AcEmc preoccupano: quasi un medico e un infermiere su quattro soffrono frequentemente di stati d'ansia; il panico colpisce talvolta o di frequente il 15 per cento dei medici e due infermieri su dieci. Il 27 per cento dei medici soffre spesso di stati di rabbia. E ancora: poco meno dell'8 per cento di medici e infermieri usa psicofarmaci per contrastare le conseguenze dello stress.
Ma cosa agita di più il personale di un pronto soccorso? «Non certo l'aspetto clinico, né dover fare diagnosi in tempi rapidi, anzi: quello è visto come un aspetto determinante del proprio lavoro» spiega Ivo Casagranda, presidente dell'accademia e dirigente del dipartimento d'emergenza dell'ospedale di Alessandria. Per medici ed infermieri sono invece incubi l'organizzazione interna e il rapporto con pazienti e parenti.
Cioè sovraffollamento, gestione di posti letto che non bastano mai, proteste e lamentele. Non a caso gli infermieri indicano nel triage, cioè la sede in cui si assegna il codice d'urgenza, l'ambiente più stressante in assoluto.
Ai medici, invece, pesa doversi occupare delle pratiche burocratiche. «Se il medico deve preoccuparsi di gestire anche i posti letto, perde tempo che potrebbe impiegare in visite e diagnosi» continua Casagranda, «e c'è di più: secondo lo standard, tra l'ingresso in pronto soccorso e il ricovero in reparto dovrebbero passare sei ore. In Italia si arriva spesso a 24. Questo genera senso di impotenza e le proteste dei parenti». Se qualcuno si stesse ponendo la classica domanda («chi glielo fa fare?»), la risposta è in un numero: per 1'80-90 per cento di medici e infermieri la passione per il proprio lavoro è il principale fattore di compensazione.

Sanità, ticket da rivedere. Dalle Regioni c'è il via libera

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Giornale di Sicilia
Ed. del 25.11.2011 - pag. 5
n.d.
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Cautela da Russo

ROMA - Il ministro della Salute, Renato Balduzzi ne è convinto: serve rimodulare il sistema dei ticket sanitari, d’intesa con le Regioni «per seguire criteri di maggiore equità e trasparenza con il riconoscimento del reddito familiare e della numerosità dei figli». «È una delle prime questioni del nostro lavoro», ha aggiunto Balduzzi, che ha fatto intendere che della questione si occuperà presto, «dentro al quadro complessivo del Patto per la Salute» che il prossimo anno scade e quindi deve essere rinnovato quanto prima.
L’idea di rivedere i ticket piace alle Regioni, che hanno sempre mal sopportato l’idea di aver dovuto, nel maggio scorso, reintrodurre il balzello e viene accolta con favore anche dai sindacati e dalle forze politiche. «È condivisibile che il ministro della Salute ponga l’attenzione alla rimodulazione dei ticket sanitari ma auspichiamo che possa tenere conto, specie per alcune Regioni, delle esenzioni. cioè che non si gravi sulle casse già esangui delle Regioni », sottolinea invece l’assessore alla Sanità della Regione Siciliana, Massimo Russo.
Per Stefano Cecconi, responsabile Welfare Cgil, il punto d’arrivo, però deve essere l’eliminazione dei ticket. «Se poi per arrivarci in maniera graduale si deve passare per la rimodulazione – dice senza mezzi termini - allora ben venga il confronto, ma per quanto ci riguarda l’obiettivo, alla fine dei conti, può essere uno solo».
Anche la Società italiana di medicina generale, pone la questione dei ticket sanitari, «per le persone a basso reddito il ticket può significare la non accessibilità alle cure», fa notare il presidente Simg, Claudio Cricelli.

giovedì 24 novembre 2011

Maltempo. Russo: potenziati 118 e PTE nelle zone alluvionate

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Da Internet...
Ed. del 24.11.2011
CS - Ufficio Stampa Presidenza Sicilia
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Garantita assistenza 118 nei comuni disastrati
Palermo, 23 nov. (SICILIAE) - L'assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, attraverso l'ufficio di programmazione dell'emergenza dell'assessorato, ha disposto il potenziamento del servizio di ambulanze del 118 nella zona del messinese colpita dall'alluvione.
E' stato anche previsto il potenziamento del PTE (punto territoriale di emergenza), che si trova all'interno del comune di Saponara.
«Sono già state ripristinate le ambulanze del 118 che erano andate in fermo tecnico a causa dell'alluvione. La centrale del 118 di Messina sta garantendo l'assistenza sanitaria e abbiamo comunque allertato uomini e mezzi per fronteggiare eventuali peggioramenti della situazione».
Lo ha detto l' assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, che sta seguendo con attenzione la situazione che si e' venuta a creare in alcuni comuni del messinese colpiti dalle forti piogge di queste ore.

Ambulanze, l'Authority boccia i contratti. Russo: tutto affidato a norma di legge

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Giornale di Sicilia
Ed. del 23.11.2011 - pag. 7
Giacinto Pipitone
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L'ente di vigilanza nazionale: «Illegittimi assunzioni e acquisto dei mezzi, andava fatta una gara»

L'Authority è intervenuta dopo il ricorso di una ditta. L'assessore alla Sanità: non ricorrerò a una gara d'appalto, la delibera dell'ente di vigilanza non è vincolante.
«La Regione ha operato in violazione dei principi generali di libera concorrenza, parità di trattamento e trasparenza»: con questa motivazione l'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici ha ritenuto illegittimo l'affidamento alla Seus del servizio 118. Un appalto da 325 milioni in tre anni che secondo l'Authority andava assegnato con una gara e non «in house» a una società creata appositamente, la Seus. Si apre quindi il caso-ambulanze, perché se da un lato l'assessorato guidato dall’ex pm Massimo Russo ritiene non vincolante la delibera dall'altro l'Authority ha inviato il carteggio alla Procura della Corte dei Conti.
Tutto nasce da un ricorso fatto da una ditta, la Italy Emergenza, contro il Policlinico di Palermo che voleva assegnare il servizio di trasporto disabili proprio alla Seus. Il Tar ha dato ragione in prima battuta all'azienda ricorrente, che però si era rivolta anche all'Authority. Ottenendo una pronunzia molto più ampia di quanto atteso.
Per l'Authority (emanazione del governo nazionale), la Seus non ha i requisiti per l'affidamento in house dei servizi pubblici. E dunque la Regione ha violato le procedure previste dal decreto legislativo 163/2006: serviva una gara e non è stata fatta. Secondo l'Authority «c'è un assenza di previsioni statutarie che possano limitare in modo determinante il grado di indipendenza della società e ad assicurare che le decisioni più importanti siano sottoposte al vaglio preventivo delle amministrazioni aggiudicatrici». In sintesi, l'obiezione riguarda il cosiddetto controllo analogo: prendendo appalti dalla sola Regione o da enti pubblici collegati, la società dovrebbe non avere vocazione commerciale (cioè aprirsi al mercato) ed essere soggetta a un rigoroso controllo pubblico. Lo statuto assicurerebbe invece alla Seus un'autonomia che pregiudica anche l'obiettivo di risparmio della Regione.
Mancando questi presupposti, secondo l'Authority, anche le assunzioni e le acquisizioni delle ambulanze dalla vecchia Sise cadrebbero: le 3.000 assunzioni e i 256 mezzi andavano reclutati tramite concorso e gara d'appalti.
«Le assunzioni e i mezzi acquisiti - scrive l'Authority - sono di molto superiori alle necessità della Seus. A fronte di un fabbisogno dichiarato di 79 mezzi, ce ne sono 256. E ci sono anche 400 unità di personale in esubero. Infine, tanto gli uni quanto le altre non erano idonei all'espletamento dei servizi affidati». L' Authority arriva a questa conclusione ricordando che a fronte di una spesa già prevista di 325 milioni (“non 184, come dichiarato dalla Regione”) l'assessorato ha già aggiunto somme «per assicurare ai mezzi di soccorso apparecchiature radio in relazione a cui non sono specificati costi e procedure. Inoltre sta rimborsando alla Seus oltre 10 milioni per la riqualificazione del personale».
Russo replica difendendo le scelte fatte e anticipando che non ricorrerà a una gara d'appalto ritenendo la delibera dell'Authority non vincolante: «La Regione intende gestire in house il servizio di emergenza-urgenza, e ciò al fine di migliorare la qualità razionalizzando al massimo l'uso delle risorse con conseguenti vantaggi per la collettività e l'erario». Verrà però modificato lo statuto della Seus, per risolvere il problema del controllo analogo. Ma Russo attribuisce all'Authority una lettura politica degli atti: «Appare quantomeno strano che questo problema venga sollevato ora, quando cioè il rapporto viene gestito in modo lineare e trasparente da una società, la Seus, interamente regionale (i soci sono solo la Regione e le 17 Aziende sanitarie) e per di più in virtù di una norma di una legge regionale e sulla base di intese raggiunte con le organizzazioni sindacali. L'Authority non è invece intervenuta prima, quando la precedente gestione era piuttosto problematica e il rapporto in house non intercorreva con un soggetto riferibile alla Regione, bensì tra la Sise e la Croce Rossa alla quale il servizio era stato affidato in convenzione».

MODULISTICA


Allegato A_Modello ex art. 38 Allegato B_offerta economica Dichiarazione inesistenza situazione di controllo

LETTERA DI INVITO


  Lettera di invito a procedura in economia mediante cottimo fiduciario ex art. 125 del D. Lgs. 163/2006 per l’affidamento del servizio di vigilanza armata.

San Leone, la CGIL chiede il ripristino del servizio del 118

Ripristinare con grande celerità il servizio di emergenza-urgenza 118 a San Leone è un diritto irrinunciabile per la popolazione”.
Ad affermarlo è Antonio Cutugno Coordinatore Comparto Sanità FP CGIL.
“Ancora oggi – dice Cutugno – il nostro territorio non gode di una rete sanitaria territoriale capace di dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini, specie quando questi si trovano in situazione di emergenza. La risposta del sistema dell’Emergenza/Urgenza, è idonea ed aderente ai bisogni dei cittadini se il mezzo di soccorso idoneo è presente sul luogo dell’evento, dal momento della ricezione della richiesta di soccorso, entro 8 minuti nell’area urbana ed 20 minuti nell’area extraurbana, garantendo un soccorso qualificato ed attuando un percorso assistenziale protetto fino al ricovero in struttura sanitaria adeguata a risolvere il problema.
Tutto ciò – continua Cutugno – al fine di garantire alla popolazione un intervento di soccorso idoneo che, ha come obiettivo primario ridurre la mortalità e gli esiti invalidanti derivanti da situazioni di emergenza sanitaria .Come Funzione Pubblica CGIL agrigentina, abbiamo chiesto all’Assessore Russo di dare le giuste disposizioni alla centrale operativa 118 ed alla SEUS scpa al fine di ripristinare h 24 il servizio 118″.
http://agrigentoweb.it/san-leone-la-cgil-chiede-il-ripristino-del-servizio-del-118_95155/

martedì 22 novembre 2011

Riscontro nota A.O.Cannizzaro Prot.AOEC-2011-0024434del8/11/11con oggetto:Personale SEUS C/O C.O.118

martedì 22 novembre 2011

Clicca qui per visualizzare il comunicato ufficiale

Con la presente, questa Segreteria Regionale Fials-Confsal, avendo effettuato attenta lettura della nota di cui all'oggetto a firma del Direttore Generale Dr. Francesco Poli, in riscontro alla nota Prot. n. 294/SP del 26/10/2011 del Coordinamento Fials 118 di Catania, intende precisare quanto segue:

  • Il personale S.E.U.S. con la qualifica di Autista/Soccorritore in servizio presso la Centrale Operativa 118 di Catania oltre i compiti assegnati dalla S.E.U.S., di fatto ha sempre svolto anche la funzione di filtro con l'utenza, nell’ambito dello smistamento delle chiamate di soccorso agli operatori di competenza e di comunicazioni radio con le ABZ in servizio.
    Questa Segreteria Regionale Fials-Confsal, ancora una volta non può far altro che constatare negativamente l’applicazione del Piano Industriale Aziendale S.E.U.S. che di fatto non trova pratica attuazione. Infatti, le affermazione del Dr. Poli: "a tal uopo si precisa, inoltre, che non sono mai stati chiariti ruolo, funzioni e mansioni degli Autisti/Soccorritori all'interno delle Centrali Operative...." rilasciate nella nota citata in oggetto, lasciano presupporre una mancanza di interlocuzione tra la S.E.U.S. e l'Azienda Ospedaliera Cannizzaro, che manifestano una evidente disapplicazione del Piano Industriale Aziendale nell’ambito convenzionale.
    Nel merito quindi, la Fials-Confsal Segreteria Regionale, invita la S.E.U.S. a chiarire ai vertici dell'Azienda Ospedaliera Cannizzaro quanto lamentato nella nota in oggetto, in modo tale che il suddetto personale Autista/Soccorritore possa nuovamente prestare la propria attività lavorativa presso la Centrale Operativa 118 di Catania, ben individuando i compiti di competenza.

  •  In riferimento, poi, al documento trasmesso dalla responsabile della Centrale Operativa 118 di Catania in data 18/10/2011 ai Capi equipaggio di tutti i mezzi di soccorso MSA/MSB con oggetto “Controllo e verifica giornaliera attrezzature e farmaci su tutte le ambulanze MSA/MSB”, la Segreteria Regionale Fials-Confsal, ribadisce al Direttore Generale Dr. Poli, che ci legge per conoscenza, che, il Coordinamento Fials 118 di Catania ha giustamente sollevato la questione, sottolineando che sulla base del comunicato Prot. n. 5418/U-Pr/2011 del 20/07/2011 emanato dalla S.E.U.S. a firma del Direttore Generale Dr. Vinciguerra si impone al personale il divieto di segnalazione e/o comunicazione, relativamente ad attrezzature ed al lavoro svolto dagli Autisti/Soccorritori, nel caso di interazione con ALTRI ENTI diversi da S.E.U.S., mentre impone che le segnalazioni devono essere indirizzate solo ed esclusivamente agli organi aziendali (S.E.U.S.) ed in caso di mancato rispetto di queste norme comportamentali, la S.E.U.S. applicherà azioni disciplinari avverso gli Autisti/Soccorritori.
    Inoltre, tenuto conto delle dichiarazioni rilasciate dal Direttore Generale Dr. Poli per alcune denunce da parte di cittadini circa la presunta carenza di funzionalità delle apparecchiature ed attrezzature sanitarie all'interno delle ABZ, la  responsabile della Centrale Operativa 118 di Catania avrebbe l’obbligo di trasmettere la suddetta nota non ai Capi equipaggio di tutti i mezzi di soccorso MSA/MSB, ma bensì direttamente alla Direzione Aziendale S.E.U.S. che ha l'obbligo di effettuare le opportune verifiche e di agire sulla diretta responsabilità di chi ha l’obbligo di vigilanza sulla funzionalità delle apparecchiature ed attrezzature sanitarie all'interno delle ABZ.
    Per quanto sopra esposto, la Fials-Confsal Segreteria Regionale invita codeste Direzioni Aziendali S.E.U.S. e A.O. Cannizzaro a trovare le giuste soluzioni per far si che agli Autisti/Soccorritori S.E.U.S. vengano date le corrette istruzioni circa le segnalazioni in merito al controllo ed alla verifica giornaliera sulle attrezzature di tutte le ambulanze MSA/MSB.

  •  Infine, la Fials-Confsal Segreteria Regionale, invita la Direzione Aziendale S.E.U.S a smentire le accuse lanciate dal Direttore Generale Dr. Poli circa l'utilizzo di mezzi di società private per sopperire ai guasti sulle ABZ della S.E.U.S. che, comprometterebbero l'attività di assistenza, ed invita altresì la S.E.U.S., a difesa e tutela dei propri dipendenti Autisti/Soccorritori e dei propri mezzi di soccorso, a smentire categoricamente le ulteriori accuse mosse dal Direttore Generale Dr. Poli circa gli eventuali ritardi sullo sbarellamento che sarebbero stati causati a causa del rifiuto del personale, mentre nella maggior parte dei casi i ritardi si sono verificati esclusivamente per la mancanza di barelle libere.

La Fials-Confsal in rappresentanza dei Lavoratori non è disponibile ad essere additata quale responsabile di disfunzioni che, pur essendo sovente evidenziate dai cittadini, non possono ricadere al personale Autista/Soccorritore che svolge la propria attività lavorativa con pieno rispetto dell’ammalato e in piena coscienza nell’interesse della S.E.U.S., del SSR e degli utenti tutti.

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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