Giornale di Sicilia
Ed. del 25.11.2011 - pag. 5
n.d.
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Cautela da Russo
ROMA - Il ministro della Salute, Renato Balduzzi ne è convinto: serve rimodulare il sistema dei ticket sanitari, d’intesa con le Regioni «per seguire criteri di maggiore equità e trasparenza con il riconoscimento del reddito familiare e della numerosità dei figli». «È una delle prime questioni del nostro lavoro», ha aggiunto Balduzzi, che ha fatto intendere che della questione si occuperà presto, «dentro al quadro complessivo del Patto per la Salute» che il prossimo anno scade e quindi deve essere rinnovato quanto prima.
L’idea di rivedere i ticket piace alle Regioni, che hanno sempre mal sopportato l’idea di aver dovuto, nel maggio scorso, reintrodurre il balzello e viene accolta con favore anche dai sindacati e dalle forze politiche. «È condivisibile che il ministro della Salute ponga l’attenzione alla rimodulazione dei ticket sanitari ma auspichiamo che possa tenere conto, specie per alcune Regioni, delle esenzioni. cioè che non si gravi sulle casse già esangui delle Regioni », sottolinea invece l’assessore alla Sanità della Regione Siciliana, Massimo Russo.
Per Stefano Cecconi, responsabile Welfare Cgil, il punto d’arrivo, però deve essere l’eliminazione dei ticket. «Se poi per arrivarci in maniera graduale si deve passare per la rimodulazione – dice senza mezzi termini - allora ben venga il confronto, ma per quanto ci riguarda l’obiettivo, alla fine dei conti, può essere uno solo».
Anche la Società italiana di medicina generale, pone la questione dei ticket sanitari, «per le persone a basso reddito il ticket può significare la non accessibilità alle cure», fa notare il presidente Simg, Claudio Cricelli.
L’idea di rivedere i ticket piace alle Regioni, che hanno sempre mal sopportato l’idea di aver dovuto, nel maggio scorso, reintrodurre il balzello e viene accolta con favore anche dai sindacati e dalle forze politiche. «È condivisibile che il ministro della Salute ponga l’attenzione alla rimodulazione dei ticket sanitari ma auspichiamo che possa tenere conto, specie per alcune Regioni, delle esenzioni. cioè che non si gravi sulle casse già esangui delle Regioni », sottolinea invece l’assessore alla Sanità della Regione Siciliana, Massimo Russo.
Per Stefano Cecconi, responsabile Welfare Cgil, il punto d’arrivo, però deve essere l’eliminazione dei ticket. «Se poi per arrivarci in maniera graduale si deve passare per la rimodulazione – dice senza mezzi termini - allora ben venga il confronto, ma per quanto ci riguarda l’obiettivo, alla fine dei conti, può essere uno solo».
Anche la Società italiana di medicina generale, pone la questione dei ticket sanitari, «per le persone a basso reddito il ticket può significare la non accessibilità alle cure», fa notare il presidente Simg, Claudio Cricelli.
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