La Sicilia
Ed. del 28.11.2011 - Enna - pag. 35
Giu. Mar.
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NICOSIA - Conferito l’incarico al perito che deve accertare eventuali responsabilità mediche nelle gravi lesioni riportate da un bimbo appena nato. La perizia è stata disposta nell’ambito dell’incidente probatorio che si svolge dinanzi al Gip del tribunale di Nicosia. Per la vicenda la procura ha iscritto nel registro degli indagati 2 medici e due ostetrici dell’ospedale Basilotta, dove il piccolo è venuto alla luce. Era stato lo stesso procuratore capo Fabio Scavone e chiedere l’espletamento di un incidente probatorio nell’ambito del quale svolgere la perizia. Alla precedente udienza di apertura, la difesa degli indagati, sostenuta dagli avvocati Gianfranco D’Alessandro, Ones Benintende, Maria Gabriella Venuta e Gianluigi Gentile, aveva sollevato una eccezione di incompatibilità di uno dei periti nominato dal Gip.
Lo specialista opera nel reparto dell’ospedale di Catania dove il piccolo venne trasportato in gravi condizioni per una setticemia neonatale e sottoposto all’amputazione di una manina, unico mezzo per salvargli la vita. Per la difesa lo specialista potrebbe avere già discusso del caso con i colleghi del reparto che hanno avuto in cura il neonato. Il Gip accogliendo l’eccezione aveva deciso di nominare un altro perito. L’incarico è stato assegnato al medico legale Fabrizio Vanaria, medico principale della Polizia di Stato. I genitori del bimbo sono rappresentati quali parte lesa dagli avvocati Nino Favazzo, Piergiacomo La Via e Maria La Ganga. L’inchiesta è stata aperta dal procuratore Scavone dopo la denuncia dei genitori del piccolo, nato nel nosocomio cittadino e al quale, per una sepsi, che secondo le ipotesi investigative non venne diagnosticata in tempo, è stata amputata una manina. Il piccolo, primogenito di una coppia di giovani coniugi, era nato dopo un travaglio particolarmente lungo e pochi giorni dopo la nascita aveva cominciato a stare male. I genitori preoccupati lo avrebbero più volte portato in ospedale, dove sarebbero stati rassicurati circa la “normalità” di quella situazione. Le condizioni del piccolo erano però precipitate ed era stata portarlo in un ospedale di Catania, dove era giunto in condizioni critiche.
Lo specialista opera nel reparto dell’ospedale di Catania dove il piccolo venne trasportato in gravi condizioni per una setticemia neonatale e sottoposto all’amputazione di una manina, unico mezzo per salvargli la vita. Per la difesa lo specialista potrebbe avere già discusso del caso con i colleghi del reparto che hanno avuto in cura il neonato. Il Gip accogliendo l’eccezione aveva deciso di nominare un altro perito. L’incarico è stato assegnato al medico legale Fabrizio Vanaria, medico principale della Polizia di Stato. I genitori del bimbo sono rappresentati quali parte lesa dagli avvocati Nino Favazzo, Piergiacomo La Via e Maria La Ganga. L’inchiesta è stata aperta dal procuratore Scavone dopo la denuncia dei genitori del piccolo, nato nel nosocomio cittadino e al quale, per una sepsi, che secondo le ipotesi investigative non venne diagnosticata in tempo, è stata amputata una manina. Il piccolo, primogenito di una coppia di giovani coniugi, era nato dopo un travaglio particolarmente lungo e pochi giorni dopo la nascita aveva cominciato a stare male. I genitori preoccupati lo avrebbero più volte portato in ospedale, dove sarebbero stati rassicurati circa la “normalità” di quella situazione. Le condizioni del piccolo erano però precipitate ed era stata portarlo in un ospedale di Catania, dove era giunto in condizioni critiche.
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