il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

martedì 31 gennaio 2012

"Niente sprechi sulle ambulanze del 118" La Corte dei conti assolve la giunta Cuffaro


La procura contabile aveva contestato un danno erariale di oltre 30 milioni di euro all'allora presidente della Regione, all'assessore alla Sanità Giovanni Pistorio, agli altri componenti del governo regionale e ai deputati della commissione sanità all'Ars

La Sezione Giurisdizionale della Corte dei conti per la Regione Siciliana presieduta da Vincenzo Lo Presti ha dichiarato esenti da responsabilità amministrativa i componenti della giunta regionale e della commissione Sanità dell'Assemblea regionale siciliana che nel 2005 avevano potenziato il servizio di emergenza-urgenza 118.
La Procura contabile aveva contestato un danno erariale di oltre 30 milioni di euro all'allora presidente della Regione, Totò Cuffaro, all'assessore alla Sanità Giovanni Pistorio, agli altri componenti del governo regionale e ai deputati della commissione Sanità dell'Ars.

Nella sentenza, di oltre 180 pagine, le tesi della Procura sono state confutate. I giudici hanno richiamato una nota del giugno 2010 dell'assessorato Sanità in cui si rileva "che il numero complessivo delle ambulanze (256) impiegato nel territorio regionale risulta conforme al fabbisogno standard per ciascun territorio governato dalle centrali operative del 118 che devono rispettare tempi di intervento previsti dalla normativa in vigore (8 minuti in area urbana - 20 minuti in area extraurbana) anche tenuto conto della particolare orografia del territorio regionale". Inoltre, questo numero complessivo di mezzi di soccorso "è previsto nel piano di riordino del sistema di emergenza regionale 118 che è stato validato dal ministero della Salute".

E ancora, nella seduta del 18 marzo 2009 della dodicesima commissione permanente del Senato, dedicata a un'indagine conoscitiva sul trasporto degli infermi e sulle reti di emergenza-urgenza, era emerso "che dal confronto con i mezzi di soccorso complessivi operanti nelle altre regioni di pari densità di popolazione, il rapporto tra abitanti e numero di ambulanze impiegate nel territorio della Regione Siciliana, appare congruo rispetto alla media regionale".

Il deputato di Fli Fabio Granata, all'epoca assessore regionale al Turismo e perciò coinvolto nell'indagine, ha commentato: "Sono stato sempre sereno e fiducioso sull'esito positivo della vicenda, avendo agito la Giunta della quale facevo parte in maniera trasparente e nel solo interesse della salute dei cittadini. L'unico rammarico è che alla dichiarazione di proscioglimento della Corte dei Conti non si sia dato lo stesso risalto che al momento delle indagini della Procura si diede al caso, montandolo, da parte di qualche giornale in maniera scandalistica e scandalosa".
(31 gennaio 2012)

Il piano per Sant’Agata

Pubblicato il 31 - gennaio - 2012

In vista dei festeggiamenti per Sant’Agata il sindaco Raffaele Stancanelli con un proprio provvedimento, ha varato anche quest’anno il piano di intervento operativo per l’assistenza alla popolazione, in occasione della prossima festa di Sant’Agata che, come di consueto, richiamerà un notevole afflusso di devoti catanesi e di turisti. Saranno ben solo 850 i volontari che forniranno assistenza alla popolazione agendo su più turni, assicurando anche un supporto sanitario; 24 saranno gli operatori del servizio di protezione civile, in turni h 24, a cui si aggiunge un coordinamento sanitario operato dal 118 con mezzi e personale medico e infermieristico per un totale di circa mille operatori che cureranno le attività per garantire assistenza di vario genere in tutti i momenti della festa.
Il piano di intervento operativo si avvale dell’ormai consolidata esperienza del sistema di Protezione Civile sviluppato dall’Amministrazione comunale, della Polizia municipale, Servizi Tecnici. Fondamentale è il supporto logistico e sanitario fornito all’intera operazione dal SUES 118, nonché dalle Associazioni di Volontariato facenti parte del Coordinamento Comunale del Volontariato di Protezione Civile e dell’Amt. Una macchina complessa che prefigura la pianificazione operativa di diversi soggetti e un modello di intervento che comprende la strutturazione della sala operativa comunale e anche le procedure del sistema di comando per il controllo delle operazioni e del funzionamento dei presidi attivati con la gestione complessiva dell’intera operazione.
”La festa della Patrona- ha detto Stancanelli- comporta un’organizzazione strutturata in più livelli, intercomunicanti, con una regìa certamente complessa che la macchina comunale ha finora condotto egregiamente con l’ausilio del volontariato e degli operatori sanitari. Anche i concittadini però possono fare la propria parte, assumendo un ruolo essenziale perché tutto si svolga senza sorprese. Occorre, a esempio che i balconi, di cui occorre verificare preventivamente la staticità, non vengano sovraccaricati con troppi ospiti, così come rinnovo l’ invito a usare i mezzi pubblici per gli spostamenti, per evitare inutili ingorghi e criticità. Ringrazio comunque anticipatamente il volontariato di protezione civile per l’impegno e la serietà mostrate anche in altre occasioni, una risorsa per la città di Catania –ha aggiunto inoltre Stancanelli- nostri concittadini che agiscono con spirito di solidarietà nell’interesse esclusivo della buona riuscita di una delle più grandi feste della cristianità che coinvolge complessivamente 7-800 mila persone”. In piazza Spirito Santo, verrà attivato dalla Centrale Operativa SUES 118 Catania, un posto Medico Avanzato (PMA) di 1° livello. Sarà inoltre attivato un “MSA (mezzo di soccorso avanzato) itinerante” a cura del S.U.E.S. 118 che verrà inizialmente posizionato in Piazza Borsellino e, successivamente, si muoverà seguendo il percorso del fercolo. Garantiti, inoltre, punti di prima assistenza sanitaria con auto medica o “mezzi di soccorso avanzato itinerante.
Insieme alle squadre appiedate di volontari, per la gestione logistica e sanitaria, posizionate secondo uno schema consolidato, sarà realizzato un punto informazione, sempre a cura del volontariato, in piazza Stesicoro, ubicato in una roulotte o in una pagoda. Saranno 44 le squadre operative appiedate schierate dalla Cri e dalle Misericordie, ciascuna squadra formata da sei operatori sanitari, una squadra ulteriore sarà riservata alle persone diversamente abili, in collaborazione con l’Associazione “Come Ginestre”; ben 43 sono le ambulanze messe in campo sia dalla Cri che dalle Misericordie, con a bordo tre operatori ciascuna. La direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione, prevede anche l’attivazione del COC (centro operativo comunale) con la costituzione di una sala Operativa comunale e l’attivazione della Sala Radio, con 5 operatori tecnici per turno per curare le comunicazioni con postazioni fisse e mobili dalla mattina del 3 febbraio al rientro in cattedrale, presumibilmente nelle prime ore mattutine del 6 febbraio.

lunedì 30 gennaio 2012

Sindaco incompatibile se è medico del Ssn

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Gazzetta del Sud
Ed. del 30.01.2012 - pag. 12
Stello Zaccaria
Articolo letto 28 volte
Bono chiede lumi a Palermo ma è pronto a dimettersi

Fatta valere una norma recepita dalla Sicilia nell'86
SCIACCA - Il sindaco che svolge un lavoro per conto della Regione, deve scegliere se continuare a fare l’amministratore o il dipendente. Una lettera in tal senso è arrivata dall’assessorato regionale al sindaco di Sciacca Vito Bono, medico generico, da due anni e mezzo alla guida del Comune saccense. Lo
stesso dotto Bono ha illustrato il contenuto della nota ai suo sostenitori politici: l’art. 8 commi 1 e 2 della legge 154/ 81, recepita in Sicilia prescrive che «i dipendenti delle unità sanitarie locali, nonché i professionisti con esse convenzionati, non possono ricoprire la carica di sindaco (o di assessore) del Comune il cui territorio coincide con il territorio dell’unità sanitaria locale dalla quale dipendono, o con la quale sono convenzionati, nonché di sindaco (o di assessore) di Comune con popolazione superiore ai trentamila abitanti che concorre a costituire l’unità sanitaria locale». La
causa d’incompatibilità non ha effetto se, entro dieci giorni dalla data in cui diviene esecutiva la nomina, si chiede di essere collocati in aspettativa. Procedura che Bono non avrebbe rispettato.
Sciacca conta 42 mila abitanti e il sindaco è medico convenzionato con l’Asp di Agrigento. «Di fronte a una scelta - ha detto il sindaco ai suoi alleati nel corso della riunione di ieri pomeriggio - non ho dubbi a dedicarmi esclusivamente alla professione di medico». In ogni caso, Bono invierà un’ulteriore nota all’assessorato agli Enti locali per avere maggiori dettagli.
L’annuncio di Bono di volersi dimettere sconvolge la politica locale. Lui dovrebbe decidere in maniera definitiva entro domani: da due settimane è infatti in aspettativa con la sua professione e lo sarà fino al 31 gennaio. Lui la scelta l’ha già fatta, tornerà a fare il medico di famiglia a tempo pieno, ma la maggioranza che lo sostiene non ci sta, tutti ritengono che ci sono le condizioni giuridiche per opporsi e sospettano che in realtà il loro sindaco eletto nel 2009, abbia deciso di staccare la spina e mettere fine in anticipo ad un’esperienza che lo avrebbe sfiancato. Il sindaco di Sciacca non ha mai nascosto la sua profonda amarezza per attacchi anche sul piano personale e la delusione per critiche pervenute anche dagli stessi alleati. In un momento di profondo malessere nella maggioranza, ecco spuntare il caso della incompatibilità, riferito ad una vecchia norma, quando c’erano i comitati di gestione delle Usl e vi facevano parte gli amministratori comunali. Il sindaco ha fatto sapere di aver chiesto un ultimo chiarimento all’ufficio legislativo della Regione, e di attendere la risposta prima di rassegnare le sue dimissioni.

Gli infermieri: più attenzione a tutte le nostre esigenze

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Giornale di Sicilia
Ed. del 30.01.2012 - Catania - pag. 17
MCIA
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I vertici Cni dall'assessore regionale

CATANIA - Gli infermieri siciliani chiedono che anche a loro, così come già accade ai colleghi di altre Regioni, sia conteggiato come orario di lavoro il tempo impiegalo per vestire e svestire la divisa. Il tema è stato trattato durante un incontro tenutosi sabato pomeriggio tra l’assessore regionale alla Salute, Massimo Russo ed il segretario regionale del Coordinamento Nazionale Infermieri, Calogero Coniglio. «Il tempo impiegato per vestire e svestire la divisa e delle consegne va conteggiato nell’orario di lavoro, dunque retribuito - spiega Coniglio - calcolando un tempo di circa 20 minuti giornalieri, scatterebbe in busta paga un aumento di circa 80 euro mensili. Una sentenza della Corte di Cassazione riconosce i minuti per il cambio divisa aziendale come tempo di lavoro».
«L’Assessore Russo ha prestato molta attenzione ed interesse alla questione - sostiene Coniglio - e ci ha dato un altro appuntamento per discutere della nostra richiesta e soprattutto per trovare le risorse economiche necessarie».
Il segretario del CNI ha posto all’attenzione dell’assessore anche il tema “dell’Infermiere di Famiglia”. «Si tratta - afferma Coniglio - della figura professionale che già in alcune regioni del Nord è stata istituita a supporto dei più anziani e meno autosufficienti».

sabato 28 gennaio 2012

Attivo servizio 118 San Leone, soddisfatta Cgil

Attivo servizio 118 San Leone, soddisfatta Cgil



Comunicato Stampa inviato da Fp Cgil Agrigento 27/01/2012
“La decisione assunta dell’Assessore alla sanità Massimo Russo di  riattivare il servizio del 118 di S. Leone , è una scelta che ripristina gli standard organizzativi di Emergenze-Urgenza”. Ad affermarlo è Antonio Cutugno, coordinatore del Comparto sanità FP CGIL di Agrigento.
“Abbiamo evidenziato in assessorato le criticità della nostra sanità territoriale, quelle criticità, che ancora oggi, stiamo cercando di superare, come ad esempio i Punti di primo Intervento (PPI) o il Presidio Territoriale di Emergenza (PTE) previsti dalla legge di riforma con specifiche linee guida e che ad oggi non ci sono”.
 La postazione di San Leone  contribuirà a offrire al cittadino utente la migliore risposta possibile di soccorso sanitario, è  garantirà  livelli uniformi di assistenza in emergenza-urgenza consentendo quindi, interventi efficaci, congiunti e integrati tra i diversi sistemi provinciali.
"Siamo soddisfatti per il risultato raggiunto - continua Cutugno – consapevoli però, che molto ancora c’è da fare, ma tutto ciò non ci spaventa ma ci stimola ad essere sempre più presenti ed incisivi, affinché, le scelte della politica siano sempre più aderenti al tessuto sociale, e non siano invece solo proclami e conti matematici”.



 

27/01/2012
http://www.agrigentonotizie.it/cronaca/cgil-servizio-118-san-leone-27-gennaio-2012.html


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Ricorso Fials-Confsal contro S.E.U.S. ex. art. 28 legge 300/70 per comportamento antisindacale

sabato 28 gennaio 2012

Clicca qui per visualizzare il ricorso ex art. 28 contro S.E.U.S. Si fa presente a tutti gli iscritti che l'udienza è fissata per il prossimo 8 febbraio 2012.

venerdì 27 gennaio 2012

Bmw si schianta contro automedica 118:

sfiorata la tragedia, medici salvati dall'air-bag/FOTO-VIDEO




Sanremo - Fortunatamente sia il guidatore della berlina tedesca che l'equipaggio di 'Alfa 2' sono usciti completamente illesi dallo schianto. Illesi anche i passanti (salvati dal guard rail) che a quell'ora transitavano numerosi sul marciapiede.
IL FOTOSERVIZIO SUL LUOGO DELL'INCIDENTE
L'automedica Alfa 2 del 118 e' rimasta seriamente danneggiata in un incidente avvenuto, intorno alle 19.30, sull'Aurelia, all'altezza dell'incrocio con via padre Semeria, a Sanremo, dove il mezzo di soccorso che stava procedendo a sirene spiegate in codice rosso, è stato preso in pieno da una Bmw che scendeva da via Padre Semeria, diretta sull'arteria principale. Fortunatamente non si registrano feriti gravi, ma la tragedia e' stata evitata per un soffio.

Secondo le prime ricostruzioni sembra che, una Bmw 'serie 3' blu che proveniva da via P.Semeria, con alla guida Diego Macrì, un 26enne di Sanremo, abbia speronato la Skoda 'Oktavia' familiare del 118, mandandola a sbattere contro le barriere a lato strada. Nell'urto - molto violento - le due auto hanno riportato seri danni alla parte anteriore e al blocco motore, con conseguente perdita di olio e liquido di raffreddamento.

Fortunatamente sia il guidatore della berlina tedesca che l'equipaggio di 'Alfa 2' (infermiera alla guida e medico) sono usciti completamente illesi dallo schianto (soprattutto grazie alla provvidenziale esplosione degli air-bag anteriori). Illesi anche i passanti (salvati dal guard rail) che a quell'ora transitavano numerosi sul marciapiede.

In via precauzionale, comunque, la centrale operativa 118 ha inviato sul posto due ambulanze e due squadre dei Vigili del Fuoco. Sarà ora compito della Polizia Stradale ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente e stabilire il colore dei semafori - al momento dello schianto - posti a regolare l'incrocio. A causa dei soccorsi in atto, inoltre,  si sono formate code in tutti i sensi di marcia e il traffico è stato regolato da una pattuglia della Guardia di Finanza.

Al momento dell'intervento, l'automedica stava viaggiando in "codice rosso", a Ospedaletti, per soccorrere una donna che era molto grave.

Il 118 passa all’Azienda Usl Ferrara

play

Il 118 passa all’Azienda Usl FerraraServizio del 25/01/2012 - Unificare sotto una unica azienda la gestione complessiva del 118 di Ferrara, dalla centrale operativa ai mezzi di soccorso di tutto il territorio provinciale. E’ questa la novità del servizio del 118 che dal 1° gennaio 2012 è passato interamente sotto la gestione dell’azienda Usl di Ferrara. 

Più che un taglio di costi – spiegano al 118 – una sburocratizzazione. Intano in Corso Giovecca, si sta lavorando in vista della futura Città delle Salute. I locali del 118 si sposteranno di qualche metro e dovrebbero trovare spazio nella palazzina che dovrà essere ampliata, a garanzia di una organizzazione più efficiente. Un progetto in questi giorni in fase di studio. 

http://www.telestense.it/news/il-118-passa-allazienda-usl-ferrara.html

giovedì 26 gennaio 2012

Preventivo scritto su richiesta

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Sole 24Ore
Ed. del 25.01.2012 - pag. 12
Laura Cavestri
Articolo letto 40 volte

Il cliente potrà sollecitare il conteggio - Tirocinio anche negli uffici pubblici
MILANO - Contrordine: il preventivo del professionista va messo per iscritto solo se a richiederlo è il cliente stesso. Si attenua la formulazione dell’articolo 9 del Dl liberalizzazioni (atteso per la pubblicazione in «Gazzetta Ufficiale») che individua l’obbligo deontologico di fornire per iscritto la pattuizione del compenso e una previsione di onorario. Il testo conferma il vincolo, tra cliente e professionista, di mettere nero su bianco il compenso per le prestazioni richieste (e i dati della copertura assicurativa) con il conferimento dell’incarico, la misura è «previamente resa nota al cliente anche in forma scritta se da questi (il cliente, ndr) richiesta».
Non è l’unica novità. Accanto al decreto ministeriale che dovrà fornire i parametri che servono al giudice nei casi di contenzioso e di liquidazione delle spese giudiziali, si profila un altro decreto Giustizia-Economia dove sono stabiliti «i parametri per oneri e contribuzioni alla Casse professionali e agli archivi precedentemente basati sulle tariffe». Un riferimento alla Cassa dei notai che basa i versamenti sul valore degli atti iscritti dai professionisti nel repertorio notarile. «Dall’onorario di repertorio - ha spiegato Paolo Pedrazzoli, presidente della Cassa del notariato – dipendeva non solo il calcolo dei contributi, ma anche le spese di funzionamento di Ordini e Consiglio nazionale, oltre che la cosiddetta tassa archivio di cui noi siamo solo esattori, visto che la giriamo allo Stato. Speriamo solo che il decreto con i nuovi parametri arrivi presto, perché la Cassa rischia di non poter avere versamenti per settimane. Se dovesse tardare, dovrò mantenere i vecchi parametri tariffari solo per calcolare gli oneri previdenziali».
Per evitare, però, che questi parametri possano rientrare come tariffe “mascherate” nella determinazione degli onorari, la norma chiarisce che ogni pattuizione di compenso fatta sulla loro base è nulla. Nessuna retromarcia, almeno in questa fase, sull’equo compenso per il praticante, già approvato lo scorso agosto con la legge 148/2011 ma cancellato dal decreto legge.
Infine, il tirocinio si arricchisce di una possibilità in più. Confermata la possibilità – previa convenzione tra Ordini e ministero dell’Istruzione – di svolgere i primi sei mesi di tirocinio (su 18 mesi al massimo) in concomitanza con i corsi universitari, analoghe convenzioni possono essere stipulate tra Consigli nazionali c ministero della Pubblica amministrazione per consentire, a laurea ottenuta, di poter svolgere il tirocinio, in tutto o in parte, presso pubbliche amministrazioni.
Capitolo-reazioni. I commercialisti delle sigle sindacali Sic e Andoc non si scandalizzano tanto per le misure sulle tariffe, quanto piuttosto per «i danni» delle semplificazioni su collegio sindacali e tirocinio. Nel primo caso - spiegano - la riduzione da tre a uno dei “controllori” nelle Srl «non comporterà un risparmio a carico delle piccole imprese destinatarie ma solo maggiori responsabilità a carico dei professionisti incaricati, sempre nominati dalla maggioranza societaria». Nel secondo caso, si profila la «mortificazione» del tirocinio.
Contro il Governo anche i giovani avvocati dell’Aiga, che se la prendono contro l’abolizione ddl’equo compenso da erogare al praticante, introdotto con la manovra d’agosto: «È evidente - sottolinea il presidente di Aiga, Dario Greco - che il Governo è a favore dei giovani soltanto a parole, ma nei fatti è capace di sfornare esclusivamente provvedimenti punitivi».

mercoledì 25 gennaio 2012

seus118:Numeri telefonici provvisori Uffici Messina


Numeri telefonici provvisori Uffici messina
AREA PERSONALE      3371017025
AREA PERSONALE 2   3386025646
AREA LEGALE              3371016963
R.S.P.P.                        3371016964
I.C.T.                            3665796983
AREA SANITARIA          3371016992

domenica 22 gennaio 2012

Ambulanze in difficoltà, carburante fino a oggi

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Giornale di Sicilia
Ed. del 21.01.2012 - Enna - pag. 22
RICA
Articolo letto 43 volte
Se le autobotti passano, distributori aperti in mattinata

ENNA - La situazione si fa pesante. Dopo 5 giorni negli scaffali dei supermercati iniziano a scarseggiare diversi prodotti in particolare quelli freschi, la carne e l’ortofrutta. Ma con la “psicosi” che ha colpito i cittadini che stanno facendo scorte di generi alimentati di qualsiasi tipo come in un periodo di guerra, stanno venendo a mancare anche altri prodotti come pasta, acqua e quant’altro. In parole povere un’altra settimana in questo modo la grande distribuzione organizzata non la potrebbe reggere.
«Serve un immediato sblocco per consentire gli approvvigionamenti - commenta Giovanni Nena, uno dei titolari dell’omonimo gruppo della grande distribuzione - ormai gli scaffali sono quasi tutti svuotati». Lo stesso Arena conferma però che malgrado l’offerta di prodotti ridotti al minimo non c’è nessuna speculazione in alto con aumenti di prezzi ingiustificati. I problemi di mancanza di prodotti si iniziano a sentire anche nei pubblici esercizi.
«Qualcosa ancora arriva – commentava ieri il titolare di un bar in pieno centro del capoluogo – ma ad esempio non sta arrivando il caffè». Nessun problema per il pane come conferma il presidente provinciale dei panificatori di Cna Angelo Tirrito. «Non ci sono grossi problemi di approvvigionamento di farina - conferma – di conseguenza nessun problema per il pane. Semmai potremmo avere problemi noi per la consegna se dovesse continuare a mancare il carburante».
Potrebbero esserci problemi per le ambulanze dell’ospedale Umberto Primo di Enna. Ieri le due ambulanze sono riuscite a rifornirsi di carburante. «Dovremmo riuscire a tamponare oggi e domani (ieri e oggi ndr) conferma il direttore sanitario del presidio Emanuele Cassarà, ma è chiaro che se la situazione dovesse continuare in questo modo potremmo avere problemi».
Anche per i giornali consegne ridotte. In città in questo momento arrivano solo i quotidiani e poche riviste. E a proposito di carburante sino al tarda mattinata di ieri ancora gasolio disponibile al rifornimento di corso Sicilia con lunghe code di auto che cercavano di fare rifornimento. Nel pomeriggio di giovedì scorso, c’è stata una fila costante di non meno 20 autovetture.
Disponibilità di gasolio e benzina nella mattinata di ieri anche all’area di servizio Sacchitello sulla A-19 in direzione Catania. Diversi gestori di pompe di carburante hanno assicurato che se ieri sera il blocco sarebbe terminato, già dalla mattinata odierna sarebbero arrivate le autobotti per i rifornimenti.

venerdì 20 gennaio 2012

Nuove regole per l'esenzione sanitaria in Sicilia

Le News di MEDPress.it... Le News di MEDPress.it

MEDPress.it | Pubblicato il 20.01.2012 | Articolo letto 282 volte      
PALERMO - Ecco le nuove norme in materia di partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie emanate con la direttiva 4113 del 18 gennaio 2012. Queste norme emergono sull'avvenuta approvazione del 21 dicembre 2011 da parte dell'ARS della legge (pubblicata oggi sulla GURS n. 3 S.O. n. 1 come legge n. 6 del 10.01.2012), recante "Norme in materia di partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie". La nuova legge interviene sul costo delle prestazioni sanitarie sia farmaceutiche che specialistiche ambulatoriali per uniformare il sistema regionale siciliano a quello nazionale. L'adeguamento - si legge nella circolare - si è reso necessario per l'impegno assunto dalla Regione Sicilia nel programma operativo 2010-2012 di uniformare il quadro normativo regionale al contesto nazionale.

Ecco dunque i soggetti beneficiari delle nuove esenzioni secondo una nuova codifica:
E01: soggetti di età inferiore a 6 anni o superiore a 65 anni, appartenenti ad un nucleo familiare (nucleo familiare fiscale) con reddito complessivo non superiore a 36.151,98 euro;
E02: disoccupati e loro familiari a carico appartenenti ad un nucleo familiare (nucleo familiare fiscale) con un reddito complessivo inferiore ad 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico (si considerano disoccupati i soggetti regolarmente iscritti negli elenchi dei Centri per l'Impiego e che hanno perso una precedente attività lavorativa alle dipendenze; sono quindi esclusi i soggetti in cerca di prima occupazione);
E03: titolari di assegno (ex pensione) sociale e loro familiari a carico;
E04: titolari di pensione al minimo di età superiore a 60 anni e loro familiari a carico appartenenti ad un nucleo familiare (nucleo familiare fiscale) con reddito complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico.

Per il medico prescrittore vi è l’obbligo, previa verifica sul Sistema Informatico Tessera Sanitaria, ovvero mediante consultazione degli elenchi dei propri assistiti scaricabili dal portale SOGEI, di indicare il codice sulla ricetta.
Tuttavia nella fase transitoria e comunque fino al 30 aprile 2012 i cittadini che ritengono di avere diritto e che ancora non risultano nell’elenco degli assistiti esenti, potranno ricorrere all’autocertificazione apponendo la propria firma nell’apposito spazio presente nella parte anteriore della ricetta. La Regione comunque preannuncia controlli per identificare eventuali abusi o false autocertificazioni.
In un depliant divulgativo preparato dall’assessorato alla salute sono state riassunte le operazioni tecniche che i medici dovranno eseguire (medici di assistenza primaria, continuità assistenziale e pediatri di libera scelta) durante la prescrizione.
Al momento della prescrizione il paziente chiederà al medico l'indicazione sulla ricetta del codice di esenzione per condizione economica (o in alternativa esibisce il relativo documento di esenzione in corso di validità); il medico prescrittore verifica la presenza del nominativo negli elenchi forniti dal sistema Tessera Sanitaria, se esso è presente (o in alternativa se l'assistito ha esibito il documento di esenzione) riporta il codice validato sulla ricetta, mentre in caso contrarlo non indicherà alcun codice di esenzione, barrando la casella N della ricetta. L'assistito che non risulta in elenco ed invece ritiene di essere in possesso dei requisiti previsti per beneficiare del diritto all'esenzione dovrà rivolgersi agli uffici distrettuali del!' ASP di appartenenza (o presso altre strutture convenzionate con l'ASP), munito della propria tessera sanitaria, per rendere un'autocertificazione e ricevere il relativo documento di esenzione.
In calce il testo della circolare e il depliant dell’assessorato.

Ossigeno esaurito in ospedali e cliniche. Forze di polizia scortano i rifornimenti

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Giornale di Sicilia
Ed. del 20.01.2012 - Siracusa - pag. 21
Gaetano Scariolo
Articolo letto 26 volte
I mezzi della «Air Liquide» hanno potuto raggiungere le quaranta strutture sanitarie del territorio grazie a un corridoio di sicurezza

Stessa procedura è stata attuata anche per far passare il carburante che serve agli aerei e alle ambulanze. In gran parte della provincia, molti commercianti hanno abbassato le saracinesche, ma la Confcommercio denuncia episodi di intimidazlone.
PRIOLO - Per non far mancare le scorte di ossigeno agli ospedali e alle cliniche private, le auto delle forze dell’ordine hanno “protetto” i mezzi partiti dallo stabilimento della «Air liquide» di Priolo. Il “corridoio” di sicurezza ha consentito di fare arrivare senza intoppi in 40 strutture sanitarie il prezioso carico trasportato da 14 mezzi. Stesso “trattamento” anche per il carburante che serve agli aerei ed alle ambulanze, ma la carenza di benzina comincia a dare alla testa, come è accaduto ad Augusta dove due giovani, di 20 e 25 anni, sono stati sorpresi a rubare gasolio da un autobus fermo ad una piazzola sulla statale «193». I presidi, oltre ad aumentare in tutta la provincia, si stanno “ingrossando”, ma sono difficili da gestire per le forze dell’ordine perché si sciolgono e se ne formano di nuovi nello spazio di poche ore. A Siracusa, il blocco al mercato ortofrutticolo si è alternato a quello in viale Paolo Orsi, all’ingresso del capoluogo. Restano “tappati” gli svincoli autostradali di Noto, Avola. Lentini e Cassibile e soprattutto la statale «114» in cui batte il cuore del Petrolchimico di Priolo, anche ieri “assediato” dai manifestanti. Tra presidi e carenza di carburante tutti i Comuni sono paralizzati, al punto che pure le catene della grande distribuzione hanno deciso di chiudere per mancanza di clienti e di scorte, che, ormai sono ridotte al lumicino.
In Prefettura, l’unità di crisi coordina il lavoro delle forze dell’ordine, ma c’è timore che la manifestazione si possa arricchire di nuove forze. Per questa mattina è prevista una protesta ad Ortigia, il centro storico di Siracusa, che potrebbe spaccare in due la città. In gran parte della provincia, molti commercianti hanno abbassato le saracinesche, ma la Confcommercio, per bocca del suo presidente provinciale, Sandro Romano, denuncia episodi di intimidazione.
«Sappiamo - dice il presidente provinciale della Confcommercio - che diversi esercenti sono stati costretti a chiudere perché sono stati minacciati. Le forze dell’ordine e l’autorità giudiziaria sono a conoscenze di questi fatti. Condividiamo le motivazioni dei manifestanti, ma in democrazia c’è anche il diritto a non scioperare».

lunedì 16 gennaio 2012

Sicilia: Cga Palermo sospende esecutivita' sentenza servizio emergenza 118


Palermo, 16 gen.- (Adnkronos) - Il Consiglio di giustizia amministrativa di Palermo ha sospeso l'esecutivita' della sentenza con la quale il Tar, il mese scorso, aveva annullato gli atti relativi all'affidamento alla Seus (la societa' consortile pubblica che gestisce il servizio di emergenza urgenza 118) del servizio di trasporto dei pazienti e del trasporto interno del Policlinico di Palermo.
(16 gennaio 2012 ore 13.48)

JONIAMBIENTE: RACCOLTA DIFFERENZIATA, SCATTA LA FASE DUE

La società Ato rifiuti Joniambiente è pronta a completare la rivoluzione del servizio di raccolta dei rifiuti iniziata il 5 dicembre scorso nei Comuni di Bronte, Maniace e Randazzo. Da quella data, infatti, si effettua la raccolta differenziata che in poche settimane è passata da una media del 10% al qualche punto più del 30. Ma affinché il programma venga completato, è necessario eliminare del tutto i cassonetti. Prima di farlo, però, la Joniambiente è intenzionata a realizzare 6 "Isole per il conferimento di emergenza" nei 3 Comuni, con lo scopo di consentire di depositare i rifiuti differenziati 24 ore su 24 a chi non può attendere il ritiro nel giorno stabilito dal calendario. «Pensate a chi deve partire - afferma il presidente della Joniambiente, Francesco Rubbino, che guida un Cda composto anche da Antonelo Caruso e Giuseppe Cardillo - a chi deve liberarsi di un grande quantitativo di rifiuti che non può tenere in casa. Le possibilità sono tante e noi, volendo come sempre realizzare il servizio migliore possibile per l'utenza, abbiamo pensato di istituire questo tipo servizio».
In sintesi, altro non è che un sito posto in periferia dei Comuni dove verranno sistemati dei cassonetti dalle dimensioni molto simili a quelle dei tradizionali cassonetti che fino ad oggi hanno raccolto di tutto, ma che avranno i coperchi di colore diverso, secondo la tipologia di rifiuto destinati a raccogliere. Ve ne saranno due per ogni tipologia. «L'importante è - continua Rubbino - che si depositino esclusivamente rifiuti differenziati. Chi immagina che queste aree possano essere trasformate in discariche sbaglia di grosso. Saranno, infatti, videosorvegliate e chi scarica abusivamente verrà segnalato alle autorità competenti. I rifiuti ingombranti, per esempio, non potranno essere conferiti. Questi rifiuti dovranno essere smaltiti, come sempre, chiamando il nostro numero verde 800911303. I contenitori sono già arrivati - conclude Rubbino - e presto saranno posti nei luoghi stabiliti». Ma vediamo dove la Joniambiente ha pensato di istituire le nuove "aree per il conferimento di emergenza". A Bronte ne sono state previste tre: una all'esterno del Centro comunale di raccolta di contrada Ss Cristo, dove si trova anche la zona artigianale, la seconda presso il campo sportivo San Nicola e la terza in contrada Sciarotta, più o meno nella zona del depuratore. A Randazzo le isole previste sono due, ovvero presso il Ccr di via Caporale Castiglione, dietro la caserma dei carabinieri e l'altra nei pressi del campo di calcio di contrada Crocitta. Una sola isola di emergenza, infine, nella frastagliata Maniace ed esattamente nei pressi dell'area della zona artigianale.
L.S. Fonte “La Sicilia” del 15-01-2012

BIANCAVILLA, AUTO NELLA SCARPATA: FERITE DUE BRONTESI

L’improvvisa perdita di controllo dell’auto, forse per la scarsa aderenza all’asfalto a causa della pioggia. Pochi attimi e il veicolo fa un volo, finendo nella scarpata. Pauroso incidente, nella serata di sabato, sulla strada statale 284 Adrano – Paternò, nelle vicinanze dello svincolo di Biancavilla. Il bilancio è di due ragazze di Bronte ferite, di cui una ricoverata in prognosi riservata. Secondo una prima ricostruzione effettuata dai carabinieri della compagnia di Paternò, l’auto, una Volkswagen Fox, stava percorrendo la Ss 284 in direzione Catania. Probabilmente a causa dell’asfalto viscido la conducente non ha controllato più il veicolo, che si è ribaltato su se stesso, fino a superare il guardrail e a fare un volo verso la scarpata. Solo un caso chela dinamica non abbia coinvolto altri veicoli di passaggio. Sono stati alcuni automobilisti che percorrevano la strada, vista quell’auto finita fuori dalla carreggiata, a scendere nella scarpata, a dare l’allarme con una telefonata al 118 e a tentare di prestare i primi aiuti alle due ragazze.
I soccorritori, una volta arrivati, temevano il peggio. La ragazza alla guida, 25 anni, presentava condizioni ben più gravi dell’amica ed è stata trasportata con un ambulanza all’ospedale “Cannizzaro” di Catania, dove nella notte è stata sottoposta a interventi chirurgico. Adesso si trova ricoverata, con prognosi riservata, in terapia intensiva post-operatoria. La giovane che le stava seduta accanto, una 29enne, ha invece riportato ferite che, al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla, i medici hanno giudicato guaribili in 20 giorni. La statale 284 si conferma, dunque, un’arteria ad alto rischio: il tratto tra Biancavilla e Santa Maria di Licodia è quello in cui si registra il maggior numero di incidenti, spesso mortali. L’iter amministrativo per la messa in sicurezza è avviato, ma i tempi per i primi interventi non sono previsti a breve termini.
Vittorio Fiorenza fonte “La Sicilia” del 16-01-2012

Medici di famiglia, guardie mediche e 118: sciopero di 4 giorni

La Rassegna Stampa di MEDPress.it... La rassegna stampa di MEDPress.it
Giornale di Sicilia
Ed. del 15.01.2012 - pag. 11
n.d.
Articolo letto 158 volte
I sanitari protestano contro la ventilata abolizione dell'ente previdenziale emergenze garantite

La protesta si articolerà in quattro giorni: il 10 e il 13 riguarderà i medici di base, l'11 e il 12 quelle delle ex guardie mediche e del 118. «Non pesiamo sulle casse dell'Erario».
ROMA - Chiusi gli studi dei medici di famiglia per due giorni, il 10 e il 13 febbraio: garantite solo le visite urgenti e per malati gravi. L’11 e il 12 saranno invece i medici dell’ex guardia medica e quelli del 118 a scioperare. La protesta è stata decisa dalla Fimmg contro le norme della Manovra che riguardano le casse previdenziali.
La protesta è stata decisa dal Consiglio nazionale della Fimmg, riunito ieri a Roma, che ha approvato un calendario di scioperi della categoria per difendere l’autonomia dell’Enpam, «messa a rischio dalle misure previste nella manovra del Governo Monti», spiega il sindacato.
Ma il fronte della protesta si potrebbe allargare perché anche il Sumai-Assoprof è pronto a concordare, insieme alla Fimmg e agli altri Sindacati che vorranno aderire, azioni sindacali e scioperi a difesa dell’Enpam. Si partirà quindi con quattro giorni di sciopero, il 10 e il 13 febbraio con lo sciopero dell’assistenza primaria (medici di famiglia) e della medicina dei servizi.
In questi giorni verranno chiusi gli studi medici ed effettuate solo le prestazioni indispensabili, come le visite domiciliari urgenti e quelle programmate a domicilio di pazienti gravi o anziani. I medici di Continuità assistenziale (ex guardia medica) e quelli dell’emergenza territoriale 118 si fermeranno sabato 11 e domenica 12 febbraio, garantendo solo il minimo indispensabile del servizio. «La Fimmg - si legge in una nota del sindacato - con questi primi quattro giorni di sciopero apre una lunga stagione di lotta sindacale, che si protrarrà nei prossimi mesi». «I medici di famiglia.
di fronte alla grave crisi economica, non si sono sottratti alla propria parte di sacrifici, ma non si faranno scippare i propri risparmi», ha spiegato il segretario nazionale della Fimmg, Giacomo Milillo. «Ci sentiamo costretti ad avviare queste azioni di lotta sindacale - ha aggiunto Milillo - in quanto il Governo, in sede di approvazione della manovra, non solo ha detto no alle nostre richieste, ma non ci ha dato nessuna garanzia di ascolto, abbiamo solo chiesto di poter utilizzare i nostri risparmi previdenziali per affrontare eventuali necessità così come il buon padre di famiglia fa con i risparmi che ha messo da parte».
Milillo ricorda che «quando i medici tanti anni fa hanno deciso di accettare la privatizzazione del proprio ente di previdenza. L’Enpam, in cambio della gestione autonoma hanno rinunciato all’ombrello protettivo dello Stato. Il nostro meccanismo previdenziale - conclude Milillo - è virtuoso e non pesa sulla collettività, garantisce inoltre equità e solidarietà ai propri iscritti e alle loro famiglie in caso di bisogno (morte o invalidità) senza gravare in nessun modo sull’Erario».

«Ambulanza presi in giro dalla Regione»

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La Sicilia
Ed. del 15.01.2012 - Agrigento - pag. 29
Chiara Mirotta
Articolo letto 54 volte
San Leone

AGRIGENTO - «Finora abbiamo sperato, ma non ci crediamo più... Ci prendono in giro». Queste le dure parole del promotore del Comitato San Leone, Fabrizio La Gaipa, a due mesi dall’interruzione del servizio notturno del 118. Si era chiesto l’intervento del sindaco Zambuto e dell’assessore alla sanità, Giuseppe Gramaglia : «L’assessore Gramaglia - scrive La Gaipa - dedicandosi a questa importante battaglia, è stato vittima di una presa in giro: dopo aver ricevuto disponibilità, garanzie e promesse ad oggi non si è mosso nulla. La strategia della Regione è quella del ‘rinvio dolce’ che ti lascia la speranza e non risolve mai nulla». Una situazione che sta amareggiando i residenti del lido agrigentino, il Comitato e quanti sono stati privati del servizio notturno del 118, indispensabile in ugual misura sia nel periodo estivo che in quello invernale.
Il servizio, infatti, non copre solo San Leone, ma una vasta area che comprende il Villaggio Peruzzo, Cannatello, Zingarello, Punta Bianca, parte della strada statale 640 e un tratto della S.s 115. Le zone contano circa 25 mila abitanti residenti tutto l’anno. L’importanza del servizio è accresciuta dalla massiccia presenza di giovani che, indipendentemente dalle stagioni, frequenta i locali del lido agrigentino soprattutto nei week-end. Ragazzi che molto spesso si trovano in situazioni di emergenza e che necessitano di assistenza medica.“”

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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