La procura contabile aveva contestato un danno erariale di oltre 30 milioni di euro all'allora presidente della Regione, all'assessore alla Sanità Giovanni Pistorio, agli altri componenti del governo regionale e ai deputati della commissione sanità all'Ars
La Sezione Giurisdizionale della Corte dei conti per la Regione Siciliana presieduta da Vincenzo Lo Presti ha dichiarato esenti da responsabilità amministrativa i componenti della giunta regionale e della commissione Sanità dell'Assemblea regionale siciliana che nel 2005 avevano potenziato il servizio di emergenza-urgenza 118.La Procura contabile aveva contestato un danno erariale di oltre 30 milioni di euro all'allora presidente della Regione, Totò Cuffaro, all'assessore alla Sanità Giovanni Pistorio, agli altri componenti del governo regionale e ai deputati della commissione Sanità dell'Ars.
Nella sentenza, di oltre 180 pagine, le tesi della Procura sono state confutate. I giudici hanno richiamato una nota del giugno 2010 dell'assessorato Sanità in cui si rileva "che il numero complessivo delle ambulanze (256) impiegato nel territorio regionale risulta conforme al fabbisogno standard per ciascun territorio governato dalle centrali operative del 118 che devono rispettare tempi di intervento previsti dalla normativa in vigore (8 minuti in area urbana - 20 minuti in area extraurbana) anche tenuto conto della particolare orografia del territorio regionale". Inoltre, questo numero complessivo di mezzi di soccorso "è previsto nel piano di riordino del sistema di emergenza regionale 118 che è stato validato dal ministero della Salute".
E ancora, nella seduta del 18 marzo 2009 della dodicesima commissione permanente del Senato, dedicata a un'indagine conoscitiva sul trasporto degli infermi e sulle reti di emergenza-urgenza, era emerso "che dal confronto con i mezzi di soccorso complessivi operanti nelle altre regioni di pari densità di popolazione, il rapporto tra abitanti e numero di ambulanze impiegate nel territorio della Regione Siciliana, appare congruo rispetto alla media regionale".
Il deputato di Fli Fabio Granata, all'epoca assessore regionale al Turismo e perciò coinvolto nell'indagine, ha commentato: "Sono stato sempre sereno e fiducioso sull'esito positivo della vicenda, avendo agito la Giunta della quale facevo parte in maniera trasparente e nel solo interesse della salute dei cittadini. L'unico rammarico è che alla dichiarazione di proscioglimento della Corte dei Conti non si sia dato lo stesso risalto che al momento delle indagini della Procura si diede al caso, montandolo, da parte di qualche giornale in maniera scandalistica e scandalosa".
(31 gennaio 2012)