Giornale di Sicilia
Ed. del 20.01.2012 - Siracusa - pag. 21
Gaetano Scariolo
Articolo letto 26 volte
I mezzi della «Air Liquide» hanno potuto raggiungere le quaranta strutture sanitarie del territorio grazie a un corridoio di sicurezza
Stessa procedura è stata attuata anche per far passare il carburante che serve agli aerei e alle ambulanze. In gran parte della provincia, molti commercianti hanno abbassato le saracinesche, ma la Confcommercio denuncia episodi di intimidazlone.
PRIOLO - Per non far mancare le scorte di ossigeno agli ospedali e alle cliniche private, le auto delle forze dell’ordine hanno “protetto” i mezzi partiti dallo stabilimento della «Air liquide» di Priolo. Il “corridoio” di sicurezza ha consentito di fare arrivare senza intoppi in 40 strutture sanitarie il prezioso carico trasportato da 14 mezzi. Stesso “trattamento” anche per il carburante che serve agli aerei ed alle ambulanze, ma la carenza di benzina comincia a dare alla testa, come è accaduto ad Augusta dove due giovani, di 20 e 25 anni, sono stati sorpresi a rubare gasolio da un autobus fermo ad una piazzola sulla statale «193». I presidi, oltre ad aumentare in tutta la provincia, si stanno “ingrossando”, ma sono difficili da gestire per le forze dell’ordine perché si sciolgono e se ne formano di nuovi nello spazio di poche ore. A Siracusa, il blocco al mercato ortofrutticolo si è alternato a quello in viale Paolo Orsi, all’ingresso del capoluogo. Restano “tappati” gli svincoli autostradali di Noto, Avola. Lentini e Cassibile e soprattutto la statale «114» in cui batte il cuore del Petrolchimico di Priolo, anche ieri “assediato” dai manifestanti. Tra presidi e carenza di carburante tutti i Comuni sono paralizzati, al punto che pure le catene della grande distribuzione hanno deciso di chiudere per mancanza di clienti e di scorte, che, ormai sono ridotte al lumicino.
In Prefettura, l’unità di crisi coordina il lavoro delle forze dell’ordine, ma c’è timore che la manifestazione si possa arricchire di nuove forze. Per questa mattina è prevista una protesta ad Ortigia, il centro storico di Siracusa, che potrebbe spaccare in due la città. In gran parte della provincia, molti commercianti hanno abbassato le saracinesche, ma la Confcommercio, per bocca del suo presidente provinciale, Sandro Romano, denuncia episodi di intimidazione.
«Sappiamo - dice il presidente provinciale della Confcommercio - che diversi esercenti sono stati costretti a chiudere perché sono stati minacciati. Le forze dell’ordine e l’autorità giudiziaria sono a conoscenze di questi fatti. Condividiamo le motivazioni dei manifestanti, ma in democrazia c’è anche il diritto a non scioperare».
In Prefettura, l’unità di crisi coordina il lavoro delle forze dell’ordine, ma c’è timore che la manifestazione si possa arricchire di nuove forze. Per questa mattina è prevista una protesta ad Ortigia, il centro storico di Siracusa, che potrebbe spaccare in due la città. In gran parte della provincia, molti commercianti hanno abbassato le saracinesche, ma la Confcommercio, per bocca del suo presidente provinciale, Sandro Romano, denuncia episodi di intimidazione.
«Sappiamo - dice il presidente provinciale della Confcommercio - che diversi esercenti sono stati costretti a chiudere perché sono stati minacciati. Le forze dell’ordine e l’autorità giudiziaria sono a conoscenze di questi fatti. Condividiamo le motivazioni dei manifestanti, ma in democrazia c’è anche il diritto a non scioperare».
Nessun commento:
Posta un commento
imposta qui i tuoi commenti