«I Comuni, nel pagare i canoni alla Joniambiente per il servizio di raccolta dei rifiuti, devono rispettare tempi e le scadenze previste dal contratto. Altrimenti sono costretti a pagare gli interessi alla società d'ambito». Lo stabilisce in maniera chiara una sentenza del Tar di Catania, che ha condannato i Comuni di Giarre e Maniace al pagamento degli interessi e delle spese legali, appunto perché hanno pagato in ritardo quanto dovevano, costringendo la società Ato Joniambiente a pretendere le somme attraverso 3 decreti ingiuntivi, uno nei confronti del Comune di Maniace e gli altri 2 nei confronti di quello di Giarre. I fatti, per entrambi i Comuni, risalgono al 2006. Il Comune di Maniace non aveva pagato il primo trimestre per un ammontare di 67mila euro, mentre quello di Giarre sia il primo trimestre, per l'ammontare di 656mila euro, sia il secondo di 766mila euro, accumulando un debito di un milione e 422mila euro
Da quel momento è iniziata tutta una serie di interlocuzioni fra gli enti, purtroppo senza risultati fino a quando la Joniambiente si è decisa a presentare alle sedi staccate dei Tribunali di Bronte e di Giarre i relativi decreti ingiuntivi, richiedendo formalmente il pagamento delle spettanze. I giudici hanno dato ragione all'Ato e hanno intimato i rispettivi Comuni a pagare. E, in effetti, così è stato. I Comuni hanno pagato, ma lo hanno fatto in ritardo, facendo maturare degli interessi che Joniambiente ha preteso prima solo formalmente e poi rivolgendosi all'avvocato Salvatore Galvagno, che dopo vari tentativi si è rivolto al Tar. Il 20 settembre scorso, in camera di consiglio, il collegio dei giudici del Tribunale amministrativo, presieduto da Biagio Campanella e costituito dai Francesco Bruno e Giuseppa Leggio, si sono riuniti per visionare gli atti e ascoltare le parti. Ora la sentenza, che condanna, in due provvedimenti distinti, i Comuni a pagare interessi e spese processuali. Il Comune di Maniace, che per i ritardi pagamenti aveva maturato appena 2.091 euro di interessi, adesso, aggiunte le varie spese, dovrà pagarne 8.033, mentre il Comune di Giarre, che aveva accumulato interessi per 30.306 euro per il ritardo pagamento del primo trimestre e 37.827 euro per il secondo, adesso dovrà pagare ben 80.473 euro, di cui 12.340 euro solo per le spese legali. I giudici del Tar hanno anche stabilito i termini massimi in cui ottemperare alle sentenze. Entrambi i Comuni avranno 60 giorni di tempo per pagare. Se non lo faranno loro ci penseranno i commissari ad acta che lo stesso Collegio giudicante del Tar ha già nominato. Commissari che, come si legge nella sentenza, «trasmetteranno una relazione dettagliata al procuratore della Corte dei Conti di Palermo, per l'accertamento di eventuali responsabilità a carico di amministratori e funzionari».
L. S. fonte "La Sicilia"del 29-10-2012 | |
il 118 in sicilia
martedì 30 ottobre 2012
MANIACE E GIARRE CONDANNATI DAL TAR A PAGARE GLI INTERESSI PER LA TASSA RIFIUTI PAGATA IN RITARDO
CASTIGLIONE DI SICILIA, AUTO CONTRO MURO; GRAVE RAGAZZA DI MANIACE
Due giovani - un 24enne e una 23enne, entrambi nativi di Bronte, ma residenti a Maniace - sono rimasti feriti in un incidente stradale autonomo mentre percorrevano ieri notte, poco prima delle tre, a bordo di una Bmw, la strada statale 120, in territorio di Castiglione di Sicilia. L'auto di fabbricazione tedesca, condotta dal 24 enne maniacese - che procedeva in direzione di Randazzo - nell'attraversare l'abitato di Passopisciaro, frazione di Castiglione, per cause da accertare, andava a sbattere violentemente contro il muro di cinta di una villetta. Sembra che i due giovani, assieme ad altri parenti, stessero ritornando a casa dopo essere stati a un matrimonio.
Scattati i soccorsi, sul luogo dell'incidente è giunta da Randazzo un'ambulanza del 118, unitamente ai vigili del fuoco volontari del distaccamento di Linguaglossa e ai carabinieri di Castiglione e di Passopisciaro. Estratti dalla Bmw, i due giovani, che hanno riportato diversi traumi, sono stati trasportati all'ospedale «Castiglione - Prestianni» di Bronte. In seguito la ragazza è stata trasportata in elisoccorso all'ospedale Cannizzaro di Catania, dove è stata ricoverata in prognosi riservata. I rilievi dell'incidente sono stati eseguiti dai carabinieri di Castiglione e Passopisciaro, mentre la squadra dei vigili del fuoco volontari di Linguaglossa ha messo in sicurezza la Bmw.
Salvo Sessa fonte “La Sicilia” del 29-10-2012
Salvo Sessa fonte “La Sicilia” del 29-10-2012
MANIACE: PAURA PER BIMBO CADUTO DALLA BICI
Attimi di paura, ieri mattina a Maniace. Un bambino di 9 anni mentre correva sulla sua bicicletta è caduto per terra, sbattendo violentemente la testa. Immediatamente è stato soccorso dai passanti, che hanno chiamato il 118. Il bambino, infatti, aveva subìto un brutto trauma cranico ed era privo di conoscenza. E' stato chiesto l'intervento dell'elicottero del 118 per un trasporto immediato all'ospedale Cannizzaro, ma fortunatamente, appena il velivolo è atterrato, il bambino ha cominciato a dare i primi segni di risveglio. Giunto al pronto soccorso dell'ospedale catanese, è stato sottoposto a una serie di accertamenti diagnostici che fortunatamente, oltre al trauma, non hanno evidenziato nulla.
Il bambino, infatti, dopo qualche ora è ritornato totalmente in sé per la gioia dei suoi genitori. Per prudenza è stato tenuto in osservazione qualche ora è poi è stato dimesso.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 29-10-2012
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 29-10-2012
Marsala, si guasta l'unica ambulanza. Ne arriva un'altra: Salemi resta senza
Giornale di Sicilia
Ed. del 29.10.2012 - pag. 11
Celeste Caradonna
Articolo letto 17 volte
L'ospedale del centro belicino servito dal 118. Nuovi mezzi già acquistati: uno andrà proprio al Vittorio Emanuele III
L'Asp di Trapani ha già completato l'Iter amministrativo per l'acquisto di 10 ambulanze da distribuire nel territorio. La data prevista per la consegna è trascorsa da qualche giorno.
SALEMI - Viene trasferita al presidio sanitario di Marsala l’unica ambulanza in dotazione all’ospedale Vittorio Emanuele III di Salemi. La decisione è stata presa dal direttore sanitario dei due presidi ospedalieri, dottoressa Maria Carmela Riggio, dato che il nosocomio di Marsala venerdì è rimasto senza mezzi a causa di un guasto alla propria ambulanza.
Da qui la scelta obbligata di spostare quella di Salemi a Marsala. Ciò però non fa altro che incrementare i disagi presso il nosocomio belicino, che fino a quando non arriverà un nuovo mezzo dovrà gestire le emergenze attraverso l’ambuIanza del 118 che, oltre a sopperire le richieste del Pte (Presidio territoriale di emergenza), dovrà supportare la struttura sanitaria salemilana in termini di ospedale e territorio (tra questi rientra la struttura dell’Hospice).
Non si conoscono i tempi necessari per risolvere la questione. La carenza di mezzi riguarda in generale tutti i presidi sanitari della provincia. A tal proposito l’Asp di Trapani ha terminato l’iter amministrativo per l’acquisto di 10 ambulanze da distribuire ai presidi sanitari del territorio. Nello specifico, a Salemi, dovrebbe arrivare un’ambulanza. Pare che la data prevista per la consegna fosse il 25 di ottobre, dunque giovedì scorso, ma nessun mezzo ad ieri era stato ancora consegnato.
Il problema riguarda il Vittorio Emanuele III di Salemi da alcuni mesi. La scorsa primavera la struttura era già andata in tilt per la carenza di mezzi di soccorso, passati in poco tempo da 3 a 1, di cui uno in prestito al presidio ospedaliero di Marsala e l’altro a quello di Favignana. Oltre al numero delle ambulanze, è stato ridotto anche quello degli autisti, passati da due a uno. Anche quest’ultimo non è un problema di poco conto, visti i disagi non indifferenti per i trasferimentidei pazienti.
Sulla vicenda l’ufficio stampa dell’Asp precisa: «La gestione sanitaria dei presidi di Salemi e Marsala è di competenza della dottoressa Riggio, che dispone delle risorse nel modo più opportuno. In questo momento è stato necessario trasferire l’ambulanza a Marsala, viste le esigenze e considerando il fatto che Salemi non resta sguarnita, dato che c’è il mezzo del 118. Per quanto concerne le ambulanze nuove, l’Asp ha terminato l’iter amministrativo per la gara di appalto».
Da qui la scelta obbligata di spostare quella di Salemi a Marsala. Ciò però non fa altro che incrementare i disagi presso il nosocomio belicino, che fino a quando non arriverà un nuovo mezzo dovrà gestire le emergenze attraverso l’ambuIanza del 118 che, oltre a sopperire le richieste del Pte (Presidio territoriale di emergenza), dovrà supportare la struttura sanitaria salemilana in termini di ospedale e territorio (tra questi rientra la struttura dell’Hospice).
Non si conoscono i tempi necessari per risolvere la questione. La carenza di mezzi riguarda in generale tutti i presidi sanitari della provincia. A tal proposito l’Asp di Trapani ha terminato l’iter amministrativo per l’acquisto di 10 ambulanze da distribuire ai presidi sanitari del territorio. Nello specifico, a Salemi, dovrebbe arrivare un’ambulanza. Pare che la data prevista per la consegna fosse il 25 di ottobre, dunque giovedì scorso, ma nessun mezzo ad ieri era stato ancora consegnato.
Il problema riguarda il Vittorio Emanuele III di Salemi da alcuni mesi. La scorsa primavera la struttura era già andata in tilt per la carenza di mezzi di soccorso, passati in poco tempo da 3 a 1, di cui uno in prestito al presidio ospedaliero di Marsala e l’altro a quello di Favignana. Oltre al numero delle ambulanze, è stato ridotto anche quello degli autisti, passati da due a uno. Anche quest’ultimo non è un problema di poco conto, visti i disagi non indifferenti per i trasferimentidei pazienti.
Sulla vicenda l’ufficio stampa dell’Asp precisa: «La gestione sanitaria dei presidi di Salemi e Marsala è di competenza della dottoressa Riggio, che dispone delle risorse nel modo più opportuno. In questo momento è stato necessario trasferire l’ambulanza a Marsala, viste le esigenze e considerando il fatto che Salemi non resta sguarnita, dato che c’è il mezzo del 118. Per quanto concerne le ambulanze nuove, l’Asp ha terminato l’iter amministrativo per la gara di appalto».
venerdì 26 ottobre 2012
Sicilia: rientra nell'Isola pescatore in coma sequestrato a Tunisi
25 Ottobre 2012 - 16:09
(ASCA) - Palermo, 25 ott - Santo Novara, il pescatore della motonave mazarese ''Twenty Four'' sequestrata nel porto tunisino di Sfax lo scorso 13 settembre, entrato in coma dopo essere stato colpito da un infarto per lo stress, e' stato trasportato nel reparto di rianimazione dell'ospedale Civico di Palermo, con un elicottero del 118 messo a disposizione dall'assessorato alla Salute della Regione siciliana. Il marittimo era rimasto in coma per 22 giorni all'ospedale di Sfax. Ieri pomeriggio, ad aspettarlo a Palermo, i familiari e il presidente del Distretto produttivo della Pesca (Cosvap), Giovanni Tumbiolo, che ha lanciato un forte appello all'Europa. ''E' una guerra dichiarata all'Italia, e a pagarne un prezzo altissimo e' proprio la marineria siciliana - ha detto Tumbiolo -. Mi chiedo quanto ancora deve durare questa guerra''. Secondo il presidente del Cosvap, ''la soluzione ha due strade: il pattugliamento del tratti di mare contesi o l'avvio di accordi bilaterali specifici''. Santo Novara e' soltanto l'ennesima vittima di sequestri, morti e perdite economiche di una guerra atavica, diventata oggi paradossale'', ha concluso Tubiolo che stamattina ha incontrato a Roma il comandante del reparto Pesca marittima del corpo delle Capitanerie di porto, il contrammiraglio Vincenzo Morante, e il direttore generale del dipartimento Pesca marittima e acquacoltura del ministero delle Politiche agricole e forestali, Francesco Saverio Abate.
ags/gc
ags/gc
Comune di Messina: soccorse dal 118 le lavoratrici Atm in sciopero della fame
25 ottobre 2012 - Si è reso necessario l’intervento del 118 per le due dipendenti dell’Atm, al secondo giorno di sciopero della fame e al quarto di presidio a Palazzo Zanca, in protesta per il mancato pagamento di tre mensilità.
Stanche, avvilite e senza forze: così sono le lavoratrici che hanno scelto di manifestare in maniera estrema. Un’immagine simile a quella della stessa Azienda di trasporti, con le casse vuote, i debiti, i pignoramenti da parte dei creditori e buona parte dei bus rotti – sulla strada ormai soltanto 18 mezzi gommati e 2 vetture del tra -.
Dopo l’eclatante gesto di sedersi sul davanzale delle finestre, minacciando di gettarsi giù, ora alcuni lavoratori Atm hanno occupato la Sala commissioni del Comune e lì hanno intenzione di rimanere fino a quando otterranno gli stipendi.
E oltre il danno la beffa: per quei dipendenti che, in preda all’esasperazione, tre giorni fa avevano bloccato la linea tranviaria e il traffico stradale in via Garibaldi, è scattata la denuncia di interruzione di pubblico servizio.
Stanche, avvilite e senza forze: così sono le lavoratrici che hanno scelto di manifestare in maniera estrema. Un’immagine simile a quella della stessa Azienda di trasporti, con le casse vuote, i debiti, i pignoramenti da parte dei creditori e buona parte dei bus rotti – sulla strada ormai soltanto 18 mezzi gommati e 2 vetture del tra -.
Dopo l’eclatante gesto di sedersi sul davanzale delle finestre, minacciando di gettarsi giù, ora alcuni lavoratori Atm hanno occupato la Sala commissioni del Comune e lì hanno intenzione di rimanere fino a quando otterranno gli stipendi.
E oltre il danno la beffa: per quei dipendenti che, in preda all’esasperazione, tre giorni fa avevano bloccato la linea tranviaria e il traffico stradale in via Garibaldi, è scattata la denuncia di interruzione di pubblico servizio.
giovedì 25 ottobre 2012
Ragusa, la Cisl: “Inadempienze del Sues sul fronte della sanità”
scritto il 25 ott 2012 nella categoria: Sindacale
Pubblicata alle ore 11:21:52 - Fonte: - 11 letture - nessun commento.
La riforma del Servizio Sanitario Regionale, avviata nel 2009, ha ridisegnato la geografia delle Aziende Sanitarie e dei servizi da essa erogati e ad essa collegate, compreso il Servizio Emergenza Urgenza 118.
Di recente ha preso forma, anche se solo in parte, la riorganizzazione di questo prioritario servizio sanitario. E così appena tre anni dopo, in seguito ad una gestione clientelare e fallimentare della precedente forma societaria del 118, la nuova società, di concerto con l’Assessorato alla Salute, ha avviato la riorganizzazione del sistema Emergenza Urgenza 118 della Regione Sicilia. Secondo quanto prevedeva la già citata riforma, il Sistema 118 avrebbe dovuto, tra le altre cose, trasformarele ambulanze medicalizzate, CMR (Centro Mobile di Rianimazione), con personale medico rianimatore ed infermieristico a bordo, oltre i soccorritori ed autisti, nelle previste MSA, ovvero nel Mezzo di Soccorso Avanzato, con equipaggio formato da medico rianimatore, infermiere di area critica ed un solo soccorritore/autista.
Questa rivoluzione copernicana, prevedeva anche la sostituzione del mezzo di soccorso, da ambulanza ad automedica. In tal senso, la presenza di soli tre operatori, sarebbe stata ampiamente giustificata ed in linea con la riorganizzazione avviata con la riforma. Ed invece cosa accade? La Sues sguarnisce le CMR di un soccorritore/autista, non sostituendo l’ambulanza con l’automedica. “n queste condizioni, sembra chiaro – dice il Il Segretario Provinciale della Cisl Fp, Tony Rizza – che, oltre ad aver derogato in maniera del tutto arbitraria alla riforma del SSR ed in particolare del Servizio Emergenza Urgenza, senza nessuna preventiva concertazione con le organizzazioni sindacati profondamente alterato e lo spirito innovatore della riforma e la efficienza ed efficacia del servizio.
Attualmente, nella provincia di Ragusa, operano due sole “ambulanze” con rianimatore ed infermiere. L’una a Ragusa, e l’altra a Modica in servizio H12 diurno con rianimatore ed il resto delle12h ore con infermiere. Di certo la cittadinanza modicana ha il diritto di avere un servizio qualificato, ma solo per mezza giornata.
A Ragusa la presunta MSA, con un soccorritore in meno in equipaggio, garantisce il servizio nelle 24 ore. Ma siamo certi dell’efficacia di un tale servizio erogato a quella comunità? Ed inoltre, ci chiediamo perchè avviare una riorganizzazione solo in parte, decurtando il personale, senza adeguare come previsto il mezzo di soccorso? Dove sono parcheggiate le automediche già acquistate ed in attesa di essere messe in servizio?
Un intero capitolo meriterebbe poi l’annosa questione del mezzo di soccorso con rianimatore a bordo nel versante ipparino, che ad oggi rimane privo di un servizio essenziale per l’intera popolazione del bacino. Si continua a tergiversare su una problematica che resta priva di una risposta, perché è palesemente chiaro che i cittadini del versante ipparino sono considerati ragusani di serie b.
È anche chiaro l’intento di questa gestione aziendale, che mira solo al risparmio economico sulla pelle dei cittadini, perché non si accorgono, che lo sperpero di denaro c’è stato, ma non è cessato.
I cittadini meritano una risposta, ma siamo certi che nessuno risponderà, perché rispondere è sinonimo di impegno e l’attuale direzione non intende assumere nessun impegno con la cittadinanza”.
Questi sono solo alcune criticità che la Cisl Fp, desidera portare a conoscenza dell’opinione pubblica e soprattutto dei politici locali, perchè si facciano promotori, presso le opportune sedi, di serie e valide iniziative, atte a dare risposte ai cittadini ragusani.
Di recente ha preso forma, anche se solo in parte, la riorganizzazione di questo prioritario servizio sanitario. E così appena tre anni dopo, in seguito ad una gestione clientelare e fallimentare della precedente forma societaria del 118, la nuova società, di concerto con l’Assessorato alla Salute, ha avviato la riorganizzazione del sistema Emergenza Urgenza 118 della Regione Sicilia. Secondo quanto prevedeva la già citata riforma, il Sistema 118 avrebbe dovuto, tra le altre cose, trasformarele ambulanze medicalizzate, CMR (Centro Mobile di Rianimazione), con personale medico rianimatore ed infermieristico a bordo, oltre i soccorritori ed autisti, nelle previste MSA, ovvero nel Mezzo di Soccorso Avanzato, con equipaggio formato da medico rianimatore, infermiere di area critica ed un solo soccorritore/autista.
Questa rivoluzione copernicana, prevedeva anche la sostituzione del mezzo di soccorso, da ambulanza ad automedica. In tal senso, la presenza di soli tre operatori, sarebbe stata ampiamente giustificata ed in linea con la riorganizzazione avviata con la riforma. Ed invece cosa accade? La Sues sguarnisce le CMR di un soccorritore/autista, non sostituendo l’ambulanza con l’automedica. “n queste condizioni, sembra chiaro – dice il Il Segretario Provinciale della Cisl Fp, Tony Rizza – che, oltre ad aver derogato in maniera del tutto arbitraria alla riforma del SSR ed in particolare del Servizio Emergenza Urgenza, senza nessuna preventiva concertazione con le organizzazioni sindacati profondamente alterato e lo spirito innovatore della riforma e la efficienza ed efficacia del servizio.
Attualmente, nella provincia di Ragusa, operano due sole “ambulanze” con rianimatore ed infermiere. L’una a Ragusa, e l’altra a Modica in servizio H12 diurno con rianimatore ed il resto delle12h ore con infermiere. Di certo la cittadinanza modicana ha il diritto di avere un servizio qualificato, ma solo per mezza giornata.
A Ragusa la presunta MSA, con un soccorritore in meno in equipaggio, garantisce il servizio nelle 24 ore. Ma siamo certi dell’efficacia di un tale servizio erogato a quella comunità? Ed inoltre, ci chiediamo perchè avviare una riorganizzazione solo in parte, decurtando il personale, senza adeguare come previsto il mezzo di soccorso? Dove sono parcheggiate le automediche già acquistate ed in attesa di essere messe in servizio?
Un intero capitolo meriterebbe poi l’annosa questione del mezzo di soccorso con rianimatore a bordo nel versante ipparino, che ad oggi rimane privo di un servizio essenziale per l’intera popolazione del bacino. Si continua a tergiversare su una problematica che resta priva di una risposta, perché è palesemente chiaro che i cittadini del versante ipparino sono considerati ragusani di serie b.
È anche chiaro l’intento di questa gestione aziendale, che mira solo al risparmio economico sulla pelle dei cittadini, perché non si accorgono, che lo sperpero di denaro c’è stato, ma non è cessato.
I cittadini meritano una risposta, ma siamo certi che nessuno risponderà, perché rispondere è sinonimo di impegno e l’attuale direzione non intende assumere nessun impegno con la cittadinanza”.
Questi sono solo alcune criticità che la Cisl Fp, desidera portare a conoscenza dell’opinione pubblica e soprattutto dei politici locali, perchè si facciano promotori, presso le opportune sedi, di serie e valide iniziative, atte a dare risposte ai cittadini ragusani.
mercoledì 24 ottobre 2012
BRONTE, RACCOLTA RIFIUTI:"E' UN DISASTRO ORA BLOCCHIAMO I PAGAMENTI"
Niente, nessun miglioramento nel servizio di raccolta dei rifiuti, nonostante le sollecitazioni e le segnalazioni. La cittadina di Bronte continua ad essere sporca ed allora l’assessore all’Ambiente, Biagio Petralia, minaccia di non pagare più il proprio canone. “E’ assurdo – ci dice – non riusciamo a venire a capo di una situazione che comincia ad essere grottesca. Ancora ad oggi non si vedono miglioramenti. Pensate – continua – che in alcuni quartieri i residenti non ricordano da quanto tempo non vengono ritirati qualsiasi genere di rifiuti, siano essi differenziati o meno. E’ impensabile che un servizio così importante possa essere lasciato in balia degli eventi quotidiani. Come non è pensabile che, per motivi che non voglio più giustificare, si facciano, forse e quando capita, turni pomeridiani, lasciando da settimane i rifiuti davanti le case dei cittadini.
A questo punto diciamo basta. Vogliamo conoscere i turni degli operatori, il loro carico di lavoro ed i loro compiti soprattutto quando compattatori e spazzatrici rimangono fermi. Chiedo anche di conoscere quali siano gli interventi sostitutivi che l’Ato sta attuando. Ho il dovere di farlo – spiega l’assessore - nel rispetto che ho nei confronti dei miei cittadini e della mia comunità. Cosa devo rispondere a coloro che mi chiedono perché da più di un mese che non viene ritirato il vetro? Perché tutta Bronte non ricorda più uno spazzamento delle strade adeguato? Continuando così mi vedrò costretto a bloccare il pagamento del prossimo bimestre, ed a rassegnare la delega la delega all’Ambiente. Forse – conclude - sarebbe opportuno ammettere che il sistema non funziona e decidere di ripristinare i cassonetti”.
L’Addetto stampa Gaetano Guidotto
domenica 21 ottobre 2012
RANDAZZO, BANDO PER IL CIMITERO: L'ORA DEI RICORSI
Il bando pubblicato dal Comune di Randazzo per la realizzazione di nuove aree del cimitero e relativa gestione in project financing, che tanto ha animato il dibattito politico randazzese durante i mesi estivi, diventa pane per gli avvocati. Due consiglieri comunali, un dirigente sindacale e 4 cittadini hanno presentato ricorso al Tar. Si tratta dei consiglieri Francesco Paolo Amato e Gialuca Giuseppe Anzalone, del segretario provinciale della Flai Cgil, Alfio Mannino e dei cittadini, Marcello Diolosà, Michele Mangione, Francesco Militi ed Antonino Lanza che hanno dato incarico agli avvocati Giampiero De Luca e Carmela Di Silvestro per presentare ricorso al Tar di Catania. Nel documento presentato si chiede l'annullamento, previa sospensione, della determina del dirigente del Comune con cui, fra le altre cose, è stata approvata la concessione dei lavori di ampliamento del Cimitero comunale, la gestione del servizio pubblico cimiteriale, il bando di gara ed il relativo disciplinare. Secondo i ricorrenti, infatti, l'intero progetto doveva essere discusso ed approvato dal Consiglio comunale e di conseguenza la determina dirigenziale avrebbe leso le prerogative dei consiglieri comunali, titolati, a loro dire, ad esprimersi.
Per dirla breve, secondo i ricorrenti la determinazione dirigenziale avrebbe violato le competenze del Consiglio Comunale in materia di concessione di pubblici servizi. Il sindaco Ernesto Del Campo però è di avviso totalmente opposto: "Un ulteriore parere legale che abbiamo richiesto - afferma - ribadisce ancora una volta la legittimità del nostro operato e degli atti prodotti. Per questo allo stesso avvocato che ha prodotto l'ultimo parere, abbiamo dato incarico di rappresentare il Comune davanti al Tar. Questo non certamente per alimentare contrapposizioni o atteggiamenti bellicosi, ma perchè siamo convinti che quella intrapresa, oltre ad essere perfettamente legittima, sia l'unica strada per ampliare il cimitero che sta esaurendo i posti". "Per questo - continua il sindaco - in assenza di decisioni del Tar procederemo. Al momento stiamo aspettando che i proprietari accettino i provvedimenti di esproprio e che l'Urega completi la commissione di gara. Appena chiuse le procedure di esproprio procederemo con l'apertura delle buste per l'affidamento della realizzazione e gestione del cimitero".
Gaetano Guidotto fonte "La Sicilia" del 20-10-2012
sabato 13 ottobre 2012
AMBULANZE 118 CON NUOVO DISPOSITIVO SALVAVITA
L’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro è la prima e unica Azienda in Calabria che ha dotato tutti i mezzi di soccorso del 118 del Dispositivo di infusione intraossea, seguendo così i dettami delle più moderne linee guida internazionali sul trattamento del politrauma, delle emergenze pediatriche, dell'arresto cardiaco e delle sindromi di peri-arresto. Questo grazie al Direttore Generale dell’Asp Dott. Gerardo Mancuso e al Dott. Guglielmo Curatola, dirigente dell'unità operativa Emergenza Sanitaria Territoriale dell'Azienda catanzarese, che hanno deciso di dotare tutte le ambulanze del 118 di questo importante dispositivo “salvavita”. Al fine di istruire e aggiornare tutti gli operatori sanitari sulle nuove linee guida relative all’accesso vascolare intraosseo e alla metodologia d’intervento di pronto soccorso, l’unità operativa diretta dal Dottore Curatola ha promosso un incontro che si è svolto al Centro Agroalimentare di Lamezia Terme e al quale hanno partecipato oltre 300 operatori sanitari provenienti anche da fuori Regione. L’evento, rivolto a medici e infermieri di Area critica, è stato dedicato all'approfondimento della particolare metodica di intervento di pronto soccorso, utilizzata per la somministrazione di liquidi quando non è possibile ottenere in tempi brevi un accesso vascolare tradizionale. Una pratica innovativa negli interventi urgenti e fortemente legata alla tecnologia salvavita, di cui ha parlato in modo dettagliato il direttore Curatola insieme ai relatori Dott.ssa Daniela Tropiano, responsabile Formazione Interna unità operativa Est dell’Asp di Catanzaro, che ha illustrato "Raccomandazioni e Linee Guida"; il dottore Maurizio Raimondi, Direttore del 118 di Pavia, che ha relazionato su "Indicazioni e impiego clinico dell'infusione intraossea"; il Dott. Tullio Pozone, Direttore dell’unità operativa di Anestesia e Rianimazione del presidio ospedaliero "San Salvatore" de L'Aquila, che ha invece parlato de "L'intraossea nella notte del terremoto de L'Aquila".
I lavori sono stati aperti dal Direttore Generale dell’Asp Mancuso che ha sottolineato il nuovo e armonioso cammino intrapreso dall’Asp verso nuove e innovative tappe. “La nostra Azienda – ha detto il dg – crescerà nei prossimi 2-3 anni grazie all’applicazione di nuove tecnologie e idee innovative che si stanno mettendo in campo. Nonostante molte cose vadano a rilento, il 2013 sarà un anno decisivo. Si sta aprendo una stagione ricca di tanti impegni che da parte dei dipendenti e in tutto questo la formazione gioca un ruolo essenziale”.
All’incontro ha preso parte anche il Presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico che ha sottolineato come “finalmente la politica si estranea dal settore sanitario e meritocrazia e capacità professionale vanno avanti a testa alta in un momento particolarmente difficile”.
“In questi anni di commissariamento – ha spiegato Talarico – stiamo facendo sacrifici enormi, ma anche i risparmi sono stati il frutto di una classe dirigente che sta lavorando coesa e che ha come unico obiettivo quello di rendere efficiente un settore che per troppi anni è stato trascurato sia dal punto di vista economico che dell’offerta sanitaria in se stessa. I sacrifici sono stati tanti, non si possono fare nuove assunzioni né sostituzione di personale, ma sono certo che da qui a qualche mese, dopo il consuntivo dell’anno 2012, si potrà parlare d’altro”.
Il corso ha avuto anche una parte pratica, realizzata in collaborazione con la LMA Italia, che ha permesso ai partecipanti di esercitarsi praticamente con il dispositivo di infusione intraossea. A tutti i partecipanti è stato rilasciato un attestato di frequenza.
http://www.telereggiocalabria.it/news/1-cronaca/53755-ambulanze-118-con-nuovo-dispositivo-salvavita.html
venerdì 12 ottobre 2012
RANDAZZO: BEN 35 LANCI DI ELICOTTTERO PER DOMARE INCENDIO DOLOSO IN UN BOSCO
Due ettari di macchia mediterranea e di boschetti di frassino sono andati in fumo ieri pomeriggio a causa dell'ennesimo incendio doloso in contrada Roccabellia, nel versante sud dei monti Nebrodi.
L'allarme è scattato alle 13,20, quando la vedetta ha notato il fumo levarsi con notevole intensità. Chi ha incendiato, infatti, ha appiccato il fuoco in una zona ricca di alberi che immediatamente si sono incendiati. Sul posto è arrivata una squadra di operatori antincendio e i vigili del fuoco di Randazzo che hanno lottato contro le fiamme fin quando hanno potuto. Poi visto anche l'asperità del terreno alle 16,22 è stato fatto intervenire l'elicottero della Forestale che ha effettuato ben 35 lanci prima di riuscire ad avere ragione del rogo.
L'allarme è scattato alle 13,20, quando la vedetta ha notato il fumo levarsi con notevole intensità. Chi ha incendiato, infatti, ha appiccato il fuoco in una zona ricca di alberi che immediatamente si sono incendiati. Sul posto è arrivata una squadra di operatori antincendio e i vigili del fuoco di Randazzo che hanno lottato contro le fiamme fin quando hanno potuto. Poi visto anche l'asperità del terreno alle 16,22 è stato fatto intervenire l'elicottero della Forestale che ha effettuato ben 35 lanci prima di riuscire ad avere ragione del rogo.
Intorno le 18, dopo quasi 5 ore di lavoro l'incendio è stato domato. Spento il rogo sono iniziate le indagini. Le Guardie forestali di Randazzo hanno perlustrato il terreno alla ricerca di inneschi o quant'altro e qualsiasi indizio che possa far risalire all'identità del piromane.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 10-10-2012
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 10-10-2012
SIRENE SPIEGATE PER L'ADDIO ALL'EROE DEL 118
SAN PIETRO VERNOTICO – Un silenzio solenne rotto dalle lacrime di tutti coloro che hanno voluto dare l’ultimo saluto all’eroe del 118. Ieri mattina nella chiesa dei Santissimi Angeli Custodi di via Brindisi si è svolto il funerale di Antonio Cennoma, meglio conosciuto dalla comunità come Antonino.
L’uomo che dopo un mese di lotta tra la vita e la morte nel reparto di rianimazione dell’ospedale Perrino di Brindisi è deceduto il quattro ottobre.
Una vita che si è spenta per metterne in salvo un’altra. Tutto era accaduto la mattina del 29 agosto, quando l’uomo per salvare una donna che minacciava di suicidarci lanciandosi da un terrazzo per soccorrerla è precipitato riportando gravi lesioni.
Leggi l'articolo completo sull'edizione di Senzacolonne oggi in edicola
mercoledì 10 ottobre 2012
RANDAZZO: ARNESI DA SCASSO NASCOSTI NELL’AUTO
Sabato notte, i carabinieri della Stazione di Randazzo hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Catania due giovani del posto per possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli. I due, un 32enne pregiudicato, e un 22enne, sono stati fermati e controllati a bordo dell'autovettura sulla quale viaggiavano nella frazione di Murazzorotto, intorno alla mezzanotte e, a seguito di una perquisizione personale e veicolare, sono stati trovati in possesso di numerosi attrezzi atti allo scasso, abilmente occultati sotto il sedile del conducente. In particolare, i carabinieri hanno rinvenuto 2 piedi di porco, una torcia elettrica, una tenaglia, 1 cacciavite, 2 coltelli e una sega, che sono stati posti sotto sequestro.
Proseguono, quindi, i controlli dei militari della Compagnia di Randazzo mirati a prevenire i reati contro il patrimonio. Lo scorso giugno è stato denunciato un 27enne, pregiudicato di Belpasso, fermato di notte nei pressi dell'ufficio postale e trovato in possesso di un bastone della lunghezza di 80 cm. circa, di un coltello a serramanico del genere vietato e di una chiave alterata idonea all'apertura fraudolenta delle serrature. Altro episodio analogo, nel mese di agosto, quando i militari della Stazione di Maniace hanno denunciato un 20enne incensurato del posto, poiché circolava di notte portando a bordo della propria autovettura un coltello a serramanico del genere vietato e un cilindro in ferro con chiave alterata.
Fonte “La Sicilia” del 08-10-2012lunedì 8 ottobre 2012
A 26 anni si sente male in treno: "resuscitato" con 45 minuti di massaggio cardiaco
Lunedì, 8 ottobre 2012 - 09:59:00
Luigi, 26 anni, stava viaggiando sul Roma-Ciampino delle 16, quando ha avuto un malore. Il macchinista ha chiamato i soccorsi, con il treno fermo alla stazione di Ciampino. E' arrivata un'ambulanza del 118. Gli operatori sanitari gli hanno praticato il massaggio cardiaco. Ma il giovane era dato per morto: volto pallido, labbra viola, occhi girati all'insù.
Invece, massaggio cardiaco e defibrillatore hanno fatto quello che sembra un "miracolo". Dopo 45 minuti di soccorsi incessanti il giovane, studente di Ciampino, è "resuscitato". Per venti minuti è stato massaggiato sul treno e sull'ambulanza e per altri 25 al Policlinico di Tor Vergata dove è arrivato dando già evidenti segnali di ripresa. E una pressione arteriosa di 110-60. Quasi normale visto quello che aveva appena passato. Ora Luigi è ricoverato in terapia intensiva sotto stretta osservazione.
venerdì 5 ottobre 2012
BRONTE, FINTI ISPETTORI INPS TRUFFARONO DUE ANZIANI: PRESI
Si sono finte funzionarie dell'Inps, hanno comunicato a una coppia di anziani di Bronte che avevano percepito soldi illecitamente e quando i 2 "nonnini" spaventati hanno abbassato la guardia, li hanno derubati di contanti e gioielli. Il fatto è accaduto nel maggio scorso. Oggi le 2 donne sono finite in carcere grazie all'operazione "Previdenza sociale", una brillante attività di indagine dei carabinieri della Stazione di Bronte, in collaborazione con i colleghi di Siracusa, che ha visto i militari seguire le tracce delle truffatrici fino al capoluogo aretuseo. Si tratta di Giovanna Fiaschè di 36 anni, già sottoposta agli arresti domiciliari, e Veronica Crescimone di 23. Entrambe pregiudicate per truffa e furti, attualmente abitano a Siracusa. Queste nel maggio scorso sono arrivate a Bronte ben vestite, si sono recate presso l'abitazione di una coppia di 83enni e hanno messo in atto la loro truffa.
Fingendosi funzionari dell'Inps hanno chiesto di entrare in casa e, appena sedute, hanno subito accusato l'anziana coppia di aver per anni percepito delle indennità illecitamente. Questo avrebbe provocato un'indagine, un processo e la restituzione di tanto denaro. I 2 nonnini, ovviamente, si sono spaventati ed in momento di turbamento e sconforto è scattata la truffa. Nel tentativo di calmare i due anziani, le 2 donne si sono mosse per casa magari solo per prendere un bicchiere d'acqua, ma soprattutto per farli rilassare si sono offerte di praticare loro dei massaggi. Per questo hanno consigliato alla donna di togliersi di dosso una collanina d'oro e la fede nuziale. Alla fine del massaggio, delle parole di conforto e della solidarietà, che comunque non avrebbe evitato l'indagine, le 2 donne hanno lasciato l'abitazione. Quando i 2 vecchietti si sono ripresi dallo choc, si sono accorti che in casa mancavano 2100 euro ed alcuni gioielli. Anche la collanina e la fede nuziale posti sul tavolo non c'erano più, e allora si sono resi conto di essere stati raggirati. Denunciato l'episodio ai carabinieri di Bronte, i militari dell'Arma hanno studiato il modus operandi delle truffatrici, fino a restringere il cerchio delle possibili colpevoli. Poi hanno mostrato le foto alla coppia che ha riconosciuto chi li aveva imbrogliati.
L.S. Fonte "La Sicilia" del 05-10-2012
RANDAZZO: SS 120 SICUREZZA IN "CANTIERE"
«Il tratto di strada statale 120, all'uscita est dell'abitato di Randazzo, sarà reso sicuro. Da tempo ormai caratterizzato dalla presenza di numerosi supermercati, registra un aumento del traffico veicolare che necessita di interventi per regolare meglio la viabilità. Abbiamo già pubblicato la gara d'appalto». Ad affermarlo è il sindaco di Randazzo, Ernesto Del Campo, dopo che l'Anas ha permesso al Comune l'utilizzo di 120 mila euro, derivanti dalle economie di un vecchio finanziamento. «Era necessario - ha continuato il sindaco Del Campo - restituire sicurezza alla viabilità in una zona che ormai possiamo definire commerciale. Speriamo di non incontrare intoppi e completare l'iter di aggiudicazione e consegna dei lavori entro 3 mesi». La ditta che si aggiudicherà l'appalto, dovrà mettere in sicurezza i numerosi incroci particolarmente pericolosi e continuamente percorsi da chi si reca alla zona commerciale, dalle abitazioni del quartiere Giunta fino all'ultimo capannone commerciale.
Oltre a ciò, verrà installato uno spartitraffico fra le carreggiate in grado di impedire alle auto provenienti dalla vicina frazione Passopisciaro di poter svoltare a sinistra, per immettersi nell'area commerciale. Di conseguenza, uscendo dall'area commerciale chi deve tornare a Randazzo non potrà immettersi direttamente sulla statale, ma come del resto indicano oggi i cartelli sarà costretto a fare il giro attorno il distaccamento dei vigili del fuoco. «Ma non solo - continua Del Campo - abbiamo chiesto e ottenuto dall'Anas che lo spartitraffico venisse allungato fino ad oltre il dosso della statale dove spesso, a causa di sorpassi azzardati o alla velocità eccessiva, si verificano incidenti stradali». Il bando, inoltre, prevede lavori anche nel tratto della statale nei pressi della centralissima piazza Loreto, in prossimità delle antiche mura di cinta della città. «Le mura - conclude il primo cittadino - avevano bisogno di essere ripulite. Il verde non dovrà impedire le vista delle mura ed anche l'illuminazione dovrà essere messa a norma».
Gaetano Guidotto fonte "La Sicilia" del 05-10-2012
Gaetano Guidotto fonte "La Sicilia" del 05-10-2012
RANDAZZO: INCENDIO MINACCIA BOSCO DI BAIARDO
Un incendio di chiara origine dolosa ha minacciato ieri pomeriggio il bellissimo bosco di Baiardo sulle Caronie, in territorio di Randazzo. Vero e proprio polmone verde dei Nebrodi, il bosco è stato lambito dalle fiamme che non si sono propagate solo per l'impegno di ben 6 squadre antincendio che le Guardie forestali del distaccamento di Randazzo hanno fatto convergere per frenare l'avanzata del fuoco. L'allarme è scattato intorno le 13,20, con le fiamme alimentate da un forte vento che ha spinto il fumo fino all'abitato di Randazzo.
Per questo è stato fatto intervenire anche l'elicottero che ha effettuato ben 19 lanci d'acqua. Solo intorno le 17,30 gli uomini in tuta arancione hanno avuto ragione di un rogo appiccato appositamente per provocare un enorme danno ambientale.
Fonte "La Sicilia" del 05-10-2012
BRONTE: ALLA GUIDA UBRIACO GIA' ALLE 7,30 44ENNE DENUNCIATO DALLA STRADALE
Guidava l'auto in totale stato di ebbrezza. La Polizia lo ha fermato e denunciato. E' accaduto a Bronte lungo il nuovo tratto della statale 284 Bronte Adrano. L'uomo di 44 anni residente a Bronte a bordo della sua vettura, alle 7,30 del mattino di ieri si dirigeva verso Adrano, quando una pattuglia della Polizia stradale di Randazzo, coordinata dal comandante Santino Mangiò, gli ha imposto l'alt. I poliziotti si sono subito resi conto che l'uomo nonostante l'ora aveva bevuto, ed avendo a bordo l'etilometro gli hanno imposto l'alcol test. Dagli esami è emerso che la concentrazione alcolemica era pari a 2,8 g/l, quando i limiti fissati dal codice della strada obbliga gli automobilisti a non superare mai lo 0,5 g/l. Ovviamente l'uomo è stato pesantemente sanzionato, denunciato alla Magistratura per guida in stato di ebbrezza e la sua auto è stata confiscata.
Oltre a ciò gli è stata ritirata la patente cui gli sono stati pure decurtati ben 10 punti. Sarà adesso il Giudice a stabilire quanto dovrà pagare di sanzione e per quando l'uomo potrà nuovamente guidare.
L.S. Fonte "La Sicilia" del 05-10-2012
RANDAZZO: IN 4 ANNI 200 FURTI IN CASA MA DENUNCE STABILI
Controlli senza sosta quelli effettuati dai carabinieri della Compagnia e da quelli della Stazione di Randazzo. E' usuale incontrare di notte anche più di una pattuglia nel centro storico ma anche in periferia, senza considerare i militari in borghese che circolano soprattutto durante la notte. Un'intensa attività di prevenzione del crimine attuata nel territorio che negli ultimi mesi ha garantito diversi risultati soprattutto nell'azione di repressione dello spaccio di sotanze stupefacenti. Nonostante lo sforzo però la cittadina in questo momento si trova a dover contrastare il fenomeno dei furti che da un bel pò di tempo sembra non dare tregua. Per questo i consiglieri comunali Gianluca Anzalone, Nino Grillo, Giuseppe Gullotto, Francesco Amato e Carmelo Franco hanno presentato un ordine del giorno in Consiglio comunale.
"Il fenomeno - si legge in una nota - ha avuto inizio con i furti nelle case di campagna per poi estendersi, con molta caparbietà e maestria, in tutto il paese, colpendo maggiormente non solo le categorie più deboli ( persone sole o anziani) ma anche diverse famiglie che hanno trovato le case svuotate. Secondo i dati in nostro possesso - continua - negli ultimi 4 anni ci sarebbero stati circa 200 furti, creando anche una sorta di psicosi fra i cittadini". I consiglieri denunciano anche come spesso le strade e i monumenti siano presi di mira dai vandali e come a volte le strade si trasformino in piste ad alta velocità. Il Comando Compagnia carabinieri di Randazzo assicura di essere perfettamente a conoscenza del fenomeno e di aver, come sempre, esperito tutte le attività necessarie per contrastarlo. Il numero delle denunce però sarebbe tutto sommato nella media. E' facile pensare, quindi, che, se quanto si sente in giro è vero, non tutti coloro che hanno subito un furto lo abbiano denunciato. I carabinieri invece hanno sempre chiesto la collaborazione, anche anonima, dei cittadini, che in tutte le ore del giorno possono telefonare al 112 anche solo per avvertire di un rumore sospetto proveniente dall'abitazione del vicino. Solo così i ladri potranno essere arrestati in flagranza di reato.
Gaetano Guidotto fonte "La Sicilia" del 05-10-2012
giovedì 4 ottobre 2012
Riforma della sanità Il candidato Giovanni Occhipinti: “Occorre una revisione”
“La riforma della sanità va rivista, specialmente in alcuni punti. Uno di questi è sicuramente la rete dell’emergenza e tutte le realtà ad essa collegate”. E’ il commento del candidato del Pdl all’Ars Giovanni Occhipinti che sottolinea la necessità della revisione del servizio 118, Pronto soccorso, Osservazione breve, Pte e Guardie mediche. “Il compito della buona politica,senza aumentare i costi, è quello di dare sicurezza agli utenti. Per esempio – aggiunge – non è possibile che a Vittoria ci sia una sola ambulanza del 118 che deve coprire tutto il territorio dove si registra un buon numero di cittadini stranieri presenti nelle campagne e non solo. La nostra è una provincia vasta con peculiarità particolari. Poi, parlando di emergenza-urgenza penso ad un potenziamento dei pronto soccorso ed all’istituzione dell’Osservazione breve che serve da filtro prima dei ricoveri nelle Divisioni. Penso pure ad un potenziamento dei servizi territoriali – conclude Occhipinti – per evitare file interminabili al Pronto soccorso. Comprendo che la riforma abbia previsto una divisione provinciale al Maggiore di Modica e le unità dialisi in tutti gli altri ospedali, ma non capisco il motivo per cui un paziente debba recarsi a Modica”.
http://www.telenovaragusa.com/?p=18298
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Modica, “Rianimatore” del 118 indagato a seguito della morte per overdose di Irene Carletti avvenuta a Frigintini per overdose
Un medico rianimantore dell’Unità di Emergenza Sanitaria “118” dell’Ospedale Maggiore è stato indagato per omissione di referto in occasione dell’intervento dello scorso 6 febbraio quando l’ambulanza si reco presso l’abitazione di Frigintini in Via Gianforma, dove era stata segnalata una sospetta overdose in atto. Secondo le indagini del Sostituto Procuratore della Repubblica, Gaetano Scollo, coordinate dal Procuratore capo, Francesco Puleio, il medico, C.F., 36 anni, nata a Petralia Sottana, ma residente a Modica, raggiunta da citazione a giudizio emessa dalla magistratura inquirente, dopo avere prestato la propria assistenza a Irene Carletti, deceduta per “grave insufficienza cardiorespiratoria da overdose da metadone, eroina tagliata con destrometorfano e bromazepam”, si era limitata a redigere la scheda di intervento, dalla quale risultava che il decesso era stato constatato alle 12.10 per “arresto cardiocircolatorio”, dopo avere eseguito “MCE e ventilazione in O2 Adrenalina 1+1+1 Narcan 1 fl” (farmaco, quest’ultimo, specifico per i casi di overdose), ha omesso di informare tempestivamente l’Autorità competente circa la sussistenza di un caso che presentava i caratteri di delitti per i quali si doveva procedere d’ufficio.
http://www.radiortm.it/2012/10/03/modica-rianimatore-del-118-indagato-a-seguito-della-morte-per-overdose-di-irene-carletti-avvenuta-a-frigintini-per-overdose/
http://www.radiortm.it/2012/10/03/modica-rianimatore-del-118-indagato-a-seguito-della-morte-per-overdose-di-irene-carletti-avvenuta-a-frigintini-per-overdose/
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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti
Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.
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