Enna. Il dr. Santo Angileri – Sindacato Medici Italiani – dice la sua in merito alla sostituzione dei medici rianimatori con i medici dell’emergenza territoriale nei mezzi del 118: “Sembra suscitare notevole disagio la notizia che i medici anestesisti in servizio presso l’ambulanza di 118 allocata all’Ospedale di Enna debbano essere sostituiti da Medici di Emergenza Sanitaria Territoriale.
Tale prassi, indicata dalle “Nuove linee sul funzionamento del servizio di urgenza-emergenza sanitaria regionale S.U.E.S.-118” di cui scrive il DA del 25.03.09 pubblicato in GURS n.18 del 24.04.09 esplicita che i medici addetti all ‘Emergenza Sanitaria Territoriale siano sia medici di Continuità Assistenziale che hanno conseguito l’attestato di medici dell’Emergenza Territoriale dopo aver seguito un corso di formazione ( nel nostro caso diretto dagli medici dalla Centrale Operativa del 118 di Caltanissetta ), sia medici anestesisti. Nello stesso Decreto Assessoriale viene eliminata la precedente distinzione fra le cosiddette ambulanze B ( medicalizzate con medici dell’Emergenza Territoriale) e le CMR (con anestesisti ), equiparandole.
Si consideri che le ambulanze medicalizzate previste attualmente per tutta la Sicilia sono 79 ( prima erano circa 150 ) e di queste le ex CMR erano 24, mentre le altre sono state da tempo fornite di medici dell’EST o sono in atto, ad Enna come nelle altre ASP siciliane, procedure concorsuali per l’assegnazione dei posti vacanti.
Quindi, proprio stavolta, nessun taglio a spese della nostra provincia . .. e nessuna ragioneristica , mentre rimane l’importante servizio assistenziale.
Non si può certo disconoscere la qualità delle prestazioni dei medici anestesisti, ma non possiamo ignorare che i medici dell’Emergenza Sanitaria Territoriale non sono certo degli sprovveduti, poiché, impiegati sul territorio da un ventennio, spesso sono intervenuti, misconosciuti, sulle altre 15 ambulanze dell’ennese senza medico e infermiere , quando hanno prestato la loro opera come medici di Guardia Medica, sulle ambulanze nelle emergenze soccorse, né possiamo ignorare che gli stessi, ormai da anni, sono impiegati nell’unica ambulanza medicalizzata, insieme a quella di Enna, che si trova a Pietraperzia.
In quanto alla sostituzione nelle ex CMR degli anestesisti, questa è dovuta al fatto che gli stessi lavorano sulle ambulanze in incentivazione (cioè in regime straordinario ) con un limite di 48 ore mensili, mentre lo spirito della riforma prevede che sulle ambulanze vi sia personale dedicato ( cioè con rapporto esclusivo ), siano essi anestesisti o medici dell’EST, e solo in carenza di personale ( quindi dopo aver espletato le dovute procedure concorsuali ) è permesso il rapporto di lavoro straordinario in incentivazione per non provocare l’interruzione di un servizio fondamentale. .
Infine si voglia considerare che il servizio di EST è normato, ormai da 10 anni, al Capo V dell’ Accordo Collettivo Nazionale di Medicina Generale, che comprende anche la Continuità Assistenziale ( ex Guardia Medica ) e l’Assistenza Primaria ( Medici di famiglia ).
Alla fine sembra pertanto strumentale e campanilistico che si procuri questo clima di allarme, dopo che il servizio di Emergenza Territoriale della nostra provincia è stato ignorato, dai non addetti ai lavori e anche dai politici di turno, per tanto tempo; come non considerare infatti che tutta la zona nord della nostra provincia non ha ambulanze medicalizzate ( e solo da un mese ne è stata attivata urgentemente una a Nicosia, sempre con anestesisti, in attesa di procedere al concorso per i medici di quella postazione) ; come non considerare che la difficoltà delle nostre vie di comunicazione e la lontananza dagli Ospedali non permette un’adeguata assistenza in tutto il territorio provinciale che vede si ben 17 ambulanze dislocate in esso, ma di queste ben 15 non hanno né medico né infermiere a bordo!”.