
"Personale assunto a tempo pieno, ma senza carico di lavoro; dipendenti senza Tfr, tredicesima e premio di produttività per circa 5,4 milioni, un piano industriale inattuato e 2 sentenze che bocciano il passaggio da Sise a Seus". Sono questi gli elementi sui quali la Fp-Cgil Sicilia ha presentato un esposto alla Procura sul 'passaggio' del servizio di emergenza-urgenza del 118 dalla Sise alla Seus, la società partecipata al 51 per cento dall'assessorato regionale alla Sanità ed al 49 per cento dalle Asp regionali. "Ci sono 2 sentenze dei tribunali amministrativi - precisa il segretario generale della Cgil, Michele Palazzotto - che stigmatizzano come illegittimo il comportamento dell'assessorato". Per Caterina Tusa, della segreteria regionale del sindacato "la vicenda Seus è paradossale, perché si è preteso dai dipendenti la rinuncia a diritti consolidati, come gli staordinari". Inoltre, la Seus sarebbe inadempiente anche con chi ha firmato l'accordo. "La transazione tra le 2 società prevedeva che, entro 120 giorni, fossero pagati Tfr, tredicesima e premio produttività. Ma nessuno dei 3 mila dipendenti ha ricevuto un euro". Per la Cgil "con questa operazione la Regione ha evitato di sborsare circa 50 milioni, necessari per pagare gli straordinari". La Cgil boccia tutto l'impianto della transizione Sise-Seus. "Per convincere i lavoratori a rinunciare agli straordinari e firmare il nuovo contratto di lavoro - precisano - i part-time sono stati trasformati in full-time ma, di fatto, i dipendenti non lavorano 36 ore, accumulando debito orario per incapacità organizzativa". Infine, il licenziamento di 33 dipendenti Seus, che non accettando le condizioni della Sise, non sono stati assunti nella nuova società "é stato giudicato dal tribunale di Caltanissetta illegittimo".
Nessun commento:
Posta un commento
imposta qui i tuoi commenti