Lettera aperta dei lavoratori SI.S.E. Spa al proprio padrone
datore di lavoro.
Caro Presidente, a proposito di quanto ci è capitato di leggere negli ultimi giorni, Noi sottoscritti
dipendenti della SI.S.E. Spa, ti vogliamo ringraziare per averci dato l’opportunità di lavorare a 30 ore
settimanali, certo a 30 ore, così con più tempo libero a disposizione possiamo riposarci meglio; non solo,
ma il tuo amore nei nostri confronti ti ha spinto a fare ancora molto per Noi, e per questo ti vogliamo
ringraziare ancora:
grazie per non averci retribuito lo straordinario che mensilmente ci obblighi a fare, così solo ci
abituiamo a lavorare per più di 36 ore, e se mai arriveremo al tempo pieno, saremo già abituati sia alla
quantità del lavoro che alla mancanza della retribuzione;
grazie per non aver applicato il contratto di lavoro (parte economica) integralmente, perché così non
rischiamo di vedere le buste paga migliorate, potrebbero causare involontari stati confusionali tra Noi
dipendenti;
grazie per cambiare senza alcun preavviso la postazione di servizio, così ci abituiamo alle sorprese e
abbiamo l’opportunità di conoscere la Sicilia, cosa che altrimenti non potremmo permetterci;
grazie per i provvedimenti disciplinari, specialmente per quelli ingiustificati, così non solo puoi subito
toglierci qualche giornata di retribuzione (nonostante i debiti che hai nei nostri confronti), ma ci forgi nel
carattere poiché ci abituiamo a non rispondere alle provocazioni;
grazie per averci fatto vedere qualche ambulanza nuova, così sappiamo distinguerle da quelle vecchie e
fatiscenti con le quali lavoriamo;
grazie per la tua fantasiosa gestione, così solo siamo quotidianamente sulla cronaca dei giornali;
grazie per non avere adottato criteri imparziali e trasparenti nelle assunzioni, così solo possiamo
ritrovare tra i colleghi parenti di noti personaggi pubblici;
grazie per non accordarci semplici cambi turni, così impariamo a nostre spese il senso dell’abuso;
grazie per farci andare in ferie quando tu ne hai bisogno, le nostre esigenze rimangono solo nostre;
grazie per avere promosso sul campo qualche “bravo e buono” dipendente, così ci offri l’esempio di
come non si dovrebbe far carriera;
grazie per i licenziamenti illegittimi che nel tempo continui ad adottare, così non solo dai altro esempio
di come si sprecano i soldi, ma ci mantieni sempre psicologicamente in condizioni di “emergenza”
grazie per avere discriminato tra i tuoi dipendenti;
grazie per non avere mantenuto la promessa di un graduale passaggio al tempo pieno;
grazie, grazie e ancora mille grazie. Sei un datore di lavoro più unico che raro…
per fortuna!!!
Palermo, lì febbraio ’08
In nome dei tuoi (da te molto amati) dipendenti
dai sindacati UIL FPL-CGIL FUNZIONE PUBBLICA-UGL
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