PALERMO - All’ennesimo incontro tra le OO.SS.
e l’Assessorato alla Salute, tenutosi, come previsto, oggi a Palermo,
si sono ancora una volta interrotte le trattative per la firma del nuovo
accordo regionale.
Lo stop alle trattative stavolta è stato imposto dalle OO.SS., ed in particolare da SMI E SNAMI, che
hanno posto la condizione che potranno essere riprese solo a seguito di una modifica normativa che preveda l’inserimento dell’OO.SS. dell’EST nei tavoli di programmazione dell’Emergenza ed in particolare nel Comitato Regionale per l’Emergenza, dove sono proprio i Medici dell’EST ad essere esclusi.
Enzo Picciolo, Responsabile Regionale e della delegazione trattante SMI, ha posto tale condizione alla parte pubblica la quale, seppur sorpresa, ha dovuto concordare che anche le ASP si trovano a dover applicare protocolli e linee guida di cui né loro né i medici dell’EST hanno mai concordato
e che invece sono state elaborate dalla parte meno a contatto del territorio ma comunque rappresentata nel Comitato per l’Emergenza, situazione di rilevanza strategica fondamentale per l’organizzazione dell’Emergenza Territoriale e per l’ulteriore qualificazione professionale dei medici dell’emergenza sanitaria in Sicilia.
Nessuna cosa può essere più importante, afferma Enzo Picciolo, che partecipare alla gestione dell’emergenza sanitaria per la parte che gli compete, mentre, al momento, tutto viene fatto ad altri livelli.
I sindacati hanno, pertanto, affermato con forza che, finalmente, venga riconosciuto il ruolo dei medici del 118 anche nel tavolo delle decisioni tecniche, come d’altra parte le normative prevedono, e che non esiste alcun interesse da parte dei medici dell’EST ad un passaggio, più o meno mascherato, alla SEUS.
Lo SMI afferma che non si può discutere di un qualunque accordo quando fino ad oggi certe decisioni tecniche vengono operate da altri, in alcuni casi mettendo anche in discussione il ruolo dei nostri medici.
Lo SMI, in accordo alle altre OO.SS. ha, pertanto, sospeso le trattative che verranno riprese solo a seguito di una modifica normativa mediante un D.A. che preveda di un componente per ciascuna sigla sindacale nei tavoli tecnici dell’emergenza sanitaria.
Sensibile a questa richiesta la parte pubblica si farà portavoce presso l’Assessore alla Salute.
In attesa di ciò le trattative restano sospese
Lo stop alle trattative stavolta è stato imposto dalle OO.SS., ed in particolare da SMI E SNAMI, che
hanno posto la condizione che potranno essere riprese solo a seguito di una modifica normativa che preveda l’inserimento dell’OO.SS. dell’EST nei tavoli di programmazione dell’Emergenza ed in particolare nel Comitato Regionale per l’Emergenza, dove sono proprio i Medici dell’EST ad essere esclusi.
Enzo Picciolo, Responsabile Regionale e della delegazione trattante SMI, ha posto tale condizione alla parte pubblica la quale, seppur sorpresa, ha dovuto concordare che anche le ASP si trovano a dover applicare protocolli e linee guida di cui né loro né i medici dell’EST hanno mai concordato
e che invece sono state elaborate dalla parte meno a contatto del territorio ma comunque rappresentata nel Comitato per l’Emergenza, situazione di rilevanza strategica fondamentale per l’organizzazione dell’Emergenza Territoriale e per l’ulteriore qualificazione professionale dei medici dell’emergenza sanitaria in Sicilia.
Nessuna cosa può essere più importante, afferma Enzo Picciolo, che partecipare alla gestione dell’emergenza sanitaria per la parte che gli compete, mentre, al momento, tutto viene fatto ad altri livelli.
I sindacati hanno, pertanto, affermato con forza che, finalmente, venga riconosciuto il ruolo dei medici del 118 anche nel tavolo delle decisioni tecniche, come d’altra parte le normative prevedono, e che non esiste alcun interesse da parte dei medici dell’EST ad un passaggio, più o meno mascherato, alla SEUS.
Lo SMI afferma che non si può discutere di un qualunque accordo quando fino ad oggi certe decisioni tecniche vengono operate da altri, in alcuni casi mettendo anche in discussione il ruolo dei nostri medici.
Lo SMI, in accordo alle altre OO.SS. ha, pertanto, sospeso le trattative che verranno riprese solo a seguito di una modifica normativa mediante un D.A. che preveda di un componente per ciascuna sigla sindacale nei tavoli tecnici dell’emergenza sanitaria.
Sensibile a questa richiesta la parte pubblica si farà portavoce presso l’Assessore alla Salute.
In attesa di ciò le trattative restano sospese
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