La Repubblica
Ed. del 11.05.2012 - Palermo - pag. VI
Giusi Spica
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Vietato cambiare medico o chiedere l'esenzione dal ticket. «Tutto ok lunedì prossimo»
Ressa e urla agli sportelli. «Il guasto è in Val d'Aosta»
PALERMO - Un guasto al cervellone informatico di Sicilia e-Servizi manda in tilt gli uffici di tutte le aziende sanitarie provinciali. Da tre giorni il sistema “Nuova anagrafe regionale” (Nar) è fuori uso. Nei presidi dell’Asp di Palermo centinaia di pazienti in attesa di cambiare il medico di famiglia o di chiedere la tessera per l’esenzione dal ticket sono stati rispediti a casa. Dall’azienda regionale, in liquidazione da mesi, assicurano di aver già messo in moto i tecnici per riparare il server centrale in Val d’Aosta.
Tutto è cominciato mercoledì mattina. Intorno alle 9 l’ufficio anagrafe di via Giacomo Cusmano, preso d’assedio mediamente da duecento persone al giorno, ha comunicato i primi problemi tecnici al responsabile del poliambulatorio: blocchi momentanei, cattivi funzionamenti e rallentamenti nelle operazioni. Subito è partita la comunicazione ufficiale al numero regionale di Sicilia e-Servizi.
Alle 11 i computer hanno smesso di funzionare. Sono passate ore, ma il blocco non è stato risolto. E così centinaia di persone sono state costrette a tornare a casa a mani vuote, dopo ore di fila, e invitate a tornare il giorno successivo.
Stesso copione negli altri tre sportelli anagrafe di via La Loggia, via Marchese di Villabianca e via Giorgio Arcoleo. Non è andata meglio ieri mattina. Alle 8,30, davanti ai cancelli del poliambulatorio Centro, c’erano già quasi cento persone a turno. Ma i dipendenti non sono riusciti ad avviare il sistema. E così, alle 9, il responsabile dell’ambulatorio ha spiegato di persona ai pazienti esasperati il motivo del disservizio. Nella sala d’aspetto sono stati affissi gli avvisi di sospensione del servizio e ritirati i numeri del turno.
Non sono mancati momenti di tensione tra assistiti e dipendenti. Anzi, per sedare gli animi surriscaldati, sono dovute intervenire le guardie giurate di stanza all’Asp. Anche in via Marchese di Villabianca il responsabile dell’ufficio ha dovuto affrontare una marea di pazienti inferociti per lo stop al servizio e, megafono alla mano, ha spiegato le ragioni del blocco dell’attività. Per il secondo giorno di fila i pazienti sono tornati a casa senza avere raggiunto l’obiettivo. Il guasto ha messo in stand-by quasi novemila pratiche solo a Palermo e provincia. A tanto ammonta il numero di assistiti che, a causa del passaggio dal sistema aziendale a quello regionale, sono rimasti senza medico curante e pediatra. E non è la prima volta che il sistema messo a punto da Sicilia e-Servizi si impalla. Era già accaduto a gennaio, per due giorni di fila. Questa volta, però, il guasto ha coinvolto tutte le Asp siciliane che hanno adottato il software Nar. Ad andare in tilt non sono stati i server regionali, come inizialmente sospettato, ma la sala di comando centrale che si trova a Pont-Saint-Martin, in Val d’Aosta. Dall’azienda assicurano che sono già stati attivati i tecnici della Hp. «Si è trattato della rottura di una componente hardware – spiegano - non di problemi al software». Mai disagi, per i pazienti, sono destinati a protrarsi almeno fino a domani. Solo lunedì tutto dovrebbe tornare alla normalità.
Tutto è cominciato mercoledì mattina. Intorno alle 9 l’ufficio anagrafe di via Giacomo Cusmano, preso d’assedio mediamente da duecento persone al giorno, ha comunicato i primi problemi tecnici al responsabile del poliambulatorio: blocchi momentanei, cattivi funzionamenti e rallentamenti nelle operazioni. Subito è partita la comunicazione ufficiale al numero regionale di Sicilia e-Servizi.
Alle 11 i computer hanno smesso di funzionare. Sono passate ore, ma il blocco non è stato risolto. E così centinaia di persone sono state costrette a tornare a casa a mani vuote, dopo ore di fila, e invitate a tornare il giorno successivo.
Stesso copione negli altri tre sportelli anagrafe di via La Loggia, via Marchese di Villabianca e via Giorgio Arcoleo. Non è andata meglio ieri mattina. Alle 8,30, davanti ai cancelli del poliambulatorio Centro, c’erano già quasi cento persone a turno. Ma i dipendenti non sono riusciti ad avviare il sistema. E così, alle 9, il responsabile dell’ambulatorio ha spiegato di persona ai pazienti esasperati il motivo del disservizio. Nella sala d’aspetto sono stati affissi gli avvisi di sospensione del servizio e ritirati i numeri del turno.
Non sono mancati momenti di tensione tra assistiti e dipendenti. Anzi, per sedare gli animi surriscaldati, sono dovute intervenire le guardie giurate di stanza all’Asp. Anche in via Marchese di Villabianca il responsabile dell’ufficio ha dovuto affrontare una marea di pazienti inferociti per lo stop al servizio e, megafono alla mano, ha spiegato le ragioni del blocco dell’attività. Per il secondo giorno di fila i pazienti sono tornati a casa senza avere raggiunto l’obiettivo. Il guasto ha messo in stand-by quasi novemila pratiche solo a Palermo e provincia. A tanto ammonta il numero di assistiti che, a causa del passaggio dal sistema aziendale a quello regionale, sono rimasti senza medico curante e pediatra. E non è la prima volta che il sistema messo a punto da Sicilia e-Servizi si impalla. Era già accaduto a gennaio, per due giorni di fila. Questa volta, però, il guasto ha coinvolto tutte le Asp siciliane che hanno adottato il software Nar. Ad andare in tilt non sono stati i server regionali, come inizialmente sospettato, ma la sala di comando centrale che si trova a Pont-Saint-Martin, in Val d’Aosta. Dall’azienda assicurano che sono già stati attivati i tecnici della Hp. «Si è trattato della rottura di una componente hardware – spiegano - non di problemi al software». Mai disagi, per i pazienti, sono destinati a protrarsi almeno fino a domani. Solo lunedì tutto dovrebbe tornare alla normalità.
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