il 118 in sicilia

il 118 in sicilia
In Sicilia il Servizio Urgenza Emergenza Sanitario "S.U.E.S. 118", attivato in maniera sperimentale e provvisoria l' 11 Agosto 1997, è dotato di quattro Centrali Operative interprovinciali presso le provincedi Palermo, Catania, Caltanissetta e Messina. Ogni C.O. è provvista di una rete telefonica sanitaria dedicata solo alla emergenza (118) e indipendente da quella ordinaria, con venti linee dhe afferiscono a cinque posti di operatori; dispone inoltre di una rete privata virtuale dedicata (RPV) che le collega fra loro, con tutti i pronto soccorso e con tutti i reparti dell'area critica degli ospedali dell'Isola (Rianimazioni, Unità coronariche, Neurochirurgie, etc.); ognuna di esse è fornita inoltre di un sistema di registrazione automatico di tutte le telefonate che vi afferiscono. Le Centrali Operative, ciascuna per il proprio bacino, sono raggiungibili dall'utenza componendo il numero telefonico unico e gratuito 1-1-8.

domenica 5 febbraio 2012

Ticket, il rebus delle esenzioni. "Esclusa con 400 euro al mese"

La Rassegna Stampa di MEDPress.it... La rassegna stampa di MEDPress.it
La Repubblica
Ed. del 04.02.2012 - Palermo - pag. IX
Giusi Spica
Articolo letto 37 volte

I sindacati chiedono modifiche. Russo: "Disponibile"
PALERMO - Un operaio che ha uno stipendio di mille euro lordi al mese, con moglie e figli a carico, pagherà per farmaci, visite ed esami lo stesso ticket di un avvocato che guadagna più di 100 mila euro all’anno. Una donna delle pulizie con un contralto part-time di 400 euro al mese sborserà per le prestazioni sanitarie in una struttura pubblica quanto un imprenditore che ha un reddito di centinaia di migliaia di euro. Già, perché se col vecchio sistema di calcolo dell’esenzione bastato sull’Isee (ovvero
sulla combinazione di indicatori economici e sociali) queste categorie avevano diritto a non pagare, ora dovranno mettere mano al portafoglio. Sono solo alcuni dei paradossi scaturiti dall’applicazione della nuova legge che adegua l’Isola al resto d’Italia.
A perdere il diritto all’esenzione sono oltre 500 mila siciliani. Insorgono i sindacati: «Penalizzate le fasce più deboli e le famiglie in difficoltà», scrivono Cgil, Cisl e Uil chiedendo un incontro con l’assessore Massimo Russo. Che replica: «Non avevamo scelta». Ma apre a possibili ritocchi. Sono esenti i bambini con meno di 6 anni o gli anziani con più di 65 anni, appartenenti a un nucleo familiare con reddito inferiore ai 36 mila euro. Tra i 6 e i 65 anni gli unici a non pagare sono i portatori di malattie gravi e «i soggetti in particolari situazioni di disagio economico». Si tratta di disoccupati, cassintegrati o pensionati con reddito inferiore a 8.200 euro, incrementato fino a 11 mila euro in presenza del coniuge e di altri 500 euro per ogni figlio a carico.
Il nuovo sistema basato sulla dichiarazione dei redditi ha gettato nel caos gli uffici delle aziende sanitarie, presi d’assalto dai pazienti che reclamano il certificato di esenzione (320 mila a Palermo e provincia) . Per correre ai ripari, ieri l’Asp ha siglato le prime convenzioni con i Caf (centri di assistenza fiscale) dove ottenere assistenza gratuita. Sono lo sportello Adi in via Trapani, il Caf Cisl di piazza Castelnuovo, il Caf Acai in via Mariano Stabile, lo sportello della Cgil Sicilia in via Bernabei, il Centro servizi Uil in via Leonardo Xinlenes e Servizi fiscali in via Monteverdi. L’alternativa è autocertificare, barrandola casella Re fumando lo spazio apposito sulla ricetta. Una procedura valida per i prossimi due mesi, fino al rilascio del certificato definitivo.
Lo spaesamento colpisce anche gli operatori. «Ci sono ancora nodi da sciogliere - dice Titti Basso, responsabile amministrativo del Caf della Cgil Sicilia - soprattutto
in merito alla definizione della categoria dei disoccupati. Vengono considerati tali solo coloro che hanno perso il lavoro e iscritti negli elenchi del centro provinciale dell’impiego. Sono escluse le persone non occupate, che non hanno mai lavorato o in cerca della prima occupazione. Un altro problema è quello di chi ha contratti a tempo determinato o a progetto, che andrebbero considerati disoccupati se lavorano per meno di otto mesi all’anno, ma sui quali non abbiamo ricevuto chiarimenti». Nodi che saranno oggetto martelli di una riunione con l’Asp. I sindacati fanno risuonare tamburi di guerra. Elvira Morana (Cgil) , Giuseppe Franchina (Cisl) e Daniela De Luca (Uil) hanno chiesto un incontro urgente con l’assessore, denunciando il fatto
che la nuova disciplina «sta creando gravi situazioni di iniquità e pesanti disagi soprattutto per le fasce più deboli e per le famiglie in difficoltà già a causa della crisi». Appello raccolto dall’assessore: «Condivido le perplessità - dice Russo - ma bisognava recepire la norma nazionale, altrimenti la Sicilia avrebbe perso quasi 100 milioni di euro». Poi l’apertura: «Ho già dato piena disponibilità in commissione Sanità all’Ars per discutere eventuali modifiche e anche a livello nazionale, con il fondamentale apporto del ministro Balduzzi, si sta valutando di modificare alcuni punti».

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Rimuovere i graffi dai cd in cinque minuti


Eccovi alcuni metodi casalinghi, mediante i quali dovreste essere in grado di rimuovere i graffi dalla superficie dei cd.Le superfici dei cd o dei dvd sono molto delicate. Infatti, basta una scorretta conservazione, ed ecco che la superficie di esso si striscia. Se avete sperimentato tutto quanto era nelle vostre conoscenze, ma non avete ancora risolto il problema, vi indichiamo altri metodi, mediante cui dovreste essere in grado di rimettere in sesto i vostri cd o dvd. Tuttavia, sia bene chiaro, quelle sotto riportate devono essere intese come "ultime spiagge", ossia soluzioni utilme al problema, cui ricorrere soltanto quando non c'è proprio più niente da fare. Di conseguenza, non ci assumiamo nessuna responsabilità nel caso in cui non riusciste a pervenire al risultato sperato. In sostanza, non vi assicuriamo che i vari metodi proposti possano effettivamente funzionare. Primo metodo – Il dentifricio Cosa vi serve: Un cd da pulire Dentifricio (possibilmente a pasta bianca e non colorata, senza granuli) Acqua di rubinetto Un batuffolo di cotone Un panno morbido Dieci minuti di tempo Sul mercato esistono dei costosissimi kit di riparazione, ma con questo metodo non servono. Prendiamo il supporto da pulire e mettiamoci sopra del dentifricio. Con un batuffolo di cotone leggermente inumidito (o con le mani, se preferite) spalmiamo per bene il dentifricio lungo tutta la superficie del cd, anche se ne è strisciata solo una piccola parte. Lasciamo agire il dentifricio per cinque minuti. Quindi prendiamo il cd e, sotto l’acqua corrente, togliamo con le mani ogni residuo di dentifricio. Quando abbiamo rimosso tutto il dentifricio, asciughiamo il supporto con un panno morbido e, voilà, la superficie ora è ben levigata! Ovviamente, devo ricordarvi che se la superficie presenta graffi profondi, questi potrebbero non venir via, neppure se lasciaste agire il dentifricio per giorni e giorni. Secondo metodo – La banana E' possibile rimuovere i graffi dai cd anche con questo frutto esotico, ma la procedura è un po’ più lunga. Cosa vi serve: Un cd da pulire Un pezzo di banana (con la sua buccia, da utilizzare in seguito) Un panno morbido Acqua di rubinetto Quindici minuti del vostro tempo Prendiamo il supporto da pulire e strofiniamoci sopra la polpa della banana con movimenti circolari. E' necessario strofinare tutta la superficie del cd. Lasciamo agire la polpa sul support per 5 minuti. Ripuliamo la superficie con la parte interna della buccia . Laviamo il supporto con acqua e asciughiamolo con un panno morbido.Anche per quanto riguarda questo metodo, è nostro dovere segnalare che i graffi molto profondi potrebbero non sparire, anche dopo giorni e giorni di duro lavoro.

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