Giornale di Sicilia
Ed. del 04.02.2012 - pag. 10
Gia.Pi.
Articolo letto 24 volte
Dopo l'appello lanciato dai sindacati: «Ci sono gravi iniquità»
PALERMO - La Regione sta studiando nuove modifiche ai ticket sanitari. La norma approvata poco più di un mese fa, con cui è stata tolta l’esenzione a circa mezzo milione di siciliani, potrebbe essere rivista per escludere dal pagamento nuove categorie.
L’assessore Massimo Russo ha raccolto così l’appello lanciato dai sindacati. Cgil, Cisl e Uil hanno scritto all’assessore per chiedere l’attivazione di un confronto «per rivedere e modificare la regolamentazione dei ticket sanitari». Elvira Morana (Cgil). Giuseppe Franchina (Cisl) e Daniela De Luca (Uil) segnalano che «da nuova disciplina delle esenzioni sta creando gravi situazioni di iniquità, preoccupazioni e pesanti disagi, soprattutto per le fasce più deboli e per le famiglie in difficoltà già a causa della crisi».
La rivoluzione introdotta a fine dicembre prevede un tetto di reddito - poco più di 36 mila euro annui - al di sotto del quale scatta l’esenzione ma solo se si ha meno di 6 anni o più di 65. Tutti gli altri pagano, a parte alcune eccezioni. La Sicilia si è adeguata al sistema nazionale. Ma nei giorni scorsi il ministro Renato Balduzzi ha ammesso che questo sistema «non è del tutto equo» e che «bisogna prendere in considerazione la composizione del nucleo familiare e il reddito». Da qui l’esigenza di «ristrutturare la modulazione dei ticket».
E Russo ha annunciato di essere pronto a muoversi su questa linea: «Condivido le perplessità che sono pervenute da più parti. Ho già dato la piena disponibilità in commissione all’Ars per discutere eventuali modifiche».
L’assessore Massimo Russo ha raccolto così l’appello lanciato dai sindacati. Cgil, Cisl e Uil hanno scritto all’assessore per chiedere l’attivazione di un confronto «per rivedere e modificare la regolamentazione dei ticket sanitari». Elvira Morana (Cgil). Giuseppe Franchina (Cisl) e Daniela De Luca (Uil) segnalano che «da nuova disciplina delle esenzioni sta creando gravi situazioni di iniquità, preoccupazioni e pesanti disagi, soprattutto per le fasce più deboli e per le famiglie in difficoltà già a causa della crisi».
La rivoluzione introdotta a fine dicembre prevede un tetto di reddito - poco più di 36 mila euro annui - al di sotto del quale scatta l’esenzione ma solo se si ha meno di 6 anni o più di 65. Tutti gli altri pagano, a parte alcune eccezioni. La Sicilia si è adeguata al sistema nazionale. Ma nei giorni scorsi il ministro Renato Balduzzi ha ammesso che questo sistema «non è del tutto equo» e che «bisogna prendere in considerazione la composizione del nucleo familiare e il reddito». Da qui l’esigenza di «ristrutturare la modulazione dei ticket».
E Russo ha annunciato di essere pronto a muoversi su questa linea: «Condivido le perplessità che sono pervenute da più parti. Ho già dato la piena disponibilità in commissione all’Ars per discutere eventuali modifiche».
Nessun commento:
Posta un commento
imposta qui i tuoi commenti